“Siamo alle porte di una nuova stagione per la Campania, la Regione più importante e strategica che deve rappresentare il motore di sviluppo del Mezzogiorno. In Italia il 40 per cento del Pil deriva dalle esportazioni e queste stanno segnando una forte crescita soprattutto al Sud”. Così Giovanni Carpinone, Consigliere Comunale di Pago Veiano e Responsabile del Dipartimento “Industria e Artigianato – Commercio Estero” di Forza Italia provinciale.
“L’attenzione verso le imprese – ha continuato Carpinone – è stato sempre uno dei capisaldi della politica di Forza Italia e lo sarà sempre. Grazie al lavoro dei nostri Deputati e Senatori, guidati da Antonio Tajani, Ministro degli Esteri e numero uno di Forza Italia, possiamo rivendicare il taglio del cuneo fiscale e le agevolazioni per le nuove assunzioni per andare incontro a circa 4 milioni di imprese, specie quelle del Mezzogiorno. Pochi giorni fa ho incontrato il nostro deputato, on. Rubano, il quale mi ha annunciato che Forza Italia è pronta a mettere in campo la grande battaglia per ridurre il fardello burocratico che penalizza storicamente le nostre aziende ed abbattere la lentezza della giustizia civile che pesa tra il 2 e 3 per cento di Pil. Avviare questa rivoluzione vuol dire diventare più competitivi e invogliare le aziende ad investire in Italia invece che all’estero”.
Carpinone ha poi evidenziato che già si iniziano ad intuire diversi segnali positivi a cominciare dal Pil: “oggi, a differenza del passato, cresce in linea con la media nazionale e l’anno scorso è stato addirittura superiore. Parliamo dell’1,3 contro l’uno e continua a salire di più rispetto al resto del Paese. Non accadeva dal 2015. E questo vale anche per il nostro export: nel primo trimestre il Sud supera 17 miliardi di euro, il 5,8% per cento in più del 2023. E, ancora, i numeri sull’occupazione: più 3,1% contro il 2,1% della media nazionale. Insomma la tendenza a crescere è superiore rispetto al Nord e dobbiamo fare in modo, specie in questa fase di crescita, che i giovani rimangano al Sud”.
Ha concluso Carpinone: “Forza Italia, anche attraverso l’azione di Governo con il nostro segretario nonché Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ed il nostro Deputato on. Francesco Rubano, è costantemente vicino ed a sostegno delle aziende sannite nel loro processo di internazionalizzazione, che hanno nell’export un loro core business oppure un obiettivo da raggiungere. Il Mezzogiorno d’Italia può diventare un grande polo industriale attraverso una strategia nazionale. La Campania ed il Sannio devono avere un ruolo guida in questo processo”.
“Questa Amministrazione comunale continua a navigare nell’improvvisazione. Non ha un progetto, non sa dove vuole andare, non sa che sviluppo dare a Pago Veiano. Si vive alla giornata, e si vive pure male”. Lo fa presente in una nota stampa il Capogruppo dell’opposizione consiliare di Pago Veiano, Giovanni Carpinone.
“Il nostro paese – prosegue – sta vivendo da anni una situazione di progressivo degrado, un tunnel senza fine di incapacità amministrativa che ha reso il nostro territorio la cenerentola della provincia. E questo ci addolora profondamente perché mortifica le potenzialità del territorio e quelle della sua gente. Il sindaco è, come noto, coinvolto in una vicenda giudiziaria molto dedicata e per circa un anno è stato sospeso nell’esercizio della sua funzione pubblica dal Prefetto.
Tuttavia, con il suo ritorno, le cose non sono assolutamente migliorate. Anzi. Si continua a navigare a vista, a brancolare nel buio di una Maggioranza disgregata. Una maggioranza che resta unita solo formalmente per continuare a coltivare i personali orticelli a discapito dell’interesse collettivo dello sviluppo della Comunità. Questo spiega perché nessuna presa di distanza sia venuta dai consiglieri comunali, in ispecie da quelli che vestono le divise delle Forze dell’Ordine.
L’importante è restare ancorati alla poltroncina, avvinghiati con le mani e con i piedi unicamente per tutelare le proprie posizioni. E così si continua ad andare avanti, a trascinarsi stancamente avanti.
La peggiore squadra di Governo che Pago Veiano abbia mai avuto. E qualcuno si permette anche di fare richiami all’opposizione: qualche settimana addietro ci hanno contattato loro per organizzare una sfiducia al sindaco. Ora (sui social) parlano di solidità della maggioranza.
Si dimettano, non solo per la vicenda giudiziaria ma per la loro conclamata incapacità di gestire il paese. Anche l’ingegnere che era stato recentemente assunto ha rassegnato repentinamente le sue dimissioni, ci domandiamo il perché. Dodici anni di nulla, di lavori fatti male, di lavori incompiuti, la rete idrica disastrata, la Strada provinciale 58 che è un campo minato, la scuola demolita e non più ricostruita – ennesima cattedrale nel deserto – Politiche sociali non pervenute, giovani dimenticati dopo essere fatti costantemente oggetto di proclami elettorali.
La zona industriale fatiscente, il campo sportivo abbandonato con la impossibilità di essere adoperato, nessuna riqualificazione, una piscina ereditata dalle precedenti amministrazioni e lasciata a marcire infruttuosamente, l’intuizione raccapricciante di realizzare un’isola ecologica in pieno centro, nessun argomento rispetto all’agricoltura, l’indifferenza rispetto alle possibilità della Comunità Montana.
Non avete realizzato nulla, restate insieme solo per qualche spiccio ritorno di tipo personale. Limitatate i danni, dimettetevi. E – conclude Carpinone – lasciate la possibilità a chi realmente ama Pago Veiano di poter dare vita ad un progetto di rilancio”.
“A fronte di situazioni di illegalità talmente imbarazzanti, ci interroghiamo su quale sia la posizione dei due esponenti della maggioranza che sono parte delle Forze dell’Ordine e che giustamente hanno in passato dispensato considerazioni su moralità e legalità. Cosa pensano delle ultime evoluzioni? Li è mai balenata l’idea, durante questi ultimi mesi, di rassegnare le dimissioni fosse anche per una mera questione di opportunità? Attendiamo segnali… Arriveranno?”.
Così il Capogruppo di opposizione del Consiglio comunale di Pago Veiano, Giovanni Carpinone.
Il riferimento è alla vicenda giudiziaria (e annessi) che ha investito e sta investendo il Primo Cittadino Mauro De Ieso, reintegrato nel ruolo da solo un mese dopo un anno di interdizione. Il medesimo, si ricorda, era stato raggiunto, in relazione a vicenda di gare di appalto espletate nel Comune di Pago Veiano, dalla misura cautelare dei domiciliari poi ridimensionata in quella del divieto di dimora dietro l’ipotesi accusatoria di corruzione e turbativa d’asta. E che ora attende decisioni da parte della Magistratura in merito al suo eventuale rinvio a Giudizio.
“Alcuni giorni or sono – riprende Carpinone – abbiamo appreso di come le ditte facenti capo all’imprenditore restato coinvolto nell’inchiesta siano state private del certificato antimafia. E non si dimentichi che l’imprenditore in questione stia ancora conducendo cantieri nel nostro paese. Sappiamo bene che vige la presunzione di innocenza, ma sappiamo bene che esiste anche un discorso di opportunità.
Ci risulta davvero strano ed ingiustificabile, pertanto, il silenzio ed il comportamento dei consiglieri comunali di maggioranza Pezzuto e De Ieso, esponenti delle Forze dell’Ordine. Siamo al cospetto di questioni serie, gravi e spinose.
I due consiglieri si indignarono quando l’ex consigliere Filippo Polvere, persona di straordinaria integrità morale, in occasione delle ultime elezioni comunali rivestì il ruolo di nostro rappresentante di lista facendolo destinatario di esposti.
Ora da parte loro è il silenzio, eppure i contenuti delle intercettazioni sono di dominio pubblico e disegnano una modalità di azione che è assolutamente raccapricciante da parte del nostro sindaco.
Ci si attenderebbe da Pezzuto e De Ieso una presa di posizione netta e chiara, una presa di distanza che incredibilmente ad oggi non vi è ancora stata. Il che è grave da parte dei consiglieri tutti ma assolutamente imperdonabile da parte di due persone che vestono la divisa e che per la loro attività professionale sono chiamati ad essere avamposti di legalità”.