Al Bct di Benevento irrompe Can Yaman accendendo il delirio tra le sue fan

Al Bct di Benevento irrompe Can Yaman accendendo il delirio tra le sue fan

AttualitàBenevento Città

Nella terza giornata del Bct di Benevento irrompe Can Yaman, attore e modello turco lungamente atteso dalle tantissime fan che hanno affollato Piazza Roma. Rilassato e ammiccante, trascina le tante donne presenti nel piazzale in un turbinio di urla, lancio di baci, eccitazione psicologica e irrequietezza che danno molto da fare alla security addetta al controllo dell’evento.

L’incontro assume caratteri stupefacenti, infatti ancora prima del suo arrivo sul palco, in più occasioni, le tante fan presenti hanno avuto l’impressione che l’attore stesse arrivando da direzioni diverse e per questo, armate di telefonino e improbabili taccuini per l’autografo, si sono alzate, all’unisono, gridando di gioia e chiamandolo per nome.

Quando finalmente egli è comparso sul palco, mentre una marea di persone si sono riversate verso le transenne mettendo a dura prova la sicurezza, nella piazza è risuonato un boato di urla di gioia e compiacimento ed egli, forte della sua prestanza fisica e di un sorriso davvero accattivante, ha salutato tutti con la sola sua presenza e, con aplomb, ha salutato la giornalista Martina Riva, sua intervistatrice, rivolgendo uno sguardo “complice” alle tante donne convenute in piazza per vederlo che si sono lanciate  in urla di entusiasmo.

Amore per il Cinema? In questo caso il Bct è fenomeno secondario, rappresenta solo un pretesto per godere della presenza di un giovane aitante che non si sottrae all’affetto delle sue fan.

Tra il pubblico un gruppo di sostenitrici espongono uno striscione con il volto di Yaman dichiarandosi Le Yamanine

Sul palco, accanto all’attore, erano presenti Francesco Cirulli, Presidente dell’Associazione benefica “Can Yaman For Children” e Francesco Pisani, primario di Neuropsichiatria infantile al Policlinico Umberto I di Roma, testimoni dell’impegno sociale di Yaman contro i disagi giovanili. Argomento di chiara importanza sociale, ma tra il pubblico l’attenzione era solo per l’animatore del tema sociale, infatti dalla piazza, però durante l’intervento del professore, è partito un acuto: “bellissimo!”, rivolto a Yaman.

Momento particolare è stato anche quello messo in atto da Yaman alla proiezione di una prima clip della serata sul suo lavoro; improvvisamente e imprevedibilmente, egli è saltato giù dal palco verso la platea per, secondo quanto ha spiegato poi, godersi il video da prospettiva migliore. Il gesto ha scatenato l’arrembaggio delle fan che, lasciati i posti a sedere, si sono riversati verso di lui acclamandolo e “rompendo le righe” stabilite dalla sicurezza che, a grande fatica, ha allontanato la calca di persone che, senza pudore, era salita anche sul palco.

Momento di timore, ma anche esilarante per chi, da lontano, ha assistito al fatto.

Finalmente l’intervista riprende grazie alla Riva che ricorda la gavetta fatta dall’attore in Turchia, i suoi primi lavori come la serie “Day Dreamer”con i quali, risponde Yaman, ha imparato a recitare per ore sul palco, anche 150 di seguito, perché così si lavora nel suo paese nel cinema, ma ha anche fatto esperienza di recitazione fatta di azione, ma anche di sentimenti.

Avendo studiato in una scuola italiana, Can Yaman perla un ottimo italiano, lingua nella quale si è espresso con disinvoltura e, grazie alla conoscenza della quale, ha lavorato per una serie televisiva italiana, girata a Civita Castellana, dal nome “Viola come il mare”. In merito egli ha dichiarato: “Quando ho recitato per la prima volta in Italiano mi sentivo una pippa, ma sono una persona molto ambiziosa e sicura di sé. Le sfide non mi spaventano”.

Ha dichiarato di amare Benigni, di cui ha visto tutti i film e il regista Ozpetek. Ha inoltre rivelato che è in cantiere una serie su Sandokan, che dovrebbe iniziare a marzo prossimo. Ha dichiarato infine di amare l’Italia e ha detto: “Sono stato due ore qui, mi sembra una bella città, molto accogliente. Ma io amo l’Italia, c’è molto meno caos rispetto alla Turchia e mi riconosco nella mentalità del suo popolo”.

Ha riferito di come tutti gli parlassero di lui come di un qualcuno che emanava un profumo particolare e, per questo, ha deciso di produrne uno che, per la serata è stato anche in vendita.

Riva gli ricorda di aver prodotto una biografia ed egli risponde di averlo fatto per mettere fine alle fake news sul suo conto e raccontare la sua vita prima che diventasse famoso, ragazzo normale, ma con una prodigiosa capacità di imparare e memorizzare, cosa, ha continuato, che gli hanno insegnato a fare i docenti della scuola da lui frequentata.

Dichiara poi di amare il suo lavoro, ma di volerlo fare con impegno e in sinergia con quanti collaborano con lui, nel rispetto di tutti, ma soprattutto in modo sempre più attento e preciso, secondo il suo modo di essere e pensare.

In chiusura di serata Antonio Frascadore, Direttore Artistico del Bct, gli ha consegnato due premi da parte della rassegna Bct.

Emblema del sex symbol, Can Yaman si rivela anche, con il suo intervento, uomo maturo e sincero, legato ai valori della vita e, soprattutto, vicino a chi è in difficoltà, un giovane quasi perfetto che si affeziona alle persone ed ai progetti che porta avanti, anche per questo una moltitudine di gente, in stragrande maggioranza donne, gli hanno tributato attenzione, interesse e vera passione, nella speranza forse di poter solo sfiorare i suoi muscoli scolpiti.