Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata (Maria Rosaria Oropallo), Salute e Territorio (Alfredo Lavorgna), AVO BN (Mario Domenico Rossi), SannioCuore (Amedeo Ceniccola), SPI CGIL Valle Telesina (Domenico De Blasio), No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano (Giuseppe Fusco), Rete UCCP San Giorgio del Sannio (Attilio Petrillo) e Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese (Angelo Piazza).
“Le Associazioni, col presente comunicato, manifestano profondo rincrescimento per il modus operandi del Direttore Generale dell’ASL di Benevento, Dott. Gennaro Volpe.
Tale disappunto deriva dal suo essere venuto meno agli impegni assunti con le Associazioni stesse, e dal suo essersi sistematicamente sottratto al confronto, ignorando così le ripetute proposte di incontro, volte al discutere serenamente ed in maniera costruttiva del servizio 118.
Il Dott. Volpe tuttavia, nel giugno 2024, promuovendo (solo nella teoria) l’audit civico, aveva solennemente garantito l’istituzione di un tavolo di confronto permanente con le Associazioni, per monitorare il riassetto organizzativo dell’Emergenza Territoriale.
Inoltre il Direttore ha poi disatteso l’impegno di costituire il Comitato di partecipazione, previsto dall’art. 21 della L.R. n. 10/2002, che consente alle Associazioni di tutela dei diritti del cittadino e del volontariato di prendere parte ai tavoli tecnici tematici, anche in materia di organizzazione sanitaria.
È evidente, quindi, che l’operato del Direttore Generale non contempli il confronto, presumibilmente perché le argomentazioni addotte finora dall’ASL, per giustificare la demedicalizzazione delle ambulanze, non abbiano basi concrete. Infatti, è sensazione condivisa che le decisioni e le conseguenti azioni dell’ASL degli ultimi due anni, abbiano condotto al progressivo indebolimento del servizio di emergenza territoriale 118; tali azioni sono state genericamente motivate con la carenza dei medici disponibili. Tuttavia, ben si sarebbe potuto garantire un’assistenza più ampia ai cittadini, ricorrendo al pieno utilizzo delle cosiddette prestazioni aggiuntive, raccomandate dal Legislatore mediante l’emanazione di ben sei provvedimenti di legge negli ultimi due anni.
Il Direttore Generale, indifferente alle contestazioni dei cittadini, della politica trasversale, dei sindaci e delle amministrazioni comunali, dei sindacati e delle associazioni, nonché agli appelli dell’Arcivescovo di Benevento, prosegue senza esitazioni nell’attuazione del piano di progressivo smantellamento del servizio pubblico del 118, nonostante i drammatici eventi avversi, il peggioramento della qualità del servizio e i significativi squilibri nella copertura territoriale.
Desta particolare perplessità che il Dott. Volpe, specialista in Sanità Pubblica e Presidente Nazionale di CARD, la Società Scientifica delle Attività Sociosanitarie Territoriali, che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per il potenziamento dell’assistenza territoriale, in conformità al DM n. 77/2022 e al PNRR, stia attuando un riassetto “semplificato” senza impiegare i necessari professionisti sul territorio, così non garantendo un reale miglioramento dei servizi sanitari territoriali. Le conseguenze sono gravi, in un’ASL come quella di Benevento, a connotazione esclusivamente territoriale, dove il depotenziamento di un servizio essenziale come il 118, incluso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), comporti una inaccettabile lesione dei diritti essenziali dei cittadini.
L’ASL di Benevento, inoltre, continua sistematicamente a riorganizzare il servizio, basandosi unicamente su criteri di contenimento dei costi del personale mentre, parallelamente, continua a far leva sulle esternalizzazioni, con un paradossale aggravio di spesa, che non genera poi alcun vantaggio sostanziale.
Queste scelte dimostrano che, la vera carenza, non è da attribuire alla mancanza di risorse economiche ed umane, ma alla inadeguatezza di scelte che non danno alcuna qualità alla spesa.
Alla luce di questa chiusura al dialogo e del silenzio del Direttore Generale Volpe, che ha ignorato ed ignora sia le nostre richieste, condivise da una moltitudine di cittadini, che le istanze dei Sindaci della Valle del Titerno, rappresentanti di intere comunità, le scriventi Associazioni preannunciano l’avvio di iniziative concrete, per tentare di arginare il deficit organizzativo della sanità territoriale”.
Nasce Nuvole, il centro per il benessere psicofisico della comunità studentesca dell’Unisannio
Una collaborazione tra l’Università del Sannio e l’ASL Benevento per il supporto psicologico.
L’Università del Sannio e l’ASL Benevento collaborano per la nascita di NUVOLE – Centro per il benessere psicofisico della comunità studentesca, un nuovo spazio dedicato al supporto psicologico per studentesse e studenti. Il centro potenzia il servizio di counseling UNISANNIO, già attivo dal 2022, offrendo un aiuto concreto a chi affronta difficoltà personali, emotive o di studio. Grazie al supporto dell’ASL, il servizio è stato ampliato, garantendo un sostegno più strutturato e la possibilità di proseguire il percorso psicoterapeutico laddove necessario.
Attraverso questa collaborazione, l’Università del Sannio offre un supporto professionale qualificato, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza universitaria e promuovere il benessere psicologico. NUVOLE mette a disposizione colloqui individuali con psicologi esperti, un ciclo di incontri che può variare da uno a sei appuntamenti, follow-up meeting per monitorare i progressi e, in base alle necessità riscontrate, la possibilità di una prosecuzione del percorso con uno psicoterapeuta dell’ASL.
Le attività si svolgono all’interno di NUVOLE, situato presso Palazzo Giannone, I Piano, Piazza Roma, Benevento.
Il Rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Il benessere psicologico delle nostre studentesse e dei nostri studenti è una priorità per l’Ateneo. Con il potenziamento di questo servizio, vogliamo offrire un aiuto concreto per affrontare le difficoltà emotive e di studio, in un ambiente che promuova il confronto e il supporto reciproco. La collaborazione con l’ASL Benevento è un valore aggiunto fondamentale per garantire un servizio efficace e qualificato“.
Il dott. Gennaro Volpe, Direttore Generale della ASL di Benevento, aggiunge: “Essere presenti nei luoghi di studio ci permette di intercettare i bisogni psicologici degli studenti nel modo più diretto e qualificato per garantire un supporto tempestivo ed efficace“.
Benevento, il Comitato dei Sindaci approva la relazione sull’emergenza: chiesta la conferma delle auto-mediche
Si è riunito stamane a Palazzo Mosti, presieduto dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, il Comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl.
Il Comitato di rappresentanza, tenuto conto dei riscontri positivi registrati sul territorio e dell’efficacia dell’attuale conformazione, ha approvato integralmente la Relazione riguardante l’organizzazione dell’Emergenza illustrata dal Direttore generale Asl Gennaro Volpe.
Contestualmente Il Comitato dei sindaci ha chiesto al Direttore generale che non sia modificata la dislocazione territoriale delle auto-mediche (Benevento, Morcone e San Marco dei Cavoti) e che sia confermato dunque l’attuale assetto geografico, efficace nella risposta alle esigenze provenienti dalle aree territoriali della provincia.
Il Direttore dell’Asl ha garantito che valuterà la richiesta del Comitato di rappresentanza, tenendo in considerazione le valutazioni positive e il soddisfacente indice di gradimento registrato dall’attuale schema territoriale di organizzazione dell’Emergenza.
Il direttore Gennaro Volpe ha illustrato al Comitato di rappresentanza le Linee programmatiche 2025, con particolare riferimento allo stato di avanzamento dei progetti Asl sul territorio sannita, finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Foto di repertorio
Gravi carenze igieniche in cucina: chiuso Ristorante di Pietrelcina
Nell’ambito delle attività di controllo effettuate agli esercizi pubblici, personale della Polizia di Stato della Questura di Benevento, Ispettori del Dipartimento di Prevenzione della locale ASL e Funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno sottoposto a verifica l’attività svolta in un locale di Pietrelcina, in ordine alla quale è stata disposta la sospensione ad horas della linea di attività di ristorazione e di somministrazione bar, fino al ripristino dei requisiti igienico sanitari, oltre al sequestro amministrativo di circa 100 kg di alimenti di varia natura congelati, privi di tracciabilità e di preparazioni gastronomiche con data di scadenza superata.
Nei locali cucina vi erano condizioni igienico sanitarie gravemente carenti in merito ad interventi di pulizia ordinaria e straordinaria dei locali e degli arredi, con disapplicazione delle procedure H.A.C.C.P. concernenti le attività di sanificazione.
Per due dipendenti è stata accertata la mancata sorveglianza sanitaria per idoneità alla mansione ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
Gli agenti hanno rilevato la mancata esposizione in maniera ben visibile delle tariffe dei prezzi, della tabella del rilevamento del tasso alcolemico all’ingresso e all’uscita del locale, la mancata predisposizione di apparecchiatura per il rilevamento del tasso alcolemico oltre alla mancata sorvegliabilità dei locali. Oltre alla contestazione delle violazioni gli Enti accertatori hanno trasmesso gli atti alle competenti autorità per le successive valutazioni.
Demedicalizzazioni 118: la soddisfazione delle associazioni, comitati e sigle sindacali in merito alla decisione dell‘ASL
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto delle associazioni, comitati e sigle sindacali in merito al blocco delle demedicalizzazioni 118, a firma di Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata, Salute e Territorio, AVO BN, SannioCuore, SPI CGIL Valle Telesina, No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano, Rete UCCP San Giorgio del Sannio e Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese.
“Siamo estremamente soddisfatti delle decisioni prese dall’organismo paritetico dell’ASL di Benevento, il quale ha approvato all’unanimità la proposta di non procedere più alla totale demedicalizzazione delle ambulanze del 118.
Si tratta di decisioni in linea con le nostre richieste, avanzate da diversi mesi e che oggi possono diventare realtà; per tale motivo desideriamo ringraziare tutti i membri della commissione nonché il management aziendale, i quali hanno riorganizzato il servizio 118 nella Provincia di Benevento prevedendo il corretto utilizzo delle prestazioni aggiuntive fino al massimo di 48 ore settimanali e nel caso di surplus di ore utilizzabili, procedendo e garantendo, conseguentemente, il ripristino del medico anche sulle ambulanze infermieristiche.
L’attuale organizzazione prevede 15 postazioni mobili, di cui 7 ambulanze demedicalizzate, 3 automediche, 4 ambulanze con medico a bordo e 1 ambulanza rianimativa, oltre alle 3 postazioni fisse ,di cui 2 nei presidi PSAUT di San Bartolomeo in Galdo e Cerreto Sannita e una centrale operativa del 118. Resta inalterata la pianta organica dei 78 medici nella prospettiva di poter ripristinare le 10 postazioni ambulanze medicalizzate come stabilito e approvato dal piano Regionale del Servizio 118 per la provincia di Benevento
Crediamo che per avere un efficace ed efficiente servizio territoriale 118 per le urgenze ed emergenze, sia indispensabile mantenere sul territorio almeno 10 postazioni mobili medicalizzate, più i due presidi PSAUT, dislocati nei territori più marginalizzati e distanti dalla Rete Ospedaliera e dai relativi Pronto Soccorso. Auspichiamo che il Direttore Generale Volpe possa dare immediata e concreta attuazione alle determinazioni approvate all’unanimità.”
Demedicalizzazione, le associazioni: “Delusi dal dg per mancato coinvolgimento”
“Rammarico e delusione per il mancato impegno del Direttore Generale a coinvolgere il ”Tavolo permanente” e il “Comitato di Partecipazione” con le associazioni”, è la sintesi della nota che segue.
Scrivono le associazioni “Movimento Civico per l’Ospedale di Sant’Agata (Maria Rosaria Oropallo)“, “Salute e Territorio (Alfredo Lavorgna)“, “AVO BN (Mario Domenico Rossi)“, “SannioCuore (Amedeo Ceniccola)“, “SPI CGIL Valle Telesina (Domenico De Blasio)“, “No demedicalizzazione 118 Fortore Miscano (Giuseppe Fusco)“, “Rete UCCP San Giorgio del Sannio (Attilio Petrillo)“, “Comitato SOS Sanità Valle Vitulanese (Angelo Piazza)”: “Esprimiamo profondo rammarico perché il Direttore Generale della ASL, per l’ennesima volta, non dà seguito agli impegni di coinvolgere le Associazioni, come stabilito nell’incontro di fine Giugno 2024, nell’ istituire un tavolo di confronto permanente finalizzato al monitoraggio dell’assetto organizzativo del 118. Siamo inoltre delusi per la mancata istituzione del Comitato di Partecipazione sul quale, parimenti, il Direttore Generale aveva condiviso la necessità di coinvolgere il mondo dell’associazionismo con funzioni di consultazione”.
“Da una parte – prosegue la nota -, solo con le parole, ma mai con i fatti, si fa finta di aprirsi al dibattito, dall’altra invece la Direzione dell’ASL continua il suo piano di smantellamento di un servizio pubblico con la demedicalizzazione di tutte le ambulanze del 118 e l’attivazione di sei auto mediche. Si tratta di una riorganizzazione sulla quale le Associazioni, in sintonia con le contestazioni di Sindacati, Sindaci, rappresentanza politica trasversale, Ordine dei medici, cittadini con petizioni popolari, si erano già espresse con parere contrario evidenziando un peggioramento del servizio con eventi avversi drammatici e significativi squilibri di copertura territoriale con evidente perdita di chances per la sopravvivenza dei pazienti critici che ricorrono al 118.
Si sottolinea che particolarmente devastante si è rivelata la decisione di implementare il servizio 118 con le automediche probabilmente funzionali nelle aree metropolitane ad elevata densità abitativa, ma che si sono rivelate assolutamente inadeguate per il territorio della ASL di Benevento caratterizzato da aree a popolazione sparsa, zone montagnose a viabilità difficile, lontananza da strutture ospedaliere.
L’auto medica non può trasportare pazienti e richiede sempre l’uso contemporaneo delle ambulanze nel caso di ricovero dei pazienti con codici di maggiore gravità. L’utilizzo di due mezzi su un unico paziente determina un inaccettabile prolungamento dei tempi di soccorso. Dagli organi d’informazione si apprende del paziente colpito da un attacco cardiaco soccorso in ritardo perché l’auto medica e l’ambulanza competenti per territorio erano contemporaneamente impegnati per il trasporto in ospedale di una paziente (due mezzi per un solo paziente!), l’uomo morirà dopo circa due ore durante il trasporto in ambulanza; dell’incidente stradale dove l’auto medica attende quasi mezz’ora l’arrivo dell’ambulanza per trasportare una paziente che, in gravissime condizioni, resta tra le lamiere ed esposta al freddo esterno del mese di Dicembre, si perdono minuti preziosi e la paziente morirà a distanza di poche ore in ospedale. Altri esempi appresi dagli organi d’informazione riguardano il caso dell’ambulanza demedicalizzata intervenuta su paziente che muore dopo circa mezz’ora senza alcuna terapia e medico che arriverà dopo circa un’ora soltanto per fare la constatazione del decesso. Clamore ha suscitato anche la notizia del soccorso a paziente con insufficienza cardiorespiratoria deceduto con l’ambulanza demedicalizzata, diversamente dal paziente soccorso con l’ambulanza con medico a bordo.
La decisione del Direttore Generale è da rivedere alla luce dei ripetuti eventi avversi che da mesi si verificano con preoccupante regolarità da quando è stato attivato il progetto sperimentale della demedicalizzazione e delle automediche. La programmata riorganizzazione del 118 della ASL di Benevento non appare in armonia con le regole e nulla esclude che potrebbe ravvisarsi una responsabilità ex art. 1218 c.c. in capo alla ASL di Benevento per insufficiente o inidonea organizzazione del servizio di emergenza.
La riorganizzazione del servizio 118 non può prescindere dalla corretta applicazione dei provvedimenti legislativi emanati negli ultimi mesi in cui si dispone che le Aziende e gli Enti del servizio sanitario nazionale possono utilizzare l’istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive per far fronte alla grave carenza d’organico e per ridurre le esternalizzazioni.
La decisione del Direttore Generale, di demedicalizzare tutte le ambulanze e di attivare le sei auto mediche, determina la riduzione e la eliminazione delle prestazioni aggiuntive (con minore assistenza medica sul territorio) e l’aumento delle esternalizzazioni (approvvigionamento di automediche). Esattamente il contrario rispetto alle indicazioni delle sopracitate disposizioni di legge”.
“Per quanto sopra esposto, proponiamo che la soluzione alla carenza d’organico del 118 sia affrontata coerentemente alle norme che prevedono l’acquisizione delle prestazioni aggiuntive e con l’attivazione delle ambulanze in sostituzione delle automediche rivelatesi inidonee a garantire il servizio”, concludono le summenzionate associazioni.
Ceppaloni accoglie i servizi veterinari dell’ASL Benevento. Cataudo: “Progetto esempio di collaborazione concreta”
Grazie alla collaborazione con l’ASL Benevento e ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), i servizi veterinari di Sanità Animale, Ispezione degli Alimenti e Igiene delle Produzioni Zootecniche saranno trasferiti nel Comune di Ceppaloni.
La sede scelta per questi servizi è l’ex edificio scolastico di Piazza dei Martiri, nella frazione San Giovanni, che il Comune ha concesso in comodato d’uso gratuito all’ASL Benevento.
“L’edificio di Piazza dei Martiri – spiega il sindaco di Ceppaloni, Claudio Cataudo – ha finalmente trovato una destinazione d’uso, e sono orgoglioso di vederlo riqualificato per una funzione di grande utilità. Continueremo a lavorare affinché questo sia solo il primo passo verso nuovi progetti di valorizzazione del nostro patrimonio e di sostegno alla comunità”.
“Con la riapertura della struttura – aggiunge Cataudo – il Comune accoglie un servizio essenziale per tutta la Provincia di Benevento. È una soddisfazione poter ospitare un’attività che potrà valorizzare anche il nostro territorio. Ringrazio l’ASL di Benevento e il Direttore Generale, Gennaro Volpe, per aver scelto Ceppaloni come sede temporanea per questi importanti servizi veterinari. Questo progetto è un esempio concreto di collaborazione tra istituzioni a beneficio dei cittadini”, conclude il sindaco di Ceppaloni, Claudio Cataudo.
Inaugurata a Benevento, questa mattina, la Casa di Jonas in via Angelo Mazzoni a Pacevecchia: una struttura dedicata alla neuropsichiatria infantile. L’opera, realizzata con i fondi Pics e intitolata alla memoria di Benevento XVI, sarà gestita dall’Asl Benevento.
L’apertura operativa della struttura è prevista tra fine agosto e inizio settembre, come ha spiegato il direttore sanitario dell’asl Benevento, Gennaro Volpe.
In futuro l’idea è quella di implementare i servizi offerti, magari sfruttando anche i fondi regionali, e creando anche un centro materno infantile e un centro Alzheimer.
Telese Terme, screening oncologici gratuiti dell’ASL di Benevento
Dal 20 al 23 giugno prossimi in piazza Minieri a Telese Terme farà tappa il Poliambulatorio mobile per la nuova campagna di screening oncologici dell’ASL di Benevento. I cittadini di Telese Terme, di Castelvenere e di San Salvatore Telesino potranno accedere gratuitamente alle visite e alla consulenza di medici specialisti relativamente a: cervice uterina, screening mammella e screening colon retto.
“Gli screening oncologici servono a individuare precocemente i tumori, o i loro precursori – commenta il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso -. L’istituto superiore di Sanità stima che il 45% della riduzione della mortalità osservata negli ultimi 10-20 anni nei principali Paesi occidentali, Italia compresa, può essere associato all’effetto dello screening mammografico. Di fondamentale importanza, naturalmente, sono anche tutte le attività di prevenzione del cancro della cervice uterina e del cancro del colon retto. Ecco perché invitiamo tutti a partecipare alla campagna di prevenzione della Asl e ne approfitto per ringraziare il Direttore Generale ASL Benevento, dott. Gennaro Volpe e la dottoressa Giovanna Ragozzino, direttore distretto di Telese Terme, per aver predisposto anche quest’anno il poliambulatorio mobile qui a Telese Terme”.
“La prevenzione è fondamentale per la nostra salute, ed è l’unica arma che abbiamo per ridurre l’incidenza delle malattie, lo sviluppo di una patologia oncologica, e della mortalità – aggiunge l’assessore Marilia Alfano -. Mi associo al sindaco nel ringraziare il dottore Gennaro Volpe, direttore generale Asl Bn, la dottoressa Giovanna Ragozzino, direttore distretto di Telese Terme, tutti i medici e gli infermieri, per il loro egregio lavoro, e per questa grande possibilità che viene data gratuitamente, a tutta la cittadinanza di Telese Terme”.
Medici. Lettera ai vertici ASL di Benevento: L’appropriatezza prescrittiva è regolata dalle indicazioni cliniche, non da medie e algoritmi”
“Abbiamo scritto al Direttore Generale, al Direttore Sanitario, al Direttore Servizio Farmaceutico dell’ASL di Benevento per rispondere ai rilievi che l’ASL sta eccependo a proposito dell’attività prescrittiva dei medici di medicina generale che ne contesta il metodo ed il merito. Le medie finanziarie in astratto, scollegate dai comportamenti clinici (indicatori di processo ed esito) e all’epidemiologia del singolo medico (composizione anagrafica e prevalenza delle patologie croniche) sono prive di basi logico-razionali ed ingiustificate sul piano scientifico, organizzativo sistemico e legale”,
Così Carlo Iannotti, Segretario Aziendale ASL Benevento dello SMI rende pubblica la lettera inviata ai vertici dell’Azienda Sanitaria Locale di Benevento.
“I medici – prosegue – sono tenuti ad utilizzare risorse economiche per il conseguimento di obiettivi di salute o esiti clinici (efficacia) conseguenti a scelte razionali (efficienza), nel rispetto delle norme regolatorie e delle buone pratiche raccomandate da studi clinici, linee guida, percorsi condivisi e note AIFA. Non altro. Pertanto i parametri finanziari irrelati ai risultati clinici conseguiti sono inadatti a valutare l’operato di un medico sotto il profilo dell’appropriatezza che si deve riferire solo al rispetto delle norme regolatorie nei singoli casi clinici e non alla media di spesa riferita alla dimensione di popolazione”.
“La valutazione – continuan può essere, dunque, solo qualitativa non quantitativa. L’appropriatezza, ci preme ribadirlo, attiene alla “procedura corretta sul paziente giusto al momento opportuno e nel setting più adatto”, e tanto spiega la variabilità prescrittiva, che risulta non solo auspicabile ma anzi indice di buona pratica medica attestando l’esercizio abituale di cure “personalizzate”. Eventuali contestazioni di inappropriatezza prescrittiva vanno pertanto effettuate in relazione ad ogni singola ricetta prescritta nello specifico setting clinico e non cumulativamente in relazione al volume di una spesa complessiva arbitrariamente fissata e sottodimensionata! D’altronde tanto più un medico attui un capillare ed efficace controllo dei fattori di rischio su un’ampia fetta di popolazione, più si scosterà automaticamente dalla media della popolazione usata come riferimento, ma non certo per inappropriatezza. Anzi un apparente aumento di spesa per farmaci o controlli sul breve-medio periodo previene sul lungo termine, eventi acuti, complicanze e peggioramento funzionale ed abbatte quindi anche i costi delle ospedalizzazioni o della prevenzione secondaria, della riabilitazione, pensioni di invalidità e quant’altro”.
“Invitano gli amministratori della ASL di Benevento, ad abbandonare l’idea che la buona sanità si costruisca attorno a medie e algoritmi e ad archiviare, una volta per tutte, la sciagurata iniziativa di cimentarsi nella valutazione dell’appropriatezza prescrittiva con tali metodi. Auspichiamo che la dirigenza dell’ASL di Benevento si uniformi, invece, al dettato giurisprudenziale e ad astenersi da ogni temeraria tentazione di quantificare un eventuale danno erariale sulla base del mero scostamento dalla media prescrittiva. Vorremmo ricordare, come ha osservato dall’Avvocatura generale dello Stato, che non sono ammissibili scelte legislative di pura politica, dirette a limitare o vietare il ricorso a determinate terapie la cui adozione ricade nell’ambito dell’autonomia e della responsabilità dei medici. Diversamente chiediamo che venga messo per iscritto quali terapie non erogare o quali pazienti escludere dalle prestazioni al fine di dare ampia diffusione mediatica dello smantellamento locale del welfare sanitario”.
“Si rammenta, infine, che nel caso di temeraria riduzione del trattamento economico accessorio dei medici di medicina generale, la contestazione deve essere intesa come rigorosamente comprovata a fattispecie di grave scostamento dalle evidenze scientifiche in materia, e non riferita a mere elaborazioni statistiche sull’andamento generale delle prescrizioni. Diversamente saranno i medici stessi, o per essi i sindacati di categoria già pronti a patrocinarli in giudizio, a ricorrere le autorità giudiziarie competenti”.
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