Campo da golf, capigruppo maggioranza: “Avversione ossessiva della minoranza, per noi c’è l’interesse pubblico”

Campo da golf, capigruppo maggioranza: “Avversione ossessiva della minoranza, per noi c’è l’interesse pubblico”

Politica

“L’unico imbarazzo che davvero proviamo è quello di dover offrire ai cittadini di Benevento una dialettica politica tanto meschina. Dall’opposizione ci aspetteremo, almeno sui progetti che possono produrre sviluppo e vantaggi economici per il territorio, un confronto basato sui dati di fatto. Non è sul futuro di Benevento che si dovrebbe fare ostruzionismo. Biasimiamo, e lo diremo in Aula a chiare lettere, quest’avversione ossessiva verso un’iniziativa privata, per cui il Comune spende zero euro, che genererà solo benefici turstico-sportivi, ambientali e occupazionali per la città”, lo dicono in una nota i capigruppo di maggioranza in replica ad una nota della minoranza.

“Tuttavia poiché questo è il quadro, allora facciamo chiarezza su alcuni dati procedurali: nessuna modifica all’Accordo di programma, solo riallineamenti rispetto a quanto emerso nel corso della Conferenza dei servizi, della procedura Vas e dalle prescrizioni della Provincia. L’unitarietà dell’intervento è fuori discussione, sia nella concezione che nella tempistica: esso va realizzato, unicamente mediante la presentazione di un Pua unitario, entro 48 mesi”. 

“Si continua a fingere di non capire un concetto elementare: l’interesse pubblico si fonda sulla valenza turistica, ambientale e occupazionale del progetto, non certo sulla tempistica del cronoprogramma. Così come è davvero banale accusare la politica di delegare ai dirigenti le decisioni, ognuno opera nel rispetto dei ruoli e delle rispettive competenze: anche in questo caso, l’assessore Chiusolo dal primo istante ha svolto un lavoro puntuale ed efficace per illustrare e definire i contorni tecnici di un intervento a cui l’intera maggioranza crede per le molteplici ricadute positive che avrà sulla città”.

Noi Campani: “Confronto programmatico all’interno della Maggioranza”

Noi Campani: “Confronto programmatico all’interno della Maggioranza”

Politica

“Avvieremo un confronto di carattere programmatico, all’interno della maggioranza,  sui temi che interesseranno la Città nei prossimi mesi”. Lo dichiarano i consiglieri comunali del gruppo Noi Campani Marcello Palladino, Francesco Farese ed Alboino Greco.

“Abbiamo ricevuto, in una riunione avvenuta nei giorni scorsi, disponibilità dal sindaco Clemente Mastella ad avviare un percorso all’interno della maggioranza consiliare al fine di perseguire gli obiettivi prefissati nel programma di mandato”.

All’esito dell’incontro avvenuto oggi tra i tre consiglieri comunali con Gino Abbate, Gianfranco Ucci e Carmen Coppola, con piena unità di intenti, si è ribadita la necessità di confrontarsi, discutere e partecipare mediante un attivo, concreto ed utile coinvolgimento nelle decisioni amministrative e programmatiche che riguardano la Città.

Il gruppo consiliare Noi Campani evidenzia l’esigenza di rilanciare l’azione amministrativa accelerando in modo collegiale la concretizzazione di obiettivi, condivisi con il Sindaco, che saranno determinanti anche nei prossimi passaggi elettorali.

“Un fisiologico confronto – concludono i consiglieri Palladino, Farese e Greco – dopo due anni di consiliatura si rende utile anche al fine di rafforzare gli assetti amministrativi e politici”

Ceppaloni, la maggioranza replica: “La consigliera Barone o è poco attenta o è in mala fede”

Ceppaloni, la maggioranza replica: “La consigliera Barone o è poco attenta o è in mala fede”

Politica

“Dire che il Consiglio comunale è un luogo di confronto ma nel momento del confronto si scappa, dimostra ancora una volta la superficialità con cui si partecipa alla vita amministrativa del Comune”, così in una nota il gruppo di maggioranza in Consiglio comunale che replica alla consigliera di opposizione, Emanuela Barone.

“Quello andato in scena nella mattinata di ieri – spiega il gruppo di maggioranza – è l’ennesima dimostrazione del non volersi e non sapersi confrontare. La consigliera di minoranza, Emanuela Barone, legge ciò che chissà chi gli ha scritto e poi scappa dal confronto. Essendo in minoranza, probabilmente, soffre di manie di protagonismo, pur essendo la più votata in assoluto alle ultime comunali di Ceppaloni (come non manca di rimarcare ogni volta), e quindi abbandona l’aula e si nasconde dietro a comunicati stampa”.

“Rispetto alla eccezione sollevata in merito alla mancata indicazione dei progetti Pnrr, evidenziamo che la sezione dedicata alle opere pubbliche (oggetto di approvazione in un precedente Consiglio Comunale) fornisce le indicazioni richieste. Si aggiunge che la predetta deliberazione ha ricevuto il voto favorevole anche della minoranza”, precisano i rappresentanti del gruppo Ceppaloni Domani.

“Con riferimento alla ‘necessità’ di approvare in separata seduta del Consiglio il DUPS e il Bilancio di Previsione si precisa che si tratta di orientamento minoritario oggetto di alcune sentenze del TAR Bari, sospese poi dal Consiglio di Stato, recenti sentenze di altri TAR (es. Campania) si sono espressi in senso opposto, tale orientamento non risulta espressamente normato dal TUOEL n. 267/2000, ed invade la sfera regolamentare riservata all’Ente locale dall’art. 174 TUOEL, determinando un aggravamento procedimentale dell’approvazione del bilancio”.

“Tra l’altro – proseguono – nella stessa proposta di delibera del DUPS (deliberazione cui ha partecipato la stessa consigliera Barone) veniva accertato che erano state assicurate le dovute “…garanzie di partecipazione, di confronto e di emendamento ai consiglieri comunali mediante il rispetto dei termini regolamentari di esame e di presentazione degli emendamenti…”.

“Allora – concludono i rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale a Ceppaloni – la Consigliera Barone o non è molto attenta nel leggere o è in cattiva fede: nell’uno e nell’altro caso faccia le dovute scuse alla comunità”.

Minacce a Mastella, la solidarietà dei gruppi di maggioranza: “Respingere clima d’odio e tossina della violenza”

Minacce a Mastella, la solidarietà dei gruppi di maggioranza: “Respingere clima d’odio e tossina della violenza”

AttualitàBenevento Città

“Esprimiamo incondizionata vicinanza umana e solidarietà al sindaco di Benevento Clemente Mastella. Le intimidazioni subite dal primo cittadino, la cui natura eversiva sarà eventualmente accertata dalle forze dell’ordine, sono una forma di violenza verbale odiosa e velenosa”, lo affermano in una nota gli assessori e i consiglieri dei gruppi di maggioranza dell’Amministrazione comunale della Città di Benevento. 

“Le minacce – prosegue la nota – di cui è stato destinatario il nostro Sindaco segnalano, insieme ad altre di natura simile indirizzate ad altri personaggi politici italiani, un clima di odio preoccupante in tutto il Paese. Pertanto tutti noi, impegnati anche nelle istituzioni locali, dobbiamo respingere  il pericolo che la tossina della violenza sia nuovamente istillata nel dibattito politico”.

“L’accorato invito, che auspichiamo possa essere condiviso da tutti, è quello di abbassare i toni della dialettica politica, anche e soprattutto sui social network che troppo spesso si trasformano in uno sfogatoio di rabbia e in un canale di propagazione del linguaggio d’odio, da cui tutti dobbiamo prendere le distanze in maniera inequivocabile”, concludono gli assessori della Giunta Mastella e i consiglieri di maggioranza. 

Palazzo Mosti| I consiglieri di maggioranza: “Opposizione solo in cerca di visibilità”

Palazzo Mosti| I consiglieri di maggioranza: “Opposizione solo in cerca di visibilità”

Politica
“Atti depositati nei termini regolamentari, minoranza in astinenza da protagonismo strumentalizza e diserta le commissioni dedicate agli approfondimenti”.

“Atti depositati nei termini regolamentari, minoranza in astinenza da protagonismo strumentalizza e diserta le commissioni dedicate agli approfondimenti”

“L’unico obiettivo dei consiglieri di opposizione è ritagliarsi uno spazio di visibilità. L’assenza alla commissione consiliare di questa mattina è la dimostrazione plastica della volontà di strumentalizzare ogni vicenda amministrativa esclusivamente per un momento di protagonismo mediatico”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di maggioranza componenti delle commissioni consiliari Lavori Pubblici – Società Partecipate – Ambiente. 

“La minoranza – affermano i consiglieri – dapprima ha inventato inesistenti violazioni regolamentari della precedente seduta e poi nella commissione volta ad approfondire le tematica ha deciso di disertare. 

Ribadiamo con fermezza che non vi è stata alcuna violazione dei diritti dei consiglieri. Il Regolamento del Consiglio Comunale all’art. 35 avente ad oggetto il funzionamento delle commissioni prevede infatti che “gli atti relativi agli affari iscritti all’ordine del giorno sono depositati presso la sede comunale almeno 24 ore prima della riunione, a disposizione dei membri della commissione”. 

La proposta di Delibera di Consiglio è del 19 gennaio, il parere di regolarità tecnica e contabile è stato rilasciato dai dirigenti il 20 gennaio e lunedì è pervenuto anche il parere del collegio dei revisori.  Pertanto la proposta di delibera era depositata da giorni completa di tutti gli atti allegati presso la Segreteria Generale, consultabile ed accessibile per tutti i consiglieri. 

Per mero errore materiale fra gli atti inviati dal presidente della commissione Partecipate ai consiglieri, uno dei nove allegati non è stato inoltrato. Un errore materiale di cui il presidente della commissione consiliare si è personalmente scusato con tutti i componenti. E’ utile tuttavia ricordare ai consiglieri di minoranza che l’inoltro dei documenti da parte del presidente ai componenti delle commissioni è un atto di cortesia e collaborazione istituzionale e non un obbligo previsto dal Regolamento. Invitiamo pertanto la minoranza, invece di riportare inesattezze e montare sterili polemiche, ad esercitare la propria funzione recandosi presso gli uffici comunali per il ritiro degli atti regolarmente depositati. 

Occorre precisare inoltre che nella seduta oggetto di contestazione dalla minoranza i presidenti di commissione, come di consueto nell’ottica della collaborazione istituzionale, avevano provveduto a stampare copia di tutti gli atti compreso l’allegato erroneamente non inoltrato. Lo stesso era pertanto presente fisicamente ieri anche in commissione consiliare oltre che depositato da più di 24 ore in Segreteria come previsto dal Regolamento. 

Le commissioni hanno pertanto espresso il parere favorevole alla discussione in Consiglio Comunale della proposta di Delibera con piena consapevolezza e non al buio, manifestando un indirizzo politico chiaro e condiviso. 

Altro elemento lamentato è stato poi l’assenza agli atti del Piano d’Ambito adottato dal Consiglio di Distretto dell’Ente Idrico Campano. Tale atto tuttavia non è oggetto di approvazione da parte del Consiglio Comunale né costituisce allegato alla Delibera come chiarito dal Segretario Generale. 

Comprendiamo la necessità della minoranza, in astinenza da protagonismo, di dimostrare ai cittadini la propria esistenza in Consiglio ma le vesti delle vittime mal si addicono a questi atteggiamenti mistificatori della realtà. Ieri, infatti, viste le richieste la Segreteria del Comune ha inviato a tutti i capogruppo il Piano d’Ambito adottato dal Consiglio di Distretto dell’Ente Idrico Campano. Alla seduta odierna dedicata all’esame di tali documenti però l’opposizione non ha partecipato, dimostrando di non aver alcun reale interesse ad approfondire gli atti ma solo a cogliere l’occasione per attaccare l’Amministrazione Comunale.

L’approfondimento delle questioni legate alla nuova gestione del servizio idrico proseguirà in commissione anche domani e venerdì. I consiglieri di maggioranza non faranno mancare il proprio apporto. Vedremo se la minoranza sarà ancora impegnata in polemiche vuote e in sofismi che nulla hanno a che vedere con la realtà o se deciderà di partecipare alle attività istituzionali”.

<strong>Maggioranza in fibrillazione, il gruppo Pd: “Tema politico che riguarda la Città”</strong>

Maggioranza in fibrillazione, il gruppo Pd: “Tema politico che riguarda la Città”

Politica

“Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, allora il 2023 sarà un anno davvero scoppiettante per l’amministrazione comunale.

D’altronde è cosa risaputa: prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e non sorprende dunque che oggi sia una fetta consistente della stessa maggioranza a contestare – alla luce del sole, come è giusto che sia – una compagine di governo autoreferenziale, indisponibile a ogni tipo di confronto e sorda dinanzi alle evidenti difficoltà della Città”.

Così in una nota stampa il gruppo consiliare del Partito Democratico.

“Non è nostra intenzione – prosegue la nota – alimentare pettegolezzi o entrare negli equilibri interni alla maggioranza. Allo stesso tempo, però, sbaglia chi (come puntualmente sta accadendo) vuole ridurre il tutto a vicende di carattere personale.

Sono tutti politici i temi messi sul tavolo.  Come non condividere, per dirne una, l’esigenza di restituire centralità al Consiglio Comunale, istituzione in questi anni piegata ai desiderata della Giunta e diventata un votificio di debiti fuori bilancio.

Come non condividere, per dirne un’altra, il richiamo ai ritardi che stanno segnando l’attività amministrativa in diversi settori strategici della città.

Come non condividere, ancora, l’imbarazzo per come sono state gestite alcune procedure concorsuali.

Da parte nostra, nel rispetto delle diverse opinioni e posizioni, non mancherà la disponibilità al confronto e alla collaborazione con chi oggi chiede ai vertici di palazzo Mosti e alla sua giunta di riconnettersi con il Consiglio e di spostare finalmente l’attenzione sui problemi e le attese della Città” – conclude il gruppo del Partito Democratico.

Proroga Gesesa, De Pierro e Scarinzi: “Da opposizione sciacallaggio politico”

Proroga Gesesa, De Pierro e Scarinzi: “Da opposizione sciacallaggio politico”

Politica

“Un esercizio di sciacallaggio politico”, così definiscono, De Pierro e Scarinzi, le critiche mosse dall’opposizione all’Amministrazione comunale circa il differimento dei tempi per la proroga dell’affidamento del servizio idrico a Gesesa.

“Le opposizioni – si legge nella nota congiunta – si sono avventate come veri e propri avvoltoi nella complessa fase che – in virtù della scadenza della concessione per il servizio idrico integrato – vede l’amministrazione impegnata nello sforzo, non privo di qualche complessità giuridica, di garantire la prosecuzione di un servizio semplicemente vitale quale quello idrico integrato. Azzerando qualsiasi tipo di apporto costruttivo, le minoranze si dedicano al banale dileggio.

Il Sindaco è impegnato ad evitare che dal primo luglio si generi un caos di proporzioni enormi: se si staccasse la spina all’attuale concessionario si aprirebbero scenari cupi e si rischierebbero gravi conseguenze che solo gli irresponsabili potrebbero prendere anche solo in considerazione. La delibera che voteremo presto in Consiglio ha l’obiettivo, perfettamente legittimo, di assicurare la continuità delle attività di un essenziale servizio pubblico per permetterne la prosecuzione anche oltre la data di scadenza del rapporto di concessione, nelle more di conclusione del procedimento di gara. Gara la cui indizione, come ripetuto in tutte le salse, spetta all’Ente idrico.

L’amministrazione appiana un inadempimento di terzi nel solo interesse dei cittadini che devono fruire di un servizio indispensabile, come l’acqua, senza rischiare rovinosi stop. Lo hanno fatto moltissime altre amministrazioni di ogni colore politico, senza che si alzassero inutili polveroni.

Troviamo poi vergognoso richiamare, in una diatriba politico-amministrativo, un procedimento penale in corso e per il quale nemmeno è iniziato il dibattimento: oltre che una profanazione del principio di garantismo è anche una caduta di stile”. Così, in una nota, il vicesindaco, Francesco De Pierro, e il capo della segreteria politica di Mastella, Luigi Scarinzi.

Maggioranza: “Interrogazione De Stasio su Gesesa solo pretesto per attacco politico”

Maggioranza: “Interrogazione De Stasio su Gesesa solo pretesto per attacco politico”

Politica

“L’interrogazione prodotta dalla consigliera De Stasio desta stupore. Purtroppo registriamo che l’esponente leghista continua ad inciampare nel combinato disposto tra inesperienza d’Aula e protagonismo. Una interrogazione su un tema che presto sarà in Consiglio comunale per un ampio e articolato dibattito non è un atto ispettivo, ma solo un pretesto per un attacco politico. E a proposito di pretestuosità, troviamo ingenerosa l’accusa di inefficacia addebitata alla Gesesa.

È il contrario del vero. Se si escludono parentesi minimali e canoniche manovre, il ritmo dell’erogazione è pienamente soddisfacente. A meno che, in totale distonia con le politiche del suo partito e della sua area politica, anche la Lega non voglia sposare il clima di demonizzazione ideologica della partecipazione privata alla gestione idrica.

Da settimane assistiamo alla tambureggiante battaglia di un comitato che ora ha coinvolto anche un nugolo di insegnanti in una crociata assolutamente legittima ma dai connotati di natura ideologica e totalmente politica. L’acqua pubblica, come tutti sanno, non è in discussione. La messa all’indice di normali campagne di sensibilizzazione tra i giovani, bollate con frasi inutilmente altisonanti, è chiaramente uno strumento di una lotta politica appoggiata non a caso da movimenti politici, di sinistra radicale, con rappresentanti parlamentari. La difesa di un patrimonio comune come la scuola, non può essere mescolata o peggio confusa con la partigianeria.

Il dibattito sulla risorsa idrica va affrontato e siamo disponibili: ma senza pulsioni pauperiste, vetero-ideologismi e complessi di superiorità morale”. Lo dichiarano, in una nota, i capigruppo di maggioranza di Palazzo Mosti.

Palazzo Mosti, la maggioranza sbotta: “La misura è colma. Da opposizione mero ostruzionismo”

Palazzo Mosti, la maggioranza sbotta: “La misura è colma. Da opposizione mero ostruzionismo”

Politica
“L’interrogazionificio che i gruppi di minoranza hanno messo in piedi, sollecita questa maggioranza a ripensare il contesto normativo di riferimento”, si legge nella nota.

“La misura è colma. All’indomani dell’ennesimo question time che si è tramutato, per esclusiva responsabilità delle minoranze, in una improduttiva maratona verbale, riteniamo che sia ormai ineludibile una riforma e una modernizzazione del Regolamento del Consiglio comunale che disciplini l’esercizio del diritto di produrre interrogazioni e interpellanze. L’attività di controllo dell’operato dell’amministrazione è sacrosanta, ma la fabbricazione seriale di quesiti è un’attività di mero ostruzionismo ed è motivata spesso unicamente dalla ricerca di visibilità. Grandinano interrogazioni su qualsiasi tema, dalle facezie ai massimi sistemi, tutto è diventato un pretesto per effettuare questo forcing sconclusionato. Non ci siamo sottratti per dovere istituzionale, ma bolliamo questa forsennata pratica come puerile, di scarsa utilità e inopportuna quando, come accaduto, si sconfina in temi su cui l’amministrazione ha poteri limitatissimi o nessun potere. L’interrogazionificio in servizio permanente effettivo che i gruppi di minoranza hanno messo in piedi non intimidisce nessuno, ma certamente sollecita questa maggioranza a ripensare il contesto normativo di riferimento. Le regole del gioco vanno rispettate ma anche aggiornate, soprattutto quando qualcuno gioca a fare il furbo o la vittima”. Così in una stampa i capogruppo di maggioranza e i presidenti delle Commissioni.