Il ministro Pichetto Fratin incontra gli imprenditori sanniti

Il ministro Pichetto Fratin incontra gli imprenditori sanniti

AttualitàDalla Provincia
Appuntamento in programma per lunedì 11 settembre, alle ore 11.30, presso la sede della IVPC di San Marco dei Cavoti.

Lunedì 11 settembre alle ore 11.30, presso la sede della I.V.P.C. SRL in Contrada Leccata SNC, San Marco dei Cavoti, Confindustria Benevento riceverà in visita il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Gilberto Pichetto Fratin.

L’iniziativa nasce su proposta dell’On. Francesco Maria Rubano, capogruppo di Forza Italia nella VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati per avviare un confronto costante con il Governo su tematiche energetiche ed ambientali riguardanti il territorio.

La provincia sannita svolge da tempo un ruolo di primaria importanza nella produzione di energie rinnovabili e grazie alla sua conformazione geografica e demografica, ha le potenzialità per diventare un modello virtuoso di sviluppo in materia ambientale e di economia circolare.

Si tratta di una vocazione che per essere opportunamente valorizzata deve avere un forte raccordo tra le istituzioni deputate alla programmazione, il mondo della formazione incaricato di creare le figure professionali, la ricerca per soddisfare un settore in continua evoluzione, l’imprenditoria che ha già dimostrato di saper e voler investire.

Alcuni primi spunti saranno forniti al Ministro in un documento, redatto anche con il supporto dell’Associazione Nazionale Energia del Vento, che rappresenta un work in progress, dal quale partire per la costruzione di una strategia condivisa di territorio in materia ambientale ed energetica.

L’incontro aperto ad istituzioni, sindaci, ordini professionali, associazioni di categoria e imprese vedrà, dopo i saluti istituzionali, gli interventi dell’on. Francesco Maria Rubano, del Presidente di Confindustria Benevento Oreste Vigorito, dell’on. Fulvio Martusciello e le conclusioni del Ministro Pichetto Fratin.

Modera i lavori Pierluigi Melillo direttore Ottochannel.

Produrre più energia con minore consumo di suolo: Vigorito presenta il progetto “Fortore”

Produrre più energia con minore consumo di suolo: Vigorito presenta il progetto “Fortore”

AttualitàDalla Provincia

Benevento è la seconda provincia del Mezzogiorno per produzione di energia da fonti rinnovabili dopo Cosenza. E qui, dove i primi parchi eolici sono stati realizzati quasi trent’anni fa, si pone l’esigenza di sostituire e innovare.

Ha proprio questo scopo il progetto Fortore – si legge su Il Sole 24 – : lo ha proposto la IVPC, azienda avellinese che costruisce e gestisce impianti eolici nelle regioni meridionali che fa capo a Oreste Vigorito, oggi anche presidente di Confindustria Benevento. Il progetto prevededi realizzare un forte aumento di produzione di energia eolica con minore consumo di suolo. Insomma, un piano da far partire subito, con la fame di energia generata dalla guerra del gas, senza se e senza ma.

Ma, al contrario, il progetto Fortore ha già atteso nove lunghi mesi e solo pochi giorni fa ne è stata comunicata la “ammissibilità alla Valutazione di impatto ambientale” da parte del ministero della Transizione ecologica.

In cosa consiste il Piano per il Fortore? Vigorito lo illustra così: «Intendiamo sostituire i generatori eolici che abbiamo installato nelle province di Benevento e di Foggia negli anni tra il 1995 e il 2000. Siamo stati precursori in Italia. Oggi abbiamo l’esigenza, ancora una volta da precursori, di rinnovare il parco macchine poiché nel giro di pochi anni rischiamo che si fermino e diventino torri dismesse: quindi inutili e portatrici di degrado».

Vigorito spiega meglio il progetto e chiarisce che con tecnologie più avanzate una sola macchina eolica può fare il lavoro di sette del vecchio tipo, anzi, può produrre il 30% di energia in più. «Proponiamo un revamping – aggiunge Vigorito – al posto delle 280 attuali torri eoliche della valle del Fortore, potrebbero essercene solo 38. Una operazione che successivamente potrebbe essere replicata anche altrove».

Dopo la Via da parte del ministero il progetto che supera la produzione di 30 megawattora, dovrà cominciare l’iter in Regione Campania. Se e quando le autorizzazioni saranno state rilasciate, ci vorranno 13 mesi per la realizzazione dell’opera: smontaggio e smaltimento delle vecchie pale eoliche, costruzione di opere civili e montaggio di nuovi impianti. «Il problema – segnala Vigorito – è che è difficile in questo periodo procurarsi gli impianti, a causa di una forte richiesta proveniente da vari Paesi del mondo. Una volta ordinati a produttori danesi o tedeschi bisogna attendere tra i 13 mesi e i due anni per la consegna».