De Luca critico col Governo: “Reintegro medici non vaccinati? Decisione gravissima e irresponsabile”

De Luca critico col Governo: “Reintegro medici non vaccinati? Decisione gravissima e irresponsabile”

Politica

Il reintegro di medici non vaccinati è una decisione “gravissima e irresponsabile” da parte del Governo. Ad affermarlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale l’ha definita anche “una offesa alla stragrande maggioranza dei medici responsabili, e una offesa ai pazienti”.

Una decisione che, secondo il Governatore, va ad “offendere medici e infermieri”, e rischia anche “se si diffonde il contagio fra i medici, di fare avere ancora meno personale in servizio”.

In Campania confermato obbligo mascherine in ospedali

In Campania confermato obbligo mascherine in ospedali

AttualitàDalla Regione

La Regione Campania ha disposto la conferma dell’obbligo delle mascherine per il personale medico, sanitario e per i visitatori delle strutture ospedaliere e nelle Rsa.

L’ordinanza n. 4 del 31 ottobre 2022 entrerà in vigore da oggi 1 novembre.

“La forte campagna di vaccinazione sviluppatasi grazie al senso di responsabilità dei cittadini – dichiara il presidente della Regione, Vincenzo De Luca – ha contenuto enormemente la situazione epidemica. Ma il permanere di livelli di contagio non marginali obbliga alla prudenza, in modo particolare rispetto a pazienti e fasce deboli negli ospedali e nelle Rsa”. 

Nessuna “dad” per gli alunni positivi: ecco il vademecum per l’anno 2022/2023

Nessuna “dad” per gli alunni positivi: ecco il vademecum per l’anno 2022/2023

AttualitàDall'Italia

Con la ripresa delle lezioni a settembre, gli studenti che si ammaleranno di Covid non potranno più fare ricorso alla dad come è stato negli ultimi tre anni di scuola: “La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus Sars-Cov2, che consentiva questa modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022“, spiega il ministero dell’Istruzione in un vademecum inviato oggi alle scuole con le principali indicazioni in vista dell’avvio dell’anno 2022/2023.

Dad addio

Nè le scuole potranno attivare autonomamente la Didattica digitale integrata: “E’ scritto in modo esplicito, i positivi non devono fare la ddi, le scuole, dunque, non la faranno.

Ai genitori che lo chiederanno dirò che c’è una disposizione del ministero, il genitore può impugnare la decisione del ministero dell’Istruzione se lo ritiene ma il dirigente scolastico esegue quello che il dicastero decide, le scuole non hanno autonomia decisionale sotto questo aspetto“, spiega Cristina Costarelli, preside del Liceo Scientifico Newton di Roma e a capo di Anp del Lazio.https://d37267183361728990459.ampproject.net/2208121708000/frame.html.

Mascherine a raffreddati e fragili

A scuola si potrà andare anche se raffreddati ma i sintomi respiratori devono essere “di lieve entità” e le condizioni generali buone e senza febbre.

In tal caso bisogna indossare la mascherina Ffp2, prevede la nota del ministero di viale Trastevere, firmata dal capo dipartimento Jacopo Greco.

Le mascherine sono previste anche per gli alunni e per tutto il personale fragile in possesso della certificazione necessaria: in tal caso la dotazione di Ffp2 e di dispositivi per gli occhi arriverà dalla stessa scuola.

Anche il personale che vuole proteggersi, potrà usare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo FFP2 e strumenti per la protezione degli occhi.

La mascherina quindi non è più obbligatoria tranne che per gli studenti e il personale scolastico a rischio.

Niente misurazione della febbre
Non è più prevista la misurazione della temperatura all’ingresso ma qualora in classe emergesse che qualcuno tra il personale scolastico o gli studenti presenta sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2, deve essere ospitato nella stanza dedicata o nell’area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori.

Per il rientro a scuola dei casi confermati è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).

Niente scuola se sintomi Covid
Il documento prevede inoltre che la permanenza a scuola degli alunni non sia consentita nei casi di sintomatologia compatibile con il covid, temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, test per il covid positivo.

Il ministero raccomanda la sanificazione ordinaria periodica dei locali, che deve essere straordinaria e tempestiva in presenza di uno o più casi confermati e il ricambio frequente dell’aria.

I dirigenti scolastici dovranno chiedere ad Asl e Arpa attività preliminari di monitoraggio della qualità dell’aria.

Un tema, questo, che ha sollevato in questi giorni le perplessità e le critiche di alcuni presidi.

Le misure potranno cambiare
Il ministero infine prevede che “nell’eventualità di specifiche esigenze di sanità pubblica” siano previste “ulteriori misure, che potrebbero essere implementate, singole o associate, su disposizione delle autorità sanitarie per il contenimento della circolazione virale e la protezione dei lavoratori, della popolazione scolastica e delle relative famiglie qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino“.

Per il presidente nazionale di Anp Antonello Giannelli, il vademecum arrivato oggi dal ministero è “un chiarimento molto opportuno che viene incontro alle tantissime richieste di delucidazioni presentate dalle istituzioni scolastiche. La scelta di pubblicare delle faq aiuta i dirigenti a comprendere e mettere in pratica alcuni aspetti operativi delle recenti indicazioni del ministero della Salute“.

Fonte: www.ansa.it

Mascherine al chiuso, Gimbe: “Presto per abolire obbligo, il virus circola troppo…”

Mascherine al chiuso, Gimbe: “Presto per abolire obbligo, il virus circola troppo…”

AttualitàDall'Italia

Dal primo maggio dovrebbe decadere l’obbligo delle mascherine al chiuso, ma “la circolazione del virus è ancora molto elevata: il numero di positivi, sottostimato, supera quota 1,2 milioni, i nuovi casi giornalieri sono oltre 50 mila e il tasso di positività dei tamponi supera il 15%. Di conseguenza, abolire l’obbligo di mascherina al chiuso è una decisione molto avventata”. Lo afferma il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, che precisa come l’incidenza superi i 500 casi per 100.000 abitanti in 72 province.

Intanto la somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti Covid parte a rilento. Fino al 20 aprile sono state fatte 80.554 dosi agli immunodepressi, con un tasso di copertura del 10,2% delle 791.376 persone a cui andrebbe somministrata ma con nette differenze regionali: dall’1,6% della Calabria al 40,5% del Piemonte. Agli over 80 sono state somministrate 29.158 quarte dosi: si tratta soprattutto di ospiti delle Rsa e fragili tra 60-79 anni, pari allo 0,7% dei 4,4 milioni di persone che rientrano in queste categorie. In questo caso le differenze che vanno dallo 0,04% del Friuli-Venezia Giulia all’1,2% del Lazio.

Lo riporta il monitoraggio della Fondazione Gimbe. “Dopo 7 settimane dal via libera della quarta dose per le persone immunocompromesse – commenta il presidente Nino Cartabellotta – un tasso di copertura nazionale al 10,2% e ingiustificate differenze regionali dimostrano che, al momento, la protezione di oltre 790 mila persone estremamente fragili è un lontano miraggio. Di conseguenza, l’estensione della platea per la quarta dose ad oltre 5,2 milioni di persone richiede indubbiamente sia nuove strategie di comunicazione, sia meccanismi di chiamata attiva e non può essere affidata solo all’adesione volontaria”.

La decisione di togliere le mascherine nei luoghi chiusi, per Cartabellotta, è avventata per tre ragioni: “innanzitutto, nei locali affollati e/o scarsamente aerati la probabilità di contagio è molto elevata; in secondo luogo, la vaccinazione offre una protezione parziale dal contagio; infine, ci sono milioni di persone suscettibili, non vaccinate o senza booster. Utile ribadire che la protezione individuale è massimizzata con la mascherina FFP2 e non con quella chirurgica, poco efficace nei confronti di omicron”.

Le 72 province con un’incidenza oltre i 500 casi per 100.000 abitanti sono: Ascoli Piceno (972), Chieti (931), Isernia (873), Teramo (852), Pescara (851), Avellino (831), Messina (789), Perugia (779), Bari (772), Ravenna (763), Catanzaro (758), Reggio nell’Emilia (756), Salerno (746), Treviso (740), Vicenza (738), Campobasso (735), Padova (732), Venezia (724), Rieti (723), Potenza (722), Caserta (721), Latina (717), Brindisi (697), Rovigo (685), Livorno (684), Benevento (683), Roma (680), Siena (680), Oristano (676), Belluno (662), Forlì-Cesena (654), Fermo (654), La Spezia (650), Massa Carrara (641), Lecce (638), Cagliari 637), Pisa (634), Taranto (631), Asti (631), Parma (629), Modena (626), Nuoro (623), Grosseto (619), Bologna (616), Verona (611), Sud Sardegna (608), Terni (603), Frosinone (601), Rimini (600), Ancona (598), Ferrara (591), Siracusa (589), Napoli (588), Crotone (587), Alessandria (586), L’Aquila (578), Arezzo (577), Vibo Valentia (568), Macerata (562), Genova (555), Firenze (554), Lucca (554), Matera (549), Pistoia (548), Foggia (542), Palermo (540), Viterbo (534), Trieste (525), Mantova (525), Reggio di Calabria (521), Trapani (519) e Verbano-Cusio-Ossola (505).

Benevento| Mastella ordina l’uso delle mascherine per la Processione del Venerdì Santo

Benevento| Mastella ordina l’uso delle mascherine per la Processione del Venerdì Santo

AttualitàBenevento Città

Processione del Venerdì Santo con le mascherine: questa la decisione del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e contenuta in un’apposita ordinanza.

“Considerato che -si legge nel provvedimento – l’aumento costante e dilatato nella città e in provincia del contagio nelle nuove varianti pongono doverosamente la necessità di questa misura e ravvisata la necessità di prevenire e contenere l’epidemia per evitare il ritorno al periodo con vittime e ospedali in affanno; di ridurre il più possibile i motivi per la diffusione del virus Covid-19; di adottare ogni utile provvedimento al fine di tutelare la salute pubblica, e consentire lo svolgimento della Processione di Cristo Morto che raccoglie notevole seguito nella popolazione cittadina, in piena sicurezza sanitaria; Visto il Tuel 267/2000″, il sindaco “ordina l’utilizzo, di idonei dispositivi dpi (mascherine) da parte di tutti i partecipanti alla ‘Processione di Cristo Morto’ che si svolgerà venerdì 15 aprile 2022 dalle ore 20,00.

A tutti è richiesta attenzione e cautela; l’utilizzo di dpi, lungo tutto il percorso della Processione e per tutta la durata della stessa”.

Covid, De Luca: “Situazione rimane delicata, venuta fuori variante più contagiosa di Omicron2”

Covid, De Luca: “Situazione rimane delicata, venuta fuori variante più contagiosa di Omicron2”

Politica

“Guardo la Cina che anticipa sempre di 4-5 mesi quello che succede nel resto del mondo sul covid. Abbiamo avuto a Shanghai il picco di contagio più alto degli ultimi 2 anni, perché è venuta fuori una variante che è più contagiosa anche di Omicron 2”.

Lo afferma il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine della tappa a Napoli del tour italiano di Cdp.

“Tutti quanti – spiega De Luca – abbiamo voglia di tornare alla normalità, ma abbiamo il dovere di dire ai nostri concittadini che occorre prudenza. Noi avremo quest’estate un rimescolamento sociale, è chiaro che la gente andrà in giro, abbiamo tutti quanti voglia di respirare e di metterci in movimento, ma perlomeno manteniamo sempre la mascherina. Almeno questo elemento di prudenza manteniamolo, anche perché registriamo un aumento di contagi soprattutto nella fascia al di sotto dei 18 anni. E quindi la situazione rimane delicata. Siamo prudenti, almeno questo”.

De Luca: “Mascherine all’aperto almeno per tutto febbraio”

De Luca: “Mascherine all’aperto almeno per tutto febbraio”

AttualitàDalla Regione

Non andate di fretta. Terremo, in Campania, l’obbligo delle mascherine. Non è un grande sacrificio. In Campania noi saremo più prudenti che nel resto d’Italia. A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il covid rompendo il termometro ma non è così. Bisogna essere estremamente prudenti“. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
    “Teniamo – ha rimarcato De Luca – la mascherina qualche settimana in più in Campania, così stiamo più tranquilli. Superiamo almeno questo periodo di feste con San Valentino e Carnevale. Ma teniamoci prudenti. Almeno per il mese di febbraio continuiamo a mantenere le mascherine“. De Luca ha partecipato a un sopralluogo all’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi per l’avvio dei lavori per l’allungamento della pista.

Cerchiamo di arrivare – ha aggiunto – alla fine dell’emergenza che è prevista in Italia per la fine del mese di marzo. Ma teniamoci prudenti perché la Campania è la regione con la più alta densità abitativa d’Italia e quindi cerchiamo di avere un poco di prudenza in più. Abbiamo già fatto un miracolo per la gestione di questa ondata di epidemia perché abbiamo 15mila dipendenti in meno nella sanità pubblica campana dopo i dieci anni di commissariamento. I cittadini sono stati, nel complesso, responsabili“.

“Dobbiamo completare – ha aggiunto – la vaccinazione per i bambini della fascia 5-11 anni ma sta andando bene. Ieri eravamo a 181mila bimbi vaccinati. Nonostante il disastro fatto dal Ministero della Pubblica Istruzione e il caos che ha determinato per le famiglie, i presidi e per gli alunni.
    Guardiamo avanti. Ci avviamo verso una nuova normalità
“. (ANSA).

Covid, in Danimarca abolite tutte le misure restrittive: è il primo paese in Ue

Covid, in Danimarca abolite tutte le misure restrittive: è il primo paese in Ue

Attualità

Da oggi la Danimarca è il primo paese dell’Unione europea ad abolire tutte le misure anti Covid-19: via a mascherine, pass e orari ridotti per accedere a bar e ristoranti. Non solo. Martedì primo febbraio 2022 segna il ritorno del via libera agli eventi e all’apertura delle discoteche e dei locali notturni, con l’abolizione dei limiti agli assembramenti al chiuso.

La decisione del governo di Copenaghen arriva mentre gran parte dei paesi dell’Europa e di tutto il mondo sta ancora affrontando la fase pandemica del coronavirus e l’alta trasmissibilità della variante omicron. Secondo quanto riporta il ‘Guardian’, le autorità e gli esperti danesi hanno deciso di affidarsi esclusivamente all’elevato tasso di immunizzazione dei propri cittadini.

In Danimarca si registra infatti un numero record di contagi, tra i 40mila e i 50mila al giorno, su una popolazione di appena 6 milioni di abitanti, contagi che colpiscono quotidianamente quasi l’1% della popolazione. In Danimarca, dove più del 60% dei cittadini ha ricevuto la dose booster del vaccino rispetto a una media Ue di poco inferiore al 45%, rimarranno in vigore solo le misure ai confini per l’arrivo di persone non vaccinate provenienti da paesi al fuori dell’area Schengen.

Cauta ma felice la prima ministra danese, Mette Frederiksen, che ha spiegato: “Non oso dire se sarà un definitivo addio. Non sappiamo cosa accadrà in autunno e se avremo a che fare con una nuova variante. Siamo pronti per uscire dall’ombra del coronavirus e accogliamo con favore la vita che avevamo prima. La pandemia continua, ma abbiamo superato la fase critica“.

Agenzia DiRE – www.dire.it

Covid, mascherine all’aperto e discoteche chiuse fino al 10 febbraio

Covid, mascherine all’aperto e discoteche chiuse fino al 10 febbraio

AttualitàDall'Italia

Proroga dell’obbligo di usare le mascherine all’aperto fino al 10 febbraio nelle regioni in zona bianca (attualmente solo Molise, Basilicata e Umbria). Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende. Anche le discoteche rimarranno chiuse fino al 10 febbraio.

L’Italia è come un paziente che sta uscendo dalla fase acuta e la terapia va adesso modulata in base al decorso”. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sieri, ai microfoni di Metropolis, sulla piattaforma del gruppo GEDI-Repubblica, analizza il momento attuale della pandemia in Italia.

Andiamo verso una fase nella quale all’emergenza si sostituirà la convivenza col virus– afferma- e molte delle restrizioni alle quali ci siamo abituati, come il distanziamento o l’uso delle mascherine, andranno progressivamente ridotte sino al ritorno ad una nuova normalità. Dovranno rimanere invece le buone abitudini che abbiamo imparato a praticare in questi anni: per esempio, andare al lavoro con la febbre a 38° sarà da evitare per non favorire la diffusione di tutte le infezioni, non soltanto di quella da coronavirus”.Sileri è, inoltre, tornato sulla distinzione tra casi positivi e malati: “Nella nuova normalità che dovremo raggiungere, non subito ma quando i dati ce lo consentiranno, dovremo rimodulare le misure per chi è più protetto dal virus grazie al vaccino o a precedenti infezioni. Col tempo potremo quindi abbandonare tante delle attuali restrizioni- conclude- e rivedere il green pass e la campagna vaccinale sulla base della reale esigenza sanitaria di ciascuno”.

Agenzia DiRE – www.dire.it

Covid, in Inghilterra dal 27 gennaio niente più obbligo di mascherine e green pass

Covid, in Inghilterra dal 27 gennaio niente più obbligo di mascherine e green pass

Attualità

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato la fine dell’obbligo di indossare le mascherine a partire dal 27 gennaio. Sempre dalla stessa data il lavoro a distanza non verrà più raccomandato ufficialmente e il pass sanitario non sarà più necessario per accedere ai locali e partecipare ai grandi raduni. “Da domani – ha dichiarato, intervenendo ai Comuni – non avremo più bisogno delle mascherine nelle aule scolastiche e il Dipartimento per l’Istruzione rimuoverà a breve le linee guida nazionali sul loro utilizzo nelle aree comuni” degli edifici scolastici. “Nel paese in generale, continueremo a suggerire l’uso di mascherine in luoghi chiusi o affollati, in particolare dove si entra in contatto con persone che normalmente non si incontrano. Ma ci fideremo del giudizio del popolo britannico e non criminalizzeremo più chi sceglie di non indossarne una“.

Gli ultimi dati di oggi mostrano chiaramente che i livelli di infezione stanno diminuendo in Inghilterra. E mentre ci sono alcuni luoghi in cui è probabile che i casi continuino ad aumentare, anche nelle scuole primarie, i nostri scienziati ritengono probabile che l’onda Omicron abbia ora raggiunto il picco a livello nazionale. Rimangono, ovviamente, pressioni significative sul Sistema nazionale sanitario in tutto il nostro Paese, e in particolare nel Nord Est e nel Nord Ovest. Ma i ricoveri ospedalieri che raddoppiavano ogni 9 giorni solo due settimane fa ora si sono stabilizzati, con le ammissioni a Londra addirittura in calo. E i numeri in terapia intensiva non solo restano bassi, ma in realtà sono anche in calo. Così questa mattina, il Consiglio dei Ministri ha concluso che a causa della straordinaria campagna di richiamo insieme al modo in cui i cittadini hanno risposto alle misure del Piano B possiamo tornare al Piano A in Inghilterra e far scadere i regolamenti del Piano B“.

Adnkronos