Pnrr, finanziato progetto Asia per impianto all’ex Laser

Pnrr, finanziato progetto Asia per impianto all’ex Laser

AttualitàBenevento Città

Il dipartimento Sviluppo Sostenibile del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con decreto, ha ammesso a finanziamento il progetto presentato dall’Asia, di concerto con il comune di Benevento, per la creazione di un impianto destinato alla selezione e alla valorizzazione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio nella struttura ex Laser di contrada Olivola.

L’intervento, a valere sui fondi del Pnrr – misura M2C1.1.I1.1 – Linea B, prevede un contributo a fondo perduto di oltre 3,2 milioni di euro e si è posizionato ottavo in Italia nella graduatoria stilata dal dicastero e sesto nel Centro Sud con un punteggio di 75,47. 

Nell’impianto che sarà realizzato potranno essere separati automaticamente i metalli, alcune plastiche e i restanti imballaggi che, dopo le operazioni di pesatura, saranno scaricati in box idonei.

La linea di selezione potrà trattare 4.160 tonnellate annue, pari a circa 8 tonnellate al giorno. E’ prevista una superficie coperta di 3.500 metri quadri, destinata ad uffici, fabbricati di trattamento ed aree magazzino prodotti, ed una scoperta di 7.000 metri quadri per piazzali ed aree di manovra automezzi.

Il finanziamento ricevuto dal ministero – ha commentato l’amministratore unico dell’Asia, Donato Madaro – premia la politica aziendale di innovazione e implementazione che stiamo portando avanti da alcuni anni insieme all’amministrazione comunale.

Un dato confermato anche dal punteggio ottenuto e dalla graduatoria finale. L’impianto di contrada Olivola ci permetterà di migliorare ulteriormente il tasso di recupero e riciclo della raccolta differenziata diminuendo il quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica per offrire ai cittadini un servizio sempre più qualificato“.

Laser intra-coronarico per PTCA complesse: primo caso al Fatebenefratelli

Laser intra-coronarico per PTCA complesse: primo caso al Fatebenefratelli

AttualitàBenevento Città

Uno strumento in più è da oggi disponibile per effettuare una angioplastica coronarica (PTCA) complessa al Fatebenefratelli di Benevento. Per la prima volta in provincia, martedì 12 Febbraio, nel laboratorio di Emodinamica, il Dott. Bruno Petruzziello, responsabile dell’Unità di Emodinamica, ed il Dott. Eugenio Laurenzano, con l’attenta supervisione del Prof. Bruno Villari, responsabile dell’UOC, ed il fondamentale ausilio del personale infermieristico e tecnico, hanno eseguito una PTCA con utilizzo di laser intracoronarico.

La PTCA tradizionale, quella cioè basata esclusivamente su dilatazione di cateteri a palloncino ed applicazione di stent a rilascio di farmaco, in una percentuale non trascurabile di pazienti non è praticabile. Una delle cause che più frequentemente rende un PTCA complessa e talora non fattibile è la presenza di massive calcificazioni coronariche. Già da diversi anni, nel Laboratorio di Emodinamica del Fatebenetrelli, per questa tipologia di pazienti si pratica la litotrissia intracoronarica, procedura sicura ed efficace ma purtroppo non sempre utilizzabile. E’ stato questo il caso che hanno dovuto affrontare i cardiologi interventisti del Fatebenefratelli: stenosi 99% severamente calcifica dell’arteria interventricolare anteriore (la principale tra le arterie coronarie) non dilatabile con PTCA tradizionale in paziente non trattabile chirurgicamente per severa comorbilità. 

Si è quindi deciso di utilizzare il laser intracoronarico, uno strumento che mediante una sonda (di diametro < 1 mm) inserita nella coronaria eroga un fascio di luce laser direttamente sulla placca e permette in pochi secondi (solo 15 in questo caso) di frantumare il calcio intra-coronarico così da rendere possibile il successivo impianto dello stent. Il tutto con paziente sveglio ed utilizzo esclusivo di anestesia locale. Il laser utilizzato è un laser cardiovascolare di nuova generazione (CVX 300) che genera un fascio di luce fredda in grado di agire selettivamente sulla placca che ostruisce la coronaria “polverizzandola” senza danneggiare la parete del vaso o le altre strutture circostanti. Agisce attraverso un meccanismo fotochimico che porta alla rottura dei ponti intermolecolari ed al collasso della placca e la generazione di una potente onda sonora che permette la fratturazione della componente di calcio, anche la più severa, della placca stessa.

Questo nuovo strumento terapeutico sarà d’ora in poi disponibile al Fatebenetratelli così da poter trattare con successo pazienti che, fino a questo momento, erano destinati alla cardiochirurgia o, peggio, ad esclusiva terapia medica se anziani e/o con importanti patologie concomitanti.