Benevento, Lapadula: da ricomporre anche il rapporto con il resto del gruppo

Benevento, Lapadula: da ricomporre anche il rapporto con il resto del gruppo

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La squadra, pur osservando il silenzio imposto dalla società sul tema, non è rimasta neutrale rispetto alla vicenda che ha visto protagonista l’attaccante. Da qui la necessità di un incontro chiarificatore.

Si lavora per riportare il sereno in casa Benevento: dopo la brutta sconfitta casalinga contro l’Ascoli, il Presidente Vigorito ha ordinato il ritiro. Un modo per tenere compatta la squadra, chiamata all’immediato riscatto in casa del Cittadella. Ci vorrà ben altro Benevento in terra veneta. ne è consapevole Caserta, così come i calciatori e la dirigenza stessa.

Le difficoltà palesate nelle ultime cinque uscite (3 pareggi e 2 sconfitte, con soli 3 punti conquistati su 15; 2 gol realizzati in 450 minuti) hanno fatto suonare più di qualche campanello d’allarme.

E così, all’improvviso ma non troppo, è ritornato all’ordine del giorno il “caso Lapadula”. Proprio nella serata di ieri, la notizia di un forte riavvicinamento tra le parti, con la punta che ha chiesto scusa personalmente al Presidente Vigorito, prima dell’incontro chiarificatore con il tecnico Caserta ma soprattutto con la squadra.

Prima di parlare dell’incontro tra Lapadula e il resto della squadra capitanata da Gaetano Letizia bisogna fare qualche passo indietro e tornare precisamente allo scorso 7 febbraio, giorno del trentaduesimo compleanno del Bimbo delle Ande, per capire meglio le dinamiche di una frattura che non riguarda solo calciatore e società.

Ai più attenti, infatti, non sarà sfuggito come nel tradizionale bailamme di auguri social, ripostati nelle proprie storie instagram dall’italo-peruviano, siano mancati quelli dei suoi attuali compagni di squadra al Benevento. Eccezion fatta per il colombiano Tello, l’unico ad aver dedicato una storia instagram a Lapadula nel giorno del suo compleanno. Dal resto della squadra indifferenza e silenzio più totale, almeno sui social. Piccolo segnale di come i compagni di squadra dell’italo-peruviano abbiano mal digerito il suo comportamento, imputandogli evidentemente di essersi tirato indietro nel momento in cui il Benevento, alle prese con diverse assenze tra infortuni e Covid, era chiamato al big-match contro il Monza.

Un chiamarsi fuori, quello di Lapadula, che la squadra ha fatto molta fatica a comprendere e, evidentemente, non ha condiviso, al di là delle legittime ambizioni del ragazzo (v. volontà e desiderio di ritornare a giocare in Serie A). Insomma, la squadra, pur osservando il silenzio imposto dalla società sul tema, non è rimasta neutrale ma si è evidentemente schierata con mister e società.

Da qui, chiaramente, la necessità di un confronto tra l’attaccante e il resto della squadra, la quale è sì consapevole dell’importanza tecnica di Lapadula ma ha espresso anche qualche perplessità sul suo eventuale reintegro.

Come detto, però, l’ultima parola spetterà al Presidente Vigorito: come giusto che sia, la sua volontà verrà poi recepita e ratificata da tutte le altre componenti, squadra compresa. Senza tergiversare minimamente perché di tempo e di terreno il Benevento ne ha già perso troppo: bisogna riprendere a correre e forte. Con un Lapadula in più potrebbe essere più semplice (si spera).