La straordinaria voce di Antonella Ruggiero rapisce il pubblico del S.Agostino di Benevento

La straordinaria voce di Antonella Ruggiero rapisce il pubblico del S.Agostino di Benevento

AttualitàBenevento Città

 Serata quasi magica all’Auditorium S. Agostino di Benevento, nella serata del 25 maggio, con la voce straordinaria di Antonella Ruggiero nel suo “Concerto versatile”.

Artista ed interprete di grande spessore della musica italiana, si distingue per la sua elevata estensione vocale, cosa che le permette di muoversi con abilità e capacità dal registro pop a quello della musica classica, il tutto interpretando vari generi musicali quali la musica sacra, quella popolare, il soul, il blues e il jazz .

Sold aut all’Auditorium per la perfomance della Ruggeri, momento del percorso artistico programmato dall’Accademia di Santa Sofia in collaborazione con il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, l’Università del Sannio e, da quest’anno, con la banca Bpm.

Hanno aperto l’evento i saluti di Maria Bonaguro, presidente degli “Amici dell’Accademia” e di Marcella Parziale, consulente artistica dell’Accademia stessa.

La serata è stata anticipata dall’intervento di Antonella Tartaglia Polcini, docente di Diritto Privato presso l’Unisannio nonché assessore alla cultura del comune di Benevento, intorno al tema “Il tempo del diritto”. Ella ha introdotto la sua relazione chiedendo e chiedendosi se fosse il tempo sovrano del diritto o il diritto sovrano del tempo.

Il tempo prevale sul diritto o è il diritto a dare significato al tempo? Ovviamente è il tempo a vincere , quest’ultimo cambia con il procedere degli eventi e delle società. Un esempio di tale prevalenza del tempo è dato dalla procedura dell’usucapione, processo giuridico che riconosce il diritto di proprietà a seguito di un possesso continuato del bene. Ovviamente tale diritto, ella dice, si perde con la prescrizione. Esiste poi un diritto soggettivo ed uno oggettivo che cambia con il tempo della storia e della società.

Grande applauso è poi seguito a tale relazione, per l’ingresso sul palco dell’Orchestra del Conservatorio “Nicola Sala”, diretto da Francesco D’Ovidio, con arrangiamenti e orchestrazione di Umberto Aucone, compagine artistica composta da giovani musicisti che, con la loro arte e capacità interpretativa, hanno accompagnato Antonella Ruggiero nel suo concerto, artista al cui ingresso, il numeroso pubblico presente ha tributato una calorosa accoglienza.

La sua esibizione è iniziata con il brano “Amore lontanissimo”, pezzo musicale scritto dalla stessa Ruggiero e presentato da lei al Festival di Sanremo del 1998. Brano dolcissimo ed appassionato di un amore lontano, ma forte.  A seguire ella ha interpretato “Solo tu”, altro brano famoso, conosciuto ed amato che ha coinvolto i presenti con il suo ritmo incalzante e appassionato.

A seguire l’artista ha modulato la sua voce per “Canzone dell’amore perduto” , brano scritto da Fabrizio De Andrè che ha praticamente trascinato molti del pubblico nel ricordo dei propri sentimenti al punto di cantarla insieme alla Ruggiero che, ovviamente, sovrastava altre voci con il suo timbro vocale caldo e potente.

La voce della Ruggiero, incurante del tempo e della sua lunga storia di interprete, è stata capace di scivolare tra note, sentimenti, ricordi e speranze dei tanti presenti in modo prepotente e nello stesso tempo leggero ed ammaliante, in modo particolare in occasione dell’interpretazione del brano “Per un’ora d’amore”, pezzo forte del gruppo “Matia Bazar” di cui la Ruggiero ha fatto parte dal 1975 al 1989, anno in cui ella lasciò il gruppo stesso ed intraprese la sua carriera da solista.

La Ruggiero è stata ed è, prima con i “Matia Bazar” e poi da sola, straordinaria interprete che ha saputo unire alla sua voce potente ed armoniosa, un forte desiderio di spaziare stili musicali e sonorità che andassero oltre i confini del linguaggio musicale tradizionale e, per questo motivo, ella è, ancora oggi, incurante del tempo che passa, significativa interprete della musica italiana.

L’interpretazione della canzone “Vacanze romane” ha poi, letteralmente, fatto sognare l’intero pubblico, anche questo brano cantato con i “Matia Bazar” e presentato a San Remo nel 1983. Canzone ricca di eleganza nel testo e nella musica e nello stesso tempo brano di rottura perché eseguito dalla stessa Ruggiero senza utilizzo di chitarre, esso è un richiamo nostalgico ai tempi passati di Roma, ma noi crediamo ai tempi lontani di ognuno di noi.

L’esibizione della Ruggiero è poi stata arricchita da quella alla fisarmonica di Davide Cavuti, compositore, musicista e regista italiano che si è esibito nel brano “Oblivion” di Astor Piazzolla, esibizione a cui il pubblico ha tributato un caloroso e sentito applauso.

Il ritorno sul palco della Ruggiero si è concretizzato con l’esibizione di altri brani come quello vocale/musicale di “Aria sulla IV corda”, del famoso brano “Cavallo bianco” , “Echi di infinito”, Impressioni di settembre” per concludere con il pezzo, altrettanto famoso e conosciuto di  “Ti sento”.

Dopo un secondo interludio da parte di Davide Cavuti, il concerto della Ruggiero si è concluso con un bis, prepotentemente richiesto dal pubblico, per il quale la Ruggiero ha eseguito “Guantanamera”.

Grazie all’Accademia di Santa Sofia dunque, in tantissimi hanno vissuto una serata di musica speciale arricchita da una voce quasi da soprano che, con la sua elevata estensione vocale, i suoi arrangiamenti ed interpretazione, è riuscita a rapire i tanti presenti accompagnandoli in un viaggio di ricordi, ma soprattutto di emozioni e di gioia di vivere.