ESCLUSIVA BN24 – Clemente: “Benevento è la mia seconda casa, un’emozione tornare. Auteri è un valore aggiunto”

ESCLUSIVA BN24 – Clemente: “Benevento è la mia seconda casa, un’emozione tornare. Auteri è un valore aggiunto”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex bomber e Capitano del Benevento, Giampiero Clemente, che lunedì sera ha assistito al derby contro il Sorrento dagli spalti del Vigorito.

Clemente, ex attaccante classe 1978 e oggi Direttore Sportivo, ha collezionato 159 presenze condite da 69 reti con la maglia della Strega tra il 2007 e il 2011, divenendo simbolo della squadra e della città.

Salve Giampiero, partiamo dall’attualità: che partita ha visto lunedì sera al Vigorito tra Benevento e Sorrento? “Sicuramente è stata una partita dai due volti. Nel primo tempo il Benevento non ha creato molto, probabilmente per bravura del Sorrento che ha giocato in modo abbottonato puntando sulle ripartenze. Nel secondo tempo, poi, la Strega ha trovato gli spazi giusti: le giocate dei singoli e la maggior caratura tecnica hanno deciso la partita“.

Che emozioni ha provato nel tornare al VigoritoEnormi, non venivo da anni. Molti ragazzi probabilmente mi conoscono di fame, neanche di persona, ma ho avuto la fortuna di incontrare tantissimi amici e ricevere l’affetto della tifoseria. Benevento sarà sempre la mia seconda casa, l’ho sempre reputata tale, quindi quando torno sono felice. Ringrazio la gente per l’affetto che mi ha dato. Visto il risultato, magari, mi conviene tornare presto…“.

Lei che ha avuto Mister Auteri da allenatore ai tempi del Gallipoli, quanto si sta rivelando decisivo in questa seconda avventura sulla panchina giallorossa? Ho avuto la fortuna di essere allenato da Mister Auteri, lo conosco molto bene. E’ un valore aggiunto, un uomo di grandissimo spessore e uno dei più preparati dal punto di vista tattico. Con i cambi ha letto la partita nel modo migliore, mettendo la squadra nelle condizioni di vincerla“.

Il fatto che il Benevento non abbia un vero e proprio “bomber” a trascinare il reparto offensivo può essere un problema? “Paradossalmente forse la forza di questo Benevento è proprio questa, fanno gol tutti e il Mister mette tutti nelle condizioni di fare gol. Magari non c’è il bomber, l’ariete d’area di rigore, ma ci sono tantissime soluzioni: giocatori tecnicamente abili sugli esterni, come Ciano e Ciciretti, forti nell’1vs1 e pronti a inventarsi la giocata. Con Auteri è sempre stato così: ha sempre messo gli attaccanti nelle condizioni di fare tanti gol, quindi secondo me a fine stagione tutti gli attaccanti del Benevento avranno un bel bottino“.

Il rullino di marcia della Strega nel 2024 è impressionante, ancora imbattuta e a -7 dalla Juve Stabia prima in classifica: che cosa ci dobbiamo aspettare da queste ultime dieci giornate di campionato? Bisogna guardare giornata dopo giornata, cercando di trarre il massimo da queste partite e sperando che la Juve Stabia possa fare qualche passo falso e il Benevento non arrivi ad avere nessun rimpianto. La squadra è sulla strada giusta, conosco il Mister e so che la pensa in questo modo: guarderà partita dopo partita, senza fare tabelle e sperando di poter rosicchiare più punti possibile per magari giocarsela nello scontro diretto“.

Il selfie con Marotta nel post-gara (in foto) è diventato virale: che cosa vi siete detti? Marotta è un amico vero, mi ha fatto piacere vederlo. Mi è dispiaciuto che non sia reso in campo, ma sono contento di averlo visto sereno, tranquillo e felice: chi ha giocato a calcio sa che, quando non prendi parte alla partita, non è così facile essere felici. Lui invece lo era, la gioia e la felicità di un ragazzo che è secondo in classifica pur non avendo giocato mi ha colpito“.

Dopo aver appeso definitivamente gli scarpini al chiodo ha cominciato l’avventura da Direttore Sportivo: spera in un ritorno a Benevento, magari proprio nell’organigramma societario? Ho smesso di giocare a calcio che conta nel 2014, con la speranza di poter rimanere a Benevento. Avevamo iniziato un percorso con la società, sono stato due anni lì da Dirigente e speravo in questo futuro perché era quello che sognavo. Ora le strade si sono separate, ma a Benevento ricoprirei qualsiasi tipo di ruolo perché ho sperato e spero di poter continuare a fare parte di questa grande famiglia. Il Presidente il mio numero lo ha, per lui e per il Benevento Calcio ci saranno le porte sempre aperte“.

Per concludere, facciamo un grande passo indietro: quanto ha sofferto la retrocessione della passata stagione, visto anche il rendimento attuale e il valore della squadra?Quando è inaspettata è ancora più dolorosa, già la retrocessione in sé è un fallimento e fa soffrire società, tifosi e giocatori. Con quella rosa, poi, era ancora più inaspettata. Il Presidente, però, sono sicuro che non lascerà nulla d’intentato per tornare quanto prima in Serie B“.

Foto: Screen Profilo Instagram Alessandro Marotta