Città Aperta: “Moscato dimenticato. L’ignoranza d’altro, l’ignoranza dell’Altro”

Città Aperta: “Moscato dimenticato. L’ignoranza d’altro, l’ignoranza dell’Altro”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Yuri di Gioia di Città Aperta.

“Il 13 gennaio è morto Enzo Moscato: attore, cantante, drammaturgo, regista, massimo esponente della nuova drammaturgia napoletana, poeta del teatro, producendosi da Napoli a Bogotà, da Caracas a Londra, da Parigi a, per nostra fortuna, Benevento, in qualità di direttore artistico di Città Spettacolo dal 2007 al 2009, durante gli ultimi momenti fulgidi della storica rassegna.

Portò nella provincia piccola il teatro internazionale. Io, che in quelle occasioni lo conobbi personalmente e professionalmente, ricordo lo sforzo organizzativo per ospitare La Fura dels Baus. La prima del loro Boris Godunov non ebbe il pienone. Si sa, in provincia spesso non si ha conoscenza di ciò che il teatro muove nei circuiti più importanti: i cittadini, confondendo realtà e finzione, per  un atto di terrorismo messo in scena sin dall’esterno del teatro, restarono prima sorpresi, poi interdetti, infine partecipanti. Tramite il passaparola, la seconda serata fu un tutto esaurito. Grazie a Moscato, la curiosità aveva superato “l’ignoranza d’altro, l’ignoranza dell’altro”, tema dell’ultima sua edizione.

Ad oggi, dopo più di una settimana dalla sua morte, nemmeno un comunicato, un cenno di commiato, da parte delle istituzioni beneventane. Si potrebbe pensare ciò sia dovuto all’essere stato direttore, seppur non servente, di altra amministrazione. Il distinguo però non è accaduto per Gregoretti, anzi tirato sempre troppo per la giacchetta, né per Costanzo, troppo forte mediaticamente per non rendersi “adiacenti”. Comunque no, richiederebbe troppa viltà.
Molto più certa l’ignoranza. Gli attuali amministratori propongono da anni una politica cosiddetta culturale di infimo ordine a cui cercano di rendere avvezzi i cittadini e tentano, non ricordando Moscato, di spingere la città anche all’oblio dei fasti di cui è stata testimone. Ristretti in confini mediocri entro i quali il grande Teatro non può esistere, Enzo Moscato non può che risultarne Straniero.

“(…) uscir fuori da questo mondo servile, di un’idiozia asfissiante e per gli altri e per sé, e che si compiace di questa asfissia.”

Antonin Artaud”

Cantiere Appia, Miceli (Città Aperta): “Ripristinare condizioni di sicurezza”

Cantiere Appia, Miceli (Città Aperta): “Ripristinare condizioni di sicurezza”

Politica

“Occorre intervenire subito sul cantiere lungo la Strada Statale Appia per ripristinare le condizioni minime di sicurezza” – a chiederlo è Angelo Miceli, capogruppo di ‘Città Aperta’ al Consiglio Comunale di Benevento.

“Nelle scorse ore – prosegue Miceli – diverse le segnalazioni che mi sono giunte dai residenti della zona. Raccolgo dunque le loro preoccupazioni. E tutti lamentano la scarsa illuminazione dell’area interessata dal cantiere e la condizione di pericolo che di conseguenza si è venuta a creare.

L’ultimo episodio poche sere fa ha visto protagonista un’automobile, finita ‘dentro’ il cantiere. Stessa sorte, qualche giorno prima, era capitata a un autotreno. Situazione nota alle autorità competenti tanto che proprio nelle ultime ore è intervenuta la Polizia Municipale collocando dei cartelli. Ma non basta: sarebbe utile provvedere con una segnaletica luminosa, anche perché la presenza del cantiere ha determinato un restringimento improvviso della carreggiata.

Un’azione immediata rappresenterebbe un segnale importante per una comunità che con senso civico ha sopportato l’incedere lumachesco (a tal proposito, quando riparte?) di un cantiere che sin dalla sua apertura ha generato caos e disagi, mantenendosi a distanza dagli standard di sicurezza che pure sarebbe lecito attendersi in una Città”.

Dimissioni primario P.S. San Pio, Perifano: “Si agisca prima che sia troppo tardi”

Dimissioni primario P.S. San Pio, Perifano: “Si agisca prima che sia troppo tardi”

Politica

Di seguito nota stampa di Luigi Diego Perifano, consigliere comunale di ‘Città Aperta”.

“Le dimissioni del primario di Pronto Soccorso dell’ospedale San Pio giungono inaspettate e non sono una buona notizia.

La rinuncia all’incarico, a poco più di tre mesi dal relativo conferimento, non può derubricarsi a vicenda di ordinaria amministrazione: conferma, piuttosto, che nel principale nosocomio cittadino permangono aree di criticità che vanno affrontate con decisione e risolte al più presto.

Il management ospedaliero deve intensificare gli sforzi per creare il clima giusto, in termini di capacità di ascolto e interazione, che serve a fare squadra con le tante eccellenti professionalità che lavorano nel San Pio e hanno a cuore la qualità dei servizi di diagnosi e cura.

Fermo restando che, oltre i buoni propositi emersi in Consiglio Comunale, occorre – come dico da tempo- una mobilitazione generale delle istituzioni locali, delle categorie professionali, del sindacato, dei parlamentari nazionali e regionali e delle forze politiche, per porre con forza- e sottolineo con forza- alla Regione Campania il tema della difesa e della valorizzazione della sanità pubblica nel Sannio.

Non iniziative isolate, non superflui rigurgiti di protagonismo politico-che, nell’un caso come nell’altro, sin qui non hanno portato a niente- ma un’azione corale e inclusiva per compattare il territorio e aprire una vertenza con la Regione incentrata sull’indicazione dei problemi e delle possibili soluzioni. Prima che sia troppo tardi”.

Benevento, Città Aperta: “Soddisfazione per l’intitolazione di uno spazio pubblico a Francesco Romano”

Benevento, Città Aperta: “Soddisfazione per l’intitolazione di uno spazio pubblico a Francesco Romano”

Benevento CittàPolitica

“Grazie all’impegno delle associazioni Città Aperta e Sannio Report, furono oltre 600 le firme raccolte per richiedere all’attuale Amministrazione di intitolare uno spazio pubblico nel quartiere Triggio al noto avvocato Francesco Romano. 

Un ringraziamento è oggi dovuto al Sindaco e alla Giunta Comunale per la disponibilità e la sensibilità mostrate nell’accogliere la proposta, che testimonia, specie per le generazioni più giovani, il valore dell’impegno civico e sociale dedicato alla comunità da uno dei suoi protagonisti più attivi.

Ciccio Romano, così come era più conosciuto,  è stato un politico di grandi ideali e soprattutto un grande intellettuale.

Ha esercitato con passione il suo ruolo professionale, prosindaco di Benevento, consigliere provinciale e, più volte, consigliere comunale. 

Scrittore e polemista di notevole efficacia,il suo impegno civico nella storia culturale e politica del capoluogo sannita è stato di notevole rilievo. 

Romano è ricordato come un intellettuale storico che ha interpretato al meglio l’impegno civile. Una figura di prestigio nella storia culturale e politica del capoluogo sannita.

La sua viva testimonianza è custodita nella sua biblioteca, dove sono presenti oltre 20.000 testi e un’emeroteca che raccoglie giornali e riviste dai primi del ‘900 fino al 2005″.

Lo scrive in una nota Antonella Calandrini, vice Presidente di Città Aperta.

Piazza Cardinal Pacca, Yuri Di Gioia (Città Aperta): “Mi auguro di incontrare altri cittadini che si oppongano al ri-seppellimento”

Piazza Cardinal Pacca, Yuri Di Gioia (Città Aperta): “Mi auguro di incontrare altri cittadini che si oppongano al ri-seppellimento”

Politica

“Quale fortuna maggiore può avere un’amministrazione di avere chiaramente espressa la volontà dei cittadini di cui dovrebbe occuparsi?”, inizia così il comunicato diffuso da Città Aperta a firma di Yuri Di Gioia.

“Quale miglior sorte quella non di trovare un lauto lavoro a qualcuno ma una ricchezza per tutti? Quale maggior ciorta quella di sbagliare a scavare e contemporaneamente trovare una pepita d’oro?

Sempre più spesso, con la burocrazia e con la possibilità di fondi a progetto, sembra che quel che si realizza sia più deciso da malcelate opportunità che dalle necessità di tutti. Se fosse stato realizzato un sondaggio tra i beneventani sulle “cento cose da fare” penso che un terminal bus con info-point per turisti nella cosiddetta Piazza Santa Maria non sarebbe entrato nemmeno in classifica, per non parlare di un ingombrante lapidarium addossato all’Arco di Traiano.

E invece quella che appare quotidianamente una cittadinanza sonnacchiosa, direi narcotizzata, si è in buona parte risvegliata e non solo ha detto “no” ma ha reclamato un intervento di alto valore culturale, manifestando un orgoglio identitario sano.

Gli enti, i finanziamenti e le progettazioni non sono dei fini ma degli strumenti per compiere i veri obiettivi di una democrazia. Quindi si dismettano le polemiche, sterili e di stile condominale, per dar voce a delle vere priorità. La volontà dei beneventani faccia sì che gli amministratori si seggano ad un tavolo, ascoltino una buona volta le loro parole e poi trovino i modi e i mezzi per realizzare ciò che è buono e giusto realizzare. La volontà di tanti può spingere la Sovraintendenza ad esprimersi ufficialmente mentre gli altri – dal Comune al Ministero – a trovare tempi, metodi e soldi.

Ogni palata di terra che verrà fatta cadere sui reperti venuti alla luce sarà un fallimento, un’offesa a Benevento, una coltellata alla civiltà.

Un diritto, ma quasi ugualmente un dovere, è quello che richiama ogni cittadino e ogni associazione ad essere attivo nella comunità. Per questo sarò a piazza Cardinal Pacca alle 18.30 martedì 27 giugno assieme all’associazione Città Aperta, di cui sarò portavoce, augurandomi di incontrare altri cittadini che si oppongano al ri-seppellimento, desiderosi di tirar fuori la storia che è nascosta sotto polvere, catrame e disinteresse”, conclude Di Gioia.

Piazza Cardinal Pacca, l’opposizione: “Non facciamo calare il sipario sulla piazza”

Piazza Cardinal Pacca, l’opposizione: “Non facciamo calare il sipario sulla piazza”

Politica

I gruppi consiliari di PD, Civico 22 e Città Aperta hanno diffuso la seguente nota in merito alla vicenda di Piazza Cardinal Pacca.

La democrazia partecipata della nostra città ha segnato un’importante vittoria nella vicenda Piazza Cardinal Pacca.

Grazie alla mobilitazione della cittadinanza e dell’opposizione consiliare è stato fermato uno scempio che poteva arrecare danni permanenti alla città: è stata archiviata l’idea folle di un terminal per bus turistici in pieno centro storico, salvando in una sola mossa sia il traffico urbano, e quindi la vivibilità, che la giusta intuizione di valorizzare l’area.

Ora però si rischia che i resti archeologici emersi a seguito degli scavi, importanti indizi dell’esistenza di resti della città romana, vengano ricoperti in fretta e furia e cadano nel dimenticatoio, sotto la bandiera italica del “non ci sono fondi.

Come cittadini, come forze politiche e come consiglieri comunali di opposizione gridiamo forte il nostro “non ci stiamo!”.

Prima che la sabbia ricopra  i fasti passati della nostra città, pretendiamo che la Soprintendenza dei Beni Archeologici, senza attendere il mese di ottobre,  venga a riferire in Consiglio Comunale sul valore di ciò che è stato ritrovato, ed esigiamo che il Comune di Benevento convochi ad horas una conferenza di servizio  con tutti gli enti preposti alla conservazione, restauro e valorizzazione dei beni di interesse archeologico per definire con chiarezza quale sarà la programmazione prossima futura su quel sito.

Non ci stiamo a vedere la sabbia ricoprire la nostra ricchezza storica come le erbacce che ricoprono gran parte della città. Ci sono fondi ingenti nella missione 1 componente 3 del PNRR, e senza attrattori Benevento resterà ancora una volta fuori dai fondi della valorizzazione del turismo, come è appena avvenuto con il fondo Culturacrea di Invitalia e Ministero della Cultura.

Chiediamo ai cittadini di mobilitarsi per affermare il nostro essere sentinelle del passato ma anche e soprattutto del futuro della città. Ci vediamo in piazza Cardinal Pacca martedì 27 giugno ore 18.30.

I consiglieri firmatari: Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Luigi Diego Perifano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio“.

Tierra Samnium Golf Club’, Miceli (Città Aperta): “Serve imparzialità e trasparenza”

Tierra Samnium Golf Club’, Miceli (Città Aperta): “Serve imparzialità e trasparenza”

Politica

“Ogni atto di iniziativa economica privata, al di là del merito del singolo intervento, andrebbe gestita sempre con imparzialità, trasparenza e soprattutto competenza. Di tutto ciò si avverte l’assenza non da ora presso il Comune di Benevento. L’esempio offertoci dal progetto “Tierra Samnium Golf Club” è dunque solo l’ultimo tratto di una gestione amministrativa inappropriata e superficiale, quanto non tendenzialmente illegittima”.

Così in una nota stampa Angelo Miceli, capogruppo di ‘Città Aperta’ e componente della commissione Urbanistica.

“Immaginare di trattare il governo del territorio come una credenza da cui estrarre alla bisogna gli alimenti di cui si necessita in un dato momento storico – prosegue Miceli – rappresenta quanto di più contrario alle norme che regolano la pianificazione generale, e quindi la tutela dell’interesse pubblico sottostante. Sul progetto in questione, che potrebbe anche ben riscuotere apprezzamento in termini di ricadute occupazionali e turistiche, la scelta della zoonizzazione urbanistica assecondata dal Comune svela in realtà un paradosso: ci viene sottoposta una variante al Puc vigente per asserito notevole interesse pubblico al progetto nella sua “interezza” ma si limita la variante di zoonizzazione urbanistica ad una residuale parte delle aree di intervento considerando quindi lo stesso progetto, in termini urbanistici, come “frazionato”; questo si a danno dell’ interesse pubblico “generale” cristallizzato dai pareri degli Enti sovraordinati nel Puc vigente”.

“Intendiamoci subito: pur avendo condiviso da assessore nel 2008 l’avvio della nuova proposta del Puc, a distanza di oltre 30 anni dal Prg Zevi-Rossi, ho sempre manifestato, dopo l’approvazione del 2012, una necessaria modifica dello stesso spingendomi anche a richiederne pubblicamente una variante tecnica ed in diminuzione. Certo che a distanza di dieci anni siamo ancora agli annunci ed alle promesse da parte del Sindaco Mastella: affidata e finanziata con soldi pubblici, la variante del 2019 si è ammainata nel 2021; nel 2022, poi, annunciato il nuovo Puc a marzo 2023 ancora non se ne affida la progettazione ad alcuno.

Chissà se per il 2024 avremo un progettista con cui confrontarci!!! Nel frattempo, dicevo, esiste un Piano e va rispettato, se quantomeno lo si da per conosciuto. E vengo al punto – prosegue il capogruppo di Città Aperta: nel Puc fu prevista la possibilità con la Zto F6 di “cittadelle dello sport”, complessi sportivi con annesse attività funzionali, che sarebbero adatte proprio alla richiesta della “Samnium Terrae”.

Tra l’altro proprio nella fase di variante indetta dall’amministrazione Mastella nel 2020 ricordo bene che molti cittadini con osservazioni chiesero la retrocessione a zona agricola delle loro proprietà, trasformate dal Puc del 2013 in zto F6. Ecco allora che la pianificazione tornerebbe ad avere un ruolo tra le mura dell’Impregilo: bisognerebbe solo compensare le nuove aree con quelle precedentemente trasformate in F6 e non realizzate, mostrando così di contemperare sempre l’interesse pubblico con quello privato, salvaguardando l’equilibrio di un Piano come il Puc vigente, certamente da modificare si, ma non da violentare in sua vigenza, neanche quando per talune fattispecie si voglia sventolare sopra le altre la bandiera del “pubblico interesse”.

Sicurezza ponte pedonale Cretarossa: interrogazione di Miceli e Perifano (Città Aperta)

Sicurezza ponte pedonale Cretarossa: interrogazione di Miceli e Perifano (Città Aperta)

Politica

Sulla sicurezza del ponte pedonale del quartiere “Cretarossa” e sullo stato di degrado delle aree verdi limitrofe al percorso sono intervenuti, con una interrogazione a risposta scritta e orale, i due consiglieri di ‘Città Aperta’ Angelo Miceli e Luigi Diego Perifano.

Di seguito il testo della interrogazione indirizzata al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e agli assessori ai Lavori Pubblici e all’Ambiente.

OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta/orale su sicurezza ponte pedonale del quartiere “CRETAROSSA” e degrado aree a verde limitrofe.

I sottoscritti Angelo Miceli e Luigi Diego Perifano del Gruppo Consiliare Città Aperta,

Premesso

che in questi ultimi giorni la stampa locale, anche a seguito della denuncia del comitato “Difendiamo Creatarossa”, ha dato conto delle fondate preoccupazioni dei cittadini residenti nel quartiere in merito alla “SICUREZZA” del ponte pedonale di Cretarossa (visibili tracce di cedimento strutturale, un muro di sponda parzialmente franato, mattonelle divelte e spaccate….);

che peraltro il suddetto ponte pedonale non risulta accessibile alle persone con disabilità;

che nelle aree verdi limitrofe al percorso, realizzato quale unica connessione pedonale tra il quartiere Cretarossa e Contrada Ariella, si rilevano sversamenti di rifiuti di ogni sorta (bottiglie di plastica e di vetro, sacchi di immondizia,etc etc.), che in uno alla mancata manutenzione della vegetazione,  evidenziano una condizione di estremo degrado urbano, oltre che di carente sicurezza ambientale e sanitaria;

che la zona della città denominata “Cretarossa”, essendo a ridosso del centro, è stata interessata, nel corso degli ultimi venti anni, dall’insediamento di nuove funzioni, tanto pubbliche (quali Asl e Scuola dell’Infanzia), quanto private di natura commerciale, con la conseguenza che essa è quotidianamente attraversata e frequentata  da un gran numero di cittadini/utenti.

Considerato, quindi, che la riqualificazione di tutta l’area diventa strategica e indifferibile

Si chiede di sapere:

-se siano stati predisposti dagli uffici competenti, relativamente al ponte pedonale, controlli ai sensi delle normative vigenti in termini di sicurezza statica e funzionale;

-se siano previste dagli uffici competenti interventi di riqualificazione delle zone a verde, ivi inclusa la possibilità della relativa cura e manutenzione mediante adozione e/o sponsorizzazione ad opera di privati e/o associazioni secondo quanto previsto dal regolamento Comunale del Verde in corso di approvazione;

– quali i tempi d’intervento per le soluzioni urgenti in merito.

Città Aperta, gestione servizio idrico: “Discussione mancata, opacità scelte, interessi di fazioni e lobbies economiche: cronaca di un disastro annunciato!”

Città Aperta, gestione servizio idrico: “Discussione mancata, opacità scelte, interessi di fazioni e lobbies economiche: cronaca di un disastro annunciato!”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicati di Città Aperta in merito alla questione della gestione del servizio idrico.

“Sulla gestione del servizio idrico integrato nella nostra provincia Città Aperta si è sempre espressa contestando la metodologia con la quale si è giunti all’odierna decisione, soprattutto perché fondata sulla totale assenza degli atti che sottendono alla formale approvazione.

Più volte, anche con altri gruppi civici e politici, si è chiesto di allargare il campo dell’interlocuzione. Non solo per valutare “altre” soluzioni, ivi inclusa la gestione interamente pubblica del servizio idrico integrato, ma anche per far sì che sull’argomento si esprimessero sia le rappresentanze organizzate di interessi diffusi e collettivi, che singoli cittadini.

La paventata urgenza per accedere alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – pena il Commissariamento del Governatore della Campania – si è tramutata in una sorta di ricatto che ha costretto molti Sindaci (anche per senso di appartenenza ad una determinata  forza politica) ad assumere provvedimenti superficiali e frettolosi, che non hanno consentito di sviluppare un dibattito costruttivo e documentato, peraltro specificatamente previsto dalle norme, proprio per valorizzare la partecipazione alla formazione delle proposte che riguardano la gestione del bene comune acqua.

La cosiddetta riforma del settore idrico, qui da noi, è così diventata l’occasione per frammentare ancor di più le relazioni politico-sociali, fino a rendere opaca la scelta che trasforma i beni pubblici in merce di scambio per interessi di fazioni o lobbies economiche”.

Crisi idrica, Città Aperta: ”Necessaria verifica di precise responsabilità: Mastella si assuma le sue senza scaricabarile”

Crisi idrica, Città Aperta: ”Necessaria verifica di precise responsabilità: Mastella si assuma le sue senza scaricabarile”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma di Città Aperta, che interviene sulla questione dell’acqua.

“Davanti ad una vicenda di gravità inaudita, come quella che da diverse ore sta interessando la nostra Città – si legge – , Clemente Mastella, nelle sue dichiarazioni alla stampa locale, prova a buttare come sempre la palla in tribuna.

Ai cittadini non interessa affatto il pietoso scarico di responsabilità tra enti pubblici – che contribuisce solo ad alimentare e consolidare sfiducia nella politica e nelle istituzioni – ma sapere perché, nonostante il sito dove si attinge l’acqua erogata a gran parte della città è da anni inquinato, non sono stati ancora individuati i soggetti inquinatori e non si è ancora proceduto alla relativa bonifica.

La Regione ha dato il via libera agli accertamenti sin dal luglio 2020, e l’attività, di competenza del Comune di Benevento, si doveva concludere entro gennaio 2021.

Perché sino ad oggi non si è proceduto? Abbiamo sentito farfugliare qualche scusa implausibile, tipo la difficoltà di reperire in bilancio le somme occorrenti all’esecuzione del piano di caratterizzazione. Stiamo parlano di 70.000 euro: ebbene, il Comune spende tanti soldi, a volte anche per manifestazioni futili, e non trova le risorse per affrontare e risolvere un problema di tale importanza, che riguarda la salute di gran parte della popolazione amministrata?

Peraltro, una volta accertata la matrice dell’inquinamento, gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino gravano esclusivamente sul responsabile della contaminazione, cioè sul soggetto che ha causato il danno ambientale.

Si vuole proteggere qualcuno, sia dalle responsabilità che dagli ingenti costi che ne derivano? In tal caso ricordiamo che, ove il responsabile non sia individuabile o non provveda (e non provveda spontaneamente il proprietario del sito o altro soggetto interessato), gli interventi che risultino necessari vanno adottati dalla P.A. competente”.

“Nell’uno o nell’altro caso – conclude la nota -, siamo quindi di fronte a precise ed inconfutabili responsabilità: soggettive ed oggettive. E di tanto si dovrà dar conto! Senza inutili e stucchevoli vittimismi”.