San Lorenzo Maggiore, rinnovata l’amore e la devozione per la Madonna della Strada

San Lorenzo Maggiore, rinnovata l’amore e la devozione per la Madonna della Strada

AttualitàDalla Provincia

A San Lorenzo Maggiore ancora una volta si è rinnovato l’amore e la devozione per la Madonna della Strada, infatti come da tradizione l’ultima domenica di giugno, quest’anno il 25 giugno, alle 7 del mattino si è svolta la lunghissima processione che dalla parrocchia ha portato la Madonna al Suo santuario in Contrada Piana.

Numerosi fedeli hanno accompagnato la Madonna al Suo santuario portandola a spalla e camminando per più di 5 chilometri, cantando inni tradizionali, specialmente un antichissimo inno in dialetto che è un ringraziamento alla Vergine della Strada per i tanti segni di protezione sperimentati dai Laurentini. Ad attendere la Madonna vi era una chiesa gremita, tantissimi pellegrini provenienti dai paesi limitrofi quali Paupisi, Ponte, Torrecuso, Casalduni e Solopaca che secondo la tradizione furono i primi ad accorrere quando fu trovata l’effigie della Madonna.

Durante le due settimane in cui la Madonna rimane al Suo Santuario esso è meta di pellegrinaggi di tanti devoti che accorrono ad onorare la Madonna facendo la cosiddetta “Scala Santa”, una scalinata che conduce alla cripta della chiesa dove si può vedere il luogo del ritrovamento della Madonna.

La prima domenica di luglio, quest’anno il 2 luglio, si svolgerà la tradizionale festa del grano: si tratta di grandi carri colmi di spighe di grano che vengono offerti da alcuni devoti coltivatori provenienti anche da paesi limitrofi.

Ogni carro viene portato davanti all’ingresso della chiesa e benedetto dal parroco don Giovanni Pirtac; in seguito viene messo in vendita e tutto il ricavato sarà devoluto al comitato per l’organizzazione della festa successiva. Una tradizione questa che dura da tantissimi anni e che vede, ogni anno, la partecipazione di tante famiglie e tanti devoti e pellegrini.

Il comitato festa, in grande sinergia con il parroco, ha stilato un programma religioso e anche civile che sta vedendo la contrada Piana di San Lorenzo in festa per due settimane. Sabato 1 luglio alle ore 19.30 ci sarà il Santo Rosario e a seguire la celebrazione della Santa Messa.

Domenica 2 luglio invece alle ore 8.30 recita del Santo Rosario e Santa Messa e poi alle ore 10.00 c’è l’appuntamento tanto atteso con la benedizione dei carri. Al termine della benedizione dei carri (presumibilmente intorno alle ore 11.00) c’è la celebrazione della santa messa e alle ore 18.30 santa messa nella chiesa parrocchiale. Da lunedì 3 a venerdì 7 luglio tutte le sere alle ore 20.00 confessioni, alle ore 20.30 santo rosario e a seguire celebrazione della Santa Messa.

Sabato 8 luglio alle ore 20.00 santa messa e a seguire c’è la Veglia Mariana. Domenica 9 luglio ultima giornata di festa: alle ore 8.30 santo rosario e santa messa; alle ore 18.00 santa messa e a seguire processione del Quadro della Madonna della Strada verso la chiesa parrocchiale.

Per quanto riguarda invece il programma civile sabato 1 luglio alle ore 21.00 spettacolo musicale con l’orchestra italiana ‘Voglia D’Estate’ e domenica 2 luglio sempre alle ore 21.00 ‘GenerazYone X’ a spasso nel tempo con la musica dagli anni ’60 ad oggi. Al termine del concerto spettacolo di fuochi pirotecnici.  

Sono tanti i fedeli che in questi giorni accorrono verso il Santuario Maria SS. della Strada che sorge appunto vicino al fiume Calore nella Piana di San Lorenzo. La cripta, a detta di numerosi storici, costituisce la struttura originaria del primo luogo di culto che già nel 1089 esisteva su quest’area.

Si tratta della chiesa di San Giuliano ad pugnam. E proprio l’appellativo ad pugnam rimanda certamente alla battaglia del 663 tra Mitola e Costante II. Questi pochi dati, corroborati dall’ipotesi, da più parti avanzata che per di qui transitasse un ramo della Via Latina, dà il portato alla valenza storica oltre che religiosa del sito che sorge peraltro poco lontano dal castello di Limata.

Intorno al XXII secolo, il complesso monastico è affidato ai benedettini e il templio, ampliato ed arricchito, è deputato al culto della Madonna della Strada. La bella immagine della Vergine suscita un senso di pace e raccoglimento ma nel contempo anche due interrogativi riguardo all’epoca della realizzazione e del ritrovamento.

Non vi è laurentino che non conosca la vicenda della donna che ha avuto un sogno premonitore, si chinò a scavare nel punto ancora visibile nella cripta della chiesa attuale e apparì l’immagine della Vergine. Ed ecco che oggi per due settimane è festa al Santuario della Madonna della Strada. Fedeli che accorrono ai Suoi piedi per venerarla e poi la benedizione dei carri di grano che avverrà domenica 2 luglio.

 “I carri sono un’offerta delle comunità limitrofe, tra cui Torrecuso, Casalduni, Ponte, Paupisi, Solopaca, ma ovviamente anche delle famiglie di agricoltori di San Lorenzo – spiegano i membri del Comitato festa – Si tratta di un ringraziamento alla Vergine per il raccolto, ma anche di una richiesta di intercessione per un buon raccolto venturo. Molti di questi carri – proseguono i membri del Comitato – oltre a trasportare grano e paglia, recano una sacra immagine della nostra Vergine. Ogni carro in fila attende la benedizione del parroco proprio nell’atrio antistante il santuario”.

Dopo la benedizione, i carri verranno scaricati per la preparazione del covone per la trebbiatura e venerdì 7 luglio intorno alle ore 17.00  verrà compiuta da una macchina d’epoca gentilmente offerta da Gaetano Nave. Un momento che richiama le antiche tradizioni rurali del territorio.

Quindi la festa a Maria Santissima della Strada è una festa non solo della comunità di San Lorenzo M. ma anche delle realtà locali limitrofe.

A Foglianise Festa del grano, l’Emilia Romagna tema di quest’anno

A Foglianise Festa del grano, l’Emilia Romagna tema di quest’anno

AttualitàCultura

Come ormai da tradizione, si è tenuta a Foglianise la “Festa del grano”, antichissima celebrazione che affonda le sue radici nel 1482, anno nel quale si tenne la prima “Festa dell’abbondanza”, solennità pagana dedicata al ringraziamento per il raccolto del grano.

Con il passare del tempo e l’avvento del Cristianesimo, in occasione della pestilenza che colpì la zona nella metà del ‘600, i cittadini invocarono San Rocco che, secondo la tradizione fu artefice di numerose e miracolose guarigioni.

Il culto del santo affonda dunque le sue radici nella metà del ‘500, secondo la tradizione infatti egli, vissuto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, guaritore dalla peste e scampato egli stesso alla malattia, fu tradizionalmente indicato come protettore dal morbo.  

La tradizione contadina pagana, da tempo immemore, è stata solita celebrare il raccolto del grano, alimento sacro e insostituibile e oro dei poveri, alimento simbolico della vita stessa che, offerto in dono, rappresentava quanto di più prezioso si possedesse. Il grano simboleggia il ciclo delle rinascite, il cereale infatti prima di nascere rimane sotto terra ed il suo risveglio rappresenta il passaggio dell’anima dall’ombra alla luce.

Il culto di San Rocco e i festeggiamenti per il raccolto del grano hanno finito per coincidere nelle giornate dall’8 al 18 agosto. La Festa del grano è dunque la rappresentazione storica del gesto di ringraziamento a San Rocco per l’abbondanza del raccolto del grano, frutto della terra che consente la produzione del pane, cibo povero, ma antichissimo, oltre che alimento principe della storia umana.

Nella mattinata del 16 agosto si tiene poi una sfilata dei carri di grano, ciascuno rappresentante monumenti famosi, strumenti agricoli utilizzati per la mietitura o anche opere di fantasia frutto dell’estro dei tanti artisti. Interessanti le tecniche con le quali vengono costruiti i carri, con un intreccio degli steli di paglia, prima immersi in acqua per ammorbidirne la fibra e poi uniti nel formare trecce, laccetti, superfici, tutti utili nella costruzione dell’opera artistica e diventando raffinate trame intessute, quasi a creare un ricamo.  

Il primo documento che parla della Festa del grano di Foglianise è il libro del Cannaruto, un’opera che narra degli eventi dal 1730 al 1761. Sempre secondo tale testimonianza, il primo carro è stato il Palio, un campanile di 25 metri a più livelli.

La Festa del grano ha reso celebre il paese in provincia di Benevento che è stato definito : “ La Città Dell’Arte dello Stelo di Grano”. La manifestazione, frutto del lavoro di tanti giovani che partecipano numerosi all’evento, per essi quasi strumento di memoria collettiva della vita umile della terra, è organizzata, ogni anno, dall’Amministrazione Comunale e dal Parroco del paese.

Quest’anno la sagra del grano è stata caratterizzata dalla costruzione di carri che hanno riprodotto facciate di celebri chiese o altari dell’Emilia Romagna, luoghi santi che però sono stati affiancati dalla riproduzione di soggetti “laici” come  Lucio Dalla e oggetti della vita sportiva automobilistica emiliana, come una Ferrari interamente in paglia, ma incredibilmente funzionante.

Una festa dunque che nasce grazie alle sapienti mani dei “maestri della paglia”, protagonisti viventi di un’arte antica, quella dell’intreccio, tecnica simbolica della civiltà contadina che, da sempre , ha prodotto oggetti di uso comune come sedie, ceste, sporte, fiaschi e lavori femminili come il tombolo o meravigliosi bancali di seta, oggi gemme dell’antiquariato. Ovviamente tutto quanto prodotto, lo è in onore di San Rocco.

Un carro del grano che rappresenta dunque, ormai da tempo, un ex voto in onore del santo protettore, quasi raffigurazione del legame fra l’uomo e Dio.

Tante le raffigurazioni in paglia di quest’anno, facciate di luoghi santi come chiese, riproduzioni di costruzioni particolari come campanili, immaginifiche riproduzioni di personaggi famosi dell’Emila Romagna come Lucio Dalla, riprodotto in diverse situazioni fra cui, la più caratteristica, è quella che lo vede al pianoforte, quasi atto riverente verso un grande artista ed un grande autore musicale.

Una festa che appare quasi un rito apotropaico, momento di superamento e quasi annullamento di quanto vi è di negativo nella vita umana, ma nello stesso tempo mezzo di comunicazione con il Santo, il carro infatti diventa lo strumento di accesso al divino, il linguaggio concreto con il quale chiedere aiuto e, nello stesso tempo, offrire fedeltà al proprio protettore.

Con il passare del tempo la festa si è trasformata in una vera e propria gara tra gli artisti dell’intreccio, competizione cui partecipano però anche figure di mietitori, ragazze con ceste di spighe – quasi rievocazione di processioni pagane con donne con pari ceste sul capo -, pacchiane, trebbiatori e cernitrici, tutti protagonisti delle attività contadine dei secoli scorsi. Tutti sfilano, nella mattinata del 16, in costume tradizionale mescolandosi a figuranti, artisti e accompagnatori.

In passato la processione era costituita da un gruppo di fanciulle che portavano sulla testa ceste con dentro un fascio di spighe, carri trainati da buoi sui quali i contadini mettevano sacchi di grano adornati di spighe e fedeli di San Rocco, un corteo che vedeva come guida il parroco e le autorità civili che, dal sagrato in terra battuta davanti la chiesa del convento carmelitano, si muoveva verso la cappellina dedicata a San Rocco, fuori da Foglianise.

Giunti sul luogo santo, tutti si inginocchiavano in segno di devozione e ricevevano, in cambio delle offerte, la benedizione del sacerdote, gesto simbolico di quella del Santo.

Oggi, pur con l’uso di mezzi meccanici al posto dei buoi e coprendo il percorso su una strada asfaltata, la tradizionale processione conserva ancora il significato antico di un atto di devozione in cambio di protezione e, tuttavia, conserva intatto il fascino della memoria e dell’apertura al domani.

Foglianise, Festa del grano 2022: domani sera “Radio Company in action”

Foglianise, Festa del grano 2022: domani sera “Radio Company in action”

Eventi

“La Città Sannita dell’Arte del Grano e della Paglia” si trasformerà domani sera in una coinvolgente “cittadella-dance”.

Il programma degli eventi per la “Festa del Grano 2022”, già iniziato con grandissimo successo, continuerà domani sera, dalle ore 21.30, in piazza Santamaria, con “Radio Company in Action”.

Super divertimento e gadget in omaggio, scatenandosi sulle note dei brani musicali che hanno caratterizzato le colonne sonore estive e non solo. “Il nostro programma è ricchissimo di proposte per tutti, bambini, adulti e anziani”, commenta con entusiasmo il sindaco di Foglianise, Giovanni Mastrocinque, che estende il suo invito plenario a gremire le strade e le piazze della “Città Sannita dell’Arte del Grano e della Paglia”, per celebrare tutti insieme una festa bellissima ed esclusiva.

Si continuerà così – Sabato 13 agosto: ore 9, il XIII raduno di auto d’epoca, organizzato dall’Auto Club Valle Vitulanese, in piazza Fiamme Gialle; ore 17, la XXIX edizione della Strafoglianise, a cura del gruppo di continuità, in piazza Santa Maria; ore 21, “Incanto di mandolini in una sera d’estate” (spettacolo offerto dalla Pro Loco), in piazza Santa Maria. Domenica 14 agosto: ore 10, il XIII raduno moto Guzzi Club “Aquile del Taburno-Camposauro” e il X incontro con Vespa e Lambretta, in piazza Santa Maria; ore 21, lo spettacolo comico dell’artista Uccio De Santis, accompagnato dal duo acustico “Parallel Universe” di Alessio Sanfelice e Massimiliano Cioffi, in piazza Santa Maria.

Lunedì 15 agosto: ore 21, l’esibizione di “Alchemy tribute band Nomadi”, in piazza Santa Maria. Martedì 16 agosto: ore 9, la Festa del Grano, con sfilata e benedizione dei tradizionali carri di grano, con omaggio alle bellezze della Regione Emilia Romagna; ore 21, serata d’onore per il ringraziamento e la premiazione dei Maestri della Paglia. A seguire, il gruppo musicale “tributo a Carosone”, in piazza Santa Maria.

Mercoledì 17 agosto: la musica classica della banda città di Fisciano, in piazza Santa Maria; alle 21, il Gran concerto bandistico città di Fisciano, diretto dal maestro Leonfranco Cammarano, in piazza Santa Maria. Giovedì 18: ore 21, l’attesissimo concerto de “Le Vibrazioni”, in piazza Fiamme Gialle; ore 24, spettacolo di fuochi pirotecnici.

Foglianise rilancia la sua internazionale “Festa del grano” in onore di San Rocco, da lunedì 8 a giovedì 18 agosto

Foglianise rilancia la sua internazionale “Festa del grano” in onore di San Rocco, da lunedì 8 a giovedì 18 agosto

AttualitàDalla Provincia

L’intera città foglianesara è pervasa da “Le Vibrazioni”. E non solo in riferimento al noto gruppo musicale che, nella serata di giovedì 18 agosto, si esibirà in piazza Fiamme Gialle, per un concerto attesissimo ed esclusivo.

Dopo aver completato il programma della “Festa del Grano 2022”, infatti, Foglianise “vibra” di ardore artistico e non solo, pronta a esporre nuovamente al mondo intero i capolavori “carraioli” dei suoi Maestri, vetusti e giovani, dell’arte dell’intreccio. Nella mattinata di martedì 16 agosto, si rinnoverà e rilancerà in grandissimo stile una tradizione secolare, con i meravigliosi tradizionali carri di grano in onore di San Rocco, in questa edizione dedicati e ispirati alle bellezze dell’Emilia Romagna.

Il sindaco di Foglianise, Giovanni Mastrocinque, è raggiante: “Dopo l’emergenza pandemica, finalmente la nostra celebre “Festa del Grano” riprende il suo cammino, con la presentazione dei monumenti delle Regioni d’Italia. Foglianise si trasformerà ancora una volta in un “luogo immateriale” di grande cultura. Protagonista, quest’anno, sarà la Regione Emilia-Romagna.

Una terra antica, innovativa, ecosostenibile, ricca di arte e cultura, gusti e sapori, di paesaggi bellissimi tra le colline e il mare. Ci ritroveremo, insieme, riscoprendo la bellezza delle relazioni, il senso di responsabilità, l’attaccamento alle nostre radici.

A nome mio e dell’amministrazione comunale, esprimo profonda e sentita gratitudine: all’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori; al nostro parroco, don Pietro Florio; ai cittadini e alle associazioni locali, che con generosità e amore per la propria terra e le sue peculiari tradizioni si sono impegnati nell’organizzazione; a Cosimo Rummo e all’omonimo pastificio, una eccellenza agroalimentare che ci sostiene anche per questa edizione”.