Mastella: “Fondi Coesione: no al ping-pong nelle aule di giustizia, serve dialogo triangolare Governo-Regione-Sindaci” 

Mastella: “Fondi Coesione: no al ping-pong nelle aule di giustizia, serve dialogo triangolare Governo-Regione-Sindaci” 

Politica

“Il Consiglio di Stato, sui Fondi Coesione, ha accolto il ricorso del ministro Raffaele Fitto e sospeso gli effetti dell’ordinanza del Tar Campania. Ritengo che questo ping-pong tra istituzioni e tribunali amministrativi, in un balletto di ricorsi e controricorsi in cui a Roma si dice il contrario di ciò che si sancisce a Napoli rischi di danneggiare solo le città ed esporre i Sindaci al rischio di vedere sfumare risorse importanti come quelle Fsc”‘.

Così in una nota il Sindaco di Benevento Clemente Mastella. 

“Sarebbe utile che si imboccasse, invece che quella delle aule della giustizia amministrativa, la strada del dialogo e della mediazione istituzionale, in una forma di triangolazione, operosa e collaborativa, tra Governo, Regione Campania e Sindaci.

Il mio appello al ministro Fitto e al Presidente De Luca è quello a levigare gli angoli e riallacciare il filo del dialogo tra le istituzioni, anteponendo ad ogni altra cosa il bene delle comunità che amministriamo.

Lo sblocco dei fondi Coesione è una necessità e un obiettivo che va raggiunto in maniera tanto rapida quanto condivisa”, conclude il sindaco Mastella.

Fioretti (Pd): “Pnrr e Fondi Sviluppo e Coesione, pagano sempre i Comuni e il Sud”

Fioretti (Pd): “Pnrr e Fondi Sviluppo e Coesione, pagano sempre i Comuni e il Sud”

Politica

Di seguito nota stampa di Floriana Fioretti, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico: “Ancora una volta sono i Comuni, e dunque le comunità – a partire dalle fasce più deboli – a pagare il prezzo delle scelte del governo Meloni. Palazzo Chigi, infatti, ancora non fornisce notizie e chiarimenti su come e quando restituirà alle amministrazioni locali i 10 miliardi di euro di finanziamenti Pnrr ‘sottratti’ nei mesi scorsi”.

“E bene ha fatto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ad alzare la voce e a rilanciare l’allarme: i Comuni fin qui hanno investito 32,7 miliardi di euro con il Pnrr, con 230mila gare già fatte: come può un Ente Locale pianificare e programmare se non sa quando saranno restituite le somme dovute? Un quadro non incoraggiante. Anche perché continua il silenzio anche sui Fondi di Sviluppo e Coesione, bloccati ormai da oltre un anno. E parliamo di risorse necessarie al rilancio e alla crescita dei nostri territori, considerando che parliamo di investimenti dedicati tutti al Sud”.

“Risulta dunque evidente la volontà politica di questo governo di sacrificare gli interessi e le aspettative del Mezzogiorno a favore di altre aree del Paese. Un film già visto negli anni dei precedenti esecutivi di centrodestra e che ci viene riproposto nuovamente oggi. Occorre una mobilitazione capace di andare oltre le appartenenze perché qui è in gioco il futuro del Meridione”.

Aree Interne, Fioretti: “Dimensionamento scolastico, un altro colpo al Sud dopo sanità, Pnrr e Fondi Coesione”

Aree Interne, Fioretti: “Dimensionamento scolastico, un altro colpo al Sud dopo sanità, Pnrr e Fondi Coesione”

Politica

“In questa settimana – e così sarà nelle prossime – si è discusso tanto di dimensionamento scolastico. A una prima e superficiale lettura si potrebbe pensare a una questione tecnica: non è così. Facendosi scudo con la denatalità e il calo degli studenti, il governo assesta un colpo micidiale alla scuola pubblica in tutto il Mezzogiorno, determinando la chiusura di diversi istituti scolastici nelle aree interne e nelle zone montane.

Altro che tecnicismo: il dimensionamento ci parla di diritti che vengono meno. Merita sostegno, dunque, l’impegno profuso dalle istituzioni per diminuire le conseguenze del colpo. Soprattutto qui, nel Sannio. Le aree interne sono territori che soffrono in maniera amplificata le difficoltà ataviche del Sud Italia. E quello che sta accadendo ora con la scuola, lo abbiamo già visto succedere con la sanità. Anche qui le scelte del governo Meloni aggravano una situazione già emergenziale.

Con il 6,3% sul totale del Pil, la spesa per la sanità pubblica in Italia resta tra le più basse d’Italia. Insomma: la lezione del Covid è stata già dimenticata.

Si era detto: più forza alla medicina territoriale, valorizzazione del personale, riduzione dei tempi delle liste di attesa, investimenti nella telemedicina. E invece si procede in direzione opposta, a tutto vantaggio della sanità privata.

E poi c’è il Pnrr, altra storia di ritardi e tagli. E’ sempre il Mezzogiorno a pagare il prezzo più alto, visto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza serviva essenzialmente a questo: a ridurre il gap tra le varie aree del Paese. Ma l’elenco prosegue con il blocco dei fondi di sviluppo e coesione. Un vero disastro!  

Occorre reagire, mettendo in campo una visione alternativa del Paese e del Mezzogiorno finalizzata ad arginare l’emigrazione intellettuale e produttiva e restituire una prospettiva concreta a territori – come il Sannio – forti di potenzialità ancora inespresse. Sia che si parli di capitale umano e realtà imprenditoriale sia che si parli di patrimonio storico, ambientale ed enogastronimico”.

Così Floriana Fioretti, consigliera comunale al Comune di Benevento per il Pd.