Sabato 15 marzo, il Duomo ospita un evento di grande rilevanza, un incontro di riflessione con l’ex premier nel cuore di Sant’Agata de’ Goti.
Un incontro di grande spessore culturale e spirituale si terrà sabato 15 marzo 2025 alle ore 16:15, presso il Duomo “Santa Maria Assunta” di Sant’Agata de’ Goti, quando il professor Romano Prodi presenterà il suo libro Il dovere della speranza (Rizzoli), di cui è coautore insieme al giornalista Massimo Giannini. L’evento, che fa parte del cammino Giubilare Pellegrini di speranza, si inserisce in un contesto particolarmente significativo, unendo la riflessione sociale e spirituale in un momento storico intriso di crisi e incertezze.
Il titolo del libro, Il dovere della speranza, richiama l’importanza di coltivare un atteggiamento positivo e fiducioso verso il futuro, anche quando le sfide sembrano insormontabili. Il volume, scritto da due autorevoli voci del panorama politico e giornalistico italiano, affronta temi urgenti del nostro tempo, esortando alla riflessione sulla necessità di un impegno collettivo e costruttivo per il bene comune.
Durante l’incontro, Prodi risponderà alle domande preparate dalle diverse realtà della diocesi di Sant’Agata de’ Goti, tra cui Mila, la Scuola di impegno socio-politico, il Progetto Policoro, l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, l’Azione Cattolica, e anche il Laboratorio per la Felicità pubblica. Questo dialogo, che sarà coordinato dalla Scuola di impegno socio-politico della diocesi, si preannuncia ricco di spunti di riflessione sul ruolo della speranza in un periodo così complesso e segnato da crisi politiche, sociali ed economiche.
La presenza di Romano Prodi, figura politica di rilievo che ha ricoperto incarichi prestigiosi sia in Italia che a livello internazionale, sarà un’occasione unica per esplorare insieme a lui le sfide che l’Europa e l’Italia stanno affrontando. Ma anche per discutere di un concetto essenziale, quello della speranza, che nel contesto attuale sembra tanto più necessario. Come sottolinea il professor Prodi, la speranza non è un semplice sentimento di attesa passiva, ma un “dovere” che tutti noi abbiamo nei confronti della comunità e delle generazioni future.
Il cammino giubilare che si snoda attraverso la presentazione del libro rappresenta, infatti, un’opportunità di crescita spirituale e culturale. “In un momento storico così immerso nelle diverse crisi”, commentano gli organizzatori, “la speranza è realmente un dovere a cui il nostro essere credenti ci invita”. Questo invito alla speranza non è solo una riflessione religiosa, ma anche un appello civile a non arrendersi di fronte alle difficoltà, ma a lavorare insieme per costruire un futuro migliore.
La Diocesi di Sant’Agata de’ Goti, con questo evento, conferma il suo impegno a stimolare il dibattito su tematiche cruciali per la società contemporanea, con un particolare focus sul ruolo che la fede, l’impegno civile e la responsabilità sociale devono giocare nel superamento delle crisi. La collaborazione tra le realtà locali, che promuovono l’incontro, è la testimonianza di un forte spirito di comunità, pronto a rispondere ai problemi con concretezza, speranza e azione.
L’appuntamento del 15 marzo non sarà solo una presentazione di un libro, ma un vero e proprio momento di dialogo e di riflessione sul futuro, in un contesto che invita tutti i partecipanti a fare tesoro dell’insegnamento di Prodi: la speranza è un dovere, non un’utopia. La cittadinanza di Sant’Agata de’ Goti è chiamata a non mancare a questo importante incontro, che si preannuncia ricco di spunti di riflessione e di crescita, non solo culturale, ma anche spirituale.
“L’Amministrazione Mastella ha avviato e realizzerà una vera e propria rinascita del quadrante urbano piazza Orsini-piazza Duomo che dopo la realizzazione del Museo Diocesano, con i fondi Pics, proseguirà con il progetto di riqualificazione di piazza Orsini e di tutta l’area urbana attigua, già finanziata con le risorse premiali provenienti dai fondi Pics.
Un intervento triplice che non ha certo dimenticato piazza Duomo. Grazie alle risorse del bando Italia City Branding e ad un project financing, sarà quest’Amministrazione a mettere fine allo stallo e all’impasse che ha caratterizzato quest’area nodale della città e che è stato ereditato dagli Esecutivi precedenti”, lo scrive in una nota il vicesindaco Francesco De Pierro.
“Troviamo dunque ingeneroso e non rispondente al vero che qualcuno imputi a noi responsabilità e un’inerzia che nei fatti non esiste, basta filosofeggiare! Ci apprestiamo domani ad approvare in Aula i documenti strategici relativi al 2025 con la innegabile convinzione che sul piano della rigenerazione degli spazi urbani stiamo operando una rivoluzione di eccezionale portata”, conclude De Pierro.
La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, ha proceduto stamane all’approvazione del Documento d’indirizzo alla progettazione del piano per la valorizzazione, a fini turistico-culturali, di piazza Orsini e dell’area attigua al Duomo e al Museo Diocesano.
Il progetto è stato presentato e condiviso con i consiglieri di maggioranza mediante una riunione in sala Giunta.
“Proseguiamo con la stessa logica realizzativa, che è stata già l’asse portante dei Pics, cioè la riqualificazione e l’arricchimento degli elementi urbani più importanti e pregevoli della città: Piazza Orsini e l’intero quadrante Duomo-Museo Diocesano, smetteranno di essere un semplice elemento marginale destinato a funzioni urbane puramente logistiche, come era il parcheggio di autovetture, per diventare un elemento d’attrazione turistica in una delle zone più belle della città. E’ uno degli obiettivi strategici dell’Amministrazione di Clemente Mastella che ora porteremo a realizzazione”, lo spiega, nell’illustrare i contenuti del provvedimento, il vicesindaco con delega all’Attuazione dei Pics Francesco De Pierro.
“Il progetto prevede l’integrale pedonalizzazione degli spazi interessati, una sistemazione complessiva dell’area, la realizzazione di spazi verdi e una modifica migliorativa dell’asse viario Goduti-Rummo. La ripavimentazione sarà eseguita in integrale compatibilità estetica e di materiali con l’opera, di riqualificazione del corso Garibaldi, eseguita dal professor Nicola Pagliara. I cambiamenti alla viabilità saranno ideati da un canto per preservare la necessaria congiunzione con i quartieri Libertà e Ferrovia, dall’altro per rendere pedonale anche il Sagrato del Duomo, elemento di grande attrattività turistica. Con risorse pari a 1 milione 558 mila euro, derivanti da premialità ottenute per l’uso perfettamente consono dei fondi Pics, doneremo dignità urbana e valorizzeremo finalmente un’area tra le più belle della città”, conclude De Pierro.
Con una interrogazione consiliare Vincenzo Sguera, segretario provinciale di Azione, interviene sull’annosa vicenda di piazza Duomo. Un importante elemento di novità, infatti, è stato introdotto dalla VIII Sezione del Tar Campania che con sentenza emessa il 24 novembre ha disposto la definitiva assegnazione al Comune della superficie occupata dall’edificio museale, risolvendo, in tal modo, la questione relativa alla esecuzione della convenzione stipulata tra l’Ente ed il consorzio CEPID, avente ad oggetto l’attribuzione e la disponibilità delle aree destinate all’intervento privato e pubblico.
“La decisione del Tar – dichiara Sguera – restituisce all’Amministrazione dei margini di manovra per rompere una situazione di stallo che dura da troppo tempo e che ha determinato una condizione di abbandono e incuria della struttura. Oggi, in forza della recente sentenza sopra richiamata, è finalmente possibile fare qualcosa e la mia interrogazione è finalizzata proprio a conoscere quali sono le soluzioni decise da palazzo Mosti per consentire l’apertura definitiva della struttura comunale”.
“Inoltre, – prosegue il consigliere comunale – all’amministrazione chiedo se intende rimuovere le barriere situate al piano terra dell’immobile, consentendo ai cittadini di poter beneficiare della Piazza Coperta e dunque di un nuovo e utile attraversamento pedonale. Si può fare anche subito e il mio auspicio è che il Comune voglia procedere in questa direzione”.
“Aspetto fiducioso una risposta, – conclude Sguera – nella speranza che non si ripeta ciò che è accaduto con Porta Rufina dove a una mia analoga iniziativa sono seguite una serie di note istituzionalmente ‘sgarbate’ ma nessuna soluzione. E infatti trascorsi diversi mesi nulla è cambiato”.