Modifiche alla circolazione dei treni del Regionale per lavori di potenziamento infrastrutturale inerenti alla nuova Linea AV/AC Napoli – Bari da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS).
Da domenica 26 gennaio tutti i treni del Regionale sulle relazioni Napoli Centrale – Caserta – Benevento e Benevento – Cassino non effettueranno la fermata di San Lorenzo Maggiore.
Regionale ha previsto corse con bus tra le stazioni di San Lorenzo Maggiore e Ponte Casalduni/Telese con tempi di percorrenza che potrebbero aumentare in relazione al traffico stradale, i posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non è ammesso il trasporto di animali ad eccezione dei cani guida.
Informazioni di dettaglio disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring personalizzato su App di Trenitalia. Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.
Le Segreterie Regionali e Provinciali Fit-Cisl hanno raccolto le preoccupazioni espresse dai lavoratori residenti sulla linea Napoli-Cancello-Benevento, a seguito dei provvedimenti di trasferimento presi dall’Azienda EAV nei loro confronti.
Un comprensibile turbamento disorienta i dipendenti, sia quelli interessati direttamente dall’inaspettata decisione aziendale, che dovranno seguire corsi di formazione per acquisire abilitazioni aggiuntive a quelle già possedute, in modo da poter operare in nuovi contesti, sia i loro colleghi, che temono di subire simili ripercussioni a causa del perdurare dei ritardi sul ripristino della linea, che attualmente risulta ancora chiusa al traffico ferroviario.
Riguardo questo ultimo punto appare doveroso sottolineare come la mancanza di trasparenza sull’effettivo stato dei lavori non appaia più tollerabile dopo mesi, anzi anni di dichiarazioni incoerenti riguardo l’effettiva data di completamento degli stessi e dunque dell’auspicata riapertura alla circolazione della linea Napoli-Cancello-Benevento.
Questa situazione suscita apprensione negli operatori che ora si vedono anche costretti ad affrontare, insieme alle loro famiglie, l’ulteriore incertezza determinata da misure come quelle in questa occasione contestate.
Non sorprende il risentimento provato dai destinatari di questa decisione inattesa, tutti operatori che hanno svolto per anni il proprio lavoro con diligenza e serietà, per garantire all’utenza del proprio territorio un indispensabile servizio di mobilità.
Ora si ritrovano a vivere il disagio di un trasferimento forzato, che li allontana inevitabilmente dalla sede di lavoro ordinaria, e incide anche sulle loro abitudini familiari.
In ultimo, è certo che il tempismo della notifica della misura abbia contribuito ad agitare gli animi, in quanto avvenuta durante il periodo delle festività natalizie, quasi si trattasse di un regalo di fine anno, che certamente non è stato gradito.