Il futuro dell’assegno di divorzio fra evoluzioni giurisprudenziali e prospettive di riforma: convegno all’Unifortunato

Il futuro dell’assegno di divorzio fra evoluzioni giurisprudenziali e prospettive di riforma: convegno all’Unifortunato

Eventi

Giovedì 28 aprile alle ore 15.00 si terrà a Benevento un interessante convegno di rilevanza nazionale che pone l’attenzione sul problema della regolamentazione degli effetti patrimoniali del divorzio, confermando l’attenzione dell’Università Giustino Fortunato alle problematiche giuridiche che più di altre impattano sul piano sociale e dei diritti delle persone.

Al convegno in programma nell’Aula Magna dell’UniFortunato – ha spiegato il prof. Dario Buzzelliassociato di Diritto Privato dell’Ateneo telematico e promotore dell’iniziativa – sono stati chiamati a partecipare alcuni tra i più autorevoli studiosi ed esperti della materia.

La definizione economica dei rapporti tra gli ex coniugi costituisce da sempre, nel nostro paese e non solo, uno degli aspetti più delicati e controversi della disciplina del divorzio, non solo perché chiama il legislatore ad un difficile componimento degli interessi in gioco, ma perché espone l’interprete a valutazioni che possono trascendere il dato positivo per aprirsi a scelte valoriali ed ideologiche che rischiano di sovrapporsi a quelle legislative.

La storia, anche recente, ne è la prova eloquente. A distanza di tre anni dall’ultima decisione delle Sezioni Unite del 2018, che è intervenuta appena un anno dopo che la Prima Sezione della stessa Cassazione aveva ribaltato l’orientamento seguito per quasi trent’anni, il tema dell’assegno di divorzio è ancora oggetto di viva discussione. 

A sollevare i maggiori problemi teorici e applicativi è la concezione polifunzionale dell’assegno: assistenziale e compensativa perequativa. 

Ad oggi – ha aggiunto il Prof. Buzzelli – non vi è stata alcuna riforma legislativa al riguardo, ancorché da più parti auspicata: il progetto di legge Morani, presentato alla Camera dei Deputati il 12.4.2018, è tuttora fermo all’esame del Senato. Né, tantomeno, può dirsi consolidata una chiara interpretazione dei principi espressi nella sentenza del 2018, che pure erano stati presentati come risolutivi delle problematiche che la dottrina e la giurisprudenza avevano in più occasioni evidenziato. Anzi, la recentissima decisione delle Sezioni Unite del 2021, in ordine alla questione della permanenza o meno dell’assegno divorzile in caso di instaurazione di una convivenza di fatto del beneficiario, ha sottolineato il docente dell’UniFortunato – contribuisce ad alimentare le incongruenze e le incertezze della materia.

La rilevanza pratica del problema è attestata dal fenomeno, in costante crescita, dell’instabilità coniugale, favorita dall’evoluzione e dai cambiamenti che, dall’entrata in vigore della legge sul divorzio, si sono determinati nella sfera dell’individuo, delle relazioni personali e della società.

Gli argomenti che verranno sviluppati durante il convegno sono stati accuratamente scelti in funzione del quadro sopra delineato. 

L’obiettivo è quello di stimolare il processo di innovazione e riforma nella consapevolezza che il compito della scienza giuridica non è soltanto quello di contribuire all’interpretazione ed applicazione dei testi normativi, ma anche quello di concorrere all’evoluzione dell’ordinamento attraverso proposte di riforma. 

Appare quanto mai opportuno, infatti, un intervento legislativo di sistemazione organica della materia, volto a disancorarla da presupposti ideologici di antica e superata matrice culturale, che sia il prodromo di un ripensamento profondo, idoneo a consentire l’allineamento del nostro ordinamento a quello dei Paesi Europei più vicini.Per questa ragione – ha concluso il Prof. Dario Buzzelli – ampio spazio verrà riservato nell’incontro all’analisi di un concreto progetto di riforma elaborato da una delle più prestigiose associazioni italiane di Studiosi del Diritto Civile (SISDiC).