L’editoriale di BN24.it – Ingiustizia e ingratitudine

L’editoriale di BN24.it – Ingiustizia e ingratitudine

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Di seguito l’editoriale di BeneventoNews24.it.

Si sa, molto spesso (anzi, troppo spesso), nel calcio non c’è spazio per la riconoscenza. Il tempo passa in fretta, a una velocità triplicata rispetto alla realtà.

Alle volte, bastano anche due o tre mesi per mettere in dubbio certezze, considerazioni ed opinioni costruite ed espresse fino a qualche giorno prima. E’ la dura – e ingiusta – legge di questo calcio che è sempre meno sport ma sempre più intrattenimento e business.

La cultura del lavoro, della pazienza, del costruire il proprio futuro giorno dopo giorno ha lasciato posto al “tutto, subito e ad ogni costo”. Un modo di ragionare che, ovviamente, mal si concilia con i principi fondanti dello sport, dove quasi sempre a vincere è soltanto uno; senza che ciò, però, significhi automaticamente che tutti gli altri partecipanti abbiano fallito.

Troppo spesso ogni giudizio viene sacrificato all’altare del risultato, senza considerare come questo sia maturato. E così, sono bastate due gare andate male e una promozione diretta divenuta – per ciò – ormai un miraggio, a “giustificare” commenti e giudizi fortemente negativi nei confronti – addirittura! – di Gaetano Auteri.

Proprio a conferma di quanto si diceva poco fa sulla velocità e rapidità con le quali i giudizi e le opinioni cambiano nel calcio e nello sport contemporaneo. Oggi sei un Dio, domani un incapace.

Alcuni dei commenti letti nel post gara di Teramo, dove la Strega ha impattato 1-1 contro il Monterosi Tuscia, gridano davvero “vendetta”. Il tecnico di Floridia è stato etichettato come bollito, incompetente ed anche altro e solo per dignità ed educazione non riportiamo il resto.

Espressioni che rivolte a un tecnico come Auteri stimolano necessariamente sentimenti di sdegno e non possono essere altro che frutto di una ingiustificabile ingratitudine e sinonimo di una imperdonabile ingiustizia. E no, in realtà, non ci sarebbe neanche bisogno di ricordare quello che l’allenatore siciliano ha fatto nella sua precedenza qui nel Sannio; sebbene, si badi bene non andrà e andrebbe mai dimenticato.

Ad onor del vero, sarebbe sufficiente solo analizzare il percorso compiuto nel 2024, da quando il tecnico ha ripreso la guida della Strega, per capire quanto siano da censurare alcuni giudizi nei suoi confronti.

E lo dicono i numeri, non le opinioni: da quando Auteri siede in panchina, ossia dalla 20^ giornata, il Benevento ha conquistato 32 punti, per effetto di 9 vittorie, 5 pareggi e 1 sconfitta. E nonostante l’attuale flessione, mantiene un punto di vantaggio rispetto alla capolista Juve Stabia, che nelle stesso arco temporale di punti ne ha portati a casa 31, essendo primo in solitaria in classifica. La Strega, dalla 20^, ha una media di 2,13 punti a partita che distribuita su tutte le 38 gare di campionato le avrebbe consentito di chiudere a 81 punti.

Il Benevento 2015/16 che conquistò – sempre con Auteri – la prima storica promozione in B chiuse con 71 punti in 34 partite, con una media di circa 2 punti a partita.

Dunque, è del tutto evidente, come le motivazioni per aver mancato la promozione diretta siano da ricercare altrove. Anzi, probabilmente, si deve proprio allo stesso Auteri se il Benevento può davvero vantare ancora speranze di promozione in B tramite i play-off. A lui, Auteri, comunque vada va detto grazie e chiesto scusa per quanto alcuni hanno detto.