Cannavaro: “Sono fiducioso, con la squadra al completo ce la giochiamo con tutti. Le dimissioni? Vi spiego…”

Cannavaro: “Sono fiducioso, con la squadra al completo ce la giochiamo con tutti. Le dimissioni? Vi spiego…”

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L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia del match contro il Pisa, in programma domani ore 14 al Ciro Vigorito.

Fabio Cannavaro si è detto fiducioso per il futuro, ma allo stesso tempo di vivere alla giornata e di non poter affidarsi a programmi definiti. Il Campione del Mondo 2006 ha poi voluto chiarire la sua posizione in merito alle dimissioni rassegnate nel post-Como, rifiutate dalla società giallorossa.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in conferenza pre-gara:

SUL RITIRO: “I ritiri sicuramente sono momenti duri per i giocatori, soprattutto dopo una sconfitta. I primi tre-quattro giorni sono fin troppo tristi. Abbiam lavorato, abbiamo cercato di analizzare il momento e la difficoltà di numero di giocatori: dobbiamo triplicare le forze. Io devo cercare di lavorare sulla testa di ogni giocatore, è un lavoro stimolante“.

SU SIMY: “Durante il primo allenamento dopo la partita con il Como ha risentito lo stesso dolore che aveva avuto prima della partita. Lo abbiamo dovuto fermare“.

SULLE CONDIZIONI DEL MATCH DI DOMANI: “Io non cerco alibi, ho una squadra titolare fuori che potrebbe tranquillamente giocare in Serie B e lottare per i primi posti. I giocatori a disposizione sono intelligenti, sanno di dover andare in campo e triplicare le forze. Il momento è duro, difficile, tosto, ma in questo momento si vedono i veri uomini. Dobbiamo essere bravi a girare questo momento. Loro si allenano bene, e sono convinto che domani daranno tutto in campo con intelligenza ed attenzione. Ora come ora il minimo errore tecnico costa caro“.

SUL MODULO: “A me piace cercare di avere soprattutto i tre giocatori davanti, questo ti può servire. Durante la partita si può tornare a fare ciò che questa squadra ha già fatto. Questi ragazzi a centrocampo giocano a tre o a due senza problemi. Il Pisa ha caratteristiche importanti, oltre a giocare bene e stare bene ha giocatori di categoria che ti possono mettere in difficoltà. Noi però dobbiamo ridurre le amnesie che tanto ci stanno costando, la prestazione tranne il primo tempo di Ascoli l’abbiamo sempre fatta“.

SUL CONCETTO DI ATTENZIONE: “Dobbiamo chiedere ai giocatori di fare le cose semplici, l’ho detto da tempo. Ci sono momenti in cui hai il controllo della partita, sei in vantaggio e poi vai sotto. Contro il Sudtirol abbiamo preso gol per un problema di attenzione. Fin quando non eliminiamo questi piccoli errori e non capiamo che il compagno può sbagliare è difficile“.

SULLA DIFESA A QUATTRO: “La squadra può giocare anche a quattro, lo ha fatto anche in passato. Io la sensazione che la squadra possa prendere gol da un momento all’altro non la ho mai avuta, tranne magari nel secondo tempo contro il Como. Penso più al fatto che il Pisa abbia subito 17 gol“.

SU LEVERBE: “Ho parlato con Leverbe, da quello che mi dicono l’anno scorso è stato il miglior difensore della Serie B. Gli ho detto che preferisco avere un giocatore scarso ma concentrato che bravo ma non concentrato. Deve crescere, è bravo, ma deve crescere dal punto di vista dell’attenzione e della concentrazione. Se acquisisce la cattiveria giusta può fare il salto di qualità. La gestione è fondamentale, devo pensare ai novanta minuti. Gioca prima o gioca dopo, abbiamo bisogno di tutti. Ho fatto arrivare tre ragazzi della Primavera perché la squadra sta bene e sarà una partita importanti. Abbiamo bisogno di tutti, chi più e chi meno ma giocheranno tutti“.

SULLE SUE DIMISSIONI: “Io in tv ho detto di aver messo a disposizione le dimissioni perché volevo togliere dall’imbarazzo una società e un direttore sportivo che è mio amico e che mi ha dato la possibilità di venire qui. Volevo far capire che se avessero dovuto fare una scelta difficile io sarei stato disponibile. Io credo in questo società ed in questi giocatori, so dove possiamo arrivare, altrimenti non sarei qui. Ero stato chiaro fin da subito anche con i ragazzi. Nel calcio esiste l’amicizia, a volte devi fare un passo indietro per non mettere in difficoltà un tuo amico“.

SULLA REAZIONE DELLA SQUADRA: “I ragazzi conoscono il momento, sono intelligenti. Ci sono stati tanti infortuni e ricadute. Il primo a pagare è sempre l’allenatore, poi ci sono i giocatori. Anche se ci sono dodici giocatori più sei giovani abbiamo un pensiero unico. Quando hanno ricevuto la notizia delle mie dimissioni motivate in quel modo sono rimasti colpiti. Conosco l’Italia, uno non vede l’ora che andiamo male“.

SULL’AMBIENTE: “I tifosi sono sempre stati vicini a questa squadra. Tutti devono capire che bisogna incitare i giocatori perché hanno bisogno del calore di questa città che gli è sempre stata vicino. I nostri tifosi hanno fatto chilometri, ovunque sono sempre stati lì ad incitarci. Mi aspetto un ambiente caldo, l’avversario sarà il Pisa“.

SULLE DIMISSIONI DEL MEDICO SOCIALE: “Non sono correlate alle mie. In questo momento ci sono stati tanti problemi e tanti infortuni che stiamo cercando di risolvere. Il dottore ha fatto questa scelta, ora stiamo cercando di aggiustare quel settore“.

SU FORTE: “Forte, se non altro per il suo cognome, deve essere per forza forte. In questo momento abbiamo bisogno di forza e coraggio“.

SU FARIAS: “Gli chiedo di più al giocatore perché è stato messo un po’ da parte nell’ultimo anno. Farias fa molto bene la fase di possesso, meno quella di non possesso. Sto cercando di fargli capire l’essenza del calcio moderno. Per me è meglio fare mezz’ora alla Mertens a fine partita che un’ora per cui poi devo sostituirti. Tutti possono giocare dall’inizio o in corsa, i dodici più portiere che ho sono giocatori affidabili che possono andare in campo“.

SUL FUTURO: “Fin quando siamo 11vs11 ce la giochiamo contro tutti, perché penso di avere una rosa e dei giocatori forti. Dobbiamo stringere i denti per le prossime tre partite, fino a quando qualche infortunato tornerà. Non mi aspettavo di essere a questo punto così, il secondo tempo con la Ternana ha cambiato la nostra traiettoria e con il Como la partita è stata da subito in salita. Sono fiducioso, so che con questa squadra al completo me la posso giocare contro tutti. Da quando sono arrivato avevo detto di aver bisogno di un mese, ma in condizioni di normalità. Vedremo dopo la sosta di novembre. Togliamo programmi di mezzo, viviamo la giornata. A me interessa che i giocatori che vanno in campo diano un messaggio importante ai tifosi ed alla società. Dobbiamo sperare di recuperare bene i nostri giocatori, per mandarli in campo senza più paura di farsi male“.