ESCLUSIVA BN24 – De Falco: “Tornare al “Vigorito” un tuffo nel passato. Contro la Torres servirà compattezza”

ESCLUSIVA BN24 – De Falco: “Tornare al “Vigorito” un tuffo nel passato. Contro la Torres servirà compattezza”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex centrocampista del Benevento, protagonista delle prime storiche promozioni della Strega in Serie B e Serie A e presente sugli spalti del Vigorito in occasione della sfida contro la Torres, per avere una sua opinione riguardo all’andata del Secondo Turno Nazionale Play-off di Serie C e non solo.

Andrea De Falco, centrocampista classe 1986, ha collezionato 54 presenze e 3 reti all’ombra della Dormiente tra Serie C, Serie B e Coppa Italia nel periodo tra il 2014 ed il 2017. Oggi De Falco, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo (forse…), ha lasciato la panchina del Tre Fiori, storico club di San Marino, ma non si preclude nulla per il prossimo futuro.

Salve Andrea, partiamo subito dall’attualità: quali sono state le emozioni di tornare al “Vigorito” con il tuo ex compagno Emanuele Padella? Tornare al “Vigorito” è stato un tuffo nel passato, breve ma intenso. In macchina abbiamo parlato in generale del passato più che del presente, facendo poi valutazioni nel post-gara, su quello che poteva essere fatto e su cosa potrebbe migliorare la squadra. Noi ce la siamo goduta, da spettatori e soprattutto da ex giocatori del Benevento, sentendo di nuovo quell’atmosfera che ci ha accolto per anni.

Da quando sono andato via da Benevento è stata una delle prime volte, sicuramente ero venuto da spettatore in Benevento-Inter ai tempi della Serie A ma mancavo da un po’. Emanuele, invece, ha avuto la fortuna di venire da avversario e di godersi lo spettacolo da dentro il campo. E’ stato bello rivedere tante persone amiche, tante persone con cui avevamo vissuto anni felici.

Per noi, ne parlavamo anche con Emanuele, l’affetto non è cambiato nonostante gli anni passati. Questo penso che sia stato il punto di forza di quelle annate, il legame che si era creato tra le parti. Sicuramente noi siamo stati bravi nel comportarci bene, dare tutto in campo e onorare la maglia, ma abbiamo ricevuto tantissimo affetto: forse anche superiore rispetto a quello che meritavamo“.

Che partita è stata Benevento-Torres? E’ stata una partita combattuta, contro una squadra di qualità ma anche solida. Dietro loro erano molto rocciosi, andavano spesso sull’1vs1. Su alcuni aspetti il Benevento poteva fare meglio, nella gestione della palla: quando sei bravo, dopo aver riconquistato palla, a fare due passaggi bene e loro vengono avanti, rischiano di far saltare qualche linea e puoi giocare 3vs3 con le due punte. Il Benevento ha sovvertito un po’ il pronostico, ora ha due risultati su tre“.

Hai avuto modo di vedere Mister Auteri e gli ex compagni Ciciretti e Marotta? “Sì, siamo entrati negli spogliatoi ed è come se non fosse cambiato nulla, è stato davvero un tuffo nel passato. Quando hai di fronte persone con cui hai condiviso momenti belli, con cui hai un rapporto sincero e leale, una volta che li rivedi nonostante sia passato tanto tempo è come se non fosse passato neanche un giorno. Questo vale anche per lo staff e il Presidente, metto tutti sullo stesso piano. Ho amato il mio compagno come lo staff che ci ha dato una mano a vincere. Sembrava il pranzo di Natale in famiglia con i parenti, in cui nonostante il tanto tempo passato senza vederli era come se non li rivedessi dal giorno precedente“.

Sei rimasto piacevolmente sorpreso dal supporto dei tifosi alla squadra? La squadra si merita quest’entusiasmo, la piazza si merita di vivere partite di livello. Sui social, inquadrando la Curva, ho scritto: “Tutto molto bello”. Poche parole, semplici, ma che per me racchiudono tutto. E’ stata un’ammazzata, ho fatto 9 ore di macchina per venire, ma lo farei altre mille volte perché è stata un’esperienza appagante“.

Come hai ritrovato Mister Auteri sotto l’aspetto tattico? Sicuramente rispetto a quello che era il nostro Benevento è cambiato qualcosa, soprattutto per le caratteristiche dei giocatori e conseguentemente nei meccanismi di squadra. Noi eravamo un po’ più propositivi, ma la Torres è brava nel palleggio e negli spazi stretti. Dopo averla sbloccata nel primo tempo, comprensibilmente, il Benevento ha pensato più a contenere che a fare di nuovo male. Abbiamo visto comunque una squadra con carisma, che si compatta e si aiuta, un po’ come facevamo noi: questo è quello che chiede il Mister“.

Come hai valutato il centrocampo giallorosso formato da Nardi e Talia? “Io ed Emanuele ci siamo soffermati molto su questo, facendo una considerazione: corrono tantissimo. Noi, qualche anno fa, venivamo aiutati forse maggiormente dagli esterni di centrocampo, che invece contro la Torres si sono comportati quasi più da quinti. Questo, ovviamente, obbligava Nardi e Talia a dover fare molto più campo, a corprire molto più campo, ma non è stato un problema perché entrambi hanno tantissima gamba.

Ho sentito qualcuno mugugnare per qualche errore di Nardi, ma ha corso tantissimo: per tutti i palloni che ha recuperato, ci stava fare qualche errore. Questa coppia è fatta da giocatori che si completano, oltre al gol Talia ha fatto una grande prestazione ed è stato anche più ordinato rispetto alla sfida contro la Triestina, in cui spesso lasciava vuote alcune zone di campo. Questo mi rende orgoglioso, mi sono immaginato io giocatore: loro sono convinti di sentirsi forti e molto importanti per questa squadra, e ciò non può che fare che bene.

Ho sempre guardato le partite con un occhio molto tattico, ora forse anche un pochino di più perché già durante la partita faccio valutazioni sui movimenti e sulle loro conseguenze. Vedere una partita del genere su un campo dove mi sono tolto tante soddisfazioni, rivedendo una maglia così importante addosso ai giocatori, mi ha fatto molto piacere”.

Come si affronta il ritorno al “Vanni Sanna”, dove la Strega arriverà con due risultati utili su tre? “Bisogna giocarla senza pensare al risultato dell’andata, con lo spirito che contraddistingue questo gruppo: carisma, aggressività e corsa. La Torres sul suo campo ha costruito le sue fortune, non è un campo semplice, ma l’attenzione che ha dimostrato il Benevento martedì va mantenuta anche al ritorno e speriamo che basti. L’obiettivo è non abbassarsi troppo, non deve mai mancare l’apporto di tutti perché, qualora uno dovesse venire meno, la squadra intera ne potrebbe risentire. La compattezza sarà la base“.

Quanto è importante l’apporto dei tanti giovani in questo Benevento? “Viscardi, Talia stesso e Carfora sono giocatori che hanno qualità, ma sono molto giovani. Questo dimostra che il Mister non guarda in faccia nessuno e, soprattutto, che è frutto del lavoro del settore giovanile su cui la società ha deciso di investire: è sicuramente motivo d’orgoglio giocarsi la promozione in Serie B con tanti giovani in campo“.

Terminata l’esperienza sulla panchina del Tre Fiori, che cosa farà De Falco nel prossimo futuro? E’ in programma un ritorno, magari, al Benevento?Abbiamo deciso di separarci dal Tre Fiori di comune accordo, ma più per mie motivi personali: ho deciso di intraprendere un corso extra-calcio che inizierà a breve, e questo mi porterà a mancare almeno una volta al mese nei week-end. Mancare alle partite non sarebbe stato rispettoso per la società e per i giocatori. Ora sono in una fase di limbo: mi stanno arrivando richieste anche per tornare a giocare, ora devo capire a livello organizzativo quale potrebbe essere la cosa migliore per continuare a fare quello che mi piace, seguire il corso e dare del tempo alla mia famiglia.

Il pensiero di continuare a giocare non mi ha mai abbondonato, l’anno scorso ho deciso di cogliere l’occasione di allenare perché mi sentivo un po’ scarico. Ora, a fine stagione, sto prendendo in considerazione un po’ tutto. Non so che cosa succederà, ho parlato con qualche società anche per entrare a far parte dell’organigramma o di uno staff tecnico come collaboratore: mi sentirei meno in colpa a saltare qualche partita a quel punto.

C’è stata qualche battuta su un possibile ritorno a Benevento. Lì ci vogliamo bene con tutti, con il Presidente in primis. Se ci sarà la volontà di collaborare bene, ma si dovrebbe tenere conto anche della distanza da casa mia e dagli impegni. Potrei fare, non so, l’osservatore nell’area scouting. Da parte mia la disponibilità per i colori giallorossi ci sarà sempre, ma questo non è legato al piacere di parlare del Benevento. Non ho grandi ambizioni per il futuro, vivo molto alla giornata perché così ho sempre fatto da giocatore“.

Foto: Screen Profilo Instagram Andrea De Falco