Benevento, Andreoletti: “Casertana forte ma in costruzione, dobbiamo continuare per la nostra strada”

Benevento, Andreoletti: “Casertana forte ma in costruzione, dobbiamo continuare per la nostra strada”

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L’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro la Casertana.

Matteo Andreoletti ha presentato così il derby tra giallorossi e rossoblù, analizzando la squadra reparto per reparto e la condizione di alcuni singoli.

Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito al seconda sfida contro una formazione corregionale valida per la terza giornata di campionato al Pinto (domani, ore 20:45):

SULLA SFIDA CONTRO LA CASERTANA: “Le difficoltà di questa gara ci sono. Dal punto di vista individuale e collettivo della Casertana si conosce poco o nulla, tanti giocatori sono arrivati nell’ultima settimana e non hanno fatto tante amichevoli di livello. Partiamo dalle certezze: abbiamo visto come lavora il loro tecnico, che è stato vice di Zeman, e abbiamo analizzato come giocavano la scorsa stagione pur con giocatori diversi. Ci aspettiamo un 4-3-3 base abbastanza offensivo, ma è solo un’indicazione: andando avanti avremmo gli strumenti per capire come giocano e come comportarci. Al di là dell’aspetto motivazionale, dal punto di vista della rosa la Casertana ha fatto un mercato importantissimo. Il tridente offensivo potrebbe essere Carretta, Montalto e Curcio: assolutamente di livello. Potrei fare tanti nomi, non sarà facile. Mi aspetto un approccio forte da parte loro e dovremmo essere bravi a pareggiarlo. Se saremmo bravi a reggere l’urto avversario, magari la loro condizione potrebbe calare con il passare dei minuti perché se noi siamo un cantiere aperto loro lo sono molto di più“.

SUL VALORE DEL DERBY DI DOMANI: “Venendo da una realtà diversa ho assoluto bisogno di capire dove sono, ho bisogno di confrontarmi con la gente. Questa è una partita sentita in maniera diversa rispetto alla Turris. Sono sette anni che non si gioca, l’ultima volta c’è stato un risultato sonoro. Affrontiamo una squadra che viene da un ripescaggio, gioca la prima partita stagionale e lo stadio sarà quasi pieno: l’entusiasmo sarà al massimo. Il Benevento ha la sua storia ma la Casertana ha vinto solo tre volte e questo significa qualcosa. Lo stadio sarà un po’ ostico, ma cercheremo di sfatare questo tabù perché abbiamo necessità di continuare sulla nostra strada. Non mi aspetto prestazioni tecnico-tattiche eccezionali, ma una squadra che sappia correre e a volte anche menare. Vorrei vedere dei leggeri miglioramenti tattici, dobbiamo arrivare all’obiettivo di saper giocare a calcio in modo propositivo ma tramite step. Al momento conta lo spirito, ma partita per partita dobbiamo migliorare anche sugli altri aspetti“.

SUL LAVORO IN SETTIMANA: “Cerchiamo di allenarci il giorno successivo alla partita per togliercela di mezzo, al di là che abbiamo vinto o perso, per smontare l’euforia o la delusione. L’obiettivo è lavorare giorno per giorno e raggiungere gli obiettivi. La tensione del derby si sente, non sarà una passeggiata soprattutto su quel campo, ma ci aspettiamo tanto dal punto di vista morale e abbiamo lavorato sul profilo tecnico-tattico“.

SULLE 3 PARTITE IN 8 GIORNI: “Per me è un bene, lo sforzo che fai in partita non è lo stesso dell’allenamento e noi abbiamo bisogno di giocare. Per me è un vantaggio, ma il risultato può spostare gli equilibri. Una vittoria comporta entusiasmo nella settimana successiva. Giocare tanto poi può permettere ai giocatori non in perfetta condizione di guadagnare minuti ed essere a disposizione più in fretta“.

SULLE CONDIZIONI DI TERRANOVA E CICIRETTI: “Sono giocatori che porteremo e saranno a disposizione come nella partita precedente. In questo momento però non hanno grande minutaggio e devono cominciare ad acquisirlo. La condizione attuale non è delle migliori, non possono essere titolari anche se Terranova può puntare sull’esperienza e il suo ruolo è più gestibile. Se dovesse esserci bisogno vorrei far fare 5-10 minuti a Ciciretti, viene in panchina per questo e per tirare qualche colpo dal cilindro, ma non vorrei utilizzarlo se non necessario“.

SUGLI INDISPONIBILI E SU ALFIERI: “Ci mancano giocatori importanti, lo sappiamo. In difesa mancheranno Meccariello e Capellini, in mezzo al campo Agazzi e Improta per non parlare di davanti. Ho 32 giocatori a disposizione e non posso certamente lamentarmi. Alfieri è rientrato, ma non avrà minutaggio perché è fermo da mesi. Ora l’obiettivo è cercare di portare loro del minutaggio in allenamento, ma nessuno è recuperato tranne Alfieri. L’aspetto di fargli respirare la squadra e la partita è qualcosa di importante e ci proveremo già da domani“.

SULL’IDENTITA’ DI GRUPPO E SU PALEARI: “Questa squadra per mille motivi non può essere favorita, lo sappiamo. La differenza la potrebbe fare o la farà lo spirito di gruppo: tutti devono sentirsi importanti, altrimenti non c’è modulo che tenga. Sotto la cenere c’è qualcosa che arde, sono molto contento perché vedo tanti giocatori oltre ai Capitani che hanno ruoli importanti in questa squadra non solo dal punto di vista tecnico. Tello è un altro di questi, mi aspetto tanto da lui anche se fino a ora non lo è stato. Il nostro campionato passa da questo, e in questo Paleari è stato straordinario. Non è che impazzisse nel restare a Benevento, come tutti gli altri. Poi attraverso la serietà e il clima anche lui ha cambiato atteggiamento, ha capito di essere un giocatore del Benevento e un punto di riferimento nello spogliatoio. Da lui non mi basta il rendimento in campo, sentirlo motivare e caricare la squadra mi aiuta e mi fa perdere meno voce: mi aspetto tantissimo“.

SU VISCARDI: “Penso sia stato uno dei giovani che più mi ha impressionato. Abbiamo notato delle qualità non comuni e siamo soddisfatti di lui. Il compito dell’allenatore è valutare a 360° la scelta: mettere in campo dall’inizio un ragazzo del 2004 può creare più svantaggi che vantaggi. E’ un giocatore a cui mi piacerebbe dare spazi nei momenti giusti, altrimenti accade come con Carfora l’altro giorno. Il mio compito è tutelare questi ragazzi, come anche Agnello, altrimenti rischio di bruciarli. Viscardi può darci una mano anche da subito, ma la squadra non ha ancora una fisionomia perfetta: quando la squadra cresce e migliora cambiare tasselli non sarà un problema per nessuno, neanche per il ragazzo. Oggi, con la squadra ancora in crescita, potrei metterlo in difficoltà e non voglio: subentrare in corsa è più facile, domani non partirà dall’inizio“.

SU TELLO: “Sono molto soddisfatto, è tornato a disposizione e l’altro giorno ha fatto un bel discorso alla squadra. Ha qualità tecniche e fisiche probabilmente da categoria superiore. Da una settimana a questa parte lo ritengo a mia disposizione, lo tratto come gli altri e sono convinto ci potrà dare una mano nelle prossime partite“.

SU SIMONETTI: “Sta lavorando molto, mi è piaciuto come è entrato in campo lunedì. Può darci una mano, dall’inizio o in corsa potrà dare un supporto importante a questa squadra. Ha gamba ed è bravo negli inserimenti“.

SU TALIA: “Abbiamo trovato una buona quadra al momento. Voglio mettere quanti più giocatori possibili nelle migliori condizioni possibili. Talia ha giocato bene lunedì e sarebbe stupido trovare soluzioni alternative, ma vanno considerate le condizioni dei giocatori. Qualcuno ha avuto dei problemi in settimana. Penso che Talia davanti alla difesa sia una buona soluzione, ma è rientrato Kubica e sarà disponibile Alfieri quindi siamo ben coperti anche in quel ruolo nonostante l’assenza di Agazzi“.

SULL’IMPORTANZA DELLA FASE DIFENSIVA: “Credo che si possa, a seconda del tipo di partita, decidere se prendere l’avversario più alto o più basso. Dipende come vogliamo giocare e che tipo di partita vogliamo fare. Dal punto di vista invece dei principi generali mi piace una squadra che conceda poche imbucate e indirizzi esternamente per poi soffocare la manovra avversaria. Ci stiamo lavorando, a volte viene bene e altre peggio, e va considerata anche la qualità degli avversari. Non si può costruire un campionato senza una buona fase difensiva, oltre al gioco propositivo. Ci sono momenti in partita in cui per condizioni, momenti e risultato ti devi difendere, ci stiamo lavorando e lo stiamo facendo discretamente. Sulla fase di non possesso sono abbastanza soddisfatto, sulla fase di costruzione vedo che si può ancora migliorare“.

SULLA DIFESA A TRE: “Penso che giocheremo a tre, soprattutto in fase di costruzione. Magari siamo meno belli, con meno fraseggio, ma andiamo maggiormente in verticale. Oggi avendo due difensori centrali con Terranova non a completa disposizione qualcuno dovrà ruotare, non so se il quinto di destra o di sinistra. Oggi, nella rifinitura, avrò una risposta. Non ci sono segreti, penso di fare queste valutazioni“.

SULLE DUE PUNTE: “I due attaccanti ci permettono di essere più verticali. Ora ci serve passare per i risultati. Tutta la squadra oggi si sente addosso questo stile di gioco, con due attaccanti dall’inizio si sente più sicura e ha meno problematiche“.

SULLE TANTE OCCASIONI CREATE MA NON CONCRETIZZATE: “Mi fa piacere che non si possa chiedere nulla a questa squadra, io a loro chiedo tanto tutti i giorni e li massacro perché vedo in loro qualità tecniche ancora inespresse. Non sono soddisfatto di come stanno in campo, ma non per colpa loro: la mia idea di Benevento è lontana da quella che oggi vedo, ma ci arriveremo attraverso il lavoro settimanale e le partite, serve tempo. Ora posso chiedere solo atteggiamento e fatica, e i ragazzi lo stanno facendo da tempo. Non siamo sterili dal punto di vista delle occasioni, ne creiamo davvero tante, ma non siamo ottimi in fase realizzativa. Bisogna lavorare su questo, penso che più che un aspetto tecnico sia di mentalità: fare gol in attivazione tecnica, nelle porticine, passa il fatto che domenica faremo gol. Da questo punto di vista abbiamo ampissimi margini di miglioramento. La mia strada è questa: passa tutto dal lavoro settimanale. Per essere più lucidi sottoporta la domenica dobbiamo esserlo anche in settimana. La cosa positiva è che anche all’interno di una manovra non perfetta riusciamo a essere pericolosi, poi col tempo riusciremo a diventare più cinici. A fine partita i giocatori devono prendersi gli applausi quando vinciamo, ma se non vinciamo allora mi metto io davanti a tutti“.

SULLA GESTIONE DEI GIOVANI INDIETRO NELLE GERARCHIE: “Con questi ragazzi ci ho parlato pochi giorni fa, mi sembra giusto parlare chiaro. Posso sembrare antipatico, ma sono molto diretto. Credo che in questa squadra ci sia una rosa ampia e parecchi ragazzi che possono essere giocatori del Benevento, altrimenti non sarebbero rimasti qui. Qualcuno è più vicino all’obiettivo, altri ci arriveranno. Stiamo cercando con lo staff tecnico di creare un percorso alternativo con doppie sedute per accelerare questo percorso di diventare giocatori del Benevento. Se siamo bravi questo percorso sarà più breve e avremo giocatori pronti a indossare questa maglia, quindi in caso di assenze, infortuni e squalifiche avrò ancora più soluzioni“.