Motociclisti fanno cross in zona vietata: scoperti, si danno alla fuga

Motociclisti fanno cross in zona vietata: scoperti, si danno alla fuga

CronacaRegione

Il Nucleo Carabinieri Forestale di Cervinara durante le attività di controllo mirato alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico alla località montana in agro del comune di Summonte, limitrofe alla zona denominata “Campo Maggiore di Mercogliano” (Montevergine) hanno accertato la presenza di numerosi motociclisti che in sella alle loro moto da cross sprovviste di targa, praticavano attività di fuoristrada, creando profondi solchi nel terreno deturpando il paesaggio naturale.

Nonostante il tempestivo intervento e l’intimazione dell’ALT i motociclisti sono riusciti a darsi alla fuga, dileguandosi rapidamente nei boschi circostanti.

Solo un motociclista, non riuscendo a mettersi velocemente in sella al proprio motociclo, ha abbandonato l’area a bordo di un altro motoveicolo, lasciando la sua moto rotolare lungo il pendio sottostante la strada carrabile. Veniva, pertanto, eseguito sequestro del motociclo per la successiva confisca.

Fortore, ritrovato trattore rubato oltre 30 anni fa

Fortore, ritrovato trattore rubato oltre 30 anni fa

CronacaProvincia

I carabinieri della stazione di Castelfranco in Miscano, durante un controllo effettuato con i militari della stazione di Montefalcone di Val Fortore, del nucleo forestale di Castelfranco in Miscano e con personale del servizio veterinario delle ASL di Benevento e Napoli presso un’azienda agricola gestita da un uomo della Val Fortore, hanno rinvenuto, all’interno di un deposito, un trattore agricolo privo di targhe e documenti di circolazione, della cui provenienza l’uomo non ha saputo fornire plausibili giustificazioni.

Dagli immediati accertamenti eseguiti sul telaio del mezzo agricolo è risultato che era stato rubato più di trent’anni fa in Sicilia. I carabinieri sono quindi riusciti a contattare il figlio del proprietario del trattore, ormai non più in vita, il quale, commosso, li ha ringraziati per aver ritrovato quel mezzo che rappresenta per lui un caro ricordo del padre.

Al termine delle operazioni il trattore è stato sequestrato ed affidato in custodia ad un’idonea ditta e l’uomo che ne era in possesso – persona sottoposta alle indagini e, pertanto, presunta innocente fino a sentenza definitiva – è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.

Il controllo del territorio e delle attività produttive di ogni tipo viene effettuato dai carabinieri del comando provinciale di Benevento ponendo la massima attenzione su ogni aspetto ed in ogni settore, sempre in stretta sinergia con i reparti specializzati dell’Arma.

VIDEO – Abbandono e combustione illecita rifiuti: elevate sanzioni con l’uso di foto trappole

VIDEO – Abbandono e combustione illecita rifiuti: elevate sanzioni con l’uso di foto trappole

CronacaProvincia

Nel corso di un’operazione finalizzata alla repressione delle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ed in particolare al contrasto dell’abbandono e dell’abbruciamento nella provincia del Sannio, la Stazione Carabinieri Forestale di Pontelandolfo ha disposto in diversi Comuni mirate verifiche, ispezioni e controlli.

In considerazione del susseguirsi di tali violazioni in materia di rifiuti alla località “Tenzone” area P.I.P. del Comune di San Lorenzo Maggiore, i militari hanno avviato una incalzante attività di sorveglianza attraverso l’uso di foto trappole, per l’accertamento e la repressione di tale fenomeno.

L’attività posta in essere ha permesso ai Carabinieri Forestale di individuare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti, a cui sono state elevate altrettante sanzioni amministrative, per un importo complessivo di euro 4350,00.

Altresì un soggetto, intento a bruciare un cumulo di immondizia ed a constatare la progressione del fuoco prima di allontanarsi, è stato individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di illecita combustione di pattume.

Parallelamente, nelle ultime settimane, per il riscontro sul territorio di un’escalation dei reati in ambito ambientale, sono stati effettuati serrati controlli con l’installazione di ulteriori foto trappole anche alla località “Vallone Lagno”, in agro del Comune di Campolattaro.

Le accurate indagini svolte dai militari, con l’impiego di sofisticate tecnologie, hanno permesso di individuare l’autore del trasporto, sversamento e relativo abbruciamento di immondizia, quali scarti di lavorazioni edili, buste in plastica, pedane di legno e cartoni.

Peculiarmente, una donna è stata ripresa in maniera nitida dalle telecamere, nel momento in cui, dopo averne scaricato il contenuto ai lati della cunetta stradale adiacente il sito sorvegliato, ha provveduto ad innescare il fuoco e ad allontanarsi.

L’incendio, durato circa tre ore, ha generato l’esalazione di fumi potenzialmente in danno all’ambiente. La donna è stata identificata grazie alla targa del furgone, denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di abbandono e combustione illecita di rifiuti.

La P.G. operante ha provveduto al sequestro del furgone utilizzato per il trasporto dei rifiuti e dell’area interessata. Per disposizione del Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento, continueranno i controlli e le verifiche su tutto il territorio della provincia Sannita.

Il provvedimento già eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa persona è sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Taburno-Camposauro, taglio abusivo di legna in area con vincolo paesaggistico: boscaioli scappano alla vista dei Carabinieri

Taburno-Camposauro, taglio abusivo di legna in area con vincolo paesaggistico: boscaioli scappano alla vista dei Carabinieri

CronacaProvincia

Nel corso di predisposto servizio del Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di carattere ambientale del territorio compreso nel Parco Regionale del Taburno – Camposauro, i militari della Stazione CC Forestale di Sant’Agata de’ Goti, attratti dal rumore di alcune motoseghe hanno individuato un’area boschiva, compresa  nel comune di Frasso Telesino alla località “Fontana Del Soldato”, zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed a specifica tutela in quanto Riserva Generale, ove era in corso il taglio abusivo di legna di faggio. Purtroppo una vedetta intenzionalmente mimetizzatasi tra gli alberi, consentiva ai boscaioli abusivi di dileguarsi prima dell’arrivo dei Carabinieri Forestali. 

L’intervento della pattuglia ha però evitato l’ulteriore abbattimento di pregiate essenze forestali mentre la quantità di legno depezzata e pronta per essere asportata era pari a 18 quintali. L’attività si concludeva con il sequestro della legna rinvenuta ed il suo contestuale affidamento al Sindaco di Frasso Telesino. Sono in corso attività investigative per la ricerca e l’identificazione degli autori del reato. 

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’Autorità giudiziaria, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione.

In considerazione della recente criticità economica in termini di aumento dei prezzi delle fonti energetiche come il gas ed il pellet, il ricorso all’uso del legname quale fonte di riscaldamento per le abitazioni è certamente diventata la scelta favorita, determinando conseguentemente un aumento delle attività illecite correlate al taglio abusivo dei boschi. L’intervento dei Carabinieri Forestale di Benevento è un ulteriore riscontro all’azione di contrasto, avviata sin da questa estate ed intensificata secondo i profili delineati anche dall’Accordo di Programma con l’Ente Parco.

Ricordiamo infatti che analoghi rinvenimenti di legna avvenivano nel mese di Novembre scorso, quando i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento, congiuntamente al personale della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento e di Pontelandolfo deferivano in stato di arresto alla Procura della Repubblica di Benevento un soggetto colto nella flagranza del reato di furto aggravato di legna di essenze forestali, ubicate in area demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico – ambientale, sequestrando circa 30 quintali di legna pronti per la commercializzazione, nonché macchine agricole e motosega a catena, utilizzate per l’abbattimento degli alberi ed il taglio del legname; oppure quando nel mese di Ottobre scorso, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento eseguirono un’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Benevento nei confronti di un soggetto ritenuto gravemente indiziato di furto aggravato di legna in concorso con altre due persone, già precedentemente tratte in arresto per lo stesso fatto reato. In questo evento il provvedimento scaturì da una precedente operazione in cui furono sequestrati 6 quintali di legna, in area boschiva demaniale del Parco Regionale del Matese, alla località Pesco Rosito del Comune di Pietraroja.

Monte delle Guardie| Lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazioni: denunciate due persone

Monte delle Guardie| Lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazioni: denunciate due persone

CronacaProvincia

A seguito di articolate indagini avviate nei mesi scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento hanno deferito alla competente Autorità giudiziaria due persone per aver svolto, in assenza di autorizzazioni, dei lavori su beni paesaggistici, conseguentemente distrutto e deturpato aree classificate di bellezza naturale, sulla quale sarebbe stata poi edificata una costruzione come rinvenibile da scia presentata al Comune competente, in zona boscata il cui soprassuolo è stata recentemente percorso dal fuoco, nonché prodotto falsa attestazione in atto pubblico.

Grazie anche all’ausilio di un drone, emergeva infatti, in località “Monte delle Guardie” la presenza di un’area oggetto di lavorazioni sospette caratterizzate dalla presenza di lavori di taglio ed estirpazione di alberi e arbusti, apertura piste tramite mezzi meccanici, risagomatura e sbancamento terreni, distruzione di superficie boscata e realizzazione di un piazzale con fondo in pietrisco (il tutto propedeutico all’ edificazionedi una struttura edilizia).

Inoltre, l’intera area di 4000 mq era stata già percorsa da fuoco e quindi vincolata dalla legge 353 del 2000, che vieta ogni tipo di mutamento di destinazione delle aree percorse da fuoco.

Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Furto di legna nel Parco del Matese: sequestrati sei quintali di faggio

Furto di legna nel Parco del Matese: sequestrati sei quintali di faggio

CronacaProvincia
I militari, inoltre, hanno recuperato e stimato circa cinquanta quintali di legna, già depezzata e pronta per essere trasportata.

I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Benevento, in un’operazione volta alla tutela dei boschi, coadiuvati dalle Stazioni Carabinieri Forestale di Cerreto Sannita e Benevento, nei giorni scorsi hanno tratto in arresto in flagranza di reato due uomini, posti agli arresti domiciliari, prima del rito per direttissima da parte dell’Autorità Giudiziaria (svoltosi nella giornata di ieri con la convalida dell’arresto e la rimessa in libertà dei soggetti) in quanto responsabili di furto aggravato di legna di faggio, in area demaniale nell’ambito del territorio del Parco Regionale del Matese, tra l’altro zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Un terzo soggetto è stato denunciato in stato di libertà. i militari hanno recuperato e stimato circa cinquanta quintali di legna, già depezzata e pronta per essere trasportata.

I fatti sono avvenuti nella tarda serata di ieri, in agro del Comune di Pietraroja alla località Pesco Rosito. A seguito dell’operazione, sono stati posti sotto sequestro circa sei quintali di legna, risultati pronti per il trasporto mediante un SUV, oltre ad una motosega e altri materiali utilizzati per il taglio abusivo degli alberi.

Altresì, i militari hanno recuperato e stimato circa cinquanta quintali di legna, già depezzata e pronta per essere trasportata. Vista la recente criticità in termini di aumento dei prezzi delle fonti energetiche come il gas ed il pellet, il ricorso all’uso del legno quale fonte di riscaldamento delle abitazioni potrebbe diventare la scelta privilegiata, avendo come conseguenza un aumento delle attività illecite legate al taglio abusivo di boschi. Il previsto taglio del consumo del gas ed il conseguente incremento del prezzo, ha provocato un’impennata dei prezzi al dettaglio del legname, tanto che da un monitoraggio si sta registrando una crescita dei prezzi che va dal 20 al 50 %.   

Pertanto, i controlli verranno intensificati in tutte le aree boscate della provincia di Benevento, affinché il bosco non diventi una fonte di approvigionamento per gli ecocriminali.

L’intera filiera del legno dal taglio furtivo, trasporto e commercio verrà attenzionata attraverso controlli mirati presso le ditte autorizzate, lungo le arterie stradali e attraverso l’uso dei droni per osservare dall’alto le aree montane più impervie e di più difficile accesso.

Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi innocenti fino a sentenza definitiva.

Autofficina abusiva: sequestrate apparecchiature elettroniche e utensili. Titolare segnalato alla Procura

Autofficina abusiva: sequestrate apparecchiature elettroniche e utensili. Titolare segnalato alla Procura

CronacaProvincia

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sant’Agata de’ Goti nell’ambito di una specifica campagna di controllo del territorio, finalizzata all’accertamento di eventuali compromissioni delle matrici ambientali da parte di insediamenti artigianali e/o industriali, hanno individuato in agro di quel Comune alla località Reullo, un’attività di autoriparazioni meccaniche priva di qualsiasi autorizzazione amministrativa, ubicata nell’ area del “Parco Regionale Taburno Camposauro” zona di notevole interesse paesaggistico, nonché prospiciente le sponde del torrente “Reullo”. In particolare, l’azienda non era iscritta nei registri della Camera di Commercio di Benevento e durante il controllo, nel corso del quale si appurava che era in atto attività lavorativa all’interno dei locali dell’autofficina sono stati rinvenuti numerosi veicoli smontati per la riparazione e pezzi meccanici. Ed ancora, nel piazzale adiacente veniva riscontrato il deposito di rifiuti metallici (componenti fuori uso di autoveicoli, di motoveicoli, di attrezzi agricoli), di rifiuti plastici (componenti fuori uso di motoveicoli) e di numerosi pneumatici usurati.

Al proprietario, venivano contestate violazioni in materia amministrativa e penale con sanzioni di carattere pecuniario con contestuale sequestro amministrativo e penale, ai fini della confisca, di tutte le apparecchiature elettroniche e degli utensili utilizzati per lo svolgimento dell’attività.

Pertanto il titolare dell’opificio veniva segnalato alla Procura della Repubblica di Benevento per “attività digestione di rifiuti speciali non autorizzati ed omessa comunicazione e tenuta dei registri obbligatori e relativi formulari” prodotti.

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, è stata sottoposta alla convalida dell’AA.GG, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi innocenti fino a sentenza definitiva.

Taglia castagno in bosco protetto: denunciato 30enne

Taglia castagno in bosco protetto: denunciato 30enne

CronacaRegione
L’uomo dovrà rispondere di “Furto aggravato”, “Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” e “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali”.

SERINO. Prosegue l’azione dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati di furto e commercializzazione illecita dei prodotti legnosi, che vanno a detrimento del prezioso patrimonio boschivo dell’Irpinia con le note conseguenze in termini, tra l’altro, di deturpazione del paesaggio e dissesto idrogeologico.

Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri della Stazione Forestale di Serino hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un trentenne di Volturara Irpina per “Furto aggravato”, “Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” e “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali”. L’uomo è stato colto in flagrante mentre con una motosega tagliava delle piante di castagno in un bosco appartenente al patrimonio demaniale del comune di Santo Stefano del Sole, all’interno di un’area protetta del Parco Regionale dei Monti Picentini.

Sottoposta a sequestro la motosega e una quindicina di piante, alcune già depezzate.

Alla medesima Autorità Giudiziaria:

  • i Carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un’azienda boschiva per “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali” e “Vendita di legname in assenza di tracciabilità”: dalle indagini è emerso che la ditta, nel territorio del comune di Avella, aveva proceduto al taglio di circa 2mila metri quadrati di bosco ceduo senza munirsi delle necessarie autorizzazioni e commercializzato la legna così ottenuta.

L’area interessata, sottoposta a vincolo idrogeologico, ricade all’interno del perimetro del “Parco Regionale del Partenio” e del Sito di Interesse Comunitario “Dorsale dei Monti del Partenio”.

Elevate altresì sanzioni amministrative sia a carico del titolare dell’azienda che del proprietario del terreno;

  • i Carabinieri della Stazione Forestale di Sant’Angelo dei Lombardi hanno denunciato in stato di libertà un 60enne di Vallata per “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali”: nel territorio del comune di  Andretta, all’interno di un’area sottoposta a vincolo idrogeologico nonché Sito di Importanza Comunitaria, l’uomo aveva, senza attuare la prevista procedura di “screening” per la determinazione della significatività dell’intervento sul sito ricadente nella “Rete Natura 2000”, asportato la vegetazione presente e livellato il fondo, trasformandolo da area incolta a terreno soggetto a periodica lavorazione.