Presentato il libro “La nave di Caronte Immagini dall’Aldilà a Bisanzio”

Presentato il libro “La nave di Caronte Immagini dall’Aldilà a Bisanzio”

Cultura
Il dibattito con uno degli autori, Tommaso Braccini, e la giurista e storica Aglaia McClintock, ha appassionato gli studenti del primo anno di Giurisprudenza. 
Giuseppe Sauchella, Amministratore Unico di Sannio Europa: “Queste iniziative alimentano il fermento culturale che intendiamo contribuire a costruire. A Sannio Europa riconosciuto un ruolo di centro propulsore della vita culturale” 

Nella splendida cornice della Sezione Egizia del Museo del Sannio, lunedì scorso, è stato presentato il libro “La nave di Caronte. Immagini dall’Aldilà a Bisanzio” di Luigi Silvano Tommaso Braccini. 

Ne hanno discusso Tommaso Braccini, docente di Filologia Classica e Folklore dell’antichità e del medioevo greco all’Università di Siena, e Aglaia McClintock, giurista e storica, docente di Istituzioni e storia del diritto romano presso il Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi quantitativi nell’Università del Sannio,  

Il dibattito ha coinvolto gli studenti del primo anno di Giurisprudenza per i molti risvolti giuridici dell’immaginario bizantino dell’aldilà. L’incontro ha riscosso un grande successo per i tanti temi toccati: dal complesso procedimento fiscale che dovevano affrontare i defunti per poter sperare di accedere al Paradiso, ai morti irrequieti per morte apparente, ai morti scomunicati, alla mancata decomposizione dei corpi dei defunti considerata prova tangibile del peccato. Nell’antichità bizantina il confine tra la vita e morte era assicurato da una serie di procedure che garantivano l’incolumità della comunità dalla contaminazione esercitata da tali cadaveri ancora inesorabilmente legati ai corpi a causa del male che avevano compiuto.  

La riflessione sul confine tra la vita e la morte e le inevitabili zone di ambiguità tra esse interessa tutt’ora il nostro presente e resta al centro di un costante dibattito giuridico, filosofico e religioso. 

Moltissime le domande degli studenti che hanno potuto constatare come l’immagine del vampiro seducente, oggetto recente di film e serie televisive, sia una costruzione letteraria di origine ottocentesca. Nelle attestazioni più antiche i vampiri sono descritti con corpi gonfi e deformi per nulla interessati al sangue dei vivi. Braccini si è inoltre soffermato su alcune rare testimonianze di vampiri in Italia riconducibili a Larino e vagliate dall’Arcidiocesi di Benevento nel 500. 

L’evento, che rientra nella Rassegna “I libri del Centro Ama -Antropologia del mondo antico”, è stato organizzato e promosso da Provincia di Benevento, Sannio Europa, Università degli Studi del Sannio e Rete Museale della Provincia di Benevento. 

“Queste iniziative – sottolinea l’Amministratore Unico di Sannio Europa, Giuseppe Sauchella – alimentano il fermento culturale che intendiamo contribuire a costruire.  Con Sannio Europa stiamo portando avanti un programma di eventi che mirano a valorizzare una rete di saperi e competenze di alto valore e il nostro patrimonio storico, artistico e architettonico. L’apprezzamento riscontrato ad ogni iniziativa ci spinge a proseguire in quest’azione di rigenerazione territoriale.  Le nostre potenzialità e risorse hanno bisogno di spazi e occasioni di rilancio e di visibilità. A Sannio Europa viene ormai riconosciuto un ruolo di centro propulsore della vita culturale e ne siamo orgogliosi” .