Calciomercato Benevento, interesse per l’attaccante Corazza

Calciomercato Benevento, interesse per l’attaccante Corazza

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Simone Corazza, dopo l’ultima stagione al Cesena caratterizzata da 36 presenze condite da 13 gol e 4 assist tra Serie C, Coppa Italia, Coppa Italia Serie C e SuperCoppa Serie C che hanno aiutato i romagnoli a tornare in Serie B dopo 6 anni, sembra destinato a lasciare il club bianconero.

Il duttile attaccante classe ’91 nativo di Latisana, infatti, avrebbe raccolto l’interesse del Benevento oltre che di Gubbio, Catania e Potenza. Lo riportano LaCasadiC e TuttoC.

In casa giallorossa per rinforzare il reparto offensivo sono già arrivati Lamesta e Manconi, ma non è detto che la Strega non voglia regalare a Mister Auteri un altro acquisto di spessore che potrebbe rivelarsi utile alla causa sannita.

Foto: Cesena FC

ESCLUSIVA BN24 – Bucchi: “Mi aspettavo le difficoltà iniziali del Benevento, ora ha trovato la marcia giusta”

ESCLUSIVA BN24 – Bucchi: “Mi aspettavo le difficoltà iniziali del Benevento, ora ha trovato la marcia giusta”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex allenatore tra le altre di Benevento, Pescara, Gubbio, Torres, Perugia e Triestina, tutte squadre impegnate nei play-off di Serie C, Christian Bucchi, per avere una sua opinione riguardo al post-season della Lega Pro e non solo.

Mister Bucchi, ex attaccante che ha vestito le maglie anche di Perugia, Vicenza, Catania, Cesena e Pescara, per non citare la sua esperienza al Napoli, ha guidato la Strega nel campionato di Serie B 2018-19 terminando la regular season al terzo posto ma perdendo la semifinale play-off contro il Cittadella.

Salve Mister, partiamo dall’attualità: lei che conosce molte delle squadre che disputeranno i play-off di Serie C ormai alle porte, che cosa si aspetta da questo spareggio promozione? “Ci sono tante squadre di qualità, che probabilmente avevano anche ambizioni diverse a inizio campionato: penso a Catania, Avellino e Benevento, ma anche Vicenza e Triestina al nord. Sicuramente sono club che avevano iniziato la stagione con mire e aspettative diverse, ma sono tutte squadre qualitativamente molto valide quindi mi aspetto di vedere dell’ottimo calcio. I play-off sono complicati, sono lunghi, ci saranno tante battaglie e tante partite difficili, ma gli organici che sono arrivati a disputarli sono qualitativamente importanti e pieni di giocatori di qualità“.

C’è il rischio che venga sottovalutata la Torres, che ha terminato la stagione alle spalle del Cesena in un girone B il quale, ai nastri di partenza dei play-off, sembra il meno organizzato rispetto ai tre raggruppamenti? Sicuramente nel girone B non ci sono squadroni costruiti materialmente per vincere. Nel girone C ha vinto un’outsider come la Juve Stabia, mentre corazzate come Catania, Avellino e Benevento affronteranno i play-off; stessa cosa dicesi nel girone A. Il Cesena invece, nel girone B, ha fatto una corsa a sé stessa: la Torres è stata straordinaria e ha fatto un campionato incredibile, ma non aveva le mira e l’ambizione di vincere il campionato pur trovandosi a combattere alla pari del Cesena per lunghi tratti. Squadre che dovevano fare qualcosa in più come Spal, Entella, Perugia e Pescara sono venute meno, almeno nella regular season. Forse il Perugia è quella che ha un organico importante e che potrebbe recitare un ruolo da protagonista nei play-off. Poi ci sono squadre che potrebbero essere delle mine vaganti, pur non avendo blasone, come Pontedera e Juventus Next Gen“.

Quanto è cresciuto il Benevento nella seconda parte di campionato, con Mister Auteri alla guida? “Mi aspettavo questo tipo di campionato da parte del Benevento, non come classifica ma sotto il profilo delle difficoltà. Quando si viene da una retrocessione, a prescindere dalla categoria, è molto difficile affrontare la stagione. Ho vissuto una cosa del genere proprio a Benevento, con la retrocessione della A alla B. Il Benevento era un organico pieno di giocatori validi e forti che potenzialmente potevano giocare anche in Serie A: ora non solo non giocavano più in A, ma neanche in Serie B. Devi calarti nella mentalità che non giocherai a San Siro né a Brescia o a Palermo, ma a Picerno: questa è una preparazione mentale che molti giocatori purtroppo fanno fatica ad avere o a ritrovare. Questa è una cosa che purtroppo accade in tutte le categorie, quest’anno in B la Cremonese farà i play-off, lo Spezia si sta giocando la salvezza e la Sampdoria ha centrato i play-off solo nelle ultime due giornate.

I fattori sono questi: l’ambiente, il club e le ambizioni. L’obiettivo è vincere come se fosse scontato e facile, ma non lo è. Riprendere in mano situazioni del genere, con giocatori che magari sono rimasti, non è facile: mi aspettavo queste difficoltà all’inizio. Di sicuro poi, da gennaio, il mercato e il cambio in panchina hanno aiutato il Benevento nel ritrovare la marcia giusta. Il fatto di saltare qualche turno di play-off agevola soprattutto l’aspetto fisico, chi fa tutti gli step arriva anche un po’ logoro fisicamente: chi entra dopo ne deve approfittare“.

Il Catania, che ha raggiunto i play-off con l’incubo play-out che ha tenuto banco fino all’ultima giornata, potrà rivelarsi una mina vagante? Non avrei mai immaginato una situazione del genere a Catania, di solito le neopromosse si portano dietro un entusiasmo che le fa andare in scioltezza. Negli ambienti caldi poi, dove c’è un pubblico molto passionale, ci può stare che le difficoltà invece di attenuarsi si moltiplichino. Grazie alla Coppa Italia il Catania è riuscito ad accedere ai play-off, ha un organico importante e di grandi individualità quindi di diritto potrà arrivare in fondo“.

C’è un parallelismo con la sua stagione nel Sannio e l’attuale annata della Strega con quel campionato 2018-19 che, col senno di poi, è stato positiva e probabilmente non le è stato riconosciuto: quali sono i ricordi e il rammarico che si porta dietro? Io da addetto ai lavori, essendo dentro, quando sono arrivato a Benevento conoscevo le difficoltà di una retrocessione e ci ho convissuto tutto l’anno. Mi scontravo però, in maniera ovviamente pacifica, con una percezione esterna di insoddisfazione. Il Verona, che era retrocesso in Serie A come il Benevento, ha conquistato i play-off da ottava l’ultima giornata; il Crotone, la terza retrocessa, ha rischiato invece ancora di retrocedere: alla fine tra le retrocesse avevamo avuto il rendimento migliore. Sicuramente abbiamo pagato un inizio complicato per le vicende che conosciamo, poi durante la stagione ci sono stati gli infortuni di Viola e Del Pinto, Asencio non c’è mai stato e Armenteros è arrivato a gennaio. Ai play-off siamo stati anche sfortunati nonostante avessimo vinto l’andata e un primo tempo spettacolare al ritorno meritando di andare in vantaggio, gli episodi non hanno girato a nostro favore.

Con la società, comunque, sapevamo che la squadra da febbraio-marzo aveva raggiunto una maturità tale che, se non avessimo vinto quel campionato, l’anno dopo con qualche innesto di qualità lo avremmo sicuramente conquistato. Così è stato: sono arrivati giocatori importanti come Schiattarella, Hetemaj, Kragl e Sau trattenendo chi c’era, con quella squadra che ha poi conquistato il campionato. Il rammarico è stato che sapevo che quella stagione a distanza di tempo sarebbe stata rivalutata e che l’anno successivo avremmo sicuramente vinto. Il dispiacere per non aver giocato quel campionato c’è, ma l’affetto e la stima che provo per città, club, tifoseria e squadra mi ha spinto sempre a gioire per ogni vittoria“.

Quanto sarebbe importante il rinnovo di Mister Auteri, indipendentemente dal cammino play-off e dall’eventuale promozione in B? Non credo che il rinnovo dell’allenatore possa passare solo e indipendentemente dal risultato sportivo. I play-off possono essere condizionati da un singolo episodio, come accadde a noi: fummo eliminati purtroppo per quell’infortunio incredibile di Montipò, che ciccò la palla e lasciò segnare il Cittadella. Quell’episodio capita una volta nella carriera di un allenatore, ed è capitato in quel momento. Se io allenatore devo essere giudicato per un episodio credo che sia riduttivo, e la stessa cosa vale anche per gli episodi a favore. Credo che la società, in questi mesi, abbia avuto il modo di vedere come l’allenatore lavora in campo, come dialoga con la squadra e come entra in sinergia con la dirigenza. Anche quest’ultimo aspetto è molto importante. Nel bene o nel male, quindi, penso che non sia necessario aspettare i play-off per prendere una decisione: la società ha già i mezzi per poter fare certe valutazioni“.

Come si spiega il fatto che due piazze che lei ben conosce come Terni e Ascoli siano attualmente in lotta per non retrocedere in Serie C? Il campionato di Serie B purtroppo è un campionato incredibile, non puoi stare un attimo tranquillo. Quando pensi di poter gestire, lì è l’inizio della fine. Play-off e play-out hanno un margine sottilissimo. Queste due squadre hanno avuto problemi diversi: lato Ternana credo che abbia inciso il passaggio societario e magari la non-facilità del nuovo gruppo nel riuscire ad allestire un organico in maniera veloce. Hanno anche ereditato l’allenatore e magari avevano idee diverse, infatti c’è stato il cambio in panchina. Ad Ascoli la situazione mi dispiace particolarmente, già l’anno scorso c’erano situazioni che potevano essere gestite in modo diverso e cose che potevano andare meglio ma purtroppo non è stato così. Salvare la categoria è nelle corde di entrambe le squadre“.

Che cosa è accaduto quest’anno al Napoli, fresco Campione d’Italia, e quanto è avvincente la lotta salvezza in Serie A? Che il Napoli potesse incontrare difficoltà era certo, così tante però non erano preventivabili. In Serie A ci sono state anche cose molto belle quest’anno, come la conferma dell’Atalanta e l’exploit del Bologna. In zona salvezza, invece, ci sono Sassuolo e Udinese che nessuno a inizio stagione pensava potessero essere a rischio retrocessione. Mancano tre giornate, può accadere ancora di tutto. Un plauso va fatto al Frosinone, a Di Francesco, al Direttore Angelozzi e alla società, che con freschezza e giocatori giovani hanno reso onore a una città giocandosela sempre e dappertutto. Quando un lavoro è fatto bene i risultati si possono ottenere, il Frosinone ne è l’esempio nonostante tutto possa ancora accadere“.

Un’ultima domanda, provocatoria: l’anno prossimo dove la rivediamo? Non è provocatoria, anzi. Spero di avere l’opportunità di trovare un club che abbia voglia di costruire qualcosa. Non sono così sognatore da credere in progetti infiniti, ma credo che bisogna trovare persone giuste con cui entrare in grande sintonia e far coincidere tanti aspetti, economici della società e di crescita del club con l’obiettivo di fare un buon campionato e raggiungere gli obiettivi prefissati“.

Foto: Getty Images

Serie C, Mantova promosso in B. Alessandria e Brindisi retrocedono in D

Serie C, Mantova promosso in B. Alessandria e Brindisi retrocedono in D

Benevento CalcioCalcio

Dopo il Cesena, che lo scorso fine settimana ha festeggiato la promozione in Serie B con quattro turni d’anticipo, questo pomeriggio ci ha pensato il Mantova a essere matematicamente promosso in cadetteria.

I biancorossi, allenati da Davide Possanzini (vice di De Zerbi al Benevento nella stagione 2016-17), in virtù del pareggio odierno tra Lumezzane e Padova (seconda a quota 70) hanno conquistato l’aritmetico ritorno in Serie B dopo 14 anni (stagione 2009-10). Un risultato storico per il club lombardo, che l’anno scorso era retrocesso tra i Dilettanti salvo essere poi ripescato per tornare a giocare tra i professionisti.

Contestualmente, nel girone A l’Alessandria è matematicamente retrocessa in D, al pari del Brindisi (attualmente in campo contro il Crotone) nel girone C. Da definire, dunque, la retrocessa nel girone B (Olbia e Fermana, rispettivamente ultima e penultima, sono divise appena da tre punti) e la promossa del girone C: domani la Juve Stabia avrà il primo match point al Vigorito, proprio ai danni della Strega.

Foto: Profilo Facebook Mantova 1911

Serie C, il Cesena è la prima promossa in B. Il Mantova spreca un match-point, la Juve Stabia…

Serie C, il Cesena è la prima promossa in B. Il Mantova spreca un match-point, la Juve Stabia…

Benevento CalcioCalcio

Il Cesena può festeggiare: con il successo odierno per 1-0 contro il Pescara al Manuzzi i bianconeri hanno portato a 14 punti il vantaggio sulla Torres a quattro giornate dal termine della regular season, conquistando aritmeticamente la promozione in Serie B da prima classificata del girone B. La squadra allenata da Mister Toscano in 34 gare ha raccolto 86 punti frutto di 27 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. I romagnoli tornano in cadetteria dopo 6 anni di assenza.

Nel girone A, poi, anche il Mantova ha avuto l’occasione per conquistare aritmeticamente il salto in Serie B. I biancorossi, a cui sarebbe servita una vittoria per distaccare il Padova dei necessari 12 punti, sono stati però fermati sull’1-1 al Martelli dall’Atalanta U23. Per i lombardi si tratta però solamente del primo match-point, con la promozione in cadetteria che potrebbe quindi arrivare lunedì prossimo contro il Renate.

E nel girone C? La Juve Stabia, battendo al Menti il Messina per 4-1 e approfittando del pareggio del Benevento al Bonolis di Teramo contro il Monterosi Tuscia, si è portata a +11 sui sanniti. Il discorso promozione aritmetica, quindi, la vedrà protagonista nel prossimo turno, in cui affronterà proprio i giallorossi al Vigorito. Per evitare che le Vespe possano festeggiare a casa sua, dunque, la Strega sarà chiamata solamente a vincere lunedì 8 aprile: un pareggio o una vittoria gialloblù aprirebbero ufficialmente le porte della cadetteria agli stabiesi.

Foto: Profilo Facebook Cesena FC

Benevento 5, il 2024 parte con una vittoria: poker al Cesena

Benevento 5, il 2024 parte con una vittoria: poker al Cesena

Calcio a 5

Il 2024 porta in dote altri tre punti per il GG Team Wear Benevento 5 che inizia col piglio giusto il girone di ritorno. La squadra di Andrea Centonze supera un ostico Cesena e consolida la vetta della classifica a quota 28 punti in classifica, in attesa anche delle gare in programma oggi.

Andrea Centonze è senza Milucci squalificato, oltre a Morad che ha salutato il club in settimana, e si affida al quintetto composto da Matheus, Botta, Lolo Suazo, Arvonio e Bobadilla. Il Cesena si presenta al PalaTedeschi senza Jamicic indisponibile, oltre Dentini e Pieri, anch’essi appiedati dal Giudice Sportivo. Il leitmotiv della gara è chiaro sin dalle prime battute: il Benevento fa la partita e i romagnoli attendono per poi colpire in contropiede. Subito due occasioni d’oro in avvio per Lolo Suazo, una col destro e una col sinistro entrambe con lo stesso risultato: palla fuori di poco. Fetta impegna i riflessi di Montalti, lo stesso numero sette non approfitta di un errore del portiere ospite e spara a lato a porta sguarnita. Il Cesena si fa vedere in avanti con Zandoli, attento Matheus. Montalti è ancora bravo a respingere un assalto di Fetta, mentre Butturini, dalla parte opposta, colpisce il palo. L’ultimo sussulto della prima frazione di gioco è per il Benevento: rimessa laterale di Botta, sponda di Bobadilla per Arvonio che sotto porta non riesce a sbloccare il punteggio. Si va al riposo a reti inviolate.

Non cambia il copione della ripresa: il Benevento attacca a pieno organico alla ricerca del vantaggio. Subito una chance per Bobadilla, che incrocia il destro che termina sul fondo, poi miracolo del portiere su un missile al volo di Lolo Suazo. Al 3′ si rompe il ghiaccio: Botta imbuca per Bobadilla che si gira in un fazzoletto e buca Montalti per il vantaggio giallorosso. Neanche un giro di lancette e il team di Centonze raddoppia con una punizione straordinaria di Lolo Suazo (4′). Montalti si oppone ancora a Fetta ma capitola su Guerra che, assistito da Lolo, firma il tris e fa calare il sipario al PalaTedeschi. Nel finale, però, ci sono ancora tante emozioni: Gardelli accorcia sul 3-1 (16′), l’ex Ecocity colpisce un palo con un tiro al volo e De Crescenzo, su un’accelerazione devastante dello spagnolo, fissa il risultato sul 4-1 definitivo (18′). Fa festa il palazzetto: i giallorossi vincono nuovamente restando in vetta alla classifica. Venerdì prossimo impegno a Reggio Calabria sul parquet della Futura. 

“Classica partita complicata che veniva dopo l’euforia della scorsa settimana dopo la vittoria contro il Manfredonia – le parole del tecnico Andrea Centonze.- E’ stata una settimana difficile per vari motivi e abbiamo disputato una gara con ritmi troppo lenti, anche se abbiamo creato tanto contro una squadra, il Cesena, che era in piena emergenza. Dopo l’uno-due ad inizio ripresa, abbiamo gestito bene il vantaggio e portato il successo a casa”.

Gli fa eco il presidente Pellegrino Di Fede: “Sapevamo delle difficoltà della sfida, anche che il Cesena, molto rimaneggiato, poteva assumere un atteggiamento difensivo dopo quello che si è visto con il Manfredonia – sottolinea.- Nella ripresa è stata un’altra partita e siamo riusciti a mettere in tasca tre punti importanti”.

Il tabellino

GG TEAMWEAR BENEVENTO-FUTSAL CESENA (0-0 p.t.)

GG TEAMWEAR BENEVENTO: Matheus, Botta, Bobadilla, Arvonio, Lolo Suazo, Lepre, De Crescenzo, Fetta, Imparato, Guerra, Matera, Avventurato. All. Centonze

FUTSAL CESENA: Montalti, Nilmar, Venturini, Gardelli, Butturini, Nardino, Piccioni, De Bonnis, Barracani, Ait, Zandoli, Franceschini. All. Osimani

MARCATORI: 3’00” s.t. Bobadilla (B), 4’20” Lolo Suazo (B),12’00” Guerra (B), 15’43” Gardelli (C), 17’32” De Crescenzo (B)

AMMONITI: Butturini (C), Fetta (B)

ARBITRI: Ionut Cristea (Albano Laziale), Domenico De Candia (Molfetta) CRONO: Francesco Pannese (Ariano Arpino)