Benevento, chiusi giardini Villa dei Papi: ci sono i cinghiali

Benevento, chiusi giardini Villa dei Papi: ci sono i cinghiali

AttualitàBenevento Città

Il Settore Patrimonio della Provincia di Benevento ha disposto la chiusura al pubblico dei Giardini della Villa dei Papi per consentire la manutenzione straordinaria ed urgente.

Il provvedimento, firmato dal Dirigente Salvatore Minicozzi, è stato reso necessario dall’accertata presenza di cinghiali nel parco che circonda l’edificio neo-gotico ed è dunque motivato dalla necessità di assicurare la pubblica incolumità, essendo i Giardini frequentati quotidianamente da un gran numero di persone.

La manutenzione straordinaria consisterà nella chiusura di alcuni varchi nella recinzione perimetrale del parco che sono stati riscoperti nelle ultime ore e attribuibili all’azione degli ungulati.

Alcune opere sono state già realizzate da una squadra di operai del Servizio Forestazione della Provincia, ma altre e più rilevanti verranno poste in essere e completate entro lunedì prossimo a cura di una Impresa interpellata dal dirigente Minicozzi.

Lo stesso dirigente ha inoltre provveduto contestualmente ad informare l’Ufficio Caccia territoriale della Regione Campania (l’U.O.D. 23), il cui Responsabile Giuseppe Porcaro, dopo un sopralluogo ed aver esaminato in particolare i varchi nella recinzione, dopo aver consigliato alla Provincia la chiusura del Parco, ha provveduto subito ad avviare un intervento di cattura e prelievo selettivo degli ungulati secondo il medesimo metodo che ha avuto successo nell’area di Via Tiengo nei pressi dell’Area archeologica dell’Arco di Traiano e della Chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea.

Qui sono stati catturati dalla Regione 2 fattrici e 7 cinghialotti, tutti poi trasferiti presso il Centro regionale di Padula.

Il responsabile Porcaro ha quindi già programmato, una volta ultimata la cattura, una verifica e bonifica dell’area.

Questione cinghiali, Cia Benevento al tavolo della Regione Campania

Questione cinghiali, Cia Benevento al tavolo della Regione Campania

Politica

Si è tenuto ieri presso l’ATC di Benevento (Ambito Territoriale di Caccia) su convocazione della Regione Campania un tavolo tecnico, per Cia Benevento ha partecipato Vincenzo Lepore, per discutere dell’annosa questione cinghiali che sempre più rappresentano un pericolo per intere partite agricole.

Una questione non più rinviabile poiché oltre ai danni al comparto agricolo sannita la presenza incontrollata di cinghiali mette in serio pericolo l’incolumità pubblica recando, inoltre, particolari problemi alla viabilità nel Sannio.

Dal tavolo è emersa la volontà di affrontare il problema coinvolgendo tutte le autorità presenti sul territorio, da quelle sanitarie a quelle istituzionali e ambientali come le comunità montane e i parchi.

“Riteniamo molto utile – ha dichiarato Carmine Fusco di Cia Benevento – il tavolo di confronto con Regione Campania sul tema dell’emergenza cinghiali. Noi di Cia non potevamo mancare e non potevano mancare le nostre riflessioni e proposte su come porre rimedio a una vera invasione che è ormai arrivata addirittura dentro il perimetro della città di Benevento, auspichiamo che a questo confronto ne seguano altri. La proposta di Cia Benevento – ha concluso Fusco – è la valorizzazione di una filiera che partendo dalla soluzione dell’emergenza possa tradursi in reddito per il comparto della lavorazione delle carni”.

Faicchio| Le Guardie Ambientali Pro Vita trovano due cinghiali morti. Esame dell’Asl in corso

Faicchio| Le Guardie Ambientali Pro Vita trovano due cinghiali morti. Esame dell’Asl in corso

CronacaProvincia

Le Guardie Ambientali della Federazione Nazionale Pro Vita hanno rinvenuto due carcasse di cinghiale nel Comune di Faicchio. La pattuglia delle Guardie ha immediatamente chiamato il settore veterinario dell’Asl per i dovuti accertamenti sanitari.  

“Stamattina una nostra pattuglia ha trovato nel territorio di Faicchio la carcassa di due cinghiali entrambi divorati – spiega il Direttore della Federazione Pro Vita Filomeno Bovino – . Abbiamo allertato i veterinari dell’Asl poiché non dobbiamo escludere che possano avere un’infezione da peste suina e quindi averla trasmessa ad altri animali, presumibilmente lupi, che hanno sbranato i due cinghiali. Attendiamo ora i risultati augurandoci che entrambi non siano infetti da questa peste suina africana.

Il ritrovamento di questi cinghiali – conclude Bovino – è il risultato del servizio  intensificato da parte delle nostre pattuglie coinvolte nell’attività di vigilanza e di controllo del territorio anche per il contenimento della diffusione della malattia nel selvatico e nel domestico”.

<strong>Pericolo cinghiali in zona urbana, le misure decise dal briefing a Palazzo Mosti</strong>

Pericolo cinghiali in zona urbana, le misure decise dal briefing a Palazzo Mosti

Politica

La bonifica delle aree circostanti per impedire che rifiuti e degrado fungano da fattore d’attrazione per i cinghiali, la chiusura dei varchi d’accesso dalle campagne o dal greto del fiume alle aree urbanizzate di via Piccinato e via Galanti e una campagna di sensibilizzazione per scoraggiare forme di alimentazione degli animali. Sono le tre misure che l’amministrazione comunale predisporrà e che sono emerse dal tavolo operativo che si è svolto stamane in sala Giunta a Palazzo Mosti.

Due ore di briefing cui hanno partecipato il vicesindaco Francesco De Pierro, l’assessore alle Politiche sanitarie Alessandro Rosa, i dirigenti Maurizio Perlingieri e Gennaro Santamaria, la funzionaria Annamaria Villanacci per Palazzo Mosti; Angela Del Ninno e il vice comandante Emilio Belmonte della squadra ambiente della Polizia Municipale; Fernando Capone e Paolo Rocco per conto di Asia; il maresciallo Ermanno Mazzone, comandante della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento ; Giuseppe Porcaro per la Regione Campania; Vincenzo Ciervo commissario dell’Ambito territoriale caccia (Atc); Ettore De Blasio capo del servizio di Sanità animale dell’Asl.

La Regione ha garantito misure operative a stretto giro di posta per ridurre i gravi rischi legati alla presenza degli ungulati in un’area fortemente antropizzata della città. Subito la caccia di selezione con allontanamento coatto dei cinghiali verso la zona di Santa Clementina. Inoltre compatibilmente con le norme vigenti, sarà valutata l’ipotesi di una battuta di caccia ‘a girata’, sebbene sia stata condivisa l’opinione che nei paraggi di zone urbane l’uso dei fucili vada circoscritto a casi eccezionali e di sostanziale pericolo. Saranno poi posizionati chiusini con fototrappole. I Carabinieri Forestale e l’Asl hanno garantito massima collaborazione per mitigare l’impatto del fenomeno.

“Agiremo con decisione – ha spiegato a margine della riunione l’assessore alle Politiche sanitarie Alessandro Rosa – poiché il fenomeno è diventato pericoloso per l’incolumità pubblica e va fermato. Non accetteremo rimpalli di responsabilità e il Comune per primo farà il suo. Vanno recintati i varchi attraverso cui i cinghiali arrivano fino agli spazi abitati di via Piccinato e via Galanti. Va fermata ogni azione, volontaria o inconsapevole, di alimentazione degli animali. E soprattutto va garantito il decoro, soprattutto nei pressi dei fiumi. Su questo stimoleremo ancora la Provincia. Ho chiesto che il tavolo istituito oggi si riunisca stabilmente con cadenza mensile per un monitoraggio costante del problema”, conclude Rosa.

“La competenza in materia di cinghiali – spiega il vicesindaco Francesco De Pierro che ha presieduto la riunione, in sostituzione del sindaco Clemente Mastella – non è del Comune. E’ in corso una riflessione, anche a livello governativo, sulle competenze e in sede di legge di Bilancio è stato approvato un emendamento che apre agli abbattimenti di fauna selvatica anche in città e nelle aree protette nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. Tuttavia a prescindere dalle interpretazioni normative sulle competenze, il tavolo odierno ha gettato le basi per una cooperazione interistituzionale che auspichiamo possa arginare un fenomeno che ultimamente ha assunto connotati di oggettivo pericolo e che nessuno può sottovalutare”, conclude il vicesindaco. 

Benevento| Questione cinghiali: il prossimo giovedì vertice operativo al Comune

Benevento| Questione cinghiali: il prossimo giovedì vertice operativo al Comune

Politica

Con un avviso firmato dall’assessore ai Servizi Sanitari Alessandro Rosa e dal dirigente Gennaro Santamaria è stato convocato per giovedì prossimo 12 gennaio, alle 10 nella sala Giunta di Palazzo Mosti, un vertice operativo, con tutte le autorità competenti, per affrontare la problematica degli avvistamenti di cinghiali nel centro abitato della città di Benevento.

Alla luce delle segnalazioni sulla presenza di ungulati anche in zone a forte densità abitativa, l’amministrazione guidata dal sindaco Clemente Mastella ha ritenuto necessario concordare la definizione e la programmazione di una strategia d’intervento per adottare correttivi tanto a salvaguardia della incolumità pubblica quanto a tutela della salute animale. 

Emergenza cinghiali, Coldiretti: “E’ allarme, Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali”

Emergenza cinghiali, Coldiretti: “E’ allarme, Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali”

AttualitàDall'Italia

Con l’Italia invasa da 2,3 milioni di cinghiali non c’è solo la peste suina, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del blitz degli agricoltori, cittadini e istituzioni in piazza SS. Apostoli a Roma. Nella capitale anche una folta delegazione di agricoltori dalla Campania, partiti dalle cinque province per manifestare il disagio crescente in campagna e nelle città, dove il fenomeno è diventato insostenibile, con eventi tragici come la morte di un giovane nel casertano per un incidente provocato da un cinghiale.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps, Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.

Il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo.