Fioretti (Pd): “Pnrr e Fondi Sviluppo e Coesione, pagano sempre i Comuni e il Sud”

Fioretti (Pd): “Pnrr e Fondi Sviluppo e Coesione, pagano sempre i Comuni e il Sud”

Politica

Di seguito nota stampa di Floriana Fioretti, componente della Direzione Nazionale del Partito Democratico: “Ancora una volta sono i Comuni, e dunque le comunità – a partire dalle fasce più deboli – a pagare il prezzo delle scelte del governo Meloni. Palazzo Chigi, infatti, ancora non fornisce notizie e chiarimenti su come e quando restituirà alle amministrazioni locali i 10 miliardi di euro di finanziamenti Pnrr ‘sottratti’ nei mesi scorsi”.

“E bene ha fatto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ad alzare la voce e a rilanciare l’allarme: i Comuni fin qui hanno investito 32,7 miliardi di euro con il Pnrr, con 230mila gare già fatte: come può un Ente Locale pianificare e programmare se non sa quando saranno restituite le somme dovute? Un quadro non incoraggiante. Anche perché continua il silenzio anche sui Fondi di Sviluppo e Coesione, bloccati ormai da oltre un anno. E parliamo di risorse necessarie al rilancio e alla crescita dei nostri territori, considerando che parliamo di investimenti dedicati tutti al Sud”.

“Risulta dunque evidente la volontà politica di questo governo di sacrificare gli interessi e le aspettative del Mezzogiorno a favore di altre aree del Paese. Un film già visto negli anni dei precedenti esecutivi di centrodestra e che ci viene riproposto nuovamente oggi. Occorre una mobilitazione capace di andare oltre le appartenenze perché qui è in gioco il futuro del Meridione”.

Antonella Pepe, direzione nazionale PD: “Patrioti”? Non per il Sud e per le aree interne”

Antonella Pepe, direzione nazionale PD: “Patrioti”? Non per il Sud e per le aree interne”

Politica

“Se mettiamo in fila le misure approvate da questo primo anno di governo di Giorgia Meloni, nonostante la flotta di parlamentari meridionali eletti in maggioranza, non è difficile dedurre che ci troviamo di fronte ad una maggioranza che lavora contro il sud e le aree interne.” E’ quanto si legge in una nota di Antonella Pepe, membro della direzione nazionale del Partito democratico in merito al Decreto Sud. 

“Prima il progetto dell’Autonomia differenziata, che trasferirà alle Regioni materie come scuola, politiche energetiche e, ulteriormente, la sanità, senza definire i livelli essenziali di prestazione e aumentando le differenze sociali ed economiche che già esistono nel Paese. Ora un Decreto che sequestra, in barba alla tanto decantata autonomia, il Fondo per le politiche di sviluppo  e coesione (Fsc). Parliamo di fondi destinati esclusivamente al Mezzogiorno che il governo ha deciso di centralizzare, tagliando fuori i Comuni, e che renderà più complessa la realizzazione dei progetti. Non solo, in manovra di bilancio non ci sono le coperture, che pure erano state promesse dal ministro Fitto, per i progetti definanziati dal Pnrr per la manutenzione e la cura del territorio e le infrastrutture sociali. Solo per il Sannio parliamo di oltre 120 milioni di euro.

L’intento del governo è quello di usare i fondi di sviluppo e coesione come sostitutivi dei fondi Pnrr producendo un ulteriore scippo di risorse al mezzogiorno. 

Tutto, nel silenzio totale dei nostri rappresentanti parlamentari. 
Sempre nel Decreto Sud – continua Antonella Pepe – si aboliscono le attuali Zes per riunificarle in una sola, senza un solo euro in più, senza un piano industriale e senza rendere strutturali le agevolazioni. Scompare lo sconto IRES del 50% e non saranno agevolabili gli investimenti fina a 200 mila euro.

L’unica cosa che prolifera sono le cabine di regia, con buona pace della semplificazione amministrativa e utili più ad occupare posizioni di potere per gli amici, ma non si hanno notizie sui Contratti di sviluppo o del decreto interministeriale che servirebbe per assegnare i 200 milioni di euro gia’ stanziati per finanziare gli ecosistemi dell’innovazione al Sud.

Infine, sulle aree interne. Da un anno, cioè da quando si è insediato il governo, è tutto fermo. Il Ctai, il comitato tecnico che ha il compito di coordinare e rendere note le linee guida per la predisposizione delle strategie d’area, non è mai stato convocato. Sono ancora bloccati complessivamente 250 milioni di euro, di cui 40 per la prevenzione incendi e il resto destinato ai comuni interni e alle isole minori.

Se questi sono i patrioti – conclude Antonella Pepe . che dire, povera patria.”