Faicchio| Parco Nazionale del Matese: battaglia tra maggioranza e opposizione

Faicchio| Parco Nazionale del Matese: battaglia tra maggioranza e opposizione

Politica
Mentre l’Amministrazione Lombardi presenta una revisione della perimetrazione dell’Area Protetta, l’opposizione si oppone fermamente, accusando una “giravolta” politica che potrebbe minacciare lo sviluppo e la sicurezza del territorio.

Il dibattito sul Parco Nazionale del Matese entra in una fase decisiva, con un duro scontro politico che si accende tra la maggioranza del sindaco Nino Lombardi e il gruppo di opposizione “Per il Bene Comune”. Al centro della disputa, la proposta di revisione della perimetrazione del parco, che, secondo l’opposizione, potrebbe avere effetti devastanti per il territorio di Faicchio e dei comuni limitrofi.

La storia inizia il 23 dicembre 2024, quando il Consiglio Comunale di Faicchio approvò all’unanimità una delibera che sanciva chiaramente l’intenzione di mantenere la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese identica a quella già in vigore per il Parco Regionale del Matese. La decisione fu un compromesso che vide favorevoli sia la maggioranza che l’opposizione, un’unità rara in politica. Tuttavia, le cose sembrano essere cambiate drasticamente nel mese di marzo 2025, quando l’Amministrazione Lombardi, in un’assemblea pubblica, ha presentato una proposta di revisione della perimetrazione del parco che non solo aumenta sensibilmente l’area coinvolta, ma estenderebbe i confini del Parco Nazionale fino ad includere gran parte del centro storico di Faicchio, Monte Acero, e persino zone collinari di Telese Terme e San Salvatore Telesino.

“Abbiamo assistito a una vera e propria giravolta da parte dell’Amministrazione Lombardi”, dichiarano i membri del gruppo di opposizione. “Eravamo tutti d’accordo su una proposta chiara e sicura, ma improvvisamente la maggioranza ha messo in discussione quanto già deciso, proponendo addirittura una perimetrazione completamente diversa, che rischia di ingessare il nostro territorio e bloccare ogni attività produttiva”.

L’opposizione, fortemente preoccupata, solleva una serie di timori legati alla proposta di revisione. In particolare, si teme che l’inclusione di vasti tratti di terreno nelle aree protette del Parco Nazionale potrebbe paralizzare le attività agro-silvo-pastorali e zootecniche che sono ancora vitali per l’economia locale. Inoltre, l’opposizione sottolinea come la perimetrazione proposta dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) rischi di incrementare quasi triplicando la superficie interessata, portando la zona da circa 6,68 km² a circa 20 km². “Immaginate – continuano i membri del gruppo ‘Per il Bene Comune’ – un territorio dove ogni intervento, anche la manutenzione di un uliveto, diventi un’odissea burocratica a causa delle regole imposte da un ente parco che non tiene conto delle nostre reali necessità”.

Il rischio, secondo l’opposizione, è che, oltre a limitare l’attività venatoria e altre forme di gestione del territorio, il Parco Nazionale diventi un ostacolo insormontabile per qualsiasi intervento su terreni privati, come le bonifiche o la gestione ordinaria di vigneti e uliveti. La proposta di revisione, quindi, viene vista come una minaccia concreta non solo per l’economia, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Già oggi, infatti, i residenti lamentano problematiche legate alla sicurezza sulle strade provinciali e comunali, spesso invase dai cinghiali che danneggiano coltivazioni e infrastrutture.

In risposta, la maggioranza del sindaco Nino Lombardi ha difeso con forza la propria posizione, ribadendo che la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese è un processo avviato con la Legge 205 del 27 dicembre 2017 e che l’Amministrazione ha sempre cercato di tutelare il territorio. “Il Parco Nazionale del Matese non è una novità portata dall’Amministrazione Lombardi, ma un progetto che nasce con la legge dello Stato e che coinvolge due regioni e quattro province”, sottolinea la maggioranza. “Abbiamo deciso di confermare la perimetrazione dell’attuale Parco Regionale del Matese per evitare un allargamento che avrebbe coinvolto anche zone sensibili e storicamente abitate”.

A sostenere la posizione della maggioranza ci sono anche i tavoli istituzionali, dove sono state discusse e approvate le linee guida per la costituzione del Parco Nazionale. Il 5 febbraio 2025 si è svolto un incontro al Ministero dell’Ambiente, al quale hanno partecipato i sindaci delle province coinvolte, tra cui Faicchio, con l’obiettivo di definire una perimetrazione condivisa. Eppure, la posizione dell’opposizione, che parla di “scelte scellerate” e accusa la maggioranza di non aver rispettato gli impegni presi, continua a far parlare di sé.

Il gruppo “Per il Bene Comune” ha già annunciato che intende presentare ricorso al TAR contro la proposta di perimetrazione, accusando l’Amministrazione di aver cambiato radicalmente posizione dopo aver dato garanzie di mantenere la situazione invariata. La stessa opposizione invita l’Amministrazione a non inviare le osservazioni alle istituzioni, ma ad impugnare formalmente la perimetrazione proposta, sostenendo che “se un giorno il nostro territorio dovesse pagare il prezzo di queste scelte, la colpa sarà solo di chi non ha mantenuto fede agli impegni presi”.Nonostante le accuse reciproche, la discussione non sembra destinata a fermarsi. Entrambe le fazioni continuano a farsi sentire, con l’opposizione che denuncia la “distorsione della realtà” e la maggioranza che ribadisce la correttezza delle proprie azioni, parlando di un “attacco disonesto e ingiustificato” da parte dei detrattori. Il futuro del Parco Nazionale del Matese e delle aree coinvolte rimane dunque incerto, con una comunità locale divisa tra la necessità di proteggere l’ambiente e quella di tutelare le proprie tradizioni e attività economiche.

L’unica certezza è che il tema del Parco Nazionale del Matese continuerà a essere al centro del dibattito politico e sociale, con le istituzioni chiamate a trovare un equilibrio che rispetti le esigenze di tutela ambientale senza compromettere lo sviluppo e la qualità della vita dei residenti. Il confronto, che sembra destinato a protrarsi, segnerà probabilmente il futuro delle generazioni a venire.

Faicchio| Torna la “Domenica della Prevenzione”: visite gratuite e specialistiche

Faicchio| Torna la “Domenica della Prevenzione”: visite gratuite e specialistiche

AttualitàDalla Provincia
Un’iniziativa pensata per promuovere la cultura della prevenzione, controlli medici per tutti grazie all’Associazione Angela Serra.

Sabato 5 e domenica 6 aprile 2025, la salute dei cittadini di Faicchio sarà al centro dell’attenzione grazie alla “Domenica della Prevenzione”, un evento gratuito organizzato dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Angela Serra. L’iniziativa si terrà presso la Casa Comunale, in Via Regina Elena, con una serie di visite specialistiche a disposizione dei residenti, tutte dedicate alla prevenzione e alla diagnosi precoce di patologie che, se non trattate tempestivamente, possono compromettere seriamente la qualità della vita.

Un’opportunità unica, che si estende su due giornate, pensata per dare a ciascun cittadino la possibilità di effettuare controlli medici importanti senza costi. Il programma della manifestazione è ricco e variegato, con numerose visite specialistiche a partire dalla giornata di sabato 5 aprile. Dalle ore 15 alle 18:30, il pubblico avrà l’opportunità di sottoporsi a controlli specifici, tra cui l’Ecodoppler AV per arti inferiori e tronchi sovraortici a cura del Dott. Diego Mastrangelo, una visita dermatologica per il controllo dei nei con il Dott. Michele La Vedova e un esame pneumologico con spirometria a cura della Dott.ssa Rachele Del Giudice.

Ma la “Domenica della Prevenzione” proseguirà il giorno successivo, domenica 6 aprile, dalle ore 9 alle 13, con una serie di esami mirati per la salute delle donne e degli uomini. In particolare, si potrà usufruire di un’ecografia mammaria e visita senologica a cura del Dott. Alfonso Schiavone, di un ECG e di una visita cardiologica a cura del Dott. Giovanni Di Tommaso e di un’ecografia tiroidea con visita della Dott.ssa Maria Diana Fidanza.

“Si tratta di un’iniziativa di grande valore per la nostra comunità – afferma il Sindaco Nino Lombardi – La prevenzione è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per contrastare le malattie. Vogliamo offrire ai nostri cittadini un’occasione per monitorare la propria salute e prevenire malattie che, se diagnosticate in tempo, possono essere trattate con successo”.

Tutte le visite sono gratuite, ma la prenotazione è obbligatoria. L’amministrazione comunale ha messo in evidenza che saranno prioritari i residenti di Faicchio. Inoltre, poiché si tratta di visite di prevenzione, saranno privilegiati coloro che non sono già in trattamento per patologie specifiche relative agli organi oggetto degli esami. Un’iniziativa che si rivolge a tutti, ma in particolare a coloro che, per motivi vari, non hanno mai avuto la possibilità di accedere a questi esami di controllo. Si tratta di un’occasione per fare un check-up completo, senza dover affrontare liste d’attesa o costi elevati.

Per la visita dermatologica, in particolare, si precisa che saranno eseguiti solo esami rivolti all’analisi dei nei, un aspetto fondamentale per la prevenzione del melanoma, una delle forme di tumore più diffuse.La “Domenica della Prevenzione” non è solo una serie di visite mediche gratuite, ma un vero e proprio invito a prendersi cura di sé. Un gesto semplice, ma fondamentale, per vivere meglio e più a lungo. Le prenotazioni possono essere effettuate direttamente presso l’ufficio del Comune di Faicchio, o attraverso i canali ufficiali di contatto dell’amministrazione. Non perdere questa opportunità di salute, perché la prevenzione è il primo passo per un futuro più sano.

Faicchio| “Palamamma”, diffida della minoranza al sindaco Lombardi: “Nessuna risposta sugli atti richiesti”

Faicchio| “Palamamma”, diffida della minoranza al sindaco Lombardi: “Nessuna risposta sugli atti richiesti”

Politica
A distanza di quattro mesi dalla richiesta di accesso agli atti, il gruppo di minoranza accusa il primo cittadino di immobilismo e mancanza di trasparenza, sollecitando un confronto immediato

A quattro mesi dalla richiesta ufficiale di accesso agli atti sul progetto di completamento del “Palamamma”, il gruppo di minoranza “Per il Bene Comune” denuncia il silenzio e l’immobilismo dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Nino Lombardi. La richiesta riguardava i lavori di ristrutturazione dell’impianto sportivo situato nella località Selva, ma, nonostante il lungo lasso di tempo trascorso, l’Ufficio Tecnico non ha ancora fornito i documenti richiesti, costringendo il gruppo consiliare a formalizzare una diffida ad adempiere.

“Ciò che sta accadendo è inaccettabile. La condotta del Sindaco Nino Lombardi, che tende a ignorare qualsiasi richiesta proveniente dalla minoranza, è ormai una prassi consolidata”, afferma il gruppo di minoranza, che non ha risparmiato critiche anche agli Uffici Comunali, accusati di condividere tale atteggiamento di disinteresse. Il tema centrale della denuncia riguarda proprio la mancanza di trasparenza e il comportamento delle istituzioni locali, che rischiano di esporre l’Ente a danni economici in caso di interventi dell’Autorità Giudiziaria.

“Siamo consapevoli dei rischi legali a cui il Comune potrebbe andare incontro. Fino ad ora non abbiamo chiesto l’intervento della Giustizia, in quanto riteniamo di avere ancora la possibilità di risolvere la situazione attraverso il dialogo. Tuttavia, il Sindaco deve imparare a confrontarsi adeguatamente con la minoranza consiliare e rivedere la sua posizione”, continuano i consiglieri, sottolineando come questa mancanza di collaborazione danneggi non solo il processo amministrativo, ma anche la credibilità dell’intero Ente.

A novembre, il gruppo “Per il Bene Comune” aveva formalizzato la richiesta di accesso agli atti per chiarire le modalità e lo stato dei lavori relativi al Palamamma, ma, nonostante il tempo trascorso, non sono stati ottenuti riscontri. Una situazione che, secondo i consiglieri di minoranza, non è più tollerabile e che mette in evidenza una gestione che potrebbe compromettere l’efficienza dell’amministrazione.

Le accuse sono pesanti e pongono l’accento su un aspetto fondamentale della vita pubblica: la trasparenza. Il gruppo di minoranza ribadisce che il diritto di accesso agli atti non è un favore concesso dall’amministrazione, ma un diritto sancito dalla legge, il quale garantisce la partecipazione e il controllo democratico sui processi decisionali.

In assenza di un intervento tempestivo da parte del Sindaco e degli uffici, il gruppo “Per il Bene Comune” non esclude azioni legali a tutela delle facoltà previste dall’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (T.U.E.L.), che disciplina l’accesso agli atti amministrativi e stabilisce le sanzioni per chi non adempie a tali obblighi.

Questo episodio solleva una domanda fondamentale sulla gestione delle risorse e delle opere pubbliche. Come garantire che i progetti vengano portati avanti con la dovuta trasparenza, se le richieste dei consiglieri non vengono nemmeno prese in considerazione? Il progetto del Palamamma, come altri interventi pubblici, deve essere gestito in un clima di apertura, rispetto e collaborazione tra maggioranza e minoranza. Solo così si eviteranno spiacevoli conseguenze per l’amministrazione e, soprattutto, si garantirà il rispetto dei diritti dei cittadini.

Il gruppo di minoranza conclude con un appello al Sindaco Nino Lombardi, invitandolo a rivedere la sua posizione, a rendere conto della gestione dei fondi pubblici e a garantire una comunicazione fluida e trasparente con tutte le forze politiche del Comune. “Per il bene di tutti, è ora di mettere fine a questo silenzio”, concludono i consiglieri. Il futuro del Palamamma, e con esso la fiducia dei cittadini nell’amministrazione comunale, dipende da come verrà gestita questa situazione.

Presentato “L’istinto di Lara”: un romanzo che ispira alla ricerca di libertà e autenticità (FOTO)

Presentato “L’istinto di Lara”: un romanzo che ispira alla ricerca di libertà e autenticità (FOTO)

Cultura
La presentazione del libro di Emiliana Tartaglia Polcini incanta Faicchio, toccando il cuore di chi cerca la propria strada.

Nel pomeriggio di venerdì 7 marzo, l’Aula Consiliare del Comune di Faicchio ha ospitato un evento che ha lasciato il segno: la presentazione del libro “L’istinto di Lara” di Emiliana Tartaglia Polcini. Un romanzo potente che narra la storia di Lara, una giovane donna che lotta per ritrovare la propria libertà e indipendenza, sfidando le aspettative familiari e affrontando un percorso di vita che la porterà oltre i confini dell’Italia, tra la Francia e il Giappone.

Il pubblico, attento e coinvolto, ha avuto modo di scoprire un racconto ricco di emozioni e riflessioni, che si sviluppa attorno alla figura di Lara, la cui passione per la danza viene soffocata dalla volontà del padre Filippo, un magnate milionario che intende imporle il suo volere. Ma Lara non accetta di rinunciare a sé stessa, alla sua arte e al suo sogno. È il suo istinto a guidarla in un cammino che, tra difficoltà e sfortune, la porterà a confrontarsi con la vita in modo crudo e autentico, costringendola a crescere e a dipendere solo da sé stessa.

“Una storia che sprona e ispira”, ha sottolineato il sindaco di Faicchio, Nino Lombardi, che ha aperto la serata con parole di stima verso l’autrice e il suo lavoro. “È stata una serata ricca di emozioni, riflessioni e condivisioni preziose”, ha aggiunto, riconoscendo l’importanza di eventi culturali che arricchiscono la comunità.

Il romanzo di Emiliana Tartaglia Polcini è un vero e proprio invito a non arrendersi mai, anche quando sembra che tutto vada contro. Una lettura che emoziona e motiva, capace di toccare le corde più profonde di chiunque si trovi a fronteggiare sfide difficili nella propria vita. La protagonista Lara, con la sua determinazione e il suo coraggio, diventa simbolo di speranza e forza per chiunque sia alla ricerca della propria strada, anche se questa implica scontrarsi con le convenzioni e le aspettative altrui.
Il libro non è solo una narrazione di eventi e incontri, ma anche una riflessione sul significato di libertà e indipendenza. La storia di Lara si intreccia con quella di tutti coloro che, come lei, sono disposti a lottare per inseguire i propri sogni e vivere secondo i propri principi.

Una serata che ha, quindi, celebrato non solo un romanzo, ma anche il coraggio e la resilienza che ci accompagnano ogni giorno nel nostro cammino verso la realizzazione di noi stessi. Il libro, con la sua trama emozionante e le sue pagine cariche di forza, è destinato a diventare un compagno di lettura imprescindibile per chiunque senta il bisogno di riscoprire il proprio istinto.

Al termine dell’evento, l’autrice ha ricevuto il meritato applauso del pubblico, riconoscendo che ogni storia raccontata è un pezzo del proprio cuore. “Spero che Lara, con la sua forza, possa arrivare a chiunque senta di avere il bisogno di liberarsi dalle proprie paure e dalle imposizioni esterne”, ha concluso Emiliana Tartaglia Polcini.

Un romanzo che, come sottolineato dal sindaco Lombardi, è riuscito a trasformare una semplice presentazione in un’occasione di crescita e di riflessione collettiva, lasciando un segno indelebile nei cuori di chi vi ha partecipato.

La realtà virtuale entra in aula all’IIS Faicchio-Castelvenere (FOTO)

La realtà virtuale entra in aula all’IIS Faicchio-Castelvenere (FOTO)

AttualitàDalla Provincia
Grazie ai fondi PNRR, l’Istituto ha investito in visori VR, offrendo agli studenti nuove opportunità di apprendimento interattivo e innovativo.

L’innovazione tecnologica fa il suo ingresso prepotente nell’ambito educativo, trasformando le modalità di apprendimento e proponendo scenari inediti per la didattica. L’Istituto d’Istruzione Superiore Faicchio-Castelvenere, grazie ai fondi PNRR, ha scelto di investire in una delle tecnologie più promettenti del momento: i visori di realtà virtuale (VR). Un passo decisivo verso l’integrazione della tecnologia nel percorso formativo degli studenti, con l’obiettivo di creare un ambiente di apprendimento coinvolgente, dinamico e, soprattutto, innovativo.

Il corso di formazione sull’uso dei visori VR, recentemente concluso con grande successo, ha coinvolto gli studenti del tecnico turistico. Un’esperienza che ha lasciato il segno, sia per la qualità della didattica sia per la reazione entusiasta degli studenti, che si sono trovati a esplorare mondi virtuali e aumentati con un entusiasmo contagioso. Il corso, condotto dall’ingegnere Nicola Pacelli come esperto e dalla professoressa Rita Marotta come tutor, ha rappresentato un’opportunità unica di apprendimento.

La formazione è stata suddivisa in due fasi principali: una teorica e una pratica. La prima, seppur breve, ha fornito le basi necessarie per comprendere il funzionamento dei visori VR e la loro applicazione nella didattica. La seconda, di carattere laboratoriale, ha visto gli studenti immergersi in ambienti tridimensionali interattivi a 360°.

“È stato incredibile. Vedere e vivere un mondo che non esiste fisicamente davanti a me mi ha dato una nuova visione della tecnologia”, ha raccontato uno degli studenti, visibilmente entusiasta.

L’utilizzo dei visori ha reso possibile una visita virtuale che ha superato le limitazioni della tradizionale lezione frontale. Con la realtà aumentata e virtuale, gli studenti hanno potuto esplorare ambienti lontani e concetti astratti in modo immersivo e interattivo. Un’esperienza unica che ha trasformato l’aula in un vero e proprio laboratorio di scoperta.

Un altro strumento chiave del corso è stato CoSpaces Edu, una piattaforma innovativa che consente a studenti e docenti di creare, esplorare e condividere contenuti digitali in 3D. Semplice da usare, ma estremamente potente, CoSpaces Edu ha permesso agli studenti di sviluppare le proprie competenze nella creazione di ambienti e scenari virtuali, dando libero sfogo alla loro creatività. “Con questa piattaforma ho capito quanto sia affascinante poter costruire in digitale un mondo che poi posso esplorare in modo totalmente interattivo”, ha dichiarato un altro partecipante, sottolineando quanto il corso abbia stimolato l’interesse verso nuove tecnologie.

Il successo di questo corso va ben oltre la semplice acquisizione di competenze tecnologiche. Ha offerto agli studenti un modo nuovo di apprendere, sviluppando capacità creative, critiche e analitiche in un contesto pratico e stimolante. Con l’uso di visori VR, il confine tra il sapere teorico e quello pratico è stato ulteriormente ridotto, avvicinando gli studenti alla possibilità di esplorare concetti complessi in un ambiente che stimola l’immaginazione.

“Il risultato è stato sorprendente, sia dal punto di vista dell’apprendimento sia dal punto di vista dell’entusiasmo che i ragazzi hanno mostrato – ha commentato con soddisfazione la professoressa Rita Marotta – Abbiamo visto ragazzi entusiasti, coinvolti, che hanno potuto toccare con mano un futuro che non è più così lontano”.

L’integrazione della realtà virtuale nella didattica rappresenta solo un primo passo per l’IIS Faicchio-Castelvenere, che sta dimostrando di avere una visione lungimirante dell’educazione. L’adozione di tecnologie avanzate, supportata dai fondi PNRR, non solo prepara gli studenti a essere protagonisti nel loro percorso formativo, ma li prepara anche a entrare nel mondo del lavoro con strumenti altamente innovativi. La scuola del futuro è già qui, e l’Istituto sta facendo in modo che i suoi studenti ne siano i principali beneficiari.

Concludendo, questo corso è stato solo un assaggio di ciò che la realtà virtuale può offrire. Un’esperienza che ha segnato l’inizio di un viaggio educativo senza confini, un viaggio che porterà gli studenti a esplorare, creare e innovare come mai prima d’ora.

Faicchio| Intitolazione di Piazza Roma a Mario Borrelli, ‘Per il Bene Comune’ contro l’Amministrazione Lombardi

Faicchio| Intitolazione di Piazza Roma a Mario Borrelli, ‘Per il Bene Comune’ contro l’Amministrazione Lombardi

Politica
Faicchio, tensioni in Consiglio comunale sulla memoria del compianto primo cittadino.

Il Consiglio comunale di Faicchio, durante la seduta del 19 febbraio scorso, si è trovato al centro di una vivace polemica riguardo l’intitolazione di Piazza Roma alla memoria dell’ex sindaco Mario Borrelli. Il punto, inserito all’ordine del giorno come “Presa d’atto e Comunicazione della Delibera di Giunta n. 9 del 7 febbraio 2025”, ha suscitato una reazione immediata e critica da parte del Gruppo consiliare di minoranza ‘Per il Bene Comune’, Vincenzo Petrucci, Angelo Di Leone, Luigi Giannotta, Benito Palmieri. Nonostante l’intenzione dichiarata di onorare la memoria di Borrelli, l’opposizione non ha esitato a manifestare il proprio disappunto e a sollevare una serie di dubbi sulla legittimità e il rispetto della procedura.

Nel mirino della minoranza ci sono innanzitutto i presunti errori procedurali della Delibera. “Non si può trattare l’intitolazione di una piazza come una semplice formalità”, affermano i consiglieri di ‘Per il Bene Comune’. La delibera, infatti, parla di “intitolazione” di Piazza Roma, ma nello stesso documento si riconosce che la piazza porta già quel nome dal 1931. Questo fa sorgere un dubbio fondamentale: si tratta davvero di una “nuova intitolazione” o, come sembra, di una “ridenominazione”? La differenza è sostanziale, poiché, se si tratta di una ridenominazione, la procedura dovrebbe seguire quanto stabilito dal Regio Decreto Legge n. 1158 del 1923, mentre per una nuova intitolazione occorrerebbe seguire la Legge n. 1188 del 1927. Un errore di procedura che, secondo i consiglieri di minoranza, non può passare inosservato.

Ma non è solo una questione burocratica. Il Gruppo ‘Per il Bene Comune’ solleva altre gravi preoccupazioni. Prima fra tutte, la scarsa condivisione della decisione. “A decidere l’intitolazione sono stati in tre: il sindaco Lombardi, l’assessore Vincenzo Lombardi e l’assessore esterno Ilaria Porto. Tutti assenti gli altri membri della giunta, a partire dall’assessore Martone e, per evidenti ragioni di conflitto, dal vicesindaco Paola Borrelli”, lamentano i consiglieri di opposizione. Secondo loro, questa scelta non rappresenta la volontà dell’intera comunità, ma una decisione presa da pochi, senza il necessario coinvolgimento della Commissione Toponomastica, del Consiglio comunale e, soprattutto, dei cittadini.

Il valore storico e identitario di Piazza Roma, punto centrale della comunità da secoli, è un altro aspetto sollevato. Il nome della piazza risale al 1931, e il suo cambiamento, secondo il Gruppo di opposizione, potrebbe comportare disagi per i residenti e per le attività locali. “Ci sono costi e procedure burocratiche che potrebbero danneggiare cittadini e commercianti. È importante rispettare le tradizioni senza forzare cambiamenti inutili”, dichiarano.

Non solo: ‘Per il Bene Comune’ propone alternative più coerenti per onorare la memoria di Borrelli. In particolare, suggeriscono l’intitolazione di luoghi legati direttamente alle opere lasciate incompiute dall’ex sindaco, come il Campo Sportivo, la Variante o la Porta del Sannio. “Forse sarebbe stato meglio completare quelle opere, anziché concentrarsi sulla semplice ridenominazione di una piazza”, affermano i consiglieri.

La critica all’Amministrazione Lombardi non si ferma qui. “Anche in questa occasione l’Amministrazione ha dimostrato di essere distante dalla collettività e insensibile al dialogo con l’opposizione”, dicono i consiglieri. Secondo loro, la decisione presa in modo unilaterale, senza una consultazione pubblica, non solo tradisce la memoria di Mario Borrelli, ma testimonia un atteggiamento autoritario e disinteressato alla partecipazione democratica.

In conclusione, l’intitolazione di Piazza Roma a Mario Borrelli rischia di diventare più un campo di battaglia politica che un atto di memoria e riconoscenza. Mentre la maggioranza si mostra determinata a portare avanti la delibera, l’opposizione non sembra intenzionata a cedere, sollevando questioni legittime che potrebbero avere un impatto duraturo sulla comunità. La situazione si prospetta quindi tutt’altro che semplice, con un confronto che sembra destinato a proseguire ben oltre la discussione in Consiglio comunale.

Sicurezza e prevenzione nelle scuole: esercitazioni ad Amorosi, Puglianello, Faicchio e San Salvatore Telesino

Sicurezza e prevenzione nelle scuole: esercitazioni ad Amorosi, Puglianello, Faicchio e San Salvatore Telesino

AttualitàDalla Provincia

Prove di evacuazione all’Istituto “Manzoni”: studenti e docenti in azione.

L’esercitazione, sotto la supervisione del dirigente scolastico Giovanni Aurilio e del responsabile della sicurezza Fernando Gisoldi, ha coinvolto l’intero istituto, testando le procedure di emergenza.

La sicurezza prima di tutto. Nei giorni scorsi, l’Istituto Comprensivo “Alessandro Manzoni” di Amorosi, che coinvolge le realtà di Puglianello, San Salvatore Telesino e Faicchio, ha svolto un’importante esercitazione di evacuazione, coinvolgendo studenti, docenti e personale scolastico. L’iniziativa, fondamentale per garantire la preparazione in caso di emergenze, è stata coordinata dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione, l’architetto Fernando Gisoldi, sotto la supervisione del dirigente scolastico Giovanni Aurilio.

L’obiettivo dell’operazione era chiaro: testare le procedure di emergenza e assicurarsi che tutti sapessero come comportarsi in caso di pericolo. “Prepararsi alle emergenze è essenziale – ha dichiarato il dirigente Aurilio – perché la rapidità e la correttezza delle azioni possono fare la differenza in situazioni critiche”.
L’esercitazione si è svolta in modo ordinato e puntuale. Al segnale di allarme, gli studenti hanno lasciato le aule seguendo le vie di fuga prestabilite, accompagnati dai docenti e dal personale scolastico. Il tutto è avvenuto in un tempo rapido e con grande disciplina, dimostrando l’efficacia delle misure di sicurezza adottate dall’istituto.

Il responsabile della sicurezza, Fernando Gisoldi, ha espresso soddisfazione per l’esito della prova: “L’educazione alla sicurezza è un aspetto fondamentale della formazione. L’ottima risposta degli alunni e del personale dimostra l’importanza della prevenzione e della pratica costante”.

Le prove di evacuazione sono momenti chiave per la vita scolastica e rappresentano un allenamento indispensabile per affrontare con consapevolezza e prontezza eventuali situazioni di emergenza. L’Istituto “Manzoni” dimostra così un forte impegno nella tutela della sicurezza di tutti, confermandosi un esempio di buone pratiche nel campo della prevenzione. Grazie a iniziative come questa, la scuola diventa non solo un luogo di apprendimento, ma anche un ambiente sicuro e preparato ad affrontare ogni eventualità.

Faicchio| Bilancio ’25-’27, la minoranza traccia una situazione drammatica: numeri gonfiati, fondi incerti e mancanza di trasparenza

Faicchio| Bilancio ’25-’27, la minoranza traccia una situazione drammatica: numeri gonfiati, fondi incerti e mancanza di trasparenza

Politica
L’opposizione denuncia: “Bilancio irreale e risorse fittizie”.

Il bilancio di previsione 2025-2027, approvato il 19 febbraio scorso con il solo voto della maggioranza raccolta attorno al sindaco Nino Lombardi, accende la polemica politica e solleva gravi interrogativi sulla gestione economica del Comune di Faicchio. Il gruppo consiliare di minoranza “Per il Bene Comune” denuncia una programmazione finanziaria irrealistica, basata su fondi non garantiti e su bandi di finanziamento ormai scaduti. “Così si rischia di creare un buco da oltre 15 milioni di euro entro il 2027” avvertono i consiglieri.

Il documento finanziario prevede un’esplosione della spesa pubblica: dai 13,3 milioni di euro del 2024 si arriva a 24,5 milioni nel 2025, fino a superare i 32 milioni nel 2027. Gli investimenti, teoricamente coperti da contributi esterni, passano da 6,4 milioni nel 2024 a 26,6 milioni nel 2027. Ma c’è un problema: nel 2024 il Comune aveva previsto di ricevere 6,4 milioni di euro in finanziamenti, ma ne sono arrivati solo 2,6 milioni. “Se il trend continua, il deficit potrebbe diventare insostenibile”, denuncia l’opposizione.

A rendere ancora più incerto il quadro finanziario è l’inclusione tra le entrate di risorse che, di fatto, non arriveranno mai. Il bilancio prevede infatti fondi derivanti da: Programmi di riqualificazione urbana del PNRR, il cui termine di finanziamento è scaduto nel 2024; Contributi regionali per infrastrutture sociali, che non sono più disponibili nella forma prevista; Fondi per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ai quali il Comune non risulta aver neppure partecipato.

“Siamo davanti a un bilancio gonfiato, che spaccia per certe entrate che non si concretizzeranno mai. E questo mette a rischio la sostenibilità dell’intero sistema finanziario comunale”, tuonano i consiglieri di opposizione.

Non solo le previsioni di entrata appaiono fragili, ma alcune voci subiscono crolli inspiegabili. Le entrate da multe passano da 98.925 euro nel 2024 a soli 500 euro nel 2025, senza una motivazione. Anche le entrate extratributarie calano drasticamente, da 254.441 euro nel 2024 a 185.230 euro nel 2027. “Come si possono prevedere investimenti in crescita quando le entrate crollano?” si chiede la minoranza.
Durante la campagna elettorale del 2024, l’attuale amministrazione aveva promesso un potenziamento dell’organico comunale. Eppure, nel bilancio non risultano nuove assunzioni per il triennio 2025-2027.

“Il Comune ha bisogno di personale stabile, non di operazioni di facciata. Senza un rafforzamento dell’organico, la macchina amministrativa diventerà sempre più inefficiente”, avvertono i consiglieri.
Se i numeri della spesa pubblica lievitano, a farne le spese sono settori strategici per lo sviluppo del territorio come cultura e turismo. Il bilancio prevede appena 500 euro all’anno per il turismo e 1.500 euro per la cultura nel 2025, con zero fondi nel 2026 e 2027. “Questa è una condanna a morte per il nostro patrimonio storico e culturale. Si azzerano le risorse per eventi e iniziative, impedendo qualsiasi forma di sviluppo turistico ed economico”, denuncia l’opposizione.

Anche le risorse destinate all’ambiente sembrano seguire una logica poco chiara: si passa da 2,9 milioni di euro nel 2025 a 8,4 milioni nel 2026, per poi scendere a 7,8 milioni nel 2027. Tuttavia, non esistono piani di finanziamento concreti né progetti già approvati. “Senza un piano strategico serio, questi numeri restano solo sulla carta”, osserva la minoranza.

Un altro punto che fa infuriare l’opposizione è la totale mancanza di condivisione e trasparenza. Il bilancio è stato approvato senza il parere della Commissione Consiliare Bilancio, in violazione della legge e del regolamento comunale. Inoltre, la minoranza denuncia la mancata concessione di spazi per l’attività consiliare e l’assenza di trasmissioni in diretta dei consigli comunali. “Abbiamo chiesto accesso agli atti, dirette social, convocazione delle commissioni. Ci hanno risposto con il silenzio e l’arroganza”, accusa “Per il Bene Comune”.

Di fronte a questo scenario, l’opposizione lancia un appello alla cittadinanza: “Faicchio merita una gestione finanziaria responsabile e trasparente. Invitiamo tutti a partecipare ai consigli comunali e a chiedere chiarimenti sulle scelte che riguardano il futuro del nostro paese”. La battaglia per la trasparenza e la sostenibilità delle finanze comunali è appena cominciata.

Incidente frontale, donna trasportata in ospedale

Incidente frontale, donna trasportata in ospedale

CronacaProvincia

Incidente questa mattina lungo la strada Provinciale, nel territorio tra San Salvatore Telesino e Faicchio. A scontrarsi, per cause ancora da accertare, sono state una Peugeot 308 e una Ford Focus.

Un impatto piuttosto forte, quasi frontale (le due auto hanno impattato frontalmente ma verso la parte laterale delle stesse) che ha causato danni importanti alle due vetture. In seguito all’incidente, una donna è rimasta ferita e per lei è stato necessario il trasporto in ospedale.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, anche i Carabinieri e gli agenti della Polizia per i rilievi e gli accertamenti del caso.

Per la messa in sicurezza delle auto, inoltre, è stato necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Depuratori Faicchio, Di Leone (FI): “Ho chiesto all’on. Rubano di interrogare il Ministro. La situazione è insostenibile”

Depuratori Faicchio, Di Leone (FI): “Ho chiesto all’on. Rubano di interrogare il Ministro. La situazione è insostenibile”

Politica

“Su sollecitazione di Angelo Di Leone, consigliere comunale di Forza Italia a Faicchio, è stata presentata un’interrogazione urgente al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dall’On Francesco Maria Rubano, deputato e capogruppo di Forza Italia nella commissione parlamentare Ecomafie. 

L’interrogazione mira a fare luce sulla situazione critica dei depuratori di Fontanavecchia, Massa e Macchia, siti nel territorio comunale di Faicchio, che versano in condizioni di estrema precarietà. A causa di una gestione inadeguata, i depuratori stanno causando un preoccupante degrado ambientale. 

Gli impianti sversano nel fiume Titerno e successivamente nel Volturno, con il depuratore di Macchia che si immette nel canale “Trivio Adventum.”

A luglio, il gestore Alto Calore Servizi ha vietato l’uso potabile di un pozzo idrico locale, a seguito della rilevazione di Escherichia coli, che approvvigiona il serbatoio di Monte Acero a servizio della frazione Massa. 

Nonostante un finanziamento di 666.000 euro dal Fondo Regionale POR Campania 2014-2021 per la manutenzione e il potenziamento degli impianti, permane la necessità di azioni urgenti per valutare e risanare il danno ambientale, specialmente in relazione alle falde acquifere. Rubano chiede, dunque, al Ministro di adottare le misure necessarie per esaminare il degrado ambientale e individuare le azioni di ripristino e messa in sicurezza delle falde, come previsto dalla normativa nazionale. 

“Questa interrogazione intende far fronte a un’emergenza del nostro territorio. Occorre essere attenti alla tutela ambientale e alla difesa della salute pubblica. Siamo dinanzi a una vicenda molto grave”, spiega l’on. Rubano.

“La situazione dei depuratori nel nostro comune è ormai insostenibile”, dichiara Angelo Di Leone.  “Come rappresentante di Forza Italia a Faicchio, mi sono fatto portavoce delle preoccupazioni dei cittadini, sollecitando un intervento deciso dell’On. Francesco Maria Rubano, che ringrazio per la disponibilità e la solerzia, per affrontare questa emergenza. Non possiamo accettare che strutture fondamentali come i depuratori, il cui malfunzionamento incide gravemente sull’ambiente e sulla salute pubblica, siano lasciate in condizioni così precarie. È tempo che si agisca con urgenza per la messa in sicurezza delle falde acquifere e per garantire un ambiente sano e vivibile per la nostra comunità”, conclude Di Leone”.