Nicola Sala-Torre: la nota di Civico 22

Nicola Sala-Torre: la nota di Civico 22

Politica

Di seguito una nota stampa a firma Civico22.

“Fin dall’inizio abbiamo chiesto un piano operativo dettagliato che potesse garantire la serenità delle famiglie e del personale docente per l’intervento sull’istituto più popoloso della città quale è il Nicola Sala – Torre. Siamo stati tacciati di polemica strumentale, ci fu risposto che si sarebbe fatto “a tempo debito”. Ricordiamo tutti lo spettro dei doppi turni agitato a più riprese e scongiurato solo qualche mese fa, un dirigente addirittura tacciato di “moderno Masaniello”, i lavori che dovevano iniziare a giugno, poi invece a marzo e ora che siamo ormai a fine anno è il corpo docenti a far notare come la dislocazione nei tre punti della città davvero poco collegati tra di loro non è una soluzione. C’è mancato poco che anche gli insegnanti venissero tacciati di essere ideologizzati!

Purtroppo, emerge ancora una volta in modo chiaro come la scuola sia vista più come un ricco bottino. Certamente gli interventi di ammodernamento sono doverosi (aspettiamo da mesi una risposta sull’agibilità di tutti gli edifici), ma questo deve necessariamente accompagnarsi da un’adeguata pianificazione che non vada a sacrificare, ancora e sempre, la continuità didattica. Chiediamo tutti i giorni non sacrifici, ma miracoli alla scuola, a cui viene delegato tutto, anche far fronte a mani nude ad un’emergenza educativa di cui siamo ancora troppo poco consapevoli, aggravata dalla scellerata gestione pandemica di chiusura ad oltranza e ci permettiamo di sminuire l’allarme lanciato dal corpo docente? Definire un piccolo disagio il dover attraversare tutta la città per il cambio ora, passando da Pacevecchia, attraversando il ponte chiuso o semichiuso per andare a Capodimonte e poi magari atterrare con l’elicottero al centro storico è davvero un eufemismo.

Se ci fossimo mossi davvero per tempo, avremmo potuto valutare soluzioni più comode, come, solo per fare un esempio, la struttura del Suor Orsola Mezzini – storica eccellenza chiusa nel silenzio più assordante – che si trova a pochi passi da Pacevecchia. 

Avremmo potuto partecipare al bando del Ministero per contributi alla locazione o al noleggio di strutture provvisorie. 

Avremmo potuto, sicuramente, ascoltare di più e per tempo chi nella scuola ci vive.

Non tutto è perduto, passata la frenesia elettorale, c’è ancora un po’ di tempo per poter mostrare maggiore apertura all’ascolto e alla collaborazione, su questo siamo sempre pronti a fare la nostra parte, al di là delle appartenenze”.

Civico 22: “Lapidarium? Successo quello che avevamo pronosticato…”

Civico 22: “Lapidarium? Successo quello che avevamo pronosticato…”

Politica

Di seguito, la nota di CIVICO22 sulla vandalizzazione del Lapidarium.

“Al risveglio stamattina abbiamo appreso da un articolo sul Mattino della vandalizzazione del Lapidarium, addirittura prima dell’inaugurazione. Purtroppo è successo esattamente quello che avevamo pronosticato mesi fa in commissione, e non ci volevano certamente arti divinatorie per immaginarlo. È evidente che gli accorati appelli ai vandali non spostano di una virgola il problema. Quando si decide di fare un intervento, soprattutto azzardato come questo del Lapidarium, bisogna avere ahinoi un grande contatto con la realtà. 

Lo avevamo detto sin dall’inizio che la mappa interattiva sarebbe stata la prima cosa a rischio e così è stato. Se si fosse almeno valutato di posizionare questo manufatto all’interno dei giardini di Sant’Ilario, come avevamo proposto, certamente non sarebbe successo. In ogni caso, la prima cosa dopo l’istallazione doveva essere l’attivazione delle telecamere, tanto più che il ritardo nella consegna era parimenti ampiamente previsto. 

La triste verità è che si è deciso di spendere soldi (parecchi) senza avere la minima idea di cosa piazzarci dentro la struttura, senza strategia, senza pianificazione, come invece sarebbe auspicabile quando il fine è impattare positivamente sui flussi turistici.

Il modus operandi è sempre “poi vediamo…” Chi è venuto a visitare l’Arco che impressione ha avuto oggi? La stessa che si prova guardando i poveri paletti che illuminano le mura, vandalizzati con scritte, divelti, incarcerati (questa però non è colpa dei vandali) in tristissimi paletti grigi e catenelle”.

Così recita la nota a firma di Civico 22.

Civico22: “Ennesima aggressione ad un autista: è il momento di fare qualcosa”

Civico22: “Ennesima aggressione ad un autista: è il momento di fare qualcosa”

Politica

Di seguito la nota stampa: “Civico22 si unisce alla comunità di Benevento nel condannare fermamente l’ennesima aggressione subita da un autista di bus nella nostra città.

L’incidente avvenuto lo scorso giovedì 7 marzo, intorno alle 15, alla fermata di via del Pomerio – Arco di Traiano, rappresenta un atto di violenza inaccettabile che ha scosso e deve scuotere tutti noi. Secondo le informazioni riportate dai principali quotidiani locali, il conducente della linea 12 è stato brutalmente colpito da un giovane, il quale è poi fuggito dalla scena, lasciando il conducente ferito e spaventato.

Non possiamo tollerare che gli operatori del trasporto pubblico, impegnati quotidianamente a garantire un servizio essenziale per la nostra comunità, siano soggetti a simili atti di violenza e aggressione. Questi episodi non solo minano la sicurezza dei lavoratori, ma mettono anche a rischio la sicurezza di tutti i cittadini che usufruiscono del trasporto pubblico locale.

Inoltre, Civico22 desidera sottolineare che l’aggressione contro l’autista di bus non è un evento isolato. Negli ultimi giorni, si sono verificati numerosi casi di violenza anche contro operatori sanitari, segnalando un allarmante aumento degli atti di aggressione nella nostra comunità. Questo trend è estremamente preoccupante e richiede una risposta immediata e decisa da parte di tutti noi. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza, sia essa fisica o verbale, e ci appelliamo alla responsabilità di ogni cittadino nel rispettare e proteggere coloro che lavorano per il bene della comunità. È ora di alzare la voce contro la violenza in tutte le sue forme e di promuovere un clima di rispetto, tolleranza e solidarietà nella nostra città. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per costruire una società più sicura e pacifica per tutti.

Civico22 invita tutte le parti interessate, comprese le autorità locali, a lavorare insieme per sviluppare soluzioni efficaci e a lungo termine per prevenire e contrastare la violenza in tutte le sue forme. Solo attraverso una collaborazione stretta e coordinata possiamo assicurare un ambiente sicuro e accogliente per tutti i cittadini di Benevento.

Desideriamo terminare il comunicato esprimendo solidarietà e sostegno al conducente coinvolto in questo spiacevole incidente. Parallelamente, ci appelliamo alla solidarietà e al sostegno della comunità di Benevento, affinché si possa lavorare per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i lavoratori e i cittadini della nostra città”.

Emergenza scuola, Megna: “Non è più il tempo dei faremo-diremo…”

Emergenza scuola, Megna: “Non è più il tempo dei faremo-diremo…”

Politica

“Sono mesi anzi anni che chiediamo la massima attenzione sulle scuole e sull’urgenza di un piano operativo dettagliato in vista dei tanti interventi che contemporaneamente interessano gli Istituti.

Che le scuole siano viste più come un ricco bottino da non farsi sfuggire che come un servizio essenziale da preservare, soprattutto nel disastro educativo che viviamo, è cosa nota.

Chiudere ad ogni colpo di vento, avere il primato per le chiusure nel periodo Covid, quando nel resto d’Italia le scuole riaprivano i cancelli, parlare con tale leggerezza di doppi turni, significa non rendersi conto di cosa le famiglie e le scuole vivono, oltre ad ignorare che c’è un calendario scolastico da rispettare, pena la perdita dell’anno.

Mentre ancora attendiamo gli interventi sui ragazzi a rischio dispersione e le scuole rischiano di assomigliare sempre più ad una trincea, quando non si riesce neppure a tenere i termosifoni accesi a Gennaio e la manutenzione ordinaria è sempre una nota dolente, sono i mega investimenti l’unico argomento sul tavoli, costi quel che costi.

E qui la domanda nasce spontanea: era proprio necessario un intervento così radicale di abbattimento sul Nicola Sala – Torre? Se la scuola è così pericolosa da non poter essere ammodernata con interventi meno drastici perché è aperta?

Abbiamo chiesto da subito di conoscere il piano di ricollocamento per il Nicola – Sala, sentendoci rispondere “a tempo debito”, quando dovrebbe essere invece obbligatorio che sia già predisposto al momento della richiesta del finanziamento. Evidentemente si procede a vista anche per un istituto così popoloso, preferendo tacciare l’opposizione di polemica strumentale o addirittura dare del Masaniello ad un Dirigente.

È bene ricordare che ad agosto 2023 chiedemmo rassicurazioni e ci fu garantito, nella seduta di commissione appositamente convocata, che i lavori al Nicola Sala – Torre non sarebbero iniziati prima di giugno 2024 (evidentemente era stata data la stessa rassicurazione alla scuola).

Fummo anche in quella sede rassicurati sui doppi turni: per dicembre gli alunni della Pietà sarebbero ritornati nel loro plesso, lasciando libero quello provvisorio in centro storico, e lo stesso sarebbe avvenuto per Cretarossa, ospitato dall’edificio di Capodimonte. Invece, siamo a Gennaio e né la Pietà, né Cretarossa sono rientrati nelle loro sedi, per vicende più o meno note.

Ma come è possibile che il Comune scopra a gennaio 2024 che i lavori non possono più iniziare a Giugno, ma devono iniziare il 31 Marzo pena la perdita del finanziamento?

Non è più il tempo dei “faremo…diremo”, tanto più in pieno periodo di iscrizioni, dove queste amare sorprese rischiano di essere penalizzanti”.

Così la nota della consigliera Civico22, Giovanna Megna, sull’emergenza che interessa le scuole territoriali. 

Sospensione corsa 13.15 Benevento-Napoli, Civico22: “Servizio deve essere tutelato, governo locale intervenga”

Sospensione corsa 13.15 Benevento-Napoli, Civico22: “Servizio deve essere tutelato, governo locale intervenga”

Politica

“Come consiglieri comunali siamo stati allarmati da un gruppo di pendolari per e da Napoli che l’azienda MOT.TAM ha deciso di sospendere la corsa delle ore 13,15 BENEVENTO-NAPOLI e la relativa corsa di rientro NAPOLI – BENEVENTO delle ore 16.00”, si legge nella nota stampa a firma dei consiglieri comunali di Civico 22, Angelo Moretti e Giovanna Megna.

“Tale atto – prosegue la nota – comporta grandi disagi ai tanti utenti che quotidianamente, per le più svariate ragioni, utilizzano questo servizio e penalizza fortemente il nostro territorio, che già attualmente concretizza un numero di collegamenti ridotti ai limiti della sufficienza con il capoluogo Campano, a causa della chiusura della linea ferroviaria di EAV per dei lavori di ammodernamento che sembrano infiniti.

I mezzi di trasporto pubblico sono un servizio indispensabile che rappresentano una priorità per la città di Benevento, sia per garantire il diritto alla mobilità alle persone, sia perché un sistema trasporti efficiente migliorerebbe non solo la qualità della vita dei cittadini residenti, ma renderebbe la città più attrattiva.

Sono fermamente convinto che tale servizio debba essere tutelato e, pertanto, ritengo che in ogni sede chi governa le istituzioni locali debba prendere in carico il bisogno di riattivare i collegamenti in questione quanto prima”.

“Civico22, nel confermare il suo impegno nel percorso di crescita, di tutela e di salvaguardia del territorio, invita tutta la parte politica regionale a una formale e tempestiva presa di posizione contro tale scelta e trovare idonea soluzione per non perdere un servizio di vitale importanza per le numerose persone che lo utilizzano

Oltre alla beffa di una città che si svuota ogni sei gennaio, non vorremmo vivere il danno di chi è costretto a trasferirsi a Napoli per lavorare, alla luce di un peggioramento progressivo dei collegamenti da Benevento al nostro capoluogo di regione”, concludono.

Megna: “Nessun allerta meteo giustifica chiusura scuole, la misura è colma”

Megna: “Nessun allerta meteo giustifica chiusura scuole, la misura è colma”

Politica

“Anche lo scorso anno – scrive Giovanna Megna di Civico 22 – in questo esatto periodo le scuole erano chiuse a Benevento per allerta meteo, sarà un caso o forse sono talmente tanti i giorni di chiusura che può accadere anche questa strana coincidenza”.

“Oggi però – prosegue la consigliera – la misura è davvero colma, perché non c’è nessuna allerta che giustifichi l’ennesima chiusura, con tutti i disagi che conosciamo e viviamo. Né allerta gialla, né arancione, che pure lasciano una completa discrezionalità ai sindaci, ma qui siamo davvero al ridicolo, si chiude con livello di allerta verde, solo per il vento, neppure una goccia di pioggia.

A questo punto, come qualcuno ha ironizzato, si dovrebbe proporre di invertire l’anno scolastico e chiudere definitivamente le scuole della città d’inverno e aprirle d’estate, così il Sindaco si sentirebbe davvero al sicuro, anche se dovrebbe rinunciare a tutto il giubilo dei ragazzi che lo hanno da tempo nominato santo patrono delle scuole chiuse.

È solo ed esclusivamente questo il motivo per cui si chiude anche con il vento, la sicurezza del Sindaco.

Cade così anche l’ipocrisia delle scuole sicure e degli investimenti mirabolanti che non ci assicureranno mai un anno scolastico normale, come il resto d’Italia (e a questo giro anche il resto della Campania), perché se non sarà la scuola rimessa a nuovo (vedi la scuola Pacevecchia appena riaperta e comunque oggi chiusa) sarà il pericolo degli alberi non potati o il rischio di esondazioni o un meteorite. Non esisterà mai il rischio zero, questo lo sa bene chi si assume la responsabilità di amministrare”.

“Oggi però questa chiusura ha un sapore ancora più amaro, non solo perché a chiudere in tutta la Campania è solo Benevento (aperte a Napoli e Caserta nonostante indicate come aree maggiormente interessate da forti venti nel bollettino della protezione civile), ma anche perché proprio in questi tristi giorni la scuola viene indicata come panacea di tutti i mali, dalla violenza contro le donne alla devianza minorile.

E sarà compito decisamente arduo per quelle della nostra città, più impegnate a recuperare i tanti giorni di stop e la programmazione ordinaria.

Altissimo il costo anche per le famiglie, sempre raggiunte dalle ordinanze della sera prima, con i permessi di lavoro (per chi li ha) ridotti all’osso e costi di gestione extra familiare che diventano sempre più insostenibili e la sempre drammatica inoccupazione femminile.

Restano le tante parole, sui giovani che se ne vanno, sul carico della scuola e le responsabilità delle famiglie, parole a cui le risposte, di semplice e ordinaria amministrazione non arrivano mai”.

“Personalmente mi aspetto che il delegato all’Istruzione Farese, anche come giovane padre, potrà non solo comprendere meglio gli innumerevoli disagi vissuti dalle famiglie, ma anche incidere maggiormente su tali decisioni, questa volta prive davvero di qualsiasi razionale appiglio”, conclude.

Tari, Civico22: “Piano tariffario del 2023 vero e proprio pasticcio”

Tari, Civico22: “Piano tariffario del 2023 vero e proprio pasticcio”

Politica

“Che Benevento rimanesse tra le città più care per la famigerata TARI non può essere certo una sorpresa. Se infatti si confronta il piano tariffario del 2023 con quello del 2022, è immediatamente evidente che il totale dei costi (circa 16 milioni) è identico, così come identico è il totale dei rifiuti. Anzi, se si confrontano le determine dirigenziali delle utenze TARI 2023 con quelle dell’anno precedente, addirittura abbiamo un importo leggermente più alto a fronte di un’utenza complessiva che diminuisce”. Così scrive Civico 22.

“E allora – prosegue la nota -, viene da chiedersi, come mai c’è questo leggero calo che consente di gettare fumo negli occhi e rendere la notizia meno “indigesta”? A ben vedere l’indagine di Cittadinanzattiva considera una “famiglia tipo” di 3 persone e un’abitazione di 100 mq, categoria sulla quale abbiamo questi famigerati 3 euro di risparmio. Un calo, tra l’altro, talmente irrisorio, da non consentire al capoluogo di uscire dalla top ten dei peggiori. Per la verità, già all’indomani dei comunicati roboanti che annunciavano questo “calo” si scatenò l’ilarità social. Il peso, insomma, sulle famiglie resta altissimo e si fa sentire ancor di più se si considera la contingenza economica non proprio favorevole.

Tornando ai numeri TARI e uscendo per un attimo dall’esempio della “famiglia tipo” di cui alla recente ricerca, va anche detto che a fronte di un gettito di poco inferiore sulle utenze domestiche rispetto all’anno precedente, registriamo un incremento del gettito delle non domestiche. E non potrebbe essere altrimenti, visto che, come detto il totale tra 2022 e 2023 non cambia di una virgola.

A margine, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, il piano tariffario del 2023 è stato un vero e proprio pasticcio, pieno di errori davvero imbarazzanti – forse nella convinzione che nessuno li avrebbe letti e/o compresi – tanto che l’approvazione in Consiglio comunale ha visto ben tre rinvii! E nonostante questo, le tabelle restano comunque incomprensibili ai comuni mortali, alla faccia della trasparenza.

Nel ginepraio dei numeri e delle tabelle, restano le certezze: da un lato, i cittadini che si spendono in prima persona per mantenere buoni livelli di differenziata, dall’altro, una tariffa che resta tra le più alte d’Italia.

Se l’ASIA non verrà dotata al più presto di un piano industriale capace di completare la filiera – valorizzando i nostri rifiuti come fanno le città più virtuose di Italia – l’orizzonte non potrà che peggiorare in futuro. Secondo le proiezioni dell’ARERA (autorità amministrativa indipendente che svolge un’attività di regolazione e di controllo del ciclo dei rifiuti), è probabile che anche per i prossimi anni non ci si sposterà molto da questi numeri.

Unico sollievo potrebbe arrivare dalla restituzione degli importi che erroneamente il Comune avrebbe calcolato nel 2023, pari a circa 284mila euro. Notizia, questa dell’errore riportato da ARERA nell’approvazione del piano tariffario 2022-2025, passata un po’ in sordina”.

“Più che sbandierare la notizia dei “3 euro di calo” servirebbe lavorare per dare maggiore trasparenza nella costruzione della tariffa, che, ricordiamolo, non è una tassa, ma una cifra pagata per un servizio. Più alto è il costo a carico dei cittadini serviti peggiore è il Piano industriale. Siamo tra i peggiori di Italia al momento”.

Stop al Reddito di Cittadinanza, Civico 22: “La città si unisca, noi pronti a dare contributo”

Stop al Reddito di Cittadinanza, Civico 22: “La città si unisca, noi pronti a dare contributo”

Politica

“L’altro ieri 169 mila famiglie italiane in condizioni di difficoltà economica sono state raggiunte da un messaggio telefonico sul loro telefonino per essere avvisate che il loro reddito di cittadinanza, se fossero entrate nella fascia degli “occupabili”, sarebbe sceso automaticamente a 350 euro al mese.

Un po’ come i licenziamenti avvenuti per mano di Elon Musk un anno fa al personale di Twitter, attraverso sms. La storia incredibile non è il taglio di per sé, perché il Reddito di Cittadinanza è un istituto che merita certamente tanto rispetto quanto una riforma, per renderlo efficace relativamente alla sua ambizione di essere strumento di inclusione lavorativa, ma è nella spocchia assoluta del potere del Governo che prima ancora di aver individuato una vera strategia per gli occupabili dimezza il loro sostegno economico, con la pretesa di “dare una lezione” a questa platea di uomini e di donne, persone e capifamiglia che ad agosto, e nel mezzo di un’inflazione che fa schizzare il caro vita, dovranno ora capire a cosa rinunciare ancora per arrivare non a fine mese, ma almeno a metà”. Così recita una nota di Civico 22.

“E lo fa senza alcun raccordo con i servizi sociali dei comuni – prosegue – che prendono in carico la vita reale del paese e non quella immaginaria ed ideologica che si scrive nei palazzi di Roma o delle Regioni.

Ciò che è accaduto va oltre la politica, è mero esercizio del potere contro gli ultimi. Se l’altro ieri avessero inviato un messaggio per il taglio degli stipendi di soggetti forti, come avrebbero altre categorie di “fascia alta” se da un giorno all’altro i loro stipendi fossero decurtati di 350 euro al mese? E perché si pensa che i poveri possano farne a meno e restare zitti? Probabilmente sull’ indigenza ogni partito vuole imprimere il suo marchio di fabbrica e fu così infatti che l’RDC nacque soffiando il posto al REI, reddito di inclusione, nato solo qualche anno prima e senza alcun passaggio vero di consegne per il raccordo tra un istituto ed un altro, colpevolmente, ed ora probabilmente anche il governo Meloni vuole prima bastonare per poi offrire una carota più avanti. Di fronte a tale scempio serve unità tra i cittadini.

Come Civico22 chiediamo di tenere un canale aperto di comunicazione con tutti i percettori del reddito di cittadinanza, soprattutto in vista del caro libri di settembre, che spinge alcune famiglie a rinunciare alla scuola dopo l’obbligo scolastico, ed alla luce dei dati allarmanti della povertà sanitaria (sette per cento di popolazione italiana che rinuncia alla cura perché non ha fondi per rivolgersi ai centri privati e non può attendere le interminabili liste di attesa)”.

“Ci proponiamo come cittadini attivi per dare un nostro contributo ai servizi sociali del comune di Benevento perché si possano ascoltare e censire i disagi arrecati da questa assurda decisione presa senza rispetto delle storie di vita. E contemporaneamente chiediamo al Comune, in qualità di ente capofila, di attivare urgentemente un tavolo di concertazione con le parti sociali per l’uso più consono delle risorse del Fondo Povertà che costituiscono il Fondo Unico d’Ambito”, conclude Civico 22.

Ricollocazione alunni nelle scuole, Civico 22 e ApB chiedono convocazione Commissione istruzione

Ricollocazione alunni nelle scuole, Civico 22 e ApB chiedono convocazione Commissione istruzione

Politica

I consiglieri di opposizione Civico22 – ApB componenti della commissione istruzione, nel formulare gli auguri al Consigliere Francesco Farese per il recente conferimento della delega all’Istruzione, hanno richiesto la convocazione della relativa commissione, al fine di discutere del piano di ricollocazione degli alunni degli alunni dell’IC Federico Torre – Nicola Sala, in vista del prossimo intervento di abbattimento della struttura scolastica.

Nella medesima richiesta si chiede di conoscere anche il cronoprogramma del trasferimento degli alunni dell’IC Federico Torre – Plesso di Pacevecchia, nonché degli alunni dell’IC Convitto Giannone – Plesso Pietà.

“Ci siamo fatti portavoce – si legge nella nota a firma di Giovanna Megna- Civico22, Angelo Miceli- Città Aperta, Raffaele De Longis- PD, Vincenzo Sguera- Azione, Luigia Piccaluga- Centro Democratico – delle preoccupazioni sorte a seguito delle dichiarazioni in merito a possibili doppi turni, a cui ha fatto nuovamente riferimento il Sindaco in un recente consiglio comunale. È evidente che tale possibilità debba essere assolutamente scongiurata.

Viviamo tutti i giorni gli enormi problemi generati sui più giovani a causa della prolungata chiusura delle scuole, con un incremento della dispersione scolastica, problemi di apprendimento, scolarizzazione, nonché un impatto drammatico sull’equilibrio psico-fisico.

I doppi turni impatterebbero anche sulle attività extra-scolastiche, solo di recente riprese con costanza, oltre a generare enormi difficoltà per i genitori che lavorano.

Riteniamo che si debba fare chiarezza sul piano organizzativo, così come sul trasferimento degli alunni di Pacevecchia, che da anni attendono la riapertura del relativo plesso – annunciata in campagna elettorale per novembre 2021, così come per il Plesso Pietà”.

Piazza Cardinal Pacca, Parente (Civico22): “Sosteniamo l’urgenza di far sentire il dissenso della città”

Piazza Cardinal Pacca, Parente (Civico22): “Sosteniamo l’urgenza di far sentire il dissenso della città”

Politica

Civico22 condivide le ragioni che hanno spinto i consiglieri comunali di opposizione a chiedere la mobilitazione civica per piazza Cardinal Pacca“, comincia così la nota diffusa a firma del segretario di Civico22, Angelo Parente.

La città ha risposto bene ed unita al tentativo maldestro delle istituzioni preposte di insabbiare in fretta e furia le scoperte dei resti, probabilmente di epoca romana, venuti fuori dagli scavi voluti dall’amministrazione comunale. Sia le associazioni che i singoli cittadini hanno alzato la voce per chiedere di fare chiarezza sulla vicenda. La minoranza bene ha fatto, in mancanza di una discussione consiliare dedicata, a raccogliere questa istanza civica e a convocare un momento pubblico di attenzione sugli scavi.

Il rischio che si corre in questa città è sotto gli occhi di tutti noi: l’ennesima opera incompiuta, come le tante disseminate per la città, a partire da piazza Duomo e piazza Commestibili. Oggi rischiamo che la copertura repentina dei resti archeologici ritrovati in piazza Cardinal Pacca, senza una chiara programmazione sui lavori a farsi, diventi un’altra opera incompiuta, specchio dell’abbandono della città.

Come Civico22, in mancanza di chiarezza, sosteniamo con forza l’urgenza di scendere in piazza e far sentire il dissenso della città oltre che la richiesta di una conferenza di servizi urgente“.