San Salvatore Telesino. Questione Abbazia, Abitabile: “Vogliamo chiarezza, i nostri monumenti sono abbandonati a se stessi”

San Salvatore Telesino. Questione Abbazia, Abitabile: “Vogliamo chiarezza, i nostri monumenti sono abbandonati a se stessi”

Politica

SAN SALVATORE TELESINO. La questione dell’Abbazia continua a tenere banco sulla scena politica di San Salvatore telesino, dove il gruppo di opposizione ViviSanSalvatore ha posto l’accento sull’insoddisfacente riscontro avuto sul tema da parte dell’Assessore Vaccarella. “Tra noi vive Pilato -scrive Alfonso Abitabile-. Questo è quello a cui dobbiamo necessariamente giungere, considerando l’ultimo riscontro fornitoci dall’Assessore Vaccarella in merito all’intervento di sfalcio dell’erba e feroce potatura degli ulivi nel giardino dell’Abazia. L’assessore Vaccarella se ne lava le mani e sostiene che siano stati gli uffici comunali ad aver agito, lasciando desumere come lei sia all’oscuro della vicenda“.

La questione -continua- è molto seria, le richieste di chiarimenti della minoranza non sono un accanimento nei confronti della povera Assessore Vaccarella, ma vogliono dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, come a San Salvatore Telesino l’amministrazione comunale proceda con grande approssimazione ed improvvisazione.

Questo purtroppo emerge dall’interlocuzione con l’assessore e nel silenzio del sig. sindaco.

Emerge che la custodia e la manutenzione di uno dei più importanti monumenti della Valle Telesina sono completamente assenti, e gli interventi – dopo essere stati messi alla berlina su facebook – sono affidati alla più becera improvvisazione.

Come dire…. La pezza è peggio del buco!

L’intervento su cui l’opposizione vuole fare chiarezza avviene a seguito di alcune denunce e segnalazioni circa lo stato di abbandono dell’Abazia benedettina, documentato con foto e video che testimoniavano come all’esterno vegetavano erbacce ed all’interno si riscontravano escrementi dei ratti.

Questo stato -prosegue Abitabile- di abbandono è il frutto dell’indifferenza e dell’incapacità dell’amministrazione comunale, incapace di custodire il monumento che ha visto tra le sue mura, santi, papi, re e cavalieri ed oggi con l’amministrazione Romano e l’assessorato Vaccarella è costretta a vedere solo erbacce e ratti.

Questo sono i motivi che spingono la minoranza consiliare ad intervenire. Il nostro intento è quello (almeno) di conservare un simile patrimonio culturale, perché siamo convinti che il riscatto sociale, economico e culturale di questa terra passi attraverso la valorizzazione delle grandi ricchezze che possiede San Salvatore Telesino.

Inoltre, si pensi all’indicibile stato in cui versano (più correttamente, in cui sono tenute) le mura di Telesia, l’anfiteatro, il castello della Rocca, le Mura megalitiche, ecc. ecc.

Ebbene, cosa fa quest’amministrazione? Un bel niente!

Questo stato di apatica inerzia spinge la minoranza ad intervenire, per interrompere lo stato di indifferenza, di nullità in cui hanno spinto questo nostro paese. La minoranza si batte contro l’abbandono che affligge tutto e tutti.

È per questo che la minoranza insiste nel volere risposte dall’assessore Vaccarella.

Non è accanimento, bensì volontà di fare chiarezza – se ce ne fosse bisogno – sulla pochezza di questa amministrazione, incapace persino di organizzare la pulizia di un’area monumentale quale l’Abazia.

I fatti sono che a seguito della denuncia documentata su un profilo facebook sono intervenuti “notte tempo” con un trattore privato e un paio di amici a trinciare le erbacce, purtroppo per loro sono stati fotografati e filmati, come mostra il video in questione.

La minoranza ritiene che far lavorare delle persone su uno spazio pubblico senza le dovute precauzioni e procedure, esponga enormemente l’Ente a possibili danni a terzi.

L’Ente pubblico deve procedere secondo le regole, con programmazione, impegni e atti amministrativi: questo dovrebbe sapere l’assessore che invece pensa di operare come se fosse nel giardinetto di casa sua.

Oggi, messa alle strette, l’assessore – con fare pilatiano – se ne lava le mani e ci comunica di non sapere nulla, e che la competenza di quanto accaduto debba ricondursi all’ufficio tecnico manutentivo.

L’ufficio tecnico manutentivo è quindi, Vaccarella dixit, depositario della verità.

Per questo motivo, abbiamo chiesto all’Area Tecnica Manutentiva cosa sia accaduto nell’Abbazia, e fonirci chiarimenti (determine di spesa e di affidamento, relazionare sulla vicenda…).

È nostra intenzione capire perché un trattore scorazzava nel giardino dell’Abazia, e se in virtù di un preciso incarico ed affidamento; se si trattava di una ditta dotata dei requisiti di legge per ottemperare al servizio di pulizia, potatura e manutenzione;  inoltre chi è il Responsabile del Procedimento; e se durante l’esecuzione dei lavori si sia tenuto conto dei reperti archeologici presenti nel giardino, e quali precauzioni siano state adottate per la loro messa in sicurezza, visto l’uso del trattore nel giardinetto per trinciare le sterpaglie.

Queste domande non sono accanimento, e dalle risposte ai predetti interrogativi ne consegue se l’assessore debba continuare a stare al suo posto oppure è opportuno che rassegni le dimissioni, come decenza richiederebbe!

Noi dell’opposizione ancora una volta denunciamo l’indifferenza per il territorio e il poco costrutto politico- amministrativo del sindaco e degli assessori.

Questa amministrazione, scarsa di idee e programmazione, ad oggi ha solo  svilito, abbandonato, indebitato e mortificato  questo nostro paese. 

Noi dell’opposizione ci chiediamo – visto come curano le nostre ricchezze del territorio – con quale spirito siedono al tavolo per la programmazione dello sviluppo del Sannio.

Con quale coscienza e consapevolezza presso le sedi provinciali e regionali possono pretendere che il nostro territorio sia rilanciato, o più semplicemente non dimenticato, se i primi a farlo sono proprio i nostri amministratori?

L’Abazia e quello che vergognosamente è accaduto è solo un esempio, tra i tanti.

Purtroppo dobbiamo registrare che con questa amministrazione comunale l’unico presidio che tiene viva l’antica Abazia siano sono solo i ratti, ad oggi gli unici assidui frequentatori ed osservatori attenti dell’Abazia. 

Questo fare bieco e cieco, cinico e pilatiano, evidenzia, ancora una volta, una indifferenza totale, ed offende profondamente i cittadini, oltre che la memoria storica di una civiltà passata che dovrebbe fungere da apripista per il futuro, ed invece sfocia in un miserabile presente.

E che non si pensi -conclude la nota- che il nostro sia un accanimento contro l’Assessore o un’ossessione monotematica per l’Abazia. Con ciò, per l’ennesima volta, si vuole evidenziare come a quest’Amministrazione manchino competenza, serietà, idee, programmazione”.