Il Benevento perde 5-1 contro la Juventus Next Gen al Vigorito nel match valido per il primo turno della fase a gironi dei play-off di Serie C 2024-25 e dice addio ai sogni per gli spareggi promozione.
Pronti e via, la Giovane Signora passa in vantaggio al 14esimo: Pietrelli penetra in area di rigore e, dopo aver saltato Talia (con un rimpallo) e Simonetti, fa partire un sinistro da posizione defilata che coglie impreparato Manfredini sul primo palo. Quattro minuti dopo la Strega resta anche in inferiorità numerica: Afena-Gyan scappa via a Berra, che da ultimo uomo gli trattiene la maglia e viene espulso. Al 28esimo i bianconeri raddoppiano: Cudrig sfrutta un rimpallo, si libera dalla marcatura di Capellini e batte Manfredini. I giallorossi non reagiscono e la squadra di Brambilla cala il tris nel secondo dei tre minuti di recupero: dal corner di Faticanti, l’ex Guerra viene colpevolmente lasciato libero e appoggia in rete.
Dopo la ribattuta del calcio d’inizio arriva il momentaneo 3-1 dei sanniti, firmato Perlingieri dopo un cross dalla destra di Lamesta. Nella ripresa, però, la storia del match non cambia: Lanini sbaglia a tu per tu con Daffara al 56esimo e, un minuto dopo, Guerra buca nuovamente Manfredini su un altro calcio d’angolo di Faticanti. Al 73esimo i piemontesi chiudono definitivamente la gara grazie al tap-in vincente di Cudrig (doppietta anche per lui) sull’assist di Villa.
Manfredini 4,5: Confermato tra i pali anche in virtù di una condizione non ottimale di Nunziante, si fa sorprendere sul suo palo in avvio e poi subisce altre quattro reti. Forse avrebbe potuto fare di più in alcune occasioni, ma la linea difensiva è stata (come la squadra in generale) a dir poco assente.
Simonetti 3: E’ il jolly della Strega e di Auteri, ma contro i bianconeri è autore di una prestazione da incubo. Viene saltato facilmente da Petrelli in occasione dell’1-0 e da Villa nel 5-1, dimostrando di avere una buona spinta e qualità offensiva (vedasi l’imbucata per Lanini) ma un’impreperazione difensiva.
Berra 3: Il Capitano del Benevento nel momento di maggior bisogno, leadership ed esperienza viene meno. Ingenuo nel commettere una trattenuta gratuita, data probabilmente più dalla foga e della confusione che dall’effettività necessità di fermare Afena-Gyan. Condiziona la gara, e tanto, in negativo.
Capellini 4,5: Con la fascia al braccio dopo l’espulsione di Berra, è provvidenziale nell’evitare il 2-0 sull’asse Guerra-Comenencia al 28esimo. Un minuto prima aveva commesso una possibile leggerezza, due minuti dopo invece perde completamente Cudrig per il raddoppio bianconero. E’ in scadenza, chissà.
Sena 5: E’ uno dei meno responsabili della debacle giallorossa al Vigorito, così come dell’intero girone di ritorno visto che ha avuto l’occasione di esprimere le proprie qualità solo nel finale di stagione. Fa ciò che può, provando a contrastare gli attacchi bianconeri, ma viene risucchiato dall’assenza di difesa. Dal 17’s.t. Oukhadda 4: Subentra con uno spirito e una forza di volontà ai minimi storici. Carica il destro da fuori poco dopo il suo ingresso in campo: palla in curva. Sbaglia i passaggi più semplici e si rintana. Un’istantanea del 2025, suo e del Benevento.
Talia 5: Uno dei pochi a provarci, dimostrando una personalità e un carattere che nessuno ha eguagliato nella serata del Vigorito. Nonostante qualche errore di troppo, sia nelle conclusioni sia nei passaggi, non viene mai meno a livello di impegno e attaccamento alla maglia.
Prisco 4: Avvio shock, come quello dell’intero organico giallorosso, che ne condiziona psicologicamente la prestazione. Da una sua palla persa, infatti, nasce l’1-0 di Pietrelli, poi il resto diventa (purtroppo anche per lui) una conseguenza e un concatenarsi di errori ed eventi negativi.
Lamesta 3,5: Tanti, tantissimi errori. Anche gli appoggi più semplici per l’ex Rimini diventano fonte di sviste e abbagli. Suo l’assist per Perlingieri allo scadere del primo tempo, ma è l’unica sua azione che ha un esito positivo. Dal 1’s.t. Lanini 3,5: Auteri prova a giocarsi la carta raffigurante l’attaccante torinese per provare, vuoi per moto d’orgoglio e vuoi per effettiva miglior qualità, a rimontare una gara il cui destino sembrava già scritto. Fallisce a tu per tu con Daffara, sbagliando il controllo, poi non si fa più notare.
Pinato 4: Inizialmente è uno dei pochi ad approcciare bene, o quantomeno meglio dei compagni. Poi, però, viene risucchiato dalla spirale di confusione e l’inferiorità numerica lo costringe a rincorrere. Non una sua caratteristica, visto che il suo compito sarebbe stato dare qualità alla trequarti. Dal 30’s.t. Acampora S.V.: Entra in campo nell’ultimo quarto d’ora probabilmente per provare a fornire qualche traccia in più tra le linee rispetto a Pinato. Offre un bel cross nel finale di gara, non seguito dai compagni, ma ovviamente la partita era già compromessa da tempo.
Starita S.V.: Pronti e via, Strega sotto di un gol e poco dopo anche in inferiorità numerica. Auteri, che gli aveva dato fiducia facendolo partire dal 1′ per la seconda gara consecutiva, lo sacrifica per coprirsi maggiormente in fase difensiva. Dal 23’p.t. Viscardi 4: Entra a freddo dopo l’espulsione di Berra ma, come tutto il reparto arretrato, viene travolto dagli attacchi bianconeri e non riesce ad opporsi in alcun modo.
Perlingieri 4,5: Il primo tempo è da incubo per tutta la squadra, gli arrivano pochi palloni e commette qualche errore di troppo. Prova a dare una scossa nel recupero del primo tempo con la rete del 3-1, fuori luogo alla luce del momento l’esultanza post-gol. Positivo poco prima l’appoggio non sfruttato da Pinato. Dal 17’s.t. Manconi 4: Entra in campo poco dopo l’ora di gioco, ma non riesce a farsi notare in alcun modo. Il suo ingresso non cambia comunque la storia dell’incontro, tanto da risultare impalpabile.
Auteri 4: Il “suo” Benevento chiude la stagione con un disastro. L’atteggiamento mostrato in campo dai suoi giocatori è stato a dir poco inaccettabile e l’espulsione del Capitano per fallo da ultimo uomo dopo un avvio shock (ma ancora a portata di rimonta) non ha fatto altro che constatare la crisi dei calciatori e ovviamente condizionare pesantemente l’esito della gara. Anche 11vs11, però, sembrava evidentemente come i giovani della Juventus Next Gen ne avessero evidentemente di più. Il tecnico siciliano paga anche degli errori noti, come la mancata marcatura a uomo sui calci piazzati (due dei cinque gol sono arrivati da corner) e la convinzione in alcune scelte (rivelatesi quantomeno discutibili) di campo. Dopo un girone di ritorno del genere, d’altronde, non ci si poteva aspettare un miracolo nei play-off, anche se un lumicino di speranza si era acceso. Sicuramente non ci si aspettava un atteggiamento del genere, ecco. Peccato per l’esito della stagione, che potrebbe rischiare di rovinare l’immagine del tecnico siciliano, in scadenza e che probabilmente non rinnoverà. Tante se non gran parte delle responsabilità, comunque, sono a carico della società e di una rosa carente, a livello di organico e psicologicamente.
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Giugliano-Benevento 1-2, le pagelle dei giallorossi
Il Benevento vince 2-1 contro il Giugliano al De Cristofaro nel derby valido per la trentottesima e ultima giornata della Serie C 2024-25, la diciannovesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri fa registrare il ritorno alla vittoria dopo la sconfitta contro il Trapani, trovando il secondo successo esterno consecutivo dopo quello in casa dell’Audace Cerignola. I giallorossi chiudono la regular season al sesto posto, in virtù della contemporanea vittoria del Catania: ai play-off i sanniti sfideranno la Juventus Next Gen.
Pronti e via, padroni di casa pericolosi dopo neanche due minuti: Baldé apparecchia per il sinistro dal limite di Celeghin, vola Manfredini che riesce ad alzare la sfera sopra la traversa. Cominciano a guadagnare campo gli ospiti, che passano a condurre al 19esimo: Russo respinge il tentativo di testa di Simonetti ma, sulla ribattuta, si avventa Capellini che col sinistro segna il gol del vantaggio. Attaccano i sanniti: al 22esimo Talia si vede murare la conclusione col mancino, due minuti dopo Starita dal cuore dell’area di rigore calcia incredibilmente alto. Ancora Benevento vicino al raddoppio alla mezz’ora: contropiede micidiale di Lamesta che, a tu per tu con Russo, prova a piazzarla con il sinistro ma l’estremo difensore gialloblù riesce ad allungarsi e a toccare in corner. Nella ripresa i Tigrotti provano a farsi vedere maggiormente in avanti, alla ricerca del pari, ma è la Strega ad avere le occasioni migliori: al 63esimo Pinato allarga per Perlingieri che, da buona posizione, col sinistro trova solo l’esterno della rete. Il 2-0 giallorosso arriva al 74esimo: filtrante di Sena per l’inserimento di Pinato, che supera Russo in uscita con un pallonetto e accompagna la sfera in rete con lo sguardo. Cambi da una parte e dall’altra, tra cui Lanini: pochi minuti dopo il suo ingresso in campo l’attaccante torinese colpisce il palo col mancino e, all’84esimo, si divora il gol del 3-0 allargando troppo il destro a pochi passi da Russo. Sul ribaltamento di fronte, in modo rocambolesco a causa di una deviazione di Tosca, arriva l’1-2 casalingo con Nepi. Poco cambia nel finale.
Manfredini 6+: Schierato titolare al posto di Nunziante, l’esperto portiere giallorosso è costretto a rispondere presente fin dai primissimi minuti. Dopo neanche due giri di lancette, infatti, Celeghin lo impegna con un sinistro dal limite ma lui vola. Per il resto ordinaria amministrazione. Nulla può sul gol.
Simonetti 6,5: Il ruolo di terzino destro si aggiunge alla miriadi di posizioni che ha ricoperto in questa stagione, tra le altre cose con ottimi risultati. E’ un vero e proprio jolly e Auteri lo sfrutta così. A destra si comporta bene, intelligentemente, così come quando viene dirottato a sinistra. E ci mette la testa nell’1-0.
Berra 6+: Il Capitano del Benevento si comporta in modo ordinato e diligente quando schierato da centrale, anche perché il reparto offensivo del Giugliano per vie centrali non riesce a impensierire la retroguardia giallorossa. Qualche problema in più glielo crea invece Njambé, una volta dirottato a destra.
Capellini 7: Attento e preciso sugli attaccanti gialloblù (Padula prima e Nepi poi) insieme al compagno di reparto, segna un 1-0 tanto bello quanto importante con un gran destro al volo sugli sviluppi di un corner e si lascia andare a un’esultanza sfrenata. E’ in scadenza, ma festeggia così le 80 gare in giallorosso.
Sena 7-: E’ la sorpresa del finale di stagione della Strega, ma forse anche un po’ il rammarico. In un 2025 in cui Viscardi era scomparso dai radar e Ferrara non c’era mai entrato, la soluzione più naturale e per cui lo stesso Auteri si mangia le mani era lanciarlo prima. Fantastico il lancio per il 2-0 di Pinato, grande gara. Dal 39’s.t. Tosca 5,5: Con il suo ingresso fa scalare Berra sulla corsia destra riportando Simonetti sull’out mancino e lui si posiziona sul centro-sinistra. I cambiamenti non vengono subito compresi e arriva il 2-1 di Nepi, che lo vede protagonista con una deviazione a dir poco maldestra ad anticipare Manfredini.
Talia 6,5: Conferma ancora una volta di essere il motore del Benevento. Illumina la manovra giallorossa ed è sempre al centro delle trame offensive più interessanti, con una quantità e qualità di corsa in grado di fare la differenza. Riesce anche ad arrivare alla conclusione in qualche frangente, ma non trova la porta.
Prisco 6+: Tornato in coppia con Talia, scalzando Acampora, viaggi a ritmi più sostenuti rispetto al compagno di reparto ma offre una prova d’intelligenza e di geometria come spesso gli abbiamo visto fare. Gioca con personalità, facendosi vedere dai compagni e offrendo valide alternative di passaggio.
Lamesta 6+: Uno dei due confermati del quartetto offensivo, si conferma una spina del fianco per la difesa avversaria e per Oyewale anche a causa della sua elevata velocità. Alla mezz’ora in contropiede cerca la precisione, ma trova le dita di Russo. Fisicamente sta bene, ora deve essere più lucido sottoporta. Dal 33’s.t. Lanini 6-: Era in ballottaggio con Starita e Perlingieri, ma si è dovuto accomodare in panchina e, una volta entrato, ha fatto quello che gli viene meglio: incidere. Poco dopo il suo ingresso in campo si accentra ma trova solamente il palo, poi all’84esimo ha tutto il tempo per mirare ma si divora il tris.
Pinato 7: Tra le linee sa far male, ma davvero tanto. Terzo gol nelle ultime quattro partite per il numero 14 brianzolo, che si conferma in grado di legare ottimamente centrocampo e attacco e di farsi trovare nel vivo del gioco. Prima prova a mandare in porta i compagni, poi disegna un pallonetto perfetto per il 2-0. Dal 33’s.t. Acampora S.V.: Neanche venti minuti, considerando anche il recupero, in cui non riesce a incidere in alcun momento in una fase della partita che richiedeva ripiegamenti e capacità di soffrire per poi, magari, colpire in velocità. Non si fa affatto notare, quindi risulta difficile dargli una valutazione.
Starita 5,5: Come sempre scende in campo con impegno e tanta volontà, cercando di mettersi in mostra. Diversi, infatti, sono i ripiegamenti difensivi, che però forse gli tolgono qualcosa a livello di lucidità in zona gol: nel primo tempo spara alto da ottima posizione, nella ripresa non allarga a Lanini e perde palla.
Perlingieri 6: Tornato titolare a distanza di un mese e mezzo dall’ultima volta, offre tanto lavoro sporco come spesso gli è capitato di fare. Il suo 2025, però, si conferma stregato: come accaduto a Cerignola, non è lucido sottoporta a si divora un gol nella ripresa su invito di Pinato. L’ultima rete risale a dicembre. Dal 45+2’s.t. Viscardi 6: Perlingieri non era al top della condizione dopo il colpo alla spalla subito e, precauzionale, il Mister decide di risparmiargli il recupero. Nei due-tre minuti concessi, comunque, Viscardi compie due interventi positivi: chissà che presto non possa tornare a pieno ritmo nelle rotazioni.
Auteri 6,5: Il “suo” Benevento, nell’ultima gara di campionato, fa registrare la seconda vittoria esterna consecutiva e riprende quanto fatto a Cerignola dopo l’interruzione casalinga contro il Trapani. Nonostante il successo, però, i tre punti non consentono alla Strega di agganciare il quinto posto, alla luce della vittoria in contemporanea del Catania nello scontro diretto contro il Potenza. Ora i giallorossi, domani prossima, ospiteranno la Juventus Next Gen: una sfida ostica, in cui servirà il supporto incessante del Vigorito. E proprio ai tifosi è stato rivolto l’appello sia del trainer siciliano sia del Presidente Vigorito: poggiare le armi e indossare le sciarpe, per sostenere la compagine sannita nei play-off. Un torneo a parte, difficile, a cui il Benevento sicuramente arriva in maggior fiducia. Ora il campionato è terminato e non è più questione di punti, non ci sono privilegi acquisiti ma solo necessità di serenità e preparazione. Sicuramente lo stesso Auteri dovrà cercare e trovare qualcosa in più da dare ai suoi ragazzi: il livello fisico è ottimale ed è evidente, quello mentale è un po’ più fragile ma i tre punti con una prestazione del genere non possono che far bene. E chissà che il post-season, con l’approccio giusto e una necessaria continuità, non possa regalare qualche soddisfazione.
Il Benevento perde 1-0 contro il Trapani al Vigorito nel big-match valido per la trentasettesima giornata della Serie C 2024-25, la diciottesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri fa registrare il ritorno alla sconfitta dopo la vittoria dell’ultimo turno, chiudendo la regular season davanti al proprio pubblico lasciando amarezza e disappunto. I giallorossi restano quindi al sesto posto in classifica, a pari punti col Potenza settimo e a -1 dal Catania quinto.
Pronti e via, dopo qualche minuto di studio, gli ospiti passano in vantaggio al sesto: pennellata di Kragl per Carraro che con il destro, dalla linea di fondo, beffa Nunziante con l’aiuto del tacco del portiere e del palo. Avvio da incubo per i padroni di casa, con i granata che sfiorano il raddoppio con Celiento prima (palo esterno su colpo di testa da corner) e ancora Carraro (esterno sinistro dopo un errore di Acampora). Provano a rispondere i giallorossi: al 18esimo Lamesta spreca un contropiede in 1vs1 con Silvestri, al 26esimo il destro di Talia sul cross basso di Oukhadda è debole. Al 27esimo i sanniti sfiorano il pari: filtrante perfetto di Manconi per l’imbucata di Lanini, intervento prodigioso di Barosi sul destro del numero 10 di casa. Continuano a crescere i padroni di casa nel finale della prima frazione: al 43esimo Pinato spara alto da buona posizione il cross arretrato di Lamesta, due minuti dopo l’arbitro non vede un calcio di Malomo sul volto di Lanini nel cuore dell’area granata. Il Benevento entra in campo aggressivo nel secondo tempo, non trovando la via del gol con Manconi e rischiando di prendere il 2-0: solo il palo salva Nunziante al 51esimo sulla “punta” di Anatriello. I ritmi calano e le squadre si allungano, con i giallorossi che cercano il pari e i granata che si difendono per poi provare a ripartire in contropiede: i due allenatori provano a cambiare le sorti della gara con qualche sostituzione. Al 74esimo l’episodio che avrebbe potuto cambiare il match: conclusione di Talia murata da un difensore avversario, secondo l’arbitro con la mano; dal dischetto Manconi spara alto ma deve ripetere il rigore per una scorrettezza, al secondo tentativo è Barosi a indovinare l’angolo e a dirgli di noi. Attaccano anche i siciliani e, in pieno recupero, i sanniti restano in 10 per il rosso diretto estratto a Veltri.
Nunziante 5: Pronti e via, dopo sei minuti complice un avvio da incubo di tutta la squadra si trova a buttare in rete il destro di Carraro, complice anche il palo che indirizza il pallone in rete. Il gol era sicuramente evitabile, ma accanirsi contro un giovane patrimonio serve a poco: deve ritrovare tranquillità.
Oukhadda 5,5: Tornato titolare dopo la panchina di Cerignola, l’italo-marocchino nonostante gli spazi fatica a impossessarsi della corsia destra come spesso ha dimostrato di saper fare. Disputa una partita senza nessun evento degno di nota, eccezion fatta per un colpo di tacco, e con poca spinta offensiva.
Berra 5: Il Capitano del Benevento compie diversi errori in una partita dove ha funzionato poco o nulla. Nel primo tempo riesce a tener botta agli attacchi granata, anche se magari non in maniera perfetta, mentre nella ripresa rischia di pagare le disattenzioni su Anatriello (palo) e Celiento (parata di Nunziante).
Capellini 5: Si perde Carraro in occasione dell’azione del gol e, visto che la rete del centrocampista granata deciderà la partita, non è sicuramente un errore da poco. Certo, immaginare che dalla linea di fondo potesse arrivare una marcatura del genere era quasi impossibile, ma la macchia è grande e resta.
Sena 6: Schierato titolare per la prima volta in stagione, dopo aver giocato solamente 20′ nel resto del campionato, si comporta bene sulla corsia mancina non rinunciando a farsi vedere in zona offensiva. Dimostra quindi personalità e carattere, nonostante qualche sbavatura su cui dovrà certamente lavorare. Dal 35’s.t. Veltri 5: Era in ballottaggio per partire titolare su una delle due corsie e, probabilmente anche perché acciaccato dopo la trasferta della scorsa settimana, si è accomodato in panchina. In pieno recupero, però, rovina il suo periodo recente con un rosso forse esagerato ma sicuramente evitabile.
Talia 6: Tornato dal 1′ dopo aver saltato la trasferta di Cerignola, vince il ballottaggio con Prisco. Complice un Acampora poco presente, però, è costretto a correre il doppio per contrastare il centrocampo granata e questo ne limita la vocazione offensiva: quando riesce a farsi vedere in avanti, poi, è sempre pericoloso.
Acampora 5: Inizio shock per il centrocampista partenopeo, reduce da due buone prestazioni nella stessa zona di campo. Prima rinuncia a saltare su Celiento (colpo di testa e palo esterno), pochi secondi dopo poi appoggia a Kragl e crea i presupposti per la doppietta di Carraro. Poco presente e molto impreciso. Dal 18’s.t. Prisco 6-: Subentrato nel corso della ripresa, quando la Strega voleva provare a rimontare lo svantaggio, entra con un atteggiamento sicuramente migliore rispetto a molti compagni ma, nonostante gli sforzi, non riesce a mettere ordine in una manovra offensiva spesso confusionaria e poco concreta.
Lamesta 5: Se a Cerignola sembrava essersi ritrovato, il numero 73 giallorosso nel giorno del suo 25esimo compleanno allontana le voci di quella che sembrava essere una vera e propria rinascita. L’ex Rimini, infatti, sembra essere tornato a un punto fermo: lento, isolato, poco reattivo. Spreca il contropiede al 18′. Dal 28’s.t. Starita 5,5: Come spesso gli capita, è costretto a subentrare e a provare a essere decisivo. Questa volta, però, il nulla assoluto. Sono 17 minuti regolamentari più 6 di recupero di corsa a vuoto, senza un tocco di palla o un tentativo di iniziare un’azione pericolosa. Non gli arriva, ma neanche la cerca.
Pinato 5: Reduce dai due gol contro Avellino e Audace Cerignola, nonostante venga schierato tra le linee non riesce a incidere in alcun modo. Il numero 14 infatti, al di là di qualche scambio interessate, è poco concreto e spesso finisce col perdere (fatalmente) un tempo di gioco. Spreca una grande chance al 43′.
Lanini 5: Confermato nel quartetto offensivo della Strega, ha una delle più ghiotte occasioni dell’incontro: al 27′, sullo splendido filtrante di Manconi, si trova a tu per tu con Barosi ma non riesce a superarlo. C’è il merito del portiere, ma si poteva fare meglio. Clamoroso il calcio subito da Malomo e non ravvisato al 45′. Dal 18’s.t. Perlingieri 5,5: Questa volta Auteri gli concede un po’ più di tempo e lui risponde presente. Neanche un minuto dopo il suo ingresso in campo cerca una bella spizzata per Pinato, che però era scattato leggermente in anticipo. Poi prova a mettersi in proprio, ma non trova la porta calciando in curva.
Manconi 4,5: Il peggiore in campo tra i giallorossi, purtroppo senza ombra di dubbio. Anche su di lui, dopo Cerignola, c’erano delle aspettative di continuità. Serve in modo ottimale Lanini al 27′ e lega bene con i compagni di reparto, ma non è lucido negli ultimi decisivi metri. I rigori falliti si commentano da sé.
Auteri 5,5: Il “suo” Benevento, dopo aver vinto domenica scorsa contro l’Audace Cerignola fa registrare il ritorno alla sconfitta e chiude la regular season davanti al proprio pubblico nel peggiore dei modi possibili. Se dopo il 4-2 del Monterisi ci si aspettava un miglioramento o quantomeno una conferma contro il Trapani, beh, le aspettative sono state a dir poco disattese. Una squadra che sembrava aver trovato una lucina in fondo al tunnel, ma invece si è ritrovata tremendamente persa nel buio. Tantissimi errori sotto più aspetti: dai passaggi più semplici alla fase d’impostazione ai tiri verso la porta avversaria. Il nulla più totale, soprattutto rispetto agli sprazzi d’intensità e di bel calcio mostrati nella trasferta pugliese. Se questo deve essere il biglietto da visita per i play-off sicuramente non ci siamo, e ne è consapevole anche il tecnico giallorosso che nel post-gara ha espresso il pensiero di tutti: “Partita bruttissima“. La presa di coscienza c’è, ora ci si aspettano dei correttivi o, se non dovesse esserci il modo di trovarli, che questa seconda parte di stagione finisca il prima possibile e si volti immeditamente e definitivamente pagina.
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Audace Cerignola-Benevento 2-4, le pagelle dei giallorossi
Il Benevento vince 4-2 contro l’Audace Cerignola al Monterisi nel big-match valido per la trentaseiesima giornata della Serie C 2024-25, la diciassettesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri fa registrare il ritorno alla vittoria dopo 98 giorni, tornando al successo dopo 12 partite tra pareggi e sconfitte. I giallorossi balzano quindi al sesto posto in classifica, a -1 dal Catania quinto e a pari punti con il Potenza settimo.
Pronti e via, dopo qualche minuto di studio, gli ospiti passano in vantaggio al 16esimo: Acampora serve Pinato che, con il mancino dal limite dell’area, infila la palla in buca d’angolo dove Greco non può arrivare. Continuano ad attaccare i sanniti, che sfiorano il raddoppio con Lanini in contropiede in due occasioni, poi cominciano a rendersi pericolosi anche i padroni di casa: Volpe semina il panico sulla corsia mancina, Nunziante respinge e per poco Prisco non rischia un autogol. Al 41esimo, però, arriva il 2-0 del Benevento: contropiede e palla in profondità per Manconi che, a tu per tu con Greco, non sbaglia. A inizio ripresa i gialloblù sembrano fare di tutto per rientrare in partita, sfruttando anche forze fresche dalla panchina, e ci riescono all’ora di gioco: dopo un cross di Achik liberato a fatica dalla difesa giallorossa con un intervento non pulito da parte di Nunziante, Capomaggio dribbla Prisco e dal limite piazza il destro dove l’estremo difensore giallorosso non può arrivare. Cinque minuti dopo, poi, la Strega ristabilisce le distanze: mancino piazzato di Lamesta sul cross dalla sinistra di Pinato, Greco respinge corto e Lanini in tap-in cala il tris giallorosso. Al 72esimo arriva il poker sannita, firmato da Lamesta dopo un bel servizio di Simonetti. Prova a rientrare in partita la Cicogna a 15′ dalla fine con il destro al volo di Cuppone, ma nel finale il risultato non cambia.
Nunziante 5,5: Se la Strega al Monterisi sembra essere risorta, il discorso non vale interamente per Nunziante. E’ giovanissimo e avrà un futuro roseo davanti a sé, è vero, ma qualche indecisione con conseguente sussulto continua a esserci. Incerto nelle uscite, non sembra convinto neanche sul 4-2.
Veltri 6-: Schierato a sorpresa dal 1′, visto che tutti si aspettavano la conferma di Oukhadda sulla corsia destra, si fa trovare pronto nonostante un cliente tutt’altro che semplice dalle sue parti. Spesso Volpe gli sfugge ed il classe 2004 è costretto a rincorrere, ma con il pallone tra i piedi non commette gravi errori. Dal 29’s.t. Oukhadda 5,5: Accomodatosi inizialmente in panchina un po’ tra lo stupore generale, entra in campo quando il Cerignola attacca maggiormente dalle sue parti nell’arrembaggio finale dei padroni di casa. Non commette leggerezze eccessivamente costose, fortunatamente, pur essendo a volte impreciso.
Berra 6-: Il Capitano del Benevento riesce a guidare la propria retroguardia più per l’aspetto carismatico che per quello tecnico. Non sembra essere al 100% fin dalle prime battute, ma insieme a Capellini riesce a rendere innocuo il tandem D’Andrea-Salvemini. Distratto, però, in occasione del 4-2 firmato da Cuppone.
Capellini 6: In compagnia di Berra, in una assetto a quattro, dimostra di essere a proprio agio. Libera non in modo perfetto nell’occasione che porta al momentaneo 1-2 di Capomaggio a inizio ripresa, ma tanto fa anche il centrocampista argentino. Preciso nelle chiusure, con il numero 20 arginano l’attacco gialloblù.
Simonetti 6+: Confermato nel ruolo di terzino sinistro, che ormai sembra aver fatto suo anche in virtù dell’assenza di alternative (oggi erano out sia Ferrara sia Sena), si comporta bene difensivamente e in zona gol serve l’assist per il momentaneo 4-1 di Lamesta. Peccato per il giallo, che gli costerà il Trapani.
Prisco 6,5: Tornato titolare dopo la panchina iniziale nel derby contro l’Avellino e nonostante l’assenza al suo fianco di Talia, riesce a giocare come sa, gestendo il possesso e allestendo interessanti trame di gioco. Prova anche la conclusione, purtroppo senza fortuna. Esce stremato al 90′, dopo una gara convincente. Dal 45’s.t. Agazzi S.V.: Sei minuti di recupero per il centrocampista di Trescore Balneario, chiamato a prendere il posto di un Prisco non al meglio e di gestire la sfera limitando l’arrembaggio finale del Cerignola. Compito non difficile per uno come lui, nonostante fosse solo il quinto spezzone stagionale.
Acampora 6,5: Confermato in mediana, arretrando magari quella che sarebbe la sua indole più offensiva, lega bene con il compagno di reparto. Nonostante attacchi meno, appare più fresco fisicamente e quindi più lucido e concentrato per l’arco della gara. Dai suoi piedi nasce il gol di Pinato, che sblocca il match. Dal 45’s.t. Starita S.V.: Scampoli anche per l’ex Monopoli, che entra in campo con la solita grinta e voglia di spaccare la partita nonostante il risultato già acquisito e la modalità “gestione” già in atto da qualche minuto. Sarebbe potuta essere un’occasione per mettersi in mostra, ma l’incontro era già ben indirizzato.
Lamesta 7: Scende in campo al Monterisi in una forma e in una condizione super, soprattutto mentale, e lo dimostra fin dai primi minuti. Già nella prima frazione è al centro di numerose azioni offensive, ma è impreciso e poco lucido. Nella ripresa mette lo zampino nel 3-1 di Lanini e cala il poker di rabbia e grinta.
Pinato 7,5: Dopo la rete contro l’Avellino, nella posizione di trequartista, ci si aspettava una conferma che è arrivata dopo appena 16′. Il suo gol, il secondo consecutivo dopo l’errore con il Picerno, rappresenta un benessere fisico e mentale e una speranza per i play-off. Serve l’assist per Manconi e avvia il tris di Lanini. Dal 25’s.t. Viviani 5,5: Tornato tra i convocati prima e in campo poi dopo l’esclusione per scelta tecnica “guadagnata” contro l’Avellino due settimane fa, non riesce a incidere subito e appare di conseguenza un po’ nervoso. Commette i “soliti” falli poco utili, che gli costano anche un giallo (ma rischia anche di più).
Manconi 7: Finalmente! Una prestazione di alto livello da parte dell’ex Modena, dopo settimane di buio pesto o sicuramente di molte più ombre che luci. Contro il Cerignola segna a tu per tu col portiere, crea azioni, dialoga con i compagni ed è sempre al centro del gioco e delle trame offensive. Ora continui così.
Lanini 7: Un po’ centrale, un po’ esterno a sinistra, un po’ rifinitore, un po’ fantasista e un po’ ala pura. Fa un po’ tutto nell’attacco giallorosso e, mai come in Puglia, lo fa bene. Cerca spesso e bene il dialogo e lo scambio con i compagni, si sa inserire e sa essere una spina nel fianco. Il suo 11° gol è un semplice tap-in. Dal 29’s.t. Perlingieri 6: In una serata in cui avevano trovato la via del gol Manconi, Lanini e Lamesta, mancava all’appello solo il classe 2005. Auteri prova a mandarlo in campo per fargli ritrovare la gioia del gol, lui risponde presente legando con i compagni e provando a conquistarsi un rigore (non ravvisato).
Auteri 7: Il “suo” Benevento fa registrare il ritorno alla vittoria dopo 98 lunghi giorni di astinenza e di agonia, 12 partite in cui la Strega non era stata in grado di conquistare i tre punti. Sicuramente non basta per decretare il malato giallorosso “guarito”, ma ora cominciano a vedersi segnali di ripresa e non può che far piacere. Dall’altro lato, vedendo quanto bene questa squadra può fare, ci si chiede come sia stato possibile buttare via un campionato che ogni giorno che passa sembra potesse essere sempre più alla portata della compagine sannita. Il passato però è passato, non c’è tempo di tirarlo nuovamente fuori o di starci ancora a pensare. Altre due gare per concludere questa regular season, contro Trapani e Giugliano, poi si vedrà se e dove il Benevento potrà arrivare. Con una squadra così e un ritrovato reparto offensivo, al pari di centrocampo e difesa, sognare potrebbe tornare a essere lecito, ma perché sia così servono continuità e certezze. Ad Auteri, che ha preparato perfettamente la trasferta contro il Cerignola valorizzando le caratteristiche di ogni singolo giocatore e colpendo i punti deboli degli avversari che fino alle 20:44 si giocavano la promozione in B con l’Avellino, il compito di trovarle e decidere di puntarci.
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Avellino-Benevento 2-1, le pagelle dei giallorossi
Il Benevento perde 2-1 contro l’Avellino al Partenio-Lombardi nel posticipo valido per la trentaquattresima giornata della Serie C 2024-25, la quindicesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri fa registrare la dodicesima gara consecutiva senza successi, tornando a perdere dopo sei pareggi di fila. I giallorossi scivolano al sesto posto in classifica, a -1 dal Catania quinto e a +1 sul Potenza settimo (con i lucani che hanno però una gara in meno).
Ritmi abbastanza alti fin dai primi minuti nel derby tra giallorossi e biancoverdi, ma davvero poche sono le possibili occasioni da gol. Dopo qualche fase di gioco cominciano a scaldarsi anche gli animi dei calciatori in campo, non senza conseguenze: Talia, già diffidato, si fa ammonire e salterà il big-match contro l’Audace Cerignola di domenica 13 aprile. Si fa vedere la Strega in avanti al 20esimo: destro di Simonetti, centrale, che diventa facile preda di Iannarilli. Al 36esimo arriva l’unica grande occasione della prima frazione, ed è per i sanniti: lancio di Simonetti per Lamesta che, a tu per tu con l’estremo difensore di casa, spara alle stelle da ottima posizione. A inizio ripresa, poi, i Lupi passano in vantaggio: D’Ausilio imbuca per Sounas il cui cross sul secondo palo trova Armellino che, tutto solo, al volo con il destro non sbaglia da pochi metri e batte Nunziante. La squadra di Auteri prova a reagire, faticando e rischiando anche di subire il 2-0 (palo di Palmiero su punizione), ma al 64esimo riesce a ristabilire la parità: triangolo largo tra Pinato e Manconi, con il centrocampista che poi di sinistro sigla l’1-1. Cambi da una parte e dall’altra, ma al 78esimo sono gli irpini a trovare definitivamente la via del gol: Capellini non libera e favorisce Russo che, da sinistra, fa partire un cross perfetto sul secondo palo per lo stacco vincente di Palumbo (mal marcato da Simonetti).
Nunziante 5,5: Tornato titolare dopo l’esperienza in Nazionale, con la fiducia dichiarata da parte di squadra e mister, nel primo tempo non è praticamente mai impegnato. Nella ripresa, se non può nulla sul primo gol, forse poteva uscire sul colpo di testa di Palumbo, perso da Simonetti. Giallo ingenuo nel finale.
Berra 6-: Nella difesa a tre scelta da Auteri ricopre il ruolo di “braccetto” di destra, con compiti anche di impostazione e conduzione del pallone. Fatica a essere ordinato, subendo gli attacchi di Patierno e Lescano, e poi la condizione fisica non lo aiuta. Esce anzitempo, di certo anche a causa dei problemi fisici. Dal 27’s.t. Meccariello 6-: Il centrale caudino, dopo essere rientrato tra i giocatori a disposizione lunedì scorso, torna in campo a distanza di tre mesi e mezzo dall’ultima volta. Fatica a gestire gli attaccanti irpini, come già accaduto ai suoi compagni di reparto, ma offre 20 minuti di carattere e solidità.
Capellini 5+: Centrale nel terzetto difensivo, come tutti i compagni di reparto fatica a contrastare in modo efficace i movimenti e le imbucate dei calciatori offensivi dell’Avellino. Disputa un buon primo tempo, con chiusure e interventi decisi e importanti. Grave il mancato intervento che favorisce il cross di Russo sul 2-0.
Tosca 5+: Se Capellini si è reso protagonista di sbavature in copertura, nonostante il centrale rumeno sia considerato uno degli elementi che avrebbero dovuto apportare esperienza alla retroguardia fatica sia in fase d’impostazione sia nel contrastare gli avversari. Tanta imprecisione, anche nei passaggi più facili.
Oukhadda 5+: Esterno destro nel derby del Partenio-Lombardi, non riesce a esprimersi come ha mostrato di saper fare. Fatica ad attaccare efficacemente sulla fascia destra, nonostante sia avanzato di qualche metro e abbia la corsia libera, e non difende: non è un caso che i cross per i gol partano dalle sue zone.
Talia 5,5: Pronti e via, commette un fallo su Sounas. Pochi minuti dopo, al 23esimo, viene ammonito: da diffidato, salterà la trasferta contro il Cerignola. Ma non solo, perché il giallo lo costringe a disputare una gara praticamente anonima, con il freno a mano perennemente tirato, sbagliando anche diversi passaggi.
Acampora 6-: Auteri sceglie di arretrare il suo raggio d’azione nella metà campo, per sopperire alle mancate geometrie che forse Prisco o Viviani avrebbero potuto uscire. Ciò lo porta a correre più del solito (infatti è vittima di crampi, come accaduto col Picerno) e a essere meno preciso in fase d’impostazione. Dal 27’s.t. Prisco 5,5: Lasciato in panchina quasi a sorpresa, il classe 2004 entra in campo per provare a dare ritmo e ordine alle sortite offensive giallorosse. Pochi palloni arrivano dalle sue parti in modo pulito, compromettendone la prestazione, in un finale caotico da cui lui e i compagni non riescono a trarre nulla.
Simonetti 5: Inizialmente sembra poter essere in giornata, con una conclusione al 20esimo (centrale) e il bel lancio per il gol divorato dal Lamesta. Nella ripresa però, quando la Strega si abbassa maggiormente, lui è costretto a ripiegare e fatica tantissimo: si perde completamente Palumbo in occasione del 2-1 finale. Dal 39’s.t. Starita S.V.: Pochi minuti per l’attaccante ex Monopoli, nel tentativo di dare qualità, quantità e spunto a un mal orchestrato assedio finale che, però, non ha creato alcun pericolo alla retroguardia irpina.
Pinato 6+: Scelto quasi a sorpresa nel ruolo di trequartista, era chiamato a riscattare l’errore colossale di lunedì contro il Picerno. E ci riesce, anche se non consegna punti: allarga per Manconi e s’inserisce in area, ristabilendo momentaneamente la parità. Richiamato a 15′ dalla fine, nonostante stesse giocando bene. Dal 31’s.t. Lanini 5,5: Un quarto d’ora più recupero per provare, come spesso gli è accaduto da subentrato con Auteri in panchina, a decidere una partita in equilibrio. Due minuti dopo il suo ingresso in campo, però, l’Avellino passa in vantaggio. Nonostante qualche tentativo, non riesce in alcun modo a incidere.
Lamesta 4,5: Il peggiore in campo del Benevento. Schierato dal 1′ in una posizione evidentemente non sua, ci si aspettava che l’ex Rimini avesse il compito di ruotare attorno a Manconi e non dare punti di riferimento. In effetti a tratti è così, ma è spesso avulso dal gioco. Grave l’errore al 36esimo, sullo 0-0.
Manconi 6-: Chiamato anche lui a riscattare l’errore nel finale contro il Picerno, si muove molto e non dà punti di riferimento alla retroguardia biancoverde. Dai suoi movimenti, però, nascono alcune interessanti azioni, come quella che porta al momentaneo 1-1 di Pinato. Commette anche qualche errore nelle scelte.
Auteri 5,5: Il “suo” Benevento fa registrare il ritorno alla sconfitta dopo sei pareggi consecutivi, fallendo l’appuntamento con la vittoria per la dodicesima gara di fila e continuando a dar seguito a una crisi di risultati che, nonostante un netto ed evidente miglioramento nelle prestazioni, fa cadere sempre più nello sconforto. Se già contro Crotone e Picerno, le prime due sfide dal suo ritorno sulla panchina giallorossa, si erano visti segni di vita e presupposti importanti, il derby contro l’Avellino non ha fatto altro che rafforzare questa tesi. A conti fatti però, come ammesso dallo stesso Auteri nel post-gara del Partenio-Lombardi, contano i risultati, e la Strega non ne sta raccogliendo di positivi da troppo tempo. Difficile credere che, di questo passo, la vittoria non sia dietro l’angolo, ma attualmente i sanniti hanno imboccato una rotonda da cui non riescono a uscire e “presto”, ormai, non basta più. Una volta persa la vetta si puntava al secondo posto, poi al terzo, poi al quarto e ora è scappato via anche il quinto (che non è sicuro, visto che il Potenza deve recuperare una partita). Insomma ora il focus è giustamente sui play-off per provare quantomeno a salvare una stagione buttata via come non mai, visto che le potenzialità e le qualità per dire la sua in classifica il Benevento sembrava e sembra tutt’ora averle nonostante i risultati, ma il rischio di partire molto dietro ai nastri di partenza della post-season è serio. Da non sottovalutare, inoltre, il rischio di un ennesimo calo mentale dopo la sconfitta in Irpinia.
Il Benevento pareggia 0-0 contro il Picerno al Vigorito nel posticipo valido per la trentatreesima giornata della Serie C 2024-25, la quattordicesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri fa registrare l’undicesima gara consecutiva senza successi, conquistando il sesto pareggio di fila. I giallorossi restano quinti in classifica, a -2 dal Crotone quarto e a -2 sulla coppia Catania–Potenza che insegue (e i lucani hanno una partita in meno).
Dopo una prima fase di studio, in cui le due squadre cominciano a prendersi le misure provando saltuariamente ad attaccare (conclusioni da rivedere di Petito e Lanini), al 27esimo Starita si fa murare da Manetta dopo una bella percussione di Oukhadda. Rispondono gli ospiti poco dopo, ma il colpo di testa di Pagliai sul corner di Esposito non trova la porta. I lucani si riaffacciano in avanti al 37esimo con Maiorino, poi Acampora sale in cattedra con due ottimi filtranti in pochi secondi per Starita prima e Manconi poi ma in entrambe le occasioni è provvidenziale l’intervento di Merelli. A inizio ripresa i rossoblù si rivelano subito pericolosi con due giocate insidiose di Esposito che prima prova a servire Petito e poi impegna Manfredini alla deviazione in angolo. Dopo qualche minuto di sofferenza, i giallorossi riescono a replicare: Simonetti al 61esimo recupera palla e s’invola verso la porta, tiro fuori di poco. Nove minuti dopo la Strega sfiora il vantaggio: bell’imbucata di Viviani per Lamesta, il cui sinistro da pochi metri viene respinto in modo eccellente da Merelli. All’80esimo è la Leonessa ad andare a un passo dall’1-0: Volpicelli con un assist no-look per Bernardotto, Manfredini in uscita riesce a murare il suo destro. Il Benevento lamenta un tocco di mano in area avversaria con Pinato prima (82′) e Talia poi (83′), ma l’arbitro in entrambi i casi fa cenno di proseguire. Sembrano crederci i padroni di casa, a trazione offensiva nel finale di gara: all’83esimo Merelli mura la conclusione da due passi di Manconi dopo il cross basso di Simonetti, poi Pinato spara alto praticamente dal limite dell’area piccola. Passano cinque minuti e questa volta è Manconi a fallire un’altra occasione: su un cross basso e arretrato il suo sinistro dal cuore dell’area di rigore è alto. Nel finale la squadra di Auteri continua a crederci, ma il risultato non cambia neanche a seguito dell’espulsione del difensore del Picerno Papini in pieno recupero.
Manfredini 6,5: Schierato titolare in virtù dell’assenza di Nazionale e nonostante in settimana avesse accusato un fastidio alla schiena, l’estremo difensore giallorosso si conferma un professionista a tutti gli effetti e risponde più che presente quando chiamato in causa, salvando il risultato in uscita all’80eismo.
Oukhadda 5,5: Confermato sulla corsia destra, fatica a spingere come spesso ha dimostrato di saper fare e si rende potenzialmente pericoloso solo a metà primo tempo. Non riesce ad essere preciso al cross, dimostrando una particolare attenzione verso Esposito (che un paio di volte lo salta) e la fase difensiva.
Berra 6: Il Capitano del Benevento torna titolare dopo qualche settimana e, nonostante fosse stato recuperato praticamente in extremis, offre una prova solida. Poco sollecitato nel primo tempo da Maiorino, nella ripresa ha a che fare con Bernardotto e ovviamente cambiano le caratteristiche del duello.
Tosca 6: Prova sufficiente anche da parte del centrale rumeno che, al pari di Berra, prima ha a che fare con un attaccante “leggero” e poi con uno più fisico. Poco preciso nel corso dei primi 45′, con qualche errore di troppo anche in fase d’impostazione, nella ripresa è più sul pezzo e compie alcuni importanti intercetti.
Simonetti 6+: Nonostante giochi in un ruolo che evidentemente non gli appartiene, e lo dicono le diverse leggerezze commesse in fase difensiva (già con il Crotone, per ieri sera vedasi l’ammonizione su Petito), nella prima frazione di certo non brilla ma nella ripresa spinge maggiormente e sfiora il gol al 61esimo.
Talia 6: Se nei primi 45′ il centrocampista partenopeo è sembrato quasi volersi gestire, limitandosi di base a controllare i palloni che passavano dalle sue parti, nel secondo tempo salgono i ritmi e sale anche la sua prestazione con recuperi, inserimenti e conclusioni da fuori. Se la Strega ha bisogno d’intensità, c’è Talia.
Viviani 6-: Schierato titolare con l’obiettivo di fornire esperienza a una squadra che necessitava di una vittoria per provare a uscire dalla crisi, il bresciano non riesce quasi mai a prendersi le chiavi della metà campo giallorossa. Commette qualche errore di troppo in impostazione, ma ha anche un paio di spunti. Dal 33’s.t. Prisco S.V.: Difficile incidere nell’ultimo quarto d’ora, soprattutto in una partita tesa ed equilibrata come quella di ieri sera. Tanto agonismo e tanta volontà da parte del numero 4 giallorosso, che però non riesce con il suo ingresso in campo ad incidere in alcun modo ai fini del risultato.
Starita 5: Anche lui dal 1′ quasi a sorpresa, come sempre mette nella contesa tutto l’impegno e la forza di volontà che lo contraddistinguono ma appare spesso confusionario e senza idee. Fatica a incidere, sia sull’esterno sia in una posizione più centrale, non riuscendosi a creare i presupposti per essere decisivo. Dal 33’s.t. Borello S.V.: Come sempre proposto negli ultimi minuti di gioco, come spesso accade impalpabile e non reattivo. La staffetta tra ex Monopoli, nonostante il poco tempo a disposizione, finisce per peggiorare la velocità e la precisione di un reparto offensivo di per sé spento da qualche settimana.
Acampora 6-: Tra i calciatori giallorossi è quello tecnicamente più dotato e, nonostante qualche errore che fa storcere il naso per uno del suo livello, le occasioni più pericolose del primo tempo partono dai suoi piedi. Qualche filtrante interessante non sfruttato dai compagni, poi l’infortunio: da valutarne l’entità. Dal 23’s.t. Pinato 4: Tornato in campo dopo aver passato un mese ai box, sicuramente un po’ tutti si aspettavano un ingresso diverso. Non tanto per la volontà, quanto per l’efficacia. All’82esimo lamenta un calcio di rigore per un possibile tocco di mano di Pagliai, un minuto dopo spara alto da pochi passi.
Lanini 4,5: Schierato largo sulla linea dei trequartisti, per sfruttare la sua velocità e i suoi spunti, fatica a farsi vedere e trovare dai compagni e quando si presenta in zona offensiva s’intestardisce, cercando sempre l’azione personale. Se ne accorge anche il pubblico, che infatti lo accompagna all’uscita tra i fischi. Dal 13’s.t. Lamesta 5,5: Lasciato in panchina quasi a sorpresa, entra in campo con un piglio positivo e propositivo. Prova a inventarsi qualcosa come a tratti nel Sannio ha dimostrato di poter fare, ma s’infrange contro un Merelli sempre attento e una palla che proprio non vuole saperne di entrare in rete.
Manconi 4: Proposto come riferimento centrale nel reparto offensivo, non è proprio il suo ruolo e lo si nota (un’altra volta) fin dalle prime battute. Spesso poco coinvolto e poco coinvolgente, fatica a entrare nel vivo del gioco e spreca almeno due occasioni (una per tempo). Clamoroso il sinistro alto nel finale.
Auteri 5,5: Il “suo” Benevento fa registrare il sesto pareggio consecutivo e fallisce l’appuntamento con la vittoria per l’undicesima gara di fila, continuando a dar seguito a una crisi di risultati che sembra non poter finire mai. Il suo ritorno in panchina ha sicuramente dato una scossa alla squadra, che ora gioca con l’intensità e la spinta offensiva che la caratterizza e che ha nel DNA come dimostrato nella prima parte di stagione, ma ancora non basta per tornare a un successo che potrebbe sbloccare le menti dei calciatori. Alcuni errori, infatti, non possono che essere dettati dal nervosismo e dalla poca tranquillità, visto la caratura tecnica degli elementi che li commettono. E, in campo, non ci va di certo l’allenatore. Così come non possono essere responsabilità del mister le disattenzione del direttore di gara: al di là delle recriminazioni, che lasciano il tempo che trovano, la Strega ha avuto tempo e modo per fare gol: non ci è riuscita. L’obiettivo stagionale ora è presentarsi nel miglior modo possibile ai play-off, ma prima c’è il derby con l’Avellino da affrontare con una cattiveria e una ferocia mai messe in campo fino a questo momento. Perché? Perché ormai l’ambiente sannita è sconfortato e i fischi a fine gara sono più che meritati, quindi l’unico modo per provare a muovere l’orgoglio di tutti e sperare in un’impresa ai play-off è risanare l’unione tra squadra e tifo. Il modo migliore non può che essere un successo domenica al Partenio-Lombardi, se non altro come punto di ri-partenza, e sperando di ritrovare lucidità e concretezza.
Il Benevento pareggia 1-1 contro il Crotone al Vigorito nel turno infrasettimanale valido per la trentunesima giornata della Serie C 2024-25, la dodicesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Auteri, al ritorno alla guida dei sanniti a un mese dall’esonero, fa registrare la decima gara consecutiva senza successi, conquistando il q pauintoreggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -4 dal Monopoli e a -12 dall’Avellino, mentre il Cerignola capolista è a 13 punti; alle spalle c’è il Crotone a -1 e con una gara disputata in meno, mentre il Potenza è a -2 e con due gare in meno rispetto ai sanniti.
Il Benevento sembra scendere in campo subito con un piglio diverso, ma la prima occasione è in favore del Crotone: mancino da fuori di Vitale al settimo, palla insidiosa deviata in corner da Nunziante. Gli Squali vanno a un passo dal vantaggio al 18esimo: cross di Silva liberato di testa da Oukhadda, Groppelli si avventa sulla palla vagante e va alla conclusione con il sinistro ma trova solo l’esterno della rete. Risponde la Strega al 20esimo: Acampora imbuca per Perlingieri ma la sua conclusione viene murata, così come la successiva di Lamesta. I rossoblù passano in vantaggio al 39esimo: imbucata di Stronati per l’ex Ricci che, perso da Simonetti in area, batte Nunziante con il mancino da pochi passi. Nella ripresa non si registra nessun cambio inizialmente, ma i giallorossi entrano in campo con una convinzione e un’incisività ritrovate, pur non riuscendo a impensierire eccessivamente D’Alterio. Incredibile errore del neo-entrato Lanini al 63esimo: sinistro di Acampora da fuori, sulla respinta il numero 10 si divora il pari a pochi passi dalla porta. Proteste dei sanniti al 71esimo: Schirò entra in ritardo in scivolata su Oukhadda, ma l’arbitro fa ampi cenni di proseguire. Trova finalmente il pari il Benevento al 77esimo: Acampora allarga per Simonetti e poi s’inserisce in area di rigore, riceve e col sinistro buca D’Alterio ristabilendo la parità. Cinque minuti dopo la Strega avrebbe addirittura l’occasione di passare in vantaggio, ma Starita non è abbastanza freddo a tu per tu con l’estremo difensore calabrese. Risponde il Crotone: colpo di testa insidiosissimo di Tumminello all’87esimo, Nunziante è reattivo e alza in corner. Qualche conclusione anche nel finale, ma niente che possa spostare l’equilibrio.
Nunziante 6: Reduce dalla convocazione per lo stage con l’Italia Under 19, dopo sette minuti è bravo a deviare in corner un sinistro insidioso di Vitale. Completa il primo tempo con qualche errore di troppo nei rilanci. Inoperoso nella ripresa, nel finale è provvidenziale sul colpo di testa ravvicinato di Tumminello.
Oukhadda 6+: Tornato titolare sulla sua corsia destra dopo molteplici (e immotivate) panchine, il suo ritorno si nota fin da subito. Spinge come sa, anche se non ancora come accadeva nei primi mesi in giallorosso, ma dà il suo contributo attivo anche alla manovra. Avrebbe conquistato un rigore, non dato.
Capellini 6-: Il Capitano di serata del Benevento offre una prova sufficiente, anche perché il Crotone in avanti si fa vedere solo sporadicamente per vie centrali e un Murano non al meglio sicuramente gli facilita il compito. Peccato per il giallo dopo un battibecco con Armini, che gli costerà il match contro il Picerno.
Tosca 5,5: Come detto per Capellini, gli attaccanti rossoblù riescono a essere difficilmente pericolosi per vie centrali. Se nel primo tempo appare bloccato, così come l’altro centrale, nella ripresa si limita a fare il suo senza forzare alcun tipo di giocata e senza essere riuscire a esternare l’esperienza che ha da vendere.
Simonetti 6-: Confermato anche da Auteri nel ruolo di terzino sinistro, è ingenuo al 27esimo quando in totale solitudine stoppa un pallone con la mano e si prende l’ammonizione. Si perde Ricci in occasione del gol del vantaggio degli Squali, ma nella ripresa è tra i più propositivi e imbuca per l’1-1 di Acampora.
Talia 6-: Un po’ come tutto il Benevento, che sembra sempre più andare secondo i suoi ritmi, nel primo tempo fatica a compiere le scelte giuste e tantopiù a inserirsi pericolosamente nella trequarti avversaria. Nella ripresa invece cresce e con lui tutta la Strega. Bello il lancio non concretizzato da Starita all’82esimo.
Prisco 5,5: Come il compagno di reparto, nel primo tempo è in uno stato abbastanza confusionario ma a differenza di Talia nella ripresa non riesce a correggere il tiro. Perde qualche palla di troppo e sbaglia delle verticalizzazioni che ha dimostrato di saper fare, risultando poi stanco più mentalmente che fisicamente. Dal 26’s.t. Viviani 6-: Prestazione abbastanza in chiaroscuro da parte del centrocampista bresciano, che entra in campo con il compito di dettare ritmi e mettere ordine nella manovra offensiva giallorossa ma finisce per non fare né bene né male. Nel finale va alla conclusione, ma non risulta preciso né incisivo.
Lamesta 4,5: Forse una delle peggiori prestazioni in giallorosso. Nonostante sulla fascia destra sia tornato un compagno con cui ha dimostrato di sapersi intendere a meraviglia come Oukhadda, conferma il suo momento negativo tanto da non riuscire a realizzare dribbling né tiri risultando poi spesso fuori dal gioco. Dal 26’s.t. Starita 5,5: Mister Auteri si gioca la carta dell’ex Monopoli per provare a sfruttare la sua vivacità e la sua freschezza, ma non riesce a esprimerle totalmente. Attacca bene la profondità e si dimostra come spesso accade propositivo, ma all’82esimo si divora l’occasione per il 2-1 a tu per tu con D’Alterio.
Acampora 6+: Dopo un primo tempo a dir poco opaco, in cui risulta essere quasi “spento” e poco preciso, oltre che lento e indeciso nella manovra offensiva, nella seconda frazione soprattutto dopo lo spostamento sull’out mancino è molto più vivace. Da il via e conclude l’azione dell’1-1, poi lascia il campo. Dal 33’s.t. Borello 5: Questa volta non gli vengono concessi i soliti 5′ più recupero ma una fetta importante della gara, in un momento in cui la Strega era quasi totalmente a trazione offensiva. Con le sue qualità poteva sicuramente fare qualcosa in più, considerando i diversi palloni persi e scelte discutibili.
Manconi 5: Reduce da un buon periodo di forma, fatica a farsi notare così come quasi tutto il reparto offensivo giallorosso. Nel primo tempo prova a giocare qualche pallone con i compagni ma la squadra sembra essere in tilt, mentre nella ripresa non riesce a essere praticamente mai incisivo negli ultimi metri.
Perlingieri 4,5: Insieme a Lamesta, nonostante gran parte delle poche conclusioni giallorosse dei primi 45′ portino la loro firma, risulta essere uno dei peggiori in campo. Macchinoso e lento nei movimenti, perde spesso l’attimo migliore per poter provare a far male e a volte si complica inutilmente la vita da solo. Dal 10’s.t. Lanini 5: Poco dopo il suo ingresso in campo ha l’occasionissima per pareggiare la partita, ma colpisce malissimo la sfera a pochi passi dalla porta e con D’Alterio praticamente già battuto. Per uno come lui commettere leggerezze del genere non è una cosa usuale, e ci si aspetta di certo una reazione.
Auteri 6: Il terzo capitolo della sua esperienza sulla panchina del Benevento, dove torna a poco più di un mese dell’esonero di inizio febbraio, si rivela sufficiente ma non perfetto. Nel primo tempo, infatti, la Strega sembra impacciata e bloccata mentalmente, con tanti errori tecnici e di misura che fa solamente una squadra in confusione. Nella ripresa, invece, si vede il vero Benevento di Auteri, in grado di gestire la partita e sviluppare un fraseggio che porta alla creazione di occasioni. Ovviamente, dopo un mese con un altro allenatore e altre idee di gioco, non è facile tornare da un giorno all’altro a sviluppare nuovi concetti, ma sicuramente l’ingranaggio c’è e funziona: va inserito solamente del buon lubrificante che possa far tornare i giallorossi ai ritmi di inizio stagione (o quasi). La vetta è andata e non deve essere più un pensiero, ora l’obiettivo è concludere il campionato nel miglior modo possibile in modo da apparecchiarsi al meglio la tavole in ottica play-off. Se l’atteggiamento è quello offerto nella ripresa contro il Crotone, al di là delle occasioni fallite, è lecito sperare e augurarsi che anche il ritorno alla vittoria sia prossimo.
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Casertana-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi
Il Benevento pareggia 1-1 contro la Casertana al Pinto nel posticipo della trentesima giornata della Serie C 2024-25, l’undicesima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Pazienza, alla quinta sfida alla guida dei sanniti, fa registrare la nona gara consecutiva senza successi, conquistando il quarto pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -5 dal Monopoli e a -11 dall’Avellino, mentre il Cerignola capolista è a 14 punti; alle spalle c’è il Crotone a -1 e con una gara disputata in meno, mentre il Potenza è a -2.
Dopo una prima fase di studio, la prima occasione è per il Benevento: al 14esimo Lamesta scambia con Talia e va alla conclusione, sinistro alto. Tre minuti dopo la Strega sfiora il vantaggio: da corner, Manconi colpisce di testa e la palla viene deviata sul palo da Starita. Al 21esimo, poi, la Casertana passa in vantaggio: Egharevba dribbla Berra, che lo atterra in area; dal dischetto Vano batte Nunziante. Sette minuti dopo, però, i giallorossi ristabiliscono la parità: corner di Prisco, rimpallo e destro di Manconi che non lascia scampo a Zanellati. Le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, ma sono i rossoblù a tenere maggiormente il possesso. Nella ripresa, invece, sono i sanniti a scendere in campo con un piglio più deciso: Talia penetra in area di rigore e calcia verso il primo palo, Zanellati si distende e respinge. I due allenatori provano a mischiare le carte in tavola attingendo dalla panchina, ma i ritmi si abbassano nettamente con il passare dei minuti e non vengono create occasioni da gol.
Nunziante 6: Un brivido iniziale nel corpo a corpo con Vano, battuto sul rigore dallo stesso attaccante rossoblù e poi nulla. Spettatore non pagante per gran parte dell’incontro al Pinto, viene sollecitato solo dalla punizione di Ciano dalla distanza nel finale ed è attento.
Berra 4,5: Confermato dal 1′ sulla corsia, viene saltato con facilità da Egharevba e commette il fallo da rigore che consente ai rossoblù di passare in vantaggio. Non è in buona condizione, soffre sulla corsia destra e anche da braccetto non si esprime al meglio. Abbandona anzitempo il campo per infortunio. Dal 23’s.t. Oukhadda 5,5: Al di là del già ribadito concetto di equilibrio da parte di Mister Pazienza, è difficile trovare una motivazione alle sue continue esclusioni dall’undici iniziale. Non è perfetto e può fare meglio, ma offre corsa e spinta sulla corsia destra di cui la Strega avrebbe probabilmente sempre bisogno.
Capellini 5+: Nuovamente centrale al fianco di Tosca, fatica molto a impostare commettendo troppi errori nonostante il passaggio alla difesa a tre in determinate situazioni di possesso. Tanti i palloni cestinati o imprecisi, fatica anche a contrastare la fisicità e i continui inserimenti di Vano nel corso dei primi 45′.
Tosca 5: Il mismatch con Vano è evidente, ma nonostante l’attaccante rossoblù capiti spesso dalle parti di Capellini il centrale rumeno soffre tanto anche gli inserimenti dei centrocampisti e soprattutto di Proia. Commette qualche errore di troppo anche in fase d’impostazione, dando impressione di poca affidabilità.
Simonetti 6: Schierato nell’insolita posizione di terzino per l’assenza di Viscardi, si destreggia bene soprattutto quando la Strega imposta con i tre centrali e lui è più libero di svariare sulla corsia mancina. Mette in campo tanto sacrificio e tanta voglia di provare a cambiare le sorti di una gara spesso bloccata.
Talia 5,5: Non riesce a esprimersi come può e come più volte ha dimostrato, ma si destreggia bene tra il centrocampo e la corsia destra. Commette qualche errore di troppo nel fraseggio e fatica a rincorrere gli avversari, cose non da lui. A inizio ripresa trova bene la porta, mentre nel finale cala anche fisicamente.
Prisco 6-: Nelle ultime uscita sta dando l’impressione di essere più vicino a quel giocatore che disegnava trame e dettava ritmi a inizio stagione. Dai suoi piedi parte il pallone che porterà all’1-1 di Manconi, poi si occupa principalmente di dare ordine. Troppo bassi i ritmi della ripresa per provare a cambiare passo. Dal 39’s.t. Borello 5: Come già accaduto contro Sorrento e Latina, entra a pochi minuti dalla fine nel tentativo di inventare chissà cosa. Perde qualche pallone di troppo, risultando quindi (come purtroppo spesso accade) inefficace.
Viviani 5+: Tornato titolare in virtù delle numerose defezioni a centrocampo, non riesce a incidere in alcun modo. A volte estraneo al gioco, appare nervoso ed eccessivamente irruento in alcuni contrasti. Non riesce a inserirsi pericolosamente nella trequarti offensiva, faticando a trovare spazi che non ci sono.
Lamesta 5,5: La prima conclusione del Benevento porta la sua firma, poco prima del quarto d’ora. Poi, però, poco o nulla da parte dell’ex Rimini, che commette anche qualche errore di troppo. Non riesce a invertire il trend negativo di prestazioni nel quale è entrato, e sembra risentirne tutto il reparto offensivo.
Starita 5: Schierato titolare per evidenti meriti emersi nelle ultime uscite, da prima punta non riesce proprio a destreggiarsi. Fatica a trovare la profondità contro una squadra ben chiusa e compatta negli ultimi metri, trova un palo abbastanza fortunoso prima del vantaggio rossoblù ma poi null’altro. Dal 28’s.t. Perlingieri 5,5: Il suo ingresso a 20′ dalla fine è dettato dalla sua capacità di prendere posto al centro dell’attacco e di fare da boa per i compagni, sfruttando anche la sua fisicità e capacità di gestire la sfera spalle alla porta. Pochi, però, i palloni che gli vengono recapitati, complici i bassi ritmi del finale.
Manconi 6: Ritrova la maglia da titolare e causa il palo di Starita con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi sfrutta al meglio il corner di Prisco per ristabilire la parità mentre tutti i suoi compagni lamentavano il fallo di mano di un avversario. E’ il migliore del reparto avanzato, ma ancora non basta. Dal 28’s.t. Lanini 5,5: Entrato contemporaneamente a Perlingieri, probabilmente per provare a sfruttare qualche pallone da lui smistato, il suo ingresso si rivela inefficace per il semplice fatto che la Strega nella seconda metà della ripresa non crea praticamente nulla di concreto, non impensierendo mai Zanellati.
Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, dopo cinque partite, anche la sua panchina comincia a scricchiolare. La tanto attesa e conclamata scossata non c’è stata, i problemi che prima forse riuscivano a essere mascherati ora sono talmente evidenti che non si può far altro che accettarli e provare a risolverli in un finale di stagione che si preannuncia tutt’altro che rilassante. Il terzo posto si allontana giornata dopo giornata, mentre dietro Crotone e Potenza sono sempre più vicine. Sembra sempre più difficile trovare la famosa luce alla fine del tunnel, fondamentalmente perché questo tunnel appare senza fine. I problemi sono tanti ed è anche vero che senza vittoria aumentano sempre di più, ma continua a essere molto difficile capire come una squadra del valore del Benevento non riesca a vincere neanche contro altre squadre in difficoltà e in lotta per obiettivi per diversi da quelli della Strega. Per fortuna non c’è tanto tempo per pensare, mercoledì si torna già in campo e al Vigorito arriva il Crotone: uno scontro diretto per il quarto posto che deve rimandare a un solo obiettivo, la vittoria, che potrebbe essere davvero la panacea di tutti i mali.
Foto: Screen YouTube Lega Pro
Benevento-Sorrento 1-1, le pagelle dei giallorossi
Il Benevento pareggia 1-1 contro il Sorrento al Vigorito, nel match della domenica alle 17:30 valido per la ventinovesima giornata della Serie C 2024-25, la decima del girone di ritorno.
La Strega di Mister Pazienza, alla quarta sfida alla guida dei sanniti, fa registrare l’ottava gara consecutiva senza successi, conquistando il terzo pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -3 dal Monopoli e a -6 dall’Avellino, mentre il Cerignola capolista è a 11 punti; alle spalle c’è il Potenza a -2, il Crotone è a -3 ma che non è sceso in campo nel week-end in virtù del rinvio della sfida contro il Taranto.
Nonostante un avvio positivo, in cui Perlingieri colpisce il palo da posizione defilata al decimo e il Benevento dà l’impressione di poter essere davvero pericoloso, la prima mezz’ora del derby al Vigorito offre davvero poche emozioni. La Strega non è in grado di concretizzare il possesso palla neanche nel finale di primo tempo, nonostante le diverse occasioni: al 34esimo Lanini calcia alto, dieci minuti dopo Del Sorbo respinge in angolo il destro di Talia. Nel recupero della prima frazione, poi, Simonetti spreca un contropiede per eccesso di altruismo. Diversi cambi già nell’intervallo per entrambi gli allenatori, ma è il Sorrento ad essere subito pericoloso: al 46esimo Musso si vede annullare il gol del vantaggio per un fallo ai danni di Tosca, poi ci prova Colangiuli ma il suo sinistro è fuori misura. I giallorossi crescono e tornano perennemente nella metà campo rossonera, con diversi tentativi soprattutto dalla distanza da parte di Prisco e Lamesta. Al 73esimo, poi, i costieri passano in vantaggio: corner dell’ex Matera per il colpo di testa di Biagetti che vola sopra Viscardi e batte un immobile Nunziante. Doccia gelata per i sanniti che però, all’80esimo, trovano la rete del pari: bellissima palla in profondità di Acampora per Lanini, che appoggia per il facile tap-in di Starita. Ci credono i padroni di casa ma, nonostante i tentativi soprattutto di Acampora e Talia, il risultato non cambia.
Nunziante 5,5: Mai chiamato in causa per 89′ più recuperi, l’unica occasione che lo vede inquadrato è quella del gol. Biagetti sovrasta Viscardi e colpisce di testa, lasciando Nunziante immobile e impossibilitato sia nell’uscita sia nell’intervento. Lento nell’impostazione dal basso, su cui deve crescere.
Berra 6-: Tornato dal 1′ dopo due gare caratterizzate dalla squalifica e dall’esclusione contro il Latina, il Capitano del Benevento torna a indossare la fascia e nel suo ruolo originario, sulla corsia destra, in virtù dell’esclusione di Oukhadda. Non brilla, mette qualche cross ma spesso diventa facile preda di Del Sorbo. Dal 19’s.t. Veltri 6: Apporto sufficiente anche se non decisivo quello fornito dal terzino classe 2004, che non rischia praticamente nulla in virtù dell’inoffensività del Sorrento nella seconda metà della ripresa e si propone qualche volta in avanti cercando di mettere in area dei palloni interessanti.
Capellini 6: Confermato al centro della difesa, non corre praticamente mai pericoli anche perché riesce a gestire Musso con Tosca senza alcun tipo di problema. I costieri in avanti al Vigorito sono poca cosa, quindi il difensore scuola Juventus è chiamato a compiere interventi di ordinaria amministrazione.
Tosca 5,5: Dopo aver ipotizzato un suo posizionamento sulla corsia, Mister Pazienza decide di dargli fiducia e continuità al fianco di Capellini. Contrastato duramente da Musso in occasione del vantaggio rossonero poi annullato dall’arbitro a inizio ripresa, per il resto rischia davvero poco o nulla nei 90′.
Viscardi 4,5: Prestazione poco meno che sufficiente per gran parte dell’incontro, con pochissime folate offensive, al 73esimo si fa sovrastare da Biagetti per il vantaggio rossonero. Da quel momento in poi commette diversi errori, sintomo di come evidentemente abbia risentito dell’errore nell’immediato.
Talia 5,5: Appare evidentemente come ormai, quando è in fiducia, il Benevento cresca con lui. Contro il Sorrento risulta a tratti intermittente, alternando interessanti inserimenti a banali errori di appoggio nei passaggi più semplici. Va più volte alla conclusione, magari da posizione defilata, e sa rendersi pericoloso.
Prisco 5,5: Confermato in cabina di regia a discapito di Viviani dopo la buona prestazione con assist di Latina, sembra più in ombra e risulta a volte impreciso in fase di costruzione. Ha diverse occasioni per andare al tiro da fuori, ma difficilmente riesce a impegnare Del Sorbo: sembra peccare di convinzione. Dal 32’s.t. Manconi 5,5: Costretto ancora a guardare l’inizio della partita dalla panchina, si posiziona dietro la punta e questo sembra essere il ruolo a lui più consono. Fatica, comunque, nella gestione delle sfera e nel rendersi pericoloso in avanti, tanto da fallire l’unica occasione capitatagli.
Simonetti 5: Tornato dal 1′ nei tre di centrocampo, corre tanto ma spesso a vuoto. Non riesce quasi mai a rendersi protagonista o a incidere nella manovra giallorossa, se non in negativo nel recupero della prima frazione quando spreca un contropiede preferendo un improbabile assist al tiro a pochi metri dalla porta. Dal 19’s.t. Acampora 6-: Il suo ingresso in campo si rivela molto prezioso, in particolare nell’occasione del gol. Un suo lancio dalla distanza, infatti, mette in moto Lanini, bravo poi ad appoggiare per Starita. Per il resto tanta corsa al piccolo trotto ma anche qualche errore di troppo nella gestione della sfera nel finale.
Lamesta 5,5: Nel primo tempo sembra il più vivace e potenzialmente pericoloso del reparto offensivo. Nonostante l’assenza di Oukhadda, dialoga bene con Berra e spesso i suoi cross in area sono precisi per i compagni. Quando prova a calciare da fuori però, anche nella ripresa, non trova quasi mai la porta. Dal 42’s.t. Borello S.V.: Tre più minuti più recupero sulla corsia destra, come spesso gli accade, per cercare di incidere nel finale con la sua qualità e le sue caratteristiche. Almeno così la pensa Mister Pazienza, anche se spesso e volentieri i suoi ingressi in campo sono abbastanza anonimi.
Perlingieri 5: Schierato nuovamente come perno offensivo, fa tanto lavoro sporco e prova a sfruttare al meglio (con tante difficoltà) le seconde palle. Si presenta in avvio con un palo esterno e poi con un buon assist per Lanini, ma fa poco altro risultando spesso lento, macchinoso e prevedibile per i difensori. Dal 1’s.t. Starita 6,5: Entra in campo all’intervallo con il solito piglio e la solita voglia di incidere. Lo fa ottimamente e viene ricompensato. Se a Latina il fuorigioco non gli aveva permesso di trovare la seconda rete in campionato, contro il Sorrento è decisivo il suo tap-in per evitare una figuraccia in piena regola.
Lanini 5,5: Confermato sull’out mancino, in avvio non riesce a impattare bene di testa il cross di Lamesta e poco dopo la mezz’ora spreca sull’appoggio di Perlingieri da ottima posizione. Spesso fuori dal gioco, fatica a incidere. Meritevole nella ripresa il movimento per il lancio di Acampora e l’assist per l’1-1 finale.
Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, dopo quattro partite, appare evidente come non sia ancora riuscito ad aggiustare i difetti di una Strega agonizzante. Certo, l’essere passati in svantaggio e l’aver recuperato il risultato può sembrare un sintomo di maturità e fiducia, ma la realtà è che la gravità risiede nel non essere stati in grado di sbloccare per primi l’incontro nonostante la mole di gioco e azioni creata. In campo non ci va l’allenatore, ma i giocatori, che evidentemente sono alle prese con difficoltà anche psicologiche da dover risolvere nel prossimissimo futuro, se non altro per la voglia di rivalsa e per non essere più accolti o salutati con dei fischi da parte della tifoseria. Il tecnico pugliese è alle prese con una situazione complicata, lo sappiamo, che fa ancora più clamore in virtù della rapida e dolorosa discesa in classifica, ma ora i sanniti vedono a rischio anche il quarto posto e ciò non sarebbe assolutamente accettabile. L’obiettivo di fornire certezze al reparto difensivo sta riuscendo in queste prime quattro uscite sulla panchina giallorossa, ma d’altro canto l’attacco è ancora sterile e poco incisivo. L’apporto dei subentrati come Starita è sicuramente un elemento positivo, ma c’è ancora tanto su cui lavorare e il tempo, se non è ancora scaduto, è prossimo alla scadenza. Ora alla finestra ci sono incontri tutt’altro che semplici, vuoi per ambiente e vuoi per importanza, e il Benevento è un’incognita.
Il Benevento pareggia 1-1 contro il Latina al Francioni, nel match del sabato alle 17:30 valido per la ventottesima giornata della Serie C 2024-25, la nona del girone di ritorno.
La Strega di Mister Pazienza, alla terza sfida alla guida dei sanniti, fa registrare la settima gara consecutiva senza successi, conquistando il secondo pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -1 dal Monopoli (impegnato domani) e a -4 dall’Avellino; il Cerignola capolista è a 6 punti, ma domani potrebbero diventare anche 9.
Pronti e via, i giallorossi passano subito in vantaggio: dopo tre minuti punizione perfetta di Prisco per la girata di Lanini che fulmina Zacchi e porta in vantaggio i suoi. Ancora sanniti in avanti al sesto, ancora sugli sviluppi di una punizione di Prisco: colpo di testa di Perlingieri, blocca senza problemi il portiere neroazzurro. Al 19esimo, poi, arriva il pareggio dei pontini: cross dalla sinistra di Riccardi, ennesima disattenzione difensiva e Scravaglieri insacca per l’1-1. Il Benevento prova a reagire, ma è il Latina a sfiorare il vantaggio: cross dalla destra di Rapisarda, Oukhadda anticipa Ekuban nel cuore dell’area di rigore e spedisce in corner. Al 45esimo arriva una grande occasione per la Strega: cross perfetto di Lamesta dalla destra per l’inserimento di Pinato, il cui sinistro da ottima posizione termina clamorosamente alla sinistra della porta difesa da Zacchi. La ripresa è inizialmente avara di emozioni, fino al 68esimo: Perlingieri ha il tempo di controllare la sfera servitagli da Pinato, ma calcia debole e centrale da ottima posizione e cestina una grande occasione per il vantaggio. Girandola di cambi per entrambi gli allenatori, ma la storia del match non cambia. Nel finale altro tentativo giallorosso: tiro-cross di Carfora dalla sinistra, palla che colpisce il palo e attraversa l’area di rigore.
Manfredini 6: Chiamato a sostituire Nunziante con pochissimi minuti di preavviso, inizialmente non appare molto concentrato tanto da uscire quasi a vuoto su una punizione di Petermann. Nulla può sul gol del definitivo 1-1 di Scravaglieri, viene impegnato solamente con qualche conclusione della distanza.
Oukhadda 5,5: Sulla corsia destra è molto vivace, chiamato a dividersi tra fase offensiva e difensiva. Spinge tanto, soprattutto nelle prime fasi di gioco, peccando a volte in precisione e scelte. Si fa superare da Riccardi nel cross che porterà all’1-1. Nella ripresa è più ordinato e fa il suo, ma senza incidere.
Capellini 5: Confermato Capitano del Benevento in virtù della scelta di Mister Pazienza di tenere fuori Berra nonostante il rientro dalla squalifica, non riesce a guidare la Strega verso la vittoria. Anzi, è protagonista della dormita difensiva che consente a Scravaglieri di segnare il gol che deciderà il match.
Tosca 5,5: Schierato titolare praticamente a sorpresa dal tecnico pugliese, viene disturbato da Ekuban nell’azione del gol. Il centravanti del Latina gli crea non pochi problemi, tanto che il rumeno è spesso costretto a ricorrere al fallo. Qualche errore di troppo in impostazione, appare a volte distratto.
Pinato 5+: Disputa 90′ più recupero nell’inedito ruolo di terzino sinistro e, probabilmente per la sorpresa nel vederlo in quel ruolo, i compagni tendono spesso a ignorarlo. Alla fine si destreggia anche bene, senza commettere errori particolari. Pesa tanto, però, il sinistro spedito sul fondo a fine primo tempo.
Talia 6: Quando c’è, anche se non ancora al meglio, si sente. E non è un caso che la Strega abbia vissuto un periodo buio senza di lui. Combatte su ogni pallone, corre e lotta senza sosta e consente alla squadra di avanzare il proprio baricentro. Mancano ancora i suoi inserimenti, spesso decisivi, ma torneranno.
Prisco 6: Preferito a Viviani in cabina di regia, dopo 3 minuti pennella una palla perfetta per il gol di Lanini. Prova a replicare tre minuti dopo, da posizione maggiormente defilata, ma Zacchi blocca il colpo di testa di Perlingieri. Fatica a campo aperto e in velocità, ma offre anche qualche spunto interessante. Dal 24’s.t. Viviani 5,5: Nonostante nel recente passato il suo impiego a gara in corso si sia rivelato spesso decisivo, questa volta entra in un momento chiave del match ma non riesce a dare l’attesa scossa alla squadra. Fatica a disegnare trame interessanti e a farsi vedere in avanti, limitandosi a gestire.
Acampora 5: Confermato titolare a centrocampo, al 17esimo impegna Zacchi e conquista un corner. Poi poco o nulla, il centrocampista partenopeo appare completamente avulso dal gioco e sbaglia di tutto tra appoggi e conclusioni. Passivo nell’azione del gol, dopo un buon avvio scompare inspiegabilmente. Dal 24’s.t. Manconi 5,5: Alla seconda panchina nelle ultime tre gare, subentra come accaduto contro la Juventus Next Gen ma non riesce a dare concretezza al reparto offensivo. Rifinisce un contropiede di Lamesta al 79esimo, servendo Lanini che però si fa murare da un avversario.
Lamesta 5,5: Più concentrato rispetto alle ultime apparizioni, appare meno nervoso del solito. Tornato titolare, dialoga bene con Oukhadda sulla corsia destra e con gli altri compagni. Spreca un contropiede alla mezz’ora, ma serve un’ottima palla a Pinato al 45′. Anche nella ripresa è vivace, ma non efficace. Dal 41’s.t. Borello S.V.: Scampoli per l’ex Monopoli, questa volta nel tridente offensivo e non da mezz’ala, ma il risultato non cambia: non riesce in alcun modo a incidere e i palloni toccati sono davvero pochi.
Perlingieri 5: Pronti e via, al sesto minuto ha l’occasione per raddoppiare subito il risultato ma trova l’opposizione di Zacchi. Successivamente scompare dalla zona gol, pur rimanendo nel vivo delle trame offensive giallorosse. Al 68esimo, poi, si divora il gol del vantaggio, con un tiro debole e centrale. Dal 36’s.t. Starita S.V.: Entra in campo con la solita voglia di incidere o quanto meno di lasciare il segno, cosa comunque sempre apprezzabile. Troverebbe anche la via del gol nel recupero, annullata per un’infrazione.
Lanini 6: Confermato nel tridente offensivo, spiega subito perché con una girata che non lascia scampo a Zacchi dopo appena 3′. Chiama tutti a raccolta nell’esultanza, quasi a voler unire anche fisicamente il gruppo. Poi, però, è abbastanza fuori dal gioco. Si fa rivede solo al 79′, quando il suo destro viene murato. Dal 36’s.t. Carfora S.V.: La buona notizia è sapere che il classe 2006 faccia ancora parte dell’organico giallorosso, visto che l’unica presenza stagionale prima di oggi risaliva al 26 settembre in casa del Monopoli. Entra in campo anche bene, sfiorando un gol rocambolesco con un cross.
Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, nonostante i diversi cambiamenti a livello tattico e di elementi, fatica davvero anche a convincere. Nelle tre gare con il tecnico pugliese in panchina la Strega ha raccolto solo due punti, frutto di due pareggi e una sconfitta, trovando la via del gol solo in un’occasione (oggi) e subendo invece ben tre reti. Un rendimento sicuramente al di sotto delle aspettative, alla luce anche del prolungato ritiro a Venticano, che ha contribuito alla discesa in classifica dei giallorossi e, possiamo ormai dirlo, ad abbandonare la lotta per il vertice. Tante le novità presentate al Francioni, da Pinato terzino all’esclusione dei vari Berra, Simonetti e Manconi: cose che però, alla luce del risultato, non sono bastate a dare una scossa. Ciò che lascia abbastanza dubbiosi, però, è l’atteggiamento e la qualità del gioco dei sanniti, che ora sembra affidarsi molto a folate estemporanee e a un giro-palla senza un fine preciso. La cosa da dover fare il prima possibile, insomma, è rimettere apposto le idee e dare ordine a quel caso che, ad oggi, il Benevento sembra incarnare.
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