Gianpaolo Imbriani racconta ‘La storia di una promessa’ al Benevento Calcio

Gianpaolo Imbriani racconta ‘La storia di una promessa’ al Benevento Calcio

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Quest’oggi i calciatori del Benevento hanno ricevuto una visita speciale.

Al Vigorito, infatti, ha fatto tappa Gianpaolo Imbriani, fratello del compianto Carmelo la cui bandiera è stata sventolata sotto la Sud al termine di ogni gara per lunghi tratti della stagione, per raccontare La storia di una promessa.

Gianpaolo, nella sala stampa Santamaria, ha mostrato ai calciatori giallorossi le mappe del viaggio già percorso, raccontando del campo dal calcio costruito in Tanzania e del suo itinerario intorno al mondo, con l’obiettivo di costruire un rettangolo verde in ogni continente.

Una storia emozionante e ricca di significati che, neanche un mese fa, aveva appassionato tutto il pubblico de Le Iene su Canale 5, nel viaggio in autostop con Veronica Ruggeri (QUI).

La storia di Imbriani a ‘Le Iene’: il viaggio in Tanzania con Gianpaolo e Veronica Ruggeri nel ricordo di Carmelo

La storia di Imbriani a ‘Le Iene’: il viaggio in Tanzania con Gianpaolo e Veronica Ruggeri nel ricordo di Carmelo

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Ieri sera la storia del compianto Carmelo Imbriani è stata raccontata su Italia 1, nella trasmissione Le Iene. La “iena” Veronica Ruggeri ha attraversato quasi tutta la Tanzania (oltre 600 km) in autostop, praticamente senza soldi e con solo uno zaino in spalla, in compagnia del fratello dell’indimenticato Capitano, Gianpaolo.

Per Gianpaolo, racconta Veronica Ruggeri, il viaggio è stata una cura. “Non permettevo alla testa di tornare ogni volta in quella maledetta stanza di ospedale, dove avevo visto andare via Carmelo“. Gianpaolo infatti, dopo la prematura morte del fratello nel febbraio 2013, ha intrapreso una missione: girare il mondo per far conoscere la storia del fratello e costruire cinque campi di calcio nei cinque continenti, riempiendosi di vita per dare un senso alla morte. Carmelo, all’età di 13 anni, era stato notato da un osservatore e ha lasciato Benevento per recarsi al Napoli. “A quei tempi c’era Maradona, – ricorda Gianpaolo – l’ha fatto crescere molto più velocemente e tante volte sembrava essere un padre“. Dopo pochi anni la decisione di lasciare gli azzurri e il prosieguo della carriera fino al ritorno al Benevento, prima da centrocampista e Capitano e, dopo il ritiro dal calcio giocato a 33 anni, da allenatore, con ottimi risultati.

Nell’estate 2012, poi, accadde l’impensabile: “Linfoma di Hodgkin. I medici ci hanno chiamato – racconta Gianpaolo – per farci capire che loro facevano tanto con le medicine, ma Carmelo aveva bisogno anche di supporto psicologico. Mentre Carmelo dormiva ho preso il suo telefono, cercando il numero di calciatori suoi amici. Li chiamavo semplicemente per chiedere un video da mandare a Carmelo, per dirgli di non mollare“. Ed ecco gli appelli di Zanetti, Gattuso, Buffon. “Carmelo sembrava reagire, – continua Gianpaolo – ma purtroppo una settimana prima di perderlo mi iniziò a chiedere ‘chi si occuperà dei miei figli?’. Per me non c’era altra risposta: ‘Sarai tu a farlo, chi c***o vuoi che lo faccia’. Questa è stata l’espressione, non la dimenticherò mai. Poche ore più tardi siamo stati tutti svegliati dalle grida di nostra madre, che diceva ‘non respira, non respira’. Sono arrivati i medici, ci hanno fatto sedere fuori: purtroppo abbiamo capito che non c’erano più tempi supplementari da giocare, mi sono accovacciato a terra e…era morto“, racconta in lacrime Gianpaolo. “Non ho realizzato quello che era successo, non avevo pianto“.

Caduto in una profonda depressione e seguito da uno psichiatra, Gianpaolo ha realizzato l’accaduto. “Mi ha ripetuto talmente tante volte che mio fratello era morto che finalmente ho iniziato a piangere come non avevo fatto quella maledetta notte in ospedale: avevo passato un anno e mezzo a sognare mio fratello, tutte le notti“. A quel punto la sua vita si stravolge: “Ero salito in macchina di alcuni miei amici diretti a Trieste, mi sono fatto lasciare al confine della Slovenia: volevo starmene per conto mio. Mentre camminavo – racconta Gianpaolo – ho sentito una macchina arrivare alle mie spalle e ho allungato il braccio per chiedere un passaggio. In quel momento ho avuto la sensazione che qualcuno mi stesse toccando il braccio, avevo perso Carmelo ed ero convinto fosse stato lui, ma in realtà era stata una folata di vento: quella macchina, però, si era fermata. Ho deciso così d’intraprendere questo viaggio in autostop“.

Da lì, racconta Veronica Ruggeri, riesce per la prima volta a respire, la sensazione di libertà gli basta e attraversa tutti i Balcani: piano piano i ricordi brutti vengono sostituiti da quelli belli. “Io Carmelo me lo sono goduto per 32 anni, – afferma in lacrime Gianpaolo – non posso mica ricordare solo i 7 mesi“. Gianpaolo non si ferma più, fa il cammino di Santiago, vede in autostop Africa e Argentina, lasciando ovunque un adesivo per Carmelo: “124 paesi, 600mila km: per un giro del mondo ne bastano 42mila“. Poi l’idea: “Desideravo cinque campi di calcio in cinque continenti“.

Durante il viaggio, Gianpaolo ha anche raccontato qualche aneddoto dei suoi innumerevoli viaggi: “Tendo sempre a chiedere a mio fratello di darmi una mano. Un giorno lo zaino era davvero pesante e ho cominciato a dare a quel peso il peso di mio fratello. Facevo finta che stessi parlando con lui. Quel giorno stava andando tutto storto, non trovavo un passaggio né da dormire: poi sbuca fuori quel numero ‘7’ e dico ‘è tutto ok, è il segnale di Carmelo, andrà tutto bene’“.

In Messico, invece, ha avuto una brutta esperienza: “Due ragazzi si sono presentati con pietre e bastoni e con l’intento di derubarmi, mi tenevo aggrappato agli zaini finché loro non hanno cominciato ad aprire le cerniere per tirare fuori qualcosa. Tirano fuori una foto di mio fratello e riescono a strapparmi lo zainetto, e corrono via. Dopo un po’ uno dei due si ferma e mi guarda: con l’espressione sembrava dirmi ‘mi dispiace, però guardati intorno’. Realizzai che avevo molto più io negli zaini che le baracche che avevo intorno“.

Ti capita mai di pensare a tuo fratello perché qualcosa te lo ricorda?‘, chiede Veronica. ‘Tante cose, non situazioni del genere (in riferimento al viaggio), visto che mio fratello non faceva questo tipo di vita‘. Poi il racconto in merito al cammino di Santiago: “Mi sono trovato davanti a un cartello. Qualcuno aveva scritto con una chiave il nome ‘Carmelo’: era un motivo per sorridere, mica per piangere“.

Itigi, villaggio nel cuore della Tanzania dove è stato intitolato il primo centro sportivo a Carmelo Imbriani grazie all’impegno e al lavoro dei missionari del Preziosissimo Sangue di Cristo, è la meta finale dell’avventura di Veronica e Gianpaolo. Un luogo in cui non si gioca solo a pallone: i frati che gestiscono la struttura aiutano anche gli abitanti dei villaggi rurali. “C’è una conversazione con Carmelo che ricordo come fosse ieri. Carmelo mi aveva chiesto: ‘Ti sei mai chiesto perché continui a giocare a calcio quando magari sta diluviando?’. E’ la passione“. La stessa passione con cui Gianpaolo cerca di tenere vivo il ricordo del compianto fratello, con ogni bambino che ha una maglietta della Strega o dedicata all’indimenticato Capitano del Benevento. “Sono molto contento. Ora ho intenzione di fare un altro campo, conto di raggiungere l’Argentina. Che cosa direbbe mio fratello? “Beato mio fratello, che va in giro per il mondo”. Per lui? Con lui“.

Questo il link al servizio completo: https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/leiene/ruggeri-come-si-sopravvive-a-un-lutto_F313790701004C05.

Foto: Screen Mediaset Infinity

Benevento, giovedì pomeriggio seduta a porte aperte in vista del Latina

Benevento, giovedì pomeriggio seduta a porte aperte in vista del Latina

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Dopo il pareggio a reti bianche di domenica pomeriggio contro il Messina nell’ottava giornata del campionato di Serie C 2024-25, il Benevento proseguirà la sua preparazione in vista del nono turno contro il Latina, in programma domenica 13 ottobre p.v. alle 15:00 al Ciro Vigorito.

I tifosi della Strega avranno l’occasione di dare una carica ai giallorossi, primi in classifica a parimerito con Picerno e Monopoli, a tre giorni dalla sfida interna valida per la nona giornata di campionato dagli spalti dell’Antistadio Carmelo Imbriani. L’appuntamento è quindi dopodomani, giovedì 8 ottobre, alle 15:00.

Ecco, di seguito, la nota della società di via Santa Colomba:

Il Benevento Calcio comunica che giovedì 10 ottobre p.v., sarà possibile assistere dagli spalti dell’Antistadio “Carmelo Imbriani” alla seduta pomeridiana dei giallorossi in programma alle ore 15:00“.

C’è anche un po’ di Benevento nella promozione in A del Parma

C’è anche un po’ di Benevento nella promozione in A del Parma

Calcio

C’è anche un po’ di Benevento, se così si può dire, nella vittoria del campionato del Parma. I ducali, infatti, al terzo tentativo sono riusciti a conquistare la promozione in massima serie.

Alla guida della squadra emiliano c’è Fabio Pecchia, ormai un esperto o quasi di promozioni in Serie A. L’ex centrocampista, che molti ricorderanno ai tempi soprattutto del Napoli, è un vecchio caro amico del compianto capitano del Benevento, Carmelo Imbriani.

I due, infatti, hanno condiviso tra il 1993 e il 1996 proprio l’esperienza partenopea, che li legò molto. Un legame che non è andato via con la scomparsa di Carmelo ma che è ancora solidissimo, anche grazie all’opera continua di suo fratello Gianpaolo che ne rinnova la memoria.

E’ così, dunque, che nello spogliatoio di mister Fabio Pecchia spunta una maglia giallorossa di Carmelo Imbriani che, quasi certamente, da lassù lo ha accompagnato nell’ultima sua scalata verso la Serie A.

Ceppaloni, sabato l’inaugurazione del Club Napoli “Carmelo Imbriani” con il Pampa Sosa

Ceppaloni, sabato l’inaugurazione del Club Napoli “Carmelo Imbriani” con il Pampa Sosa

AttualitàDalla Provincia

Si inaugura sabato 3 giugno 2023 alle ore 18 in piazza Rossi di Ceppaloni il Club Napoli Ceppaloni “Carmelo Imbriani”.

All’evento sarà presente quale ospite d’onore Roberto Carlos Sosa detto “Il Pampa”, indimenticabile attaccante argentino e protagonista tra il 2004 e il 2008 della rinascita della squadra di calcio partenopea.

Lo comunica il Presidente Nino Russo del Club Napoli Ceppaloni “Carmelo Imbriani” che ha voluto sottolineare come l’iniziativa si svolga nel contesto dei festeggiamenti per il terzo scudetto conquistato in questa stagione agonistica 2022/2023 con largo anticipo e con pieno merito.

Un Club, intitolato ad un grande calciatore del Napoli, allenatore, uomo esemplare, illustre figlio di Ceppaloni, troppo prematuramente scomparso, non poteva, nel giorno dell’inaugurazione, dimenticare il dovuto omaggio a Diego Armando Maradona, il più straordinario calciatore che la formazione partenopea abbia mai tesserato ed un vero e proprio “santo laico” non solo di Napoli ma di quanti amano e fanno il tifo per questa squadra. Grazie alla cortese disponibilità della Famiglia Vignati infatti l’inaugurazione sarà occasione per mettere in mostra alcuni cimeli appartenuti al più celebre dei n. 10.

La serata si concluderà con la Festa per lo scudetto che sarà allietata dal Gruppo musicale “Benevento centrale” che si esibirà in brani della tradizione partenopea come si conviene peraltro ad un evento che intende celebrare non solo una grande impresa sportiva di una squadra di calcio, ma anche quello di una Città e di una tifoseria che ha accompagnato da sempre le vicende sportive del Club.

AMARCORD – Ettore Marchi regala la vittoria sul Gubbio nel ricordo di Imbriani

AMARCORD – Ettore Marchi regala la vittoria sul Gubbio nel ricordo di Imbriani

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Torna la rubrica “Amarcord” che in questo weekend regala ai tifosi giallorossi un ricordo indelebile legato alla Lega Pro 2012/13. La partita in questione è Benevento – Gubbio del 17 Febbraio 2013, terminata con il risultato di 2-1 in favore dei giallorossi.

Nella stagione 2013/14 la Strega è inserita nel Girone B della Lega Pro e nella 21^ giornata contro il Gubbio arrivò una vittoria dall’elevata importanza psicologica. Due giorni prima, infatti, morì l’indimenticabile Carmelo Imbriani e la Curva omaggiò il capitano con una coreografia all’inizio del match contro gli umbri.

La formazione schierata da mister Carboni fu: Gori, D’Anna, Siniscalchi, Signorini, Anaclerio, Davì, Rajcic, Montiel, Mancosu, Marchi, Marotta. Subentrati Bolzan, Rinaldi, Espinal; a disposizione Mancinelli, Carotti, Buonaiuto, Germinale. Il match terminò con il risultato di 2-1, con il vantaggio iniziale degli ospiti firmato da Di Piazza e la doppietta nella ripresa di Ettore Marchi, che in quella occasione indossava la maglia numero 7.

Quella col Gubbio fu la quarta vittoria consecutiva per i sanniti, che avevano i playoff a distanza di un punto; a fine stagione, i giallorossi chiusero in sesta posizione con 43 punti, senza raggiungere i playoff. Capocannoniere di stagione fu Marco Mancosu con 9 reti, seguito da Altinier con 6 e la coppia Germinale-Marchi con 5 reti a testa.

“La storia di una promessa”, venerdì 10 febbraio il ricordo di Carmelo Imbriani presso l’Auditorium “Spina Verde”

“La storia di una promessa”, venerdì 10 febbraio il ricordo di Carmelo Imbriani presso l’Auditorium “Spina Verde”

Eventi

Venerdì 10 febbraio, nel giorno del 47esimo compleanno di Carmelo Imbriani, verrà raccontata, passo dopo passo, la strada percorsa da due fratelli che girano il mondo abbracciati. Attraverso proiezioni di immagini e video, commentati dal vivo da Gianpaolo Imbriani, sarà illustrato l’interminabile viaggio intorno al mondo che sta intraprendendo la storia dell’indimenticato calciatore.

Un cammino che non è ancora terminato, che ha toccato finora 115 Paesi per un totale di 493.624 chilometri.

La storia di un promessa fatta in una stanza d’ospedale e che ancora oggi Gianpaolo sta provvedendo a mantenere grazie ad una forza di volontà fuori dal comune e ad un amore viscerale frutto di un legame inscindibile.

Per l’occasione sarà anche presentato il libro “La Storia di una Promessa” che Gianpaolo Imbriani ha dedicato al fratello riportando i momenti salienti della malattia di Carmelo sin dall’insorgenza, quelli immediatamente precedenti e successivi alla scomparsa. Ma la parte più interessante e accattivante è quella che descrive in maniera minuziosa i quasi 10 giri intorno al pianeta realizzati, di persona, da Gianpaolo per portare in alto il nome e gli insegnamenti di Carmelo.

Un bagaglio che si rinnova e si alimenta di anno in anno, arricchito da ulteriori aneddoti, incontri, episodi, segnali raccolti lungo il tragitto e gli itinerari più recenti.

L’appuntamento è alle ore 19.00 a Benevento, in via Salerno al Rione LIbertà, presso l’Auditorium della Spina Verde. Introduce e modera il giornalista Luigi Trusio. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione “Culture e Letture aps”.

AMARCORD – Cinquina della Strega al Viareggio per l’esordio di mister Imbriani in panchina

AMARCORD – Cinquina della Strega al Viareggio per l’esordio di mister Imbriani in panchina

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Torna la rubrica “Amarcord” che in questo weekend regala ai tifosi giallorossi un ricordo dai lontani anni della Serie C. La partita in questione è Benevento – Viareggio dell’11 Dicembre 2011, terminata con il risultato di 5-1.

Nella stagione 2011/12 la Strega disputò il campionato di Lega Pro Prima Divisione. In quella stagione, i sanniti scontarono 2 punti di penalizzazione per la vicenda calcioscommesse legata al nome di Paoloni, e quella penalizzazione pesò come un macigno a fine campionato. Fino alla gara col Viareggio in panchina c’era mister Gianni Simonelli, ma proprio la gara contro i toscani fu la gara della svolta, con l’eterno Carmelo Imbriani che esordì come allenatore dei giallorossi.

La formazione schierata da mister Imbriani fu: Mancinelli, D’Anna, Rinaldi, Signorini, Frascatore, La Camera, Grauso, Cia, Vacca, Pintori, Altinier. Subentrati De Risio e Sy. Dopo lo 0-0 del primo tempo, i secondi 45’ partono subito col vantaggio degli ospiti grazie al rigore di Fiale; la risposta dei giallorossi non si fece attendere, con il pareggio firmato da Andrea Pintori al 10’. La rimonta proseguì con i gol di Signorini, Vacca, Sy e Cia. 

Nel match del Vigorito, valevole per la 16^ giornata, la Strega arrivò con 22 punti ottenuti in 15 giornate di campionato, chiudendo il campionato in sesta posizione. I sanniti chiusero col miglior attacco del girone (46 gol fatti) che però non bastò a raggiungere i playoff; il capocannoniere della squadra fu Marco Mancosu con 9 reti, accompagnato da Altinier con 6 gol e dalla coppia Germinale-Marchi, autori di 5 reti a testa.

Foto: screen video Youtube LoStregone.net

VIDEO – Vigorito: “Carmelo Imbriani era un grande uomo, quello che ha fatto in vita sia di esempio per tutti”

VIDEO – Vigorito: “Carmelo Imbriani era un grande uomo, quello che ha fatto in vita sia di esempio per tutti”

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Con Gianpaolo condivido una perdita. A lui devo chiedere scusa perché non credevo in ciò che stava facendo. Quando abbiamo inaugurato il murales dedicato a Carmelo, a qualcuno che pensava in una mia assenza dissi che preferivo portarmi le persone che amavo nel cuore senza alcuna forma di esibizione. Mio fratello vive con me, così come Carmelo. Ho sempre provato a nascondere il mio dolore, non pensavo si dovesse esternare. Tu hai vinto la battaglia dell’amore. Carmelo era un grande uomo e a questo proposito voglio che tutti i ragazzi del settore giovanile leggano questo libro, perché Carmelo sia da esempio per quello che ha fatto nella vita, a prescindere dalla carriera di calciatore”. Così il Presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito, a margine della presentazione del libro “La storia di una promessa”, con il quale Gianpaolo Imbriani racconta la storia di suo fratello Carmelo Imbriani, ex capitano giallorosso, scomparso prematuramente all’età di 37 anni a causa di un brutto male.

VIDEO – Taglialatela: “Per me Carmelo era un fratello, non ho mai superato la sua scomparsa”

VIDEO – Taglialatela: “Per me Carmelo era un fratello, non ho mai superato la sua scomparsa”

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Intervenuto all’evento di presentazione del libro “La storia di una promessa” di Gianpaolo Imbriani, l’ex portiere del Benevento e amico fraterno di Carmelo Imbriani, Pino Taglialatela ha ricordato ancora una volta il forte legame che lo legava all’indimenticato capitano sannita: “Per me Carmelo era un fratello, e i suoi genitori mi hanno accolto come un figlio a Ceppaloni, in un periodo in cui il mondo del calcio mi aveva voltato le spalle. Non sono mai riuscito a superare la sua scomparsa“.