Casini a Benevento: “Bisogna recuperare l’aspetto popolare della politica”

Casini a Benevento: “Bisogna recuperare l’aspetto popolare della politica”

AttualitàBenevento Città

Il Teatro comunale di Benevento ha fatto da cornice, questa mattina, alla presentazione del libro del senatore Pierferdinando Casini, “C’era un volta la politica”.

Presente insieme all’ex leader dell’UDC, anche il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e l’ex Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti.

“Non si tratta di un titolo nostalgico ma ha l’obiettivo di provare a recuperare ciò che di buono c’è nella politica di un tempo: l’aspetto popolare, il rapporto con la gente. Ciò in cui Mastella è un grande esperto”, spiega il senatore.

Rapporto di lunga data e molto profondo quello tra Casini e Mastella: “In politica ne ho conosciuti tanti e alla fine dico che il migliore è Mastella, che ha solo un grande nemico: Clemente (ride)”.

Sull’attualità politica, invece: “Spadolini avrebbe detto che si naviga a vista; comunque, abbiamo un governo votato dagli italiani e che gode di un gran consenso: speriamo possa risolvere qualche problema”.

Teatro comunale, domani la presentazione del libro di Casini “C’era una volta la politica”

Teatro comunale, domani la presentazione del libro di Casini “C’era una volta la politica”

Politica

“Ci chiamavano sui giornali fratelli siamesi e io dissi che era sbagliato perché i siamesi una volta separati non possono ricongiungersi, i fratelli normali sì…”.

Così Clemente Mastella, rievocando una frase pronunciata durante una Festa del Campanile a Telese Terme nel 2005, alla vigilia della presentazione del libro di Pierferdinando Casini (C’era una volta la politica, Piemme) in programma domani al Teatro comunale di Benevento. Insieme all’autore oggi Senatore decano, discuteranno il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il presidente emerito della Camera ed ex segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. A moderare l’incontro sarà Francesco De Core, direttore de Il Mattino. 

Un viaggio lungo quattro decenni attraverso la Prima Repubblica, gli anni d’oro della Democrazia cristiana e poi Tangentopoli, il tramonto dei partiti tradizionali, la transizione verso la Seconda Repubblica fino ai nostri giorni e al recente, toccante applauso bipartisan tributato a Casini dalle Camere riunite per l’elezione del Capo dello Stato quando rinunciò alla corsa al Quirinale per favorire la convergenza trasversale su Sergio Mattarella e descritto nel libro come il segno tangibile e gratificante di un apprezzamento senza confini di parte. Nel libro c’è dunque la storia della Repubblica. E tante pagine dedicate al rapporto speciale con il gemello Clemente: dalle esperienze giovanili nella Dc, alla fondazione del progetto comune del Ccd.

“Casini ricorda – anticipa Mastella – che durante le trattative con Berlusconi dopo la vittoria del Polo nel 1994, temeva che la mia determinazione, diciamo un po’ grintosa, nel trattare col Cavaliere potesse danneggiarci: andò diversamente, io Ministro del Lavoro. Poi lui nel 2001 andò alla presidenza di Montecitorio”.

E ancora, le strade che si separarono, l’esperienza dell’Ulivo, di cui fu protagonista anche Bertinotti. Dunque la vicinanza umana durante gli anni delle vicissitudini giudiziarie e il percorso politico e istituzionale che è tornato ad incrociarsi. “Sarà amarcord, ma non un’operazione nostalgia: abbiamo ancora molto da dire”, conclude Mastella in vista dell’appuntamento di domattina al Teatro comunale alle 11.

Quirinale, Mastella: “Serve sussulto dignità da parte del Parlamento, si dessero una regolata”

Quirinale, Mastella: “Serve sussulto dignità da parte del Parlamento, si dessero una regolata”

Politica

(LaPresse) – La corsa per il Quirinale? “Dipende dal Parlamento se vuole avere un sussulto di orgoglio e di dignità. Quando i generali sbagliano, c’è anche un dovere morale delle truppe di mandare al diavolo i generali. È il momento? Esattamente. Io sono per i parlamentari che votino liberamente. Non essendo guidati, se uno ti porta al disastro, che fai?“. Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in compagnia della moglie, la senatrice Sandra Lonardo, parlando con i cronisti fuori da Montecitorio. “Io – ha aggiunto – auspico Casini, non faccio mistero da questo punto di vista. Mai visto scheda bianca, astensione: il Parlamento deve essere il Parlamento. O c’è questo rigurgito sul piano del voto segreto, che è l’unica espressione di recupero della dignità parlamentare, o viceversa…“. I tempi per l’elezione? “Domani, al massimo dopodomani. Si dessero una regolata“.

Quirinale, Mastella: “Vorrei Casini PdR e Draghi a Palazzo Chigi”

Quirinale, Mastella: “Vorrei Casini PdR e Draghi a Palazzo Chigi”

Politica

ITALIA. Vorrei Casini al Quirinale e Draghi a Palazzo Chigi, però un Draghi non incazzato, un Draghi che sia convinto che fa il bene dell’Italia e saremo grati di quello che fa”. Lo ha detto Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed ex ministro della Giustizia, intervenuto a un forum del Messaggero sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Secondo Mastella “c’è una situazione un po’ singolare che ho intravisto andando alla Camera: c’è un parlamentarismo che scivola verso Casini e un anti parlamentarismo, che è più all’esterno del Parlamento, che va nella direzione di Draghi”.

Analizzando la situazione, Mastella ha spiegato che “questo surriscaldamento di alcuni partiti, la crisi vera è determinata dal fatto che il gruppo dei 5 Stelle, che è il più numeroso, in realtà si è frantumato. I due leader, Conte e Di Maio, si rincorrono a vicenda non esercitando quel tipo di traino politico che pure era dovuto per numeri parlamentari. Dall’altro lato, nessun gruppo, tranne pochi, è in grado di avere una governance delle rispettive truppe parlamentari. Al di fuori di questo, c’è un gruppo misto fatto per la prima volta nella storia da 100 parlamentari. Tutte queste incognite da sviluppare portano solo a dire: altolà, fermiamoci e troviamo una soluzione”.

Presidente della Repubblica, Mastella lancia Casini: “Ha la cazzimma necessaria”

Presidente della Repubblica, Mastella lancia Casini: “Ha la cazzimma necessaria”

Politica

ITALIA. Clemente Mastella, in un’intervista al Corriere della Sera, parla di Pier Ferdinando Casini: “Pier ha sempre avuto un atteggiamento di grande compostezza tipico dell’essere democristiano, rispettoso degli avversari, senza nessun eccesso nei toni”.

Nel 2001, quando il Paese era diviso fra berlusconiani e antiberlusconiani, “si fa apprezzare da tutto l’emiciclo per l’alto senso istituzionale – ricorda -. Diede la deroga a Fausto Bertinotti a costituire il gruppo di Rifondazione comunista alla Camera. Con tanto di applausi”. Ma bastano queste qualità per arrivare al Quirinale? “Come si dice dalle mie parti ha la cazzimma necessaria per mettere insieme il temperamento nordico e la simpatia meridionale”, risponde.

Ricordo ancora oggi la prima volta che siamo andati ad Arcore”, “si doveva trattare per i collegi. Io, Casini e D’Onofrio atterriamo a Linate. Prendiamo un taxi e ci precipitiamo a Villa San Martino. Il Cavaliere ci accoglie con i convenevoli che contraddistinguono la casa. Manco il tempo di iniziare e Berlusconi si mette al pianoforte e ci fa sentire l’inno di Forza Italia – racconta Mastella -. Grande imbarazzo da parte nostra che proveniamo da un partito che aveva liturgie differenti da quelle del leader di Forza Italia”. Poi le strade si separano, “ma senza attriti. Io scelgo l’Udr di Francesco Cossiga e lui continua il suo percorso sempre da centrista. Ci ritroviamo quando viene eletto presidente della Camera perché divengo uno dei suoi vice in quota opposizione”.

(ANSA). 8