Libera e il ricordo di Borsellino dinanzi al cementificio Ciotta confiscato alla criminalità

Libera e il ricordo di Borsellino dinanzi al cementificio Ciotta confiscato alla criminalità

AttualitàBenevento Città

Se nella poesia di Montale il ricordo è solo un istante, un’immagine di breve durata che emerge per scomparire di nuovo inghiottita dal tempo, attimo connaturato a quel “male di vivere” congenito alla condizione della vita umana, nel presente del primo pomeriggio di venerdì 19 luglio, davanti al cementificio Ciotta, bene confiscato alla criminalità, la memoria è diventata presente e con essa sono apparsi partecipi alla vita attuale, uomini e donne che hanno sacrificato la vita per la giustizia, la libertà e la verità, personaggi come Paolo Borsellino e tutta la sua scorta.

Chi era Borsellino? Un eroe? No, un uomo normale che credeva nelle cose giuste della vita e che fossero giuste per tutti, sempre, a qualunque costo, perchè l’ingiustizia, la malavita, la mafia, la violenza erano cose inconcepibili nella sua mente, dunque un uomo normale, non un eroe.

Con il preciso intento di non celebrare in modo rituale esponenti delle istituzioni e della nostra storia, il Coordinamento Provinciale di Libera Benevento, in collaborazione con l’Anpi provinciale di Benevento ed il gruppo scout Agesci Benevento 2, ha voluto ricordare quel 19 luglio del 1992 in cui Paolo Borsellino e la sua scorta furono vittime di un’auto bomba, a meno di due mesi dalla strage di Capaci del 23 maggio dello stesso anno, in cui aveva perso la vita Giovanni Falcone e quasi tutta la sua scorta. 

 La cerimonia si è tenuta davanti ai cancelli del cementificio Ciotta, luogo simbolico dell’antimafia sociale,  bene già confiscato alla criminalità e dal profondo significato anche politico ma, come ricordato da Michele Martino, referente “Libera” per Benevento, ancora oggi non destinato a funzioni a favore della comunità, cosa che invece dovrebbe essere obbligata, afferma.   

Erano presenti alla commemorazione il dott.Gianfranco Scarfò, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Benevento, la dottoressa De Gregorio Rosa, vicario del Questore, il prof. Amerigo Ciervo, Presidente Anpi Benevento, Antonella Rubbo, rappresentante Cgil Benevento, alcuni rappresentanti degli Scaut di Benevento ed un rappresentante del sindacato Unarma della città.

Paolo Borsellino è stato, insieme a Giovanni Falcone, artefice della lotta alla mafia in quanto membri del pool antimafia, voluto in principio da Rocco Chinnici a cui successe, dopo il suo assassinio mafioso, Antonino Caponnetto. L’opera di questi magistrati portò al cosiddetto “Maxi processo” che vide alla sbarra 460 mafiosi e durò dal 10 febbraio 1986, al 30 gennaio 1992, atto dal significato internazionale,  che vide la condanna di personaggi anche importanti del mondo della mafia, tra Corleonesi, capeggiati da Salvatore Riina e Bernardo Provenzano e mafia palermitana, tutti artefici di oltre 600 omicidi.

Il 1992 però doveva segnare una battuta d’arresto all’aspra lotta alla malavita siciliana, prima Falcone e poi Borsellino furono individuati come bersagli obbligati della mafia e messi a tacere per sempre.

Martino ha voluto ricordare, con passione umana e sociale, in modo particolare, ricorrendone l’anniversario della morte, Paolo Borsellino, ma anche gli uomini e la donna della sua scorta e precisamente Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, ognuno con la propria storia personale alle spalle, agenti, alcuni giovanissimi, che oltre all’amore per il loro lavoro, avevano una vita già programmata e desideri e speranze per il futuro.

Un ricordo particolare è stato fatto al sacrificio di Emanuela Loi, prima donna di una scorta a morire per mano del potere mafioso.  Una donna che, come i suoi compagni, ha dato la vita per ciò in cui credeva, un “morire per le idee” che ha avuto illustri predecessori nel tempo, ci piace, a titolo di esempio, ricordare il personaggio Socrate, ma questa donna ed i suoi compagni, nel nostro presente, lo hanno fatto perché credevano, in modo assoluto, nella giustizia e nei principi della nostra Costituzione.  

La memoria di questi sfortunati uomini dello stato è, noi pensiamo, non solo obbligata, ma soprattutto necessaria, per comprendere come si possa mettere a rischio la propria vita per ciò in cui si crede e per il bene della società, ma soprattutto di come ci si debba impegnare per perseguire i loro stessi principi.

Borsellino credeva fermamente nel suo lavoro, ma amava la famiglia, al punto di mettere a rischio la propria vita per andare a trovare sua madre, cosa che fece quel 19 luglio recandosi in via D’Amelio dove, con decisione cinica e crudele, la mafia, su disposizione della Commissione interprovinciale di Cosa nostra,  aveva piazzato un’autobomba in una vecchia Fiat 126, parcheggiata nei pressi dell’abitazione della madre del magistrato, un boato e la vita di tanti servitori dello stato fu cancellata, ma, come ricorda sempre Martino, il loro esempio di perseguire la giustizia e la verità rimangono ancora oggi, modello di integrità umana e sociale che nessuna bomba potrà mai cancellare.

Hanno voluto ricordare l’importanza della data, ma soprattutto del sacrificio di Borsellino e di tanti uomini e donne delle istituzioni, prima Amerigo Ciervo ed a seguire il dott. Scarfò e la De Gregorio, tutti convinti che, pur nel significato tragico dell’evento, la morte del magistrato e della sua scorta sia, ancora oggi, un alto esempio di fede nei principi guida di una società sana e rispettosa della Costituzione, soprattutto in questo tempo in cui tante decisioni politiche appaiono controverse.

Essi hanno perseguito ed indicato la strada per un modello di vita che risulta fondamentale per i tanti giovani che si affacciano alla vita, come testimoniato dai rappresentanti scaut presenti all’evento, ragazzi  che perseguono, tra altre cose, lealtà verso la propria comunità, riconoscimento e rispetto per la dignità del proprio simile e per l’integrità del mondo naturale.

E’ poi stata affissa, dai ragazzi scout, sui cancelli del cementificio Ciotta, una bandiera che riportava, nella sua parte bianca, la scritta “capaci di riutilizzare il bene”, affiancata da un mazzo di fiori. A loro poi, su iniziativa di Libera e del suo rappresentante, è stato donato un tricolore che essi potranno far sventolare nei luoghi dei loro campi, simbolo di amore per il paese, ma soprattutto di attaccamento ai principi di convivenza già indicati nella nostra carta costituzionale.

Libera Benevento, domenica 9 giugno la presentazione di “Per Rabbia e per Amore”

Libera Benevento, domenica 9 giugno la presentazione di “Per Rabbia e per Amore”

Eventi

Si svolgerà domenica 9 Giugno alle ore 19:30, presso il Caffè Letterario “Il Funambolo” la presentazione dell’ultimo lavoro di Raffaele Sardo dal titolo “Per Rabbia e per Amore”. Dedicato alla memoria di Don Peppe Diana, sacerdote barbaramente assassinato dalla camorra la mattina del 19 Marzo del 1994 nella Chiesa di San Nicola di Bari in Casal di Principe.

Il libro è un meraviglioso romanzo che coniuga fantasia e realismo in modo elegante: solo chi ha vissuto in prima persona momenti indelebili, può narrare con credibilità ed autenticità.

Sardo ci dà la possibilità di immaginare l’arrivo in Paradiso di mamma Iolanda, la mamma di Don Peppe, che a sua volta incontrerà altre mamme di vittime innocenti, come ad esempio Felicetta, la mamma di Peppino Impastato.

Mamma Iolanda rincontrerà dopo trenta anni suo figlio ed il marito Gennaro, venuto a mancare pochi anni fa. Ma sarà anche un viaggio che, come nello stile dell’autore, consentirà un’analisi storica ed attuale della camorra e delle mafie.

Raffaele Sardo, giornalista, scrittore, penna incisiva nella lotta alla camorra e protagonista della rinascita culturale di un territorio come quello dell’agro aversano, in passato conosciuto solo come terra di camorra.

Sardo, amico personale di Don Peppe, con la forza della parola e della scrittura ha sempre avuto un ruolo importante nella lotta alle mafie come impostazione ed imposizione culturale.

Altrettanto indispensabile la sua azione nella salvaguardia della memoria di Don Peppe quando, subito dopo la sua uccisione, la camorra innescò una vergognosa macchina del fango, provando in tutti i modi e con molteplici complicità a screditare la figura e la persona di Don Peppe.

Raffaele Sardo è stato Fondatore, insieme ad altri “Partigiani del Bene”, del Comitato don Peppe Diana ed è stato da sempre un attivista di Libera. Non a caso la prefazione del suo ultimo libero è stata curata da Don Luigi Ciotti.

L’autore sarà accompagnato nella narrazione e nell’analisi storica, da Rosa Natale, amica e parrocchiana di don Peppe Diana, anch’ella vittima della macchina del fango post omicidio.

La serata inizierà con i saluti introduttivi di Michele Martino – Referente Provinciale di Libera Benevento.

Sardo e Natale dialogheranno con Sara Scuderi, attivista di Libera Benevento.

Un evento, quello di domenica sera, espressione di un rapporto sempre più forte e solido tra il Coordinamento di Libera Benevento e gli amici di Casal Di Principe. Un’alleanza profondamente significativa, diversa da altre, perché ci sono alleanze ed alleanze.

Giorno della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le iniziative di Libera

Giorno della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, le iniziative di Libera

CulturaEventi

Siamo ormai prossimi alla giornata del 21 Marzo in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie.

Un appuntamento che ha visto una grande mobilitazione educativa animata dal Coordinamento Provinciale di Libera Benevento.

Un cammino iniziato con la venuta del 6 Febbraio di Don Luigi Ciotti nel Sannio, la mattina a Castelvenere presso l’Istituto Alberghiero ed il pomeriggio presso il Duomo di Sant’Agata de Goti. 

Tanti gli incontri nelle scuole della città di Benevento e della Provincia, con la bellissima partecipazione attiva degli alunni e con una spiccata passione educativa del corpo docente.

Un percorso che si caratterizza di tappe condivise con tante realtà nella bellezza dell’essere rete.

Momenti vissuti con le Parrocchie, con associazioni studentesche universitarie, amministrazioni comunali sensibili, realtà artistiche come la Compagnia Balletto di Benevento, ricordando anche Esther Johnson. Momenti in cui la memoria diventa spiritualità come avvenuto nel Giardino della Memoria presso la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli facendo memoria di Pasquale Mandato, ucciso dalla camorra il 5 Marzo del 1984. Questo cammino è stata occasione per parlare anche di eco mafie e terra dei fuochi come avvenuto presso la Parrocchia di San Pietro a Sant’Agata de Goti.

Accesi i riflettori sul tema del caporalato insieme alla Cgil Benevento ed agli studenti del CUSAS Unisannio.

La droga resta sempre una grave emergenza di cui nell’ultimo decennio poco si parla: è quanto emerso nel fare memoria di Don Carlo Lombardi nel giorno del suo anniversario. Pastore della nostra Diocesi, barbaramente ucciso il 4 Marzo del 1982.

La legalità come “quinto punto cardinale” è stata la sintesi delle tante sollecitazioni offerte dai ragazzi del’IC Montalcini di San Giorgio del Sannio durante un incontro avuto con la partecipazione del Procuratore della Repubblica Dott. Aldo Policastro.

Ad arricchire i tanti incontri avuti con le scolaresche c’è stata la preziosa testimonianza di Antonio Iermano, figlio di Aldo Iermano, ucciso insieme a Raffaele Delcogliano.

Incontri con i giovani sono stati tenuti anche da Francesco Marra, nipote di Don Carlo Lombardi.

Tanti gli incontri per discutere sull’importanza del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Occasione per ricordare alla comunità sannita la presenza dei beni confiscati sul nostro territorio, al momento non riutilizzati ad eccezione di quello presente nel comune di Melizzano.

Il 17 Marzo una folta rappresentanza dello scoutismo sannita ha colorato di blu le strade di Casal di Principe insieme ad oltre settemila scout provenienti dalla Campania e da altre regioni d’Italia.

Tante altre iniziative sono in calendario, come il flashmob  dei ragazzi del Liceo Guacci in memoria di Don Peppe Diana. Il 21 Marzo partiranno ben otto pullman dal Sannio con una bellissima partecipazione alla giornata nazionale che si vivrà a Roma.

Ma in tante scuole del beneventano si vivrà la cerimonia della lettura dei nomi delle vittime innocenti.

Un “rosario laico” che sottolinea il primo diritto di tutti gli uomini che è quello all’identità.

Il 21 Marzo non sarà un punto di arrivo ma un punto di partenza.

Il 22 Marzo ci saranno altre importanti iniziative come quella presso il cinema Modernissimo di Telese: 75 anni di Sana e Robusta Costituzione.

In serata, poi, nella suggestiva cornice del Teatro Romano si vivrà la Via  Crucis “Per Amore del mio Popolo non tacerò”, animata dalla Pastorale Giovanile Diocesana che quest’anno sarà in memoria di Don Peppe Diana a trent’anni dalla sua uccisione.

Una via Crucis dal profondo significato anche“politico” nell’accezione più ampia e nobile del termine, affrontando tematiche vive che caratterizzano la quotidianità del cristiano in quanto cittadino. Un momento di spiritualità per “saldare la terra al cielo”.

Il giorno seguente a Castelvenere nuovamente per non dimenticare insieme agli amici dell’ANPI.

Nei “cento passi” verso ed oltre il 21 Marzo è bello e significativo ricordare la laurea di due giovani attivisti di Libera: quella di Simona Marra che ha discusso la tesi sulla storia della camorra in particolare sul delitto Delcogliano – Iermano e con un capitolo dedicato anche a Libera, all’antimafia sociale ed a tutte le vittime del nostro territorio.

La laurea di Alessandro Ucci che  ha discusso la tesi sul tema del gioco d’azzardo, soffermandosi in particolare su quanto incida sulle famiglie del beneventano.

“Destinazione 21 – Ripartenza 22” è il percorso che caratterizza la memoria quando diventa impegno quotidiano. Una memoria viva perché le storie di chi ha pagato con la vita devono generare sussulti alle coscienze, percorsi educativi, rigenerazione urbana, all’insegna del Noi che non è espressione di circostanza ma un modello di società responsabile da costruire insieme.

Un percorso che vede la bellezza di tanti volontari giovani ed adulti in un cammino comune di conoscenza, consapevolezza  e responsabilità.

Il 6 febbraio Don Luigi Ciotti torna nel Sannio

Il 6 febbraio Don Luigi Ciotti torna nel Sannio

Eventi

Il prossimo 6 febbraio Don Luigi Ciotti tornerà nel Sannio con due appuntamenti: la mattina a Castelvenere presso l’Istituto Alberghiero IIS Faicchio-Castelvenere ed il pomeriggio presso il Duomo di Sant’Agata de Goti.

L’evento rientra tra le tappe di avvicinamento al 19 Marzo, trentennale dell’uccisione di Don Peppe Diana, ed alla giornata del 21 Marzo – Giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie che quest’anno si celebrerà a Roma.

In mattinata alle ore 10:30 Don Ciotti dialogherà con gli studenti, con una traccia di riflessione espressione del percorso didattico dell’indirizzo scolastico dal titolo “Diamo Sapore al Sapere”: una pietanza a base di Responsabilità, Partecipazione e Speranza.

Sarà anche l’occasione per continuare ad avere accesi i riflettori sul bene confiscato alla criminalità organizzata presente nel Comune di Castelvenere, sottolineando la necessità di soluzioni amministrative e finanziare atte al ripristino del bene e successivo riutilizzo sociale.

L’incontro prevede i saluti del Dirigente scolastico Prof. Nazzareno Miele e del Sindaco di Castelvenere Dott. Alessandro Di Santo.

Introdurrà Michele Martino, Referente Provinciale di Libera Benevento. I lavoro saranno moderati dalla prof.ssa Caterina Luciano – Referente del Presidio scolastico di Libera “Angelo Mario Biscardi”.

Il pomeriggio alle ore 18:00, presso il Duomo di Sant’Agata de Goti, ci sarà una pubblica riflessione sul dirompente ed ancora drammaticamente attuale documento “Per Amore del mio Popolo” a trent’anni dall’uccisione di don Peppe Diana.

Con Don Ciotti ci saranno i contributi del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento Dott. Aldo Policastro e del Vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de Goti, Mons. Giuseppe Mazzafaro.

I lavori saranno aperti dal Referente territoriale di Libera, Marco Natale e moderati dal Referente provinciale di Libera Benevento, Michele Martino.

Il documento “Per Amore del mio Popolo” sarà letto da tutte le associazioni che animano il territoriale presidio di Libera.

Al termine, così come avvenne a Casal di Principe la notte del 24 Dicembre del 1991, il documento sarà consegnato ed affidato a tutti i presenti. Libera ritorna in Valle Caudina, in un territorio che richiede forti attenzioni civiche ed Istituzionali, per un collettivo cammino per il bene comune contro tutte le mafie ed ogni forma di illegalità, corruzione e malaffare.

‘Libera’ tra i partner della ottava edizione delle Olimpiadi dei Forum Giovani

‘Libera’ tra i partner della ottava edizione delle Olimpiadi dei Forum Giovani

AttualitàDalla Provincia

Un altro importante partner delle Olimpiadi dei Forum in programma a Cusano Mutri dal 27 al 30 luglio è Libera Benevento che diffonde la cultura della legalità. Ed oggi ad intervenire è Marco Natale, referente Presidio di Libera Valle Caudina e Valle Telesina ‘Delcogliano – Iermano’.

“La partecipazione di Libera a questa manifestazione – afferma Natale – rappresenta un valore aggiunto ad un evento che rinforza la rete dei giovani del territorio e li riconosce quali risorse.

Lo sport è un volano per la rigenerazione del tessuto sociale, ma c’è un doping molto più grave che lo ha reso un business, contornato di falsi in bilancio, illegalità e negazione dei diritti, razzismo e violenza; un doping che si chiama corruzione e malaffare, che mortifica tutto il paese ed anche alcune realtà della nostra provincia, che non si limita più a condizionare il libero mercato, la politica e lo sviluppo sociale della comunità.

Tutto questo però – continua Marco Natale – non deve offuscare i momenti in cui lo sport è diventato strumento di valorizzazione dei diritti civili.

In un Paese che sente il bisogno di allenare e potenziare le coscienze civili, lo sport gioca una partita significativa; una partita dove nessuno perde, ma si vince insieme. Per noi non è un gioco, ma è Impegno, Memoria e Giustizia Sociale”.

21 marzo 2023: con lo slogan “E’ possibile” si celebra anche nel Sannio la Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

21 marzo 2023: con lo slogan “E’ possibile” si celebra anche nel Sannio la Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

AttualitàBenevento Città

Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La giornata, che è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, giunge quest’anno alla sua ventottesima edizione: un periodo lungo, che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali, in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi.

Quest’anno Libera ha deciso di proporre la manifestazione nazionale a Milano, con lo slogan “È possibile”, promuovendo una riflessione su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. Il momento centrale della giornata, che è stata preceduta da incontro con le realtà scolastiche, associative e sociali di ogni singola comunità, è la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie che avviene in contemporanea in tantissime città italiane.

L’appuntamento si rinnova quest’anno anche a Benevento, con letture diffuse nei presidi scolastici, territoriali e in tante scuole del capoluogo e della provincia: a Benevento l’evento pubblico di Libera, accolto dall’Università degli Studi del Sannio, verrà realizzato presso Palazzo De Simone, con la partecipazione attiva degli studenti, con il patrocinio del Comune di Benevento e la partecipazione dei consiglieri comunali, dei rappresentanti delle Istituzioni, di associazioni, organizzazioni e movimenti alla lettura dei mille nomi.

Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 10.15 all’ingresso della sede di Palazzo De Simone, in piazza Arechi II, e la lettura dei nomi delle Vittime Innocenti avrà inizio alle ore 10.30 nella corte del Palazzo.
In provincia, poi, l’appuntamento è a Castelvenere con un corteo per le strade del paese, promosso dall’IIS Faicchio – Castelvenere che prenderà il via alle ore 10.15 da piazza San Barbato, per poi giungere alle ore 11.00 presso il Teatro Comunale, dove avrà luogo la lettura dei nomi delle Vittime Innocenti delle Mafie.

“Legalità: La memoria seme di pace e nonviolenza”: questo pomeriggio l’incontro organizzato da Unisannio con Libera

“Legalità: La memoria seme di pace e nonviolenza”: questo pomeriggio l’incontro organizzato da Unisannio con Libera

CulturaEventi

Si svolgerà oggi 16 marzo, alle ore 16, sotto forma di dialogo con studenti, associazioni e dottorandi, nella Sala Conferenze di Palazzo San Domenico (I Piano), in Piazza Guerrazzi, a Benevento, un incontro dedicato al valore della memoria delle vittime delle mafie e al cammino costruttivo che conduce alla rigenerazione e alla redenzione, attraverso l’impegno a favore delle azioni non violente, per continuare l’itinerario dei 100 passi verso il 21 marzo, intrapreso da UNISANNIO con LIBERA, nell’ambito del Progetto su “Legalità è Cultura della R.E.L.Azione – Rete Educativa per una Legalità in Azione”.

Interverranno Gerardo Canfora, rettore dell’Università del Sannio, Antonella Tartaglia Polcini, responsabile scientifico Progetto “Legalità è cultura della R.E.L.Azione”; Michele Martino, presidente LIBERA Benevento, Bruno Vallefuoco, padre di Alberto, vittima innocente delle mafie, vice presidente Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, Toni Mira, capo redattore e inviato speciale della redazione romana di Avvenire.

Morcone, “Far vivere la legalità”: incontro in memoria delle vittime della strage di Capaci

Morcone, “Far vivere la legalità”: incontro in memoria delle vittime della strage di Capaci

AttualitàDalla Provincia

Nella mattinata odierna 11 ottobre, il Prefetto Dr. Carlo Torlontano ha partecipato, insieme ai vertici delle Forze di Polizia ed ai rappresentanti dell’associazione “Libera”,  all’incontro dal titolo “Far vivere la legalità”, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore ‘Don Peppino Diana’ di Morcone, in occasione del trentennale della strage di Capaci del 23 maggio 1992, ove persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

All’incontro è intervenuta, con una personale testimonianza, la sig.ra Tina Montinaro, moglie di Antonio Montinaro e Presidente dell’associazione “Quarto Savona 15”, che porta il nome dell’auto di scorta del giudice Falcone sulla quale viaggiavano i tre agenti deceduti nell’attentato.

Il Prefetto nel corso del dibattito, seguito alla testimonianza della sig.ra Montinaro, ha evidenziato: “l’importanza dello studio quale migliore risposta preventiva, da parte delle giovani generazioni, al crimine”, nonché “la centralità dell’analisi critica degli avvenimenti, aspetto prodromico alla comprensione dell’effettiva verità delle cose”. 

Elezioni, da Libera un appello per i candidati: “Non si parla di Mafie, corruzione e malaffare. Antifascismo sia pietra miliare per tutti”

Elezioni, da Libera un appello per i candidati: “Non si parla di Mafie, corruzione e malaffare. Antifascismo sia pietra miliare per tutti”

Politica

Il coordinamento provinciale ANPI di Benevento, nonché, il coordinamento provinciale di Libera Benevento esprimono forti perplessità circa lo svolgimento della campagna elettorale, pertanto, rivolgono un appello ai candidati asserendo quanto segue:

Siamo preoccupati per una campagna elettorale che sta accompagnando il nostro Paese fino al 25 Settembre confermando quanto Avviso Pubblico, insieme ad altre realtà, denuncia da tempo: nella dialettica fra partiti, ad eccezione di qualcuno, i temi della mafia, della corruzione e del male affare, non occupano una posizione centrale.

Questo avviene sia nel dibattito nazionale, che nella campagna elettorale che si sta svolgendo sul territorio Sannita. Siamo fortemente convinti che lo sviluppo ed il rilancio di un territorio, non potrà mai esserci, in presenza di logiche clientelari, comportamenti e condotte non sempre coerenti con quell’etica che dovrebbe contraddistinguere la bellezza del servizio politico.

E’ per tali ragioni che anche ai candidati del nostro territorio, chiediamo impegni concreti, come ad esempio, la sottoscrizione del documento programmatico proposto da Avviso Pubblico, che offre piste concrete da poter percorrere durante la prossima legislatura.

Monitoreremo con attenzione e puntualità il mantenimento degli impegni assunti, laddove tale proposta venisse favorevolmente accolta dai candidati; lo faremo con la stessa energia e responsabilità che oggi ci consente di segnalare che, il documento “Cento Passi in Cento giorni”, sottoscritto dai candidati durante l’ultima tornata delle elezioni amministrative, ad oggi risulti disatteso in tutti i punti che lo hanno caratterizzato.

Siamo preoccupati per i ripetuti tentativi di cambiare la nostra meravigliosa Carta Costituzionale. Lo gridiamo con vigore: la Carta Costituzionale, ancor prima di essere modificata, andrebbe applicata nella sua pienezza.

Una carta Costituzionale viva nella quotidianità delle azioni politiche, renderebbe il nostro Paese, più bello, più giusto, più equo, molto più solidale e libero da logiche diffuse di clientelismo e di male affare. E’ la carta dei diritti, quei diritti che purtroppo, non di rado, vengono mortificati, continuando ed essere passati come favori. E’ l’offesa più profonda che si possa fare alla democrazia ed alla dignità umana.

Invitiamo quindi i candidati ad accendere i riflettori delle proprie coscienze su questi temi, come sull’autonomia regionale, che mina in modo preoccupante, l’unità del nostro Paese.

Chiediamo ai candidati di assumere il valore  dell’antifascismo, quale pietra miliare su cui poggia la Costituzione e riferimento essenziale per ogni e diversa cultura politica e sensibilità democratica. Occorre garantire la piena agibilità del sistema istituzionale a partire dalla rapida predisposizione dei  regolamenti parlamentari, capaci di assicurare l’urgente funzionalità alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica dopo la drastica riduzione del numero dei componenti. Bisogna inoltre adoperarsi per ricostruire un clima di fiducia e di rispetto reciproco tra cittadini, rappresentanze politiche e sociali, autonomie locali, istituzioni nazionali e europee,  magistratura, forze dell’ordine, organi d’informazione e associazioni.

Solo un forte slancio unitario può agevolare, pur nella legittima distinzione di ruoli, appartenenze, identità e funzioni, il superamento di una crisi che mette a rischio i diritti universali di cittadinanza, pace, lavoro, tutela della salute, dignità delle persone  e futuro delle nuove generazioni e dei territori“.

Invitiamo quindi i candidati ad accendere i riflettori delle proprie coscienze su questi temi, come sull’autonomia regionale, che mina in modo preoccupante, l’unità del nostro Paese”.

Scritta “Bagni” sotto la statua di Delcogliano e Iermano, Mastella: “Esprimo massimo sdegno e ringrazio Comitato Libera”

Scritta “Bagni” sotto la statua di Delcogliano e Iermano, Mastella: “Esprimo massimo sdegno e ringrazio Comitato Libera”

Politica

“Ringrazio i ragazzi del Comitato Libera Benevento ed il gruppo di scout, giunto ieri in città, per aver provveduto a rimuovere la freccia “Bagni” posta ai piedi della stele in Villa Comunale in memoria di Raffaele Delcogliano ed Aldo Iermano.

Si tratta di un atto di una insensibilità morale per cui esprimo il massimo sdegno e che mi auguro non si ripeta più”.

Lo dichiara, in una nota, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.