Benevento, raccolta indumenti usati: da venerdì nuovo operatore

Benevento, raccolta indumenti usati: da venerdì nuovo operatore

AttualitàBenevento Città

L’Asia rende noto che a partire da venerdì 14 luglio il servizio ritiro indumenti usati sarà affidato ad un nuovo operatore e precisa che sinora la raccolta è stata effettuata da una ditta individuata dalla Caritas.

A quest’ultima l’Azienda intimerà di procedere, entro 15 giorni, alla rimozione dei rifiuti e dei vestiti usati sparsi vicino ai contenitori gialli che saranno sostituiti con dei raccoglitori più moderni, maggiormente funzionali e con accorgimenti antintrusione per un avvio corretto e decoroso del nuovo servizio.

Caritas Diocesana, al via il corso di liuteria e il corso di sartoria artigianale

Caritas Diocesana, al via il corso di liuteria e il corso di sartoria artigianale

AttualitàBenevento Città

Nell’ambito di un progetto di rigenerazione del territorio, la Caritas diocesana di Benevento è in procinto di attivare due corsi di formazione:

– un corso di liuteria con un maestro artigiano. Il corso avrà inizio a settembre p.v., sarà articolato in incontri settimanali ciascuno della durata di circa tre ore. Complessivamente il corso durerà circa nove mesi.  Il corso è rivolto a persone di un’età compresa tra i 18 e i 40 anni,  interessate ad apprendere le tecniche di costruzione degli strumenti musicali ad arco (violini,  violoncelli, ecc.) e a pizzico (chitarre, bassi, mandolini, ecc.);

– un corso di sartoria artigianale. Il corso avrà inizio il prossimo autunno e sarà articolato in incontri ciascuno della durata di circa  4 ore dal lunedì al venerdì per un totale di 300 ore. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di qualifica professionale. Il corso di sartoria è rivolto a persone di un’età compresa tra i 14 e i 40 anni e sei interessato ad apprendere le tecniche sartoriali, dal confezionamento su misura alla cura degli aspetti organizzativi e gestionali dell’attività sartoriale.

Per informazioni  di entrambi i corsi contattare la segreteria Caritas dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, al  numero telefonico 0824 25508.

Gualzetti (dir. della Caritas Ambrosiana): “Non solo aiuto economico per il caro bollette ma impegno per la rimozione delle cause”

Gualzetti (dir. della Caritas Ambrosiana): “Non solo aiuto economico per il caro bollette ma impegno per la rimozione delle cause”

AttualitàBenevento Città

Il Laboratorio per la felicità pubblica ha tenuto ieri pomeriggio un interessante dialogo online con Luciano Gualzetti Direttore della Caritas Ambrosiana sul tema attualissimo: “Povertà energetica: come aiutare le famiglie a contrastarla in un’ottica progettuale”.

Nell’introdurre il confronto Ettore Rossi, Coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica, ha sottolineato come il problema riguardi in maniera forte il Mezzogiorno e, quindi, anche le nostre realtà. “Si tratta di un nuovo profilo della povertà – ha continuato Rossi – soprattutto per le conseguenze che si stanno manifestando nella vita di tante persone e famiglie. Pensiamo, per fare un esempio concreto, agli effetti sulle condizioni di salute di anziani che hanno difficoltà a fronteggiare le spese per riscaldare la propria abitazione”.

“La povertà energetica è un fenomeno in crescita – ha esordito Luciano Gualzetti – che si è aggravato nel periodo della pandemia e ora con la guerra in Ucraina e i conseguenti aumenti del prezzo dell’energia. La Povertà Energetica porta una famiglia a scegliere se pagare il cibo o pagare le bollette: essa è una faccia della povertà economica. Imparare ad agire sulla riduzione dei propri costi energetici attraverso scelte e comportamenti è molto importante e consente di superare alcuni aspetti assistenziali dell’aiuto”.

La Caritas Ambrosiana nel suo agire, ha continuato il direttore Gualzetti, si ispira alla visione dell’ecologia integrale contenuta nell’Enciclica di Papa Francesco Laudato sì. Le sue coordinate di azione sono: sobrietà e stili di vita; sostituzione dell’utilizzo delle fonti fossili con quelle rinnovabili; efficienza nell’utilizzo dell’energia disponibile e necessaria. “La transizione ecologica non deve essere solo per chi se lo può permettere o i cosiddetti solidali; non deve lasciare indietro nessuno, altrimenti non è vera transizione”.

Il coniugare pensiero e azione passa attraverso le 5 R del Welfare Generativo: passare dal solo raccogliere e redistribuire alla prospettiva di rigenerare, rendere e responsabilizzare. Considerare le persone non più destinatarie passive degli aiuti. Passare dalla logica del costo a quella del rendimento, cioè porre attenzione all’esito di cambiamento generato.

“Rispetto alla crisi energetica il nostro obiettivo – ha spiegato Gualzetti – è di rafforzare i legami di comunità: non solo aiuto economico per il caro bollette ma impegno per la rimozione delle cause; accompagnamento educativoalle persone aiutate su come orientarsi nel settore dell’energia e risparmio energetico, con la promozione dei TED (Tutor Energia Domestica); efficientamento energetico nei servizi e nelle famiglie bisognose, attraverso la sostituzione degli elettrodomestici e delle lampadine; la manutenzione e la ristrutturazione delle case, laddove possibile.

Un progetto molto significativo su cui a Milano si stanno impegnando, ma analogamente sta accadendo in tante diocesi italiane, è quello di promuovere le comunità energetiche solidali. Un modello possibile, su cui sta lavorando la Caritas Ambrosiana, è che la Parrocchia faccia da “prosumer” (colloca il fotovoltaico sui tetti dei propri edifici) e le persone in difficoltà da “consumers”. Il senso profondo di questa progettualità è che “le comunità energetiche o sono inclusive o non sono comunità”. Per le comunità energetiche si attendono al più presto i decreti attuativi e attraverso di esse, come si è immaginato alle Settimane Sociali dello scorso anno a Taranto, la Chiesa può essere un soggetto attivo nella lotta alla povertà energetica e ai cambiamenti climatici.

L’incontro ha determinato anche un interessante confronto con le realtà dei nostri territori che, pur nelle differenze con quelle lombarde, possono trarre spunti interessanti per progettare interventi inclusivi a sostegno dei più deboli. Ettore Rossi, in particolare, ha fatto riferimento all’impegno progettuale che la Fondazione di Comunità di Benevento sta attivando per la nascita di comunità energetiche nel Sannio.

“La speranza ci invita a riconoscere che c’è sempre una via d’uscita, che possiamo sempre cambiare rotta, che possiamo sempre fare qualcosa per risolvere i problemi”, ha concluso Gualzetti citando la Laudato sì.

Detenzione e post-detenzione: protocollo d’intesa fra Caritas e Garante dei diritti dei ristretti

AttualitàBenevento Città

Alla luce della proficua collaborazione intercorsa negli anni passati, dei risultati raggiunti e del metodo di lavoro condiviso, la Casa Circondariale di Benevento, rappresentata dal dirigente penitenziario, dott. Gianfranco Marcello, la Caritas Diocesana di Benevento, rappresentata dal direttore dott. Pasquale Zagarese, il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, prof. Samuele Ciambriello, sigleranno in data 21 novembre 2022 alle ore 10,00 presso gli uffici di questa direzione un protocollo d’intesa sui temi della detenzione e del post-detenzione.

I fruitori del protocollo sono soggetti condannati all’esecuzione di pene detentive in art. 20-ter dell’Ordinamento Penitenziario (attività a titolo volontario nell’ambito di progetti di pubblica utilità), in permesso premio (art. 30 ter O. P.) ed in misura alternativa (artt. da 47 a 50 O. P.).

La Caritas Diocesana di Benevento si impegna ad individuare all’interno delle proprie strutture operative, market, front office, dormitorio e mensa, ambiti di impiego delle persone detenute per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo, assumendosi gli oneri assicurativi ed assicurando la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l’integrità dei soggetti scelti per l’attività di servizio

Misure di sostegno per le fasce deboli: Acli Benevento e Caritas diocesana siglano protocollo

Misure di sostegno per le fasce deboli: Acli Benevento e Caritas diocesana siglano protocollo

AttualitàBenevento Città

La sede provinciale delle Acli di Benevento e la Caritas Diocesana, dando seguito al protocollo siglato nelle scorse settimane, attivano il servizio di supporto in favore degli indigenti che necessitano di accedere ai diritti e alle misure previste dalla normativa vigente.

Un sostegno prezioso per persone e famiglie con varie difficoltà di tipo sociale, sanitario ed economico. Gli uffici della Caritas Diocesana, previa richiesta, effettueranno la presa in carico dell’utenza legittimata, da indirizzare poi presso gli sportelli del Caf e del Patronato Acli situati in via Flora 31, dove sarà prontamente accolta e assistita per tutte le richieste e necessità ai fini dell’ottenimento di prestazioni sociali (ad esempio Mod. Isee, Pensione, Reddito di Cittadinanza, Mod. Red, Invalidità Civile, Permessi di Soggiorno, ecc.) e di ogni misura pubblica accessibile online. 

Il presidente provinciale delle Acli Benevento Giovanna Pagliarulo, il direttore del Patronato Angela Ciullo e il direttore della Caritas Pasquale Zagarese, esprimono viva soddisfazione per la realizzazione dell’intesa fortemente voluta dalle parti.

Caritas di Benevento: da ottobre attivo lo sportello di ascolto psicologico gratuito

Caritas di Benevento: da ottobre attivo lo sportello di ascolto psicologico gratuito

AttualitàBenevento Città

Dal mese di ottobre, presso la Cittadella della Carità “Evangelii Gaudium”  ubicata in Via San Pasquale a Benevento, è attivo lo Sportello d’Ascolto Psicologico.

Il servizio, interamente gratuito, è promosso dalla Caritas diocesana di Benevento, ed è curato da Selene Bonavita, psicologa – candidata presso la Società Psicoanalitica Italiana, nonché, da Melania Catillo, specializzata in ambito cognitivo comportamentale.

L’attività si situa nel solco degli interventi di aiuto ai fratelli che si trovano nel bisogno, intercettando una esigenza sempre più pressante nella società odierna.

Per accedere al servizio, occorre rivolgersi in prima istanza al Centro di Ascolto diocesano, ubicato in Via San Pasquale 11, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 oppure, dalle ore 15 alle ore 18.

Benevento, raccolta abiti usati organizzata dalla Caritas: come e dove donare

Benevento, raccolta abiti usati organizzata dalla Caritas: come e dove donare

AttualitàBenevento Città

La Caritas diocesana di Benevento raccoglie abiti usati e provvede a consegnarli a chi ne ha bisogno.

La raccolta del vestiario avviene esclusivamente presso il Market Solidale sito in C/da Pezzapiana (zona industriale) BN.

I giorni stabiliti per la consegna del vestiario al Market sono i seguenti:

lunedì – mercoledì – venerdì dalle 09.30 alle 12.30

Alcune regole:

  1. Portare abiti in buone condizioni e lavati (No Biancheria Intima Usata e Scarpe).
  • Portare abiti di stagione (in inverno abiti invernali, in estate abiti estivi, Non Viceversa).
  • Ogni donazione sarà selezionata dall’operatore Market in presenza del donatore.
  • Qualora la donazione non dovesse essere ritenuta idonea, verrà subito gentilmente riconsegnata al donatore.
  •  La donazione di scarpe avviene esclusivamente presso la Cittadella della Carità, in via S.Pasquale, 11 – BN
  • In caso di donazioni di mobilia sarà la segreteria Caritas a prendere contatti con il donatore e, eventualmente, a mettere in contatto il donatore con il ricevente. Non sarà depositata in Caritas.

Per informazioni rivolgersi all’Ufficio di segreteria Caritas. Tel. 0824 25508 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Benevento, domenica in piazza Castello avrà luogo la “Giornata della Caritas”

Benevento, domenica in piazza Castello avrà luogo la “Giornata della Caritas”

AttualitàBenevento Città

Domenica 18 settembre 2022 dalle 8 alle 22 in piazza Castello a Benevento avrà luogo la “Giornata della Caritas”, manifestazione che ha lo scopo di promuovere i servizi della Caritas.

I gazebo che saranno allestiti ospiteranno circa cinquanta volontari che avranno il compito di illustrare, anche attraverso materiale fotografico, il cammino percorso in questi anni da questa Associazione e i progetti per il futuro.

Renderanno più gradevole la permanenza presso gli stand alcuni musicisti che dalle 19 alle 21 si alterneranno suonando dal vivo e un punto di ristoro gastronomico.

Tre anni e sei mesi per Don Nicola De Blasio

Tre anni e sei mesi per Don Nicola De Blasio

BeneventoCronaca
L’ex parroco, difeso dagli avv.ti Sguera e Cornacchione, sconterà la pena – in attesa dell’appello – agli arresti domiciliari presso una struttura di Faicchio.

Don Nicola de Blasio, ex parroco della Chiesa di San Modesto ed ex direttore della Caritas diocesana è stato condannato, dal Tribunale di Napoli, a tre anni e sei mesi.

Questa, dunque, la decisione dei giudici partenopei, chiamati, come noto, a decidere sui capi di imputazione che gravavano sulla testa dell’ex parroco: detenzione e condivisione di materiale pedopornografico.

Sentenza che, ovviamente, non è definitiva e che sarà oggetto di appello da parte dei difensori dell’ex parroco, avv.ti Vincenzo Sguera e Massimiliano Cornacchione. Come si ricorderà, la pubblica accusa aveva chiesto 5 anni di reclusione in carcere per il prete (in carcere dal 23 novembre 2021); pena ridotta a 3 anni e sei mesi e negli arresti domiciliari che don Nicola sconterà presso una struttura di Faicchio.

Nei prossimi giorni, letta la motivazione posta alla base della decisione dei giudici, si potrà verificare e accertare se sono stati ritenuti sussistenti tutti e due i capi di imputazione o se, al contrario, la riduzione della pena, così come determinata dai giudici (rispetto alle richieste del PM) è da “giustificare” con l’esclusione di uno dei due capi di imputazione.

Celebrazioni pasquali in Valle Telesina

Celebrazioni pasquali in Valle Telesina

AttualitàDalla Provincia

Dopo 2 anni di “astinenza” o quasi, dappertutto, quest’anno, la Settimana Santa è stata caratterizzata dai classici riti che la contraddistinguono: dall’apertura con la benedizione delle palme alla Messa in “Coena Domini” con la lavanda dei piedi, dalla suggestiva Via Crucis alla celebrazione solenne notturna della notte di Pasqua.

Un modo per celebrare e ricordare gli eventi di fede correlati agli ultimi giorni terreni di Gesù, comprendenti in particolare la sua passione, morte e risurrezione. Diverse le iniziative portate avanti dalle AC parrocchiali in questi giorni. Appuntamenti che sono stati ripristinati, come la classica Via Crucis organizzata dai giovani delle AC di Cusano Mutri e di Civitella Licinio, che quest’anno s’è molto soffermata nella riflessione sul tema della pace e dell’ambiente e sulle indicazioni di papa Francesco nella “Laudato Sì”.

Appuntamenti più creativi come la caccia alle uova dell’ACR di Melizzano, che ha visto una partecipazione abbastanza numerosa di bambini. Appuntamenti che provavano ad unire la tradizione e il ricordo con la realtà contemporanea come la cena pasquale ebraica dell’AC Cerreto con la testimonianza della famiglia afghana, ospite della Caritas diocesana.

Appuntamenti dove, con la benedizione dell’albero di ulivo addobbato con i colori della pace, si annunciava l’accoglienza dei fratelli e delle sorelle ucraine, organizzata a Frasso Telesino dal Comune, dalle parrocchie di “Santa Giuliana Vergine e Martire” e di “Santa Maria del Carmine” e dall’Azione Cattolica parrocchiale. Segno simbolico per la pace e contro ogni forma di guerra e violenza, proposto a tutti dall’Azione Cattolica diocesana durante le veglie del Giovedì Santo, sia per pregare affinché possa arrivare presto il “cessate il fuoco” delle armi, delle bombe, dell’orrore e delle discriminazioni, sia come gesto concreto di impegno verso la pace, verso il dialogo e verso l’ascolto nell’intero territorio, a partire dai luoghi che ognuno abita quotidianamente.

Segno di pace, come il ramoscello d’ulivo donato dopo la lavanda dei piedi ai 12 “apostoli”, ospiti della Caritas diocesana a Cerreto, a Casa Santa Rita, come segno di vicinanza e di ascolto di ogni bisogno. Ascolto che si è fatto, infine, anche condivisione online di 10 minuti, nel cammino insieme durante questo Triduo, tra i giovani delle AC parrocchiali del territorio diocesano, svoltasi in videochiamata nella nottata del Giovedì Santo. Un breve momento di preparazione e di immersione in attesa della Pasqua.