Domenica sera, i Carabinieri della Compagnia di Montella sono intervenuti durante il carnevale montemaranese, per sedare una lite tra un uomo e una donna.
L’allarme è scattato in seguito a una segnalazione al 112, mentre i militari dell’Arma erano già impegnati nei servizi di ordine pubblico per la manifestazione, che ogni anno richiama migliaia di persone anche dai comuni limitrofi.
L’uomo, in evidente stato di alterazione, è stato sorpreso mentre aggrediva la compagna in strada, incurante della presenza della loro figlia. All’arrivo dei Carabinieri, ha reagito con minacce e spintoni verso gli operanti.
L’azione coordinata dei militari della Stazione di Montemarano, con il supporto dei colleghi di Castelfranci e dell’Aliquota Radiomobile, ha consentito di bloccare e arrestare il trentenne in flagranza di reato.
Nel successivo rito direttissimo, disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino, l’arrestato è stato condannato e sottoposto all’obbligo di firma presso la Stazione Carabinieri del comune di residenza.
L’episodio riporta l’attenzione sulla problematica della violenza domestica, fenomeno purtroppo ancora diffuso. I Carabinieri rinnovano l’invito a denunciare ogni forma di abuso, ricordando che il numero di emergenza 112 è sempre attivo per garantire la sicurezza di chi si trova in pericolo.
Airola, ancora violenze nel carcere minorile: ennesima lite tra detenuti
Momenti di panico e tensione, ancora una volta, nella struttura detentiva minorile di Airola, nel Beneventano.
Sabatino De Rosa, vice coordinato regionale campano per il settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, spiega: “non si placano gli eventi critici ad Airola. Nonostante il SAPPE avesse già previsto quanto sarebbe potuto succedere a seguito degli eventi dei giorni scorsi, nella giornata di ieri si è registrata una nuova lite tra due detenuti, un italiano ed uno di origine straniera: uno dei due già protagonista della lite precedente che, in modo inspiegabile, è ancora presente in struttura a minare l’ordine e la sicurezza. Un detenuto napoletano ha portato a termine una vera e propria spedizione punitiva ai danni di un detenuto di origine afghana, per “vendicare” gli amici che nei giorni scorsi subirono l’aggressione da quest’ultimo.
Si è dovuto addirittura ricorrere al pronto soccorso più vicino per le cure del caso e, come sempre, si è evitato il peggio grazie al tempestivo intervento degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”. Il sindacalista evidenzia come “la gestione delle utenze nella struttura sannita è fuori controllo, soprattutto se si pensa che i detenuti che si rendono protagonisti di tali vicende, turbative dell’ordine e della sicurezza, siano ancora presenti in istituto, nonostante gli allontanamenti cui sono stati destinatari in precedenza. A questo punto, il SAPPE si chiede cosa stiano aspettando la Direzione e gli organi preposti alle assegnazioni a trasferire, come già richiesto, tali soggetti problematici prima che si possa arrivare a conseguenze peggiori ed irreversibili”. De Rosa “si riserva, a breve, di richiedere un incontro con il Prefetto della Provincia di Benevento qualora i soggetti promotori di tali eventi non saranno allontanati dalla struttura sannita, ripristinando quanto prima la legalità, l’ordine e la sicurezza all’interno dell’I.P.M.”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “è ora di rivedere completamente le politiche di gestione e di trattamento dei detenuti minorenni, tra i quali vi sono soggetti con profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e persino da adulti, fino a 25 anni di età, che continuano ad essere ristretti! La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il SAPPE, è più complessa e problematica di quello che si immagina o si rappresenta in fortunate serie Tv. E servono, per questo, figure professionali adeguate per la gestione dei Centri per la Giustizia minorile, provenienti anche dalle fila della Polizia Penitenziaria: non servono psicologici o esterni delle Asl che delle carceri sanno ben poco”.
Lite in classe: professore beneventano schiaffeggia e strattona uno studente
Il docente, un 37enne sannita, è stato sospeso in via cautelativa.
Avrebbe schiaffeggiato e poi strattonato uno studente: questa l’accusa per un 37enne professore sannita. L’episodio è accaduto ieri mattina nell’Istituto tecnico superiore Saraceno- Romegialli, a Morbegno, in provincia di Sondrio.
Stando alle testimonianze, a innescare la violenta reazione del docente sarebbe stato un attrito nato per via di una nota disciplinare.
L’alunno, infatti, avrebbe cercato di strappare dalle mani del docente il cellulare con il quale stava per mettergli una nota, così sarebbe stato dapprima schiaffeggiato e poi strattonato fino a cadere tra i banchi.
Per fortuna il ragazzo – soccorso nell’immediato dal 118 – sta bene e presenta solo qualche contusione. Il docente, invece, un 37enne beneventano in servizio dal 1° ottobre, è stato sospeso in via cautelativa e verrà probabilmente denunciato dallo stesso alunno, già 18enne.
Il preside dell’Istituto, il prof. Antonino Costa, ha raccontato che il 37enne era già stato segnalato all’ufficio scolastico per via di atteggiamenti poco empatici nei confronti degli alunni, ma nessuno aveva immaginato che arrivasse a tanto.
I carabinieri hanno ora aperto un’indagine per cercare di ricostruire con esattezza l’accaduto.
Benevento, lite in famiglia: giovane picchia lo zio, poi minaccia di uccidere tutti con un coltello
Nel cuore della notte arriva al numero di emergenza 112 una chiamata per una violenta lite in famiglia nel centro di Benevento, immediato l’invio di due pattuglie dell’Arma dei Carabinieri che, giunte sul posto, vedono un uomo riverso per terra e soccorso dai sanitari del 118; l’uomo ferito racconta di essere stato picchiato dal nipote con numerosi pugni al volto e che il nipote, già conosciuto alle FF.OO., dopo averlo aggredito era fuggito via. Immediate le ricerche del giovane di 21 anni che veniva rintracciato poco dopo a casa dei genitori, dove in forte stato di agitazione, minacciava di uccidere tutta la sua famiglia e, all’arrivo dei militari, afferrava un grosso coltello e brandendolo nei confronti dei Carabinieri li minacciava di morte se si fossero avvicinati. I militari riuscivano senza indugio a bloccarlo e a trarlo in arresto.
Lo zio veniva trasportato presso Ospedale San Pio di questo centro e tenuto in osservazione a seguito delle lesioni subite.
Il giovane, tratto in arresto nella flagranza del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di questo centro.
L’aumento del numero delle pattuglie dell’Arma da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, impegnate costantemente nel servizio di controllo del territorio, è finalizzatosoprattutto alla prevenzione dei reati in genere e alla repressione dei vari fenomeni delinquenziali e degli episodi di microcriminalità ed in questa circostanza ha consentito di individuare e subito trarre in arresto l’autore del reato.
Nell’occasione, si raccomanda ai cittadini di segnalare immediatamente persone e mezzi sospetti al Numero di Emergenza 112.
L’uomo tratto in arresto è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Benevento, giovane accoltellato da coetaneo dopo lite
La vittima è stata trasportata in ospedale; l’aggressore è stato identificato e fermato.
Un giovane è stato accoltellato, probabilmente al termine di una lite, nella tarda serata di ieri nell’androne di un palazzo a Benevento da un coetaneo di venti anni.
La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in ospedale. La prognosi per il giovane è di 30 giorni.
Gli agenti della Volante di Benevento hanno identificato e fermato l’aggressore accusato di tentato omicidio al quale il magistrato ha concesso gli arresti domiciliari.
Foto di repertorio
San Giorgio del Sannio, violenta lite tra due fratelli: intervengono Carabinieri e 118
Ha del surreale, o quasi, quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi lungo il Viale Spinelli di San Giorgio del Sannio, dove è scoppiata una violenta lite tra due fratelli residenti nel comune sannita. Stando alle prime ricostruzioni, uno dei due avrebbe aggredito l’altro colpendolo con un spranga di ferro.
Intervenuti sul posto, i Carabinieri di Benevento hanno sentito i due, prendendone le rispettive generalità, senza rinvenire alcuna arma né altro; verosimilmente occultata prima del loro arrivo.
Richiesto l’intervento anche dei sanitari del 118 che hanno provveduto ad eseguire le verifiche e le cure del caso sul corpo del fratello che ha avuto la peggio, il quale ha riportato diverse contusione senza, però, che queste ne richiedessero il trasporto al pronto soccorso.
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