Coordinatore Ambito Sociale, l’opposizione: “Nomina di Santamaria successiva al decreto regionale, restano incongruenze”

Coordinatore Ambito Sociale, l’opposizione: “Nomina di Santamaria successiva al decreto regionale, restano incongruenze”

Politica

“Sulla mancata iscrizione del coordinatore dell’ambito sociale all’elenco previsto dalla Legge Regionale restano ancora forti perplessità”. E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Raffaele De Longis, Francesco Farese, Giovanna Megna, Angelo Miceli e Vincenzo Sguera.

“Ringraziamo il presidente della Commissione Politiche Sociali Rosario Guerra per l’immediata convocazione sul tema a seguito di richiesta della minoranza.

Analizzata la nota fornita ai consiglieri dal dirigente Santamaria tuttavia vi sono ancora diversi interrogativi.

L’Amministrazione ha, infatti, ritenuto legittima la nomina a coordinatore dell’Ambito di Gennaro Santamaria, pur non essendo lo stesso iscritto all’elenco regionale, citando la clausola di salvaguardia prevista dal Decreto Dirigenziale della Regione Campania.

L’art. 10 dell’avviso per l’istituzione dell’elenco regionale dei coordinatori/direttori di Ambito prevedeva infatti che “sono fatti salvi i rapporti in essere, fino alla loro naturale scadenza”. Tuttavia il decreto in questione della Regione è datato 14 febbraio 2023, pubblicato sul Burc il 20 febbraio 2023.

La nomina di Santamaria è stata invece ratificata dal Coordinamento Istituzionale dell’Ambito B1 il 14 marzo 2023. La stessa quindi avviene in data successiva rispetto al decreto regionale ad un soggetto privo dei requisiti previsti dalla norma, considerata la mancata iscrizione all’elenco anche nei periodi successivi.

Non riteniamo condivisibile la tesi secondo cui la data da considerare sarebbe quella di chiusura del procedimento di formazione dell’elenco.

In questo caso, infatti, ad avviso già pubblicato tutti gli Ambiti avrebbero potuto nominare soggetti privi dei requisiti aggirando e vanificando la Legge Regionale. Si tratterebbe di un palese controsenso.

Altra anomalia è che il parere fornito ai consiglieri sia sottoscritto dallo stesso dirigente interessato e dall’Avvocatura. Per quale motivo a relazionare è il Settore Avvocatura e non il Segretario Generale? Non si tratta di un contenzioso ma di una questione di regolarità amministrativa su cui è competente il Segretario. A lui pertanto era stata indirizzata la richiesta dei consiglieri di opposizione, ma l’organo competente stranamente non risulta fra i firmatari della risposta.

Per questo motivo chiederemo al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di rendere parere in merito.

L’interesse è rivolto esclusivamente alla legittimità dell’azione amministrativa. Non c’è alcuna crociata contro qualcuno o tiro al bersaglio – concludono De Longis, Farese, Megna, Miceli e Sguera – ma trattandosi di un settore di fondamentale importanza, come quello dei servizi sociali per i cittadini, la preoccupazione è legata alla legittimità degli atti posti in essere che hanno impatto e rilevanza per la comunità. È doveroso fugare ogni dubbio su ipotesi di non legittimità e sulle conseguenze in termini di annullamento di atti rivolti alle fasce più deboli”.

Scuola Torre e Sala, l’opposizione: “Registriamo una totale chiusura dell’Amministrazione”

Scuola Torre e Sala, l’opposizione: “Registriamo una totale chiusura dell’Amministrazione”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio: “Registriamo, come sempre, una totale chiusura da parte dell’Amministrazione rispetto alle proposte che, non certo da oggi, ma da subito avevamo avanzato in commissione, da quando è stato annunciato il progetto di abbattimento dell’Istituto Sala – Torre.

L’assessore Pasquariello, intervenuto su nostra richiesta in commissione congiunta lavori pubblici e istruzione, ha assunto un atteggiamento decisamente diverso da quello che lo stesso Sindaco almeno formalmente mostra proprio oggi in una dichiarazione a mezzo stampa. Il Sindaco, in risposta alle ferventi proteste del quartiere, si dichiara disponibile a vagliare proposte per “limitare al minimo i disagi e trovare le migliori soluzioni”, peccato che poi torni ad agitare i doppi turni… In ogni caso, nessuno spiraglio e nessuna disponibilità alle diverse proposte che avevamo avanzato (locazione di scuole paritarie chiuse o sottoutilizzate che sono in zona, adeguamento di spazi della scuola di Capodimonte, ecc.).

Nulla di fatto, né ci sono state indicate le alternative vagliate dall’Amministrazione (non vorremmo credere che siano i minacciati doppi turni) né perché non si è pensato di sfruttare, come hanno fatto diversi comuni, i soldi messi a disposizioni dal Ministero per la locazione. Ci è stato riferito che le lamentele sarebbero limitate a pochi docenti, mentre ci sarebbe piena soddisfazione della maggioranza di famiglie e docenti, così come del dirigente. Ce lo auguriamo, così come pretendiamo che sin da subito si discuta in modo partecipato del piano per il trasferimento degli alunni del Nicola Sala.

Dispiace registrare ancora una volta la consueta arroganza di questa amministrazione che nell’ intervenire in luoghi simbolo e nevralgici della nostra Città, rifiuta anche minimamente di instaurare un dialogo partecipativo con chi tali luoghi li vive quotidianamente. Incapace è questa amministrazione, non solo sul piano della realizzazione di soluzioni urbane tendenti a minimizzare i più che preventivabili disagi di un cantiere, ma anche sul più importante fronte della partecipazione condivisa delle scelte strategiche connesse all’ idea di sviluppo della nostra Città. I Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio”.

Campo da golf, l’opposizione: “L’amministrazione non smette di stupirci con pezze a colori sugli errori”

Campo da golf, l’opposizione: “L’amministrazione non smette di stupirci con pezze a colori sugli errori”

Politica

“Questa Amministrazione non finisce mai di stupirci. Ormai i continui rimaneggiamenti degli atti amministrativi, come pezze a colori per coprire le imbarazzanti falle, sono all’ordine del giorno.  Oggi in Commissione Urbanistica abbiamo ricevuto la “nuova” delibera (la terza) sul progetto Campo da Golf, che cerca di rimediare agli svarioni che pure con spirito di collaborazione avevamo puntualmente segnalato.

Sono dovute le modifiche scaturenti dalla conferenza dei servizi, anzi dobbiamo insistere nel rilevare che non ci sembra si sia tenuto pienamente conto delle importanti osservazioni della Provincia. Non si comprendono, invece, tutte le ulteriori modifiche tanto al cronoprogramma dell’intervento quanto alle modalità di realizzazione”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Giovanna Megna, Angelo Miceli, Francesco Farese, Giovanni De Lorenzo e Rosetta De Stasio.

“Per “ragioni tecniche”, senza specificare neppure con quale atto, ma con una relazione fatta ex post solo il 25 maggio all’atto della nuova firma, l’Assessora viene notiziata dei motivi che giustificherebbero le modifiche che ha scoperto direttamente in consiglio grazie ai rilievi dell’opposizione.

Ancora una volta la politica delega ad un Dirigente la decisione rispetto a cosa rientri o meno nell’interesse pubblico, bypassando le valutazioni dei consiglieri comunali.

Se riavvolgiamo il nastro all’aprile del 2023, abbiamo un privato che propone di realizzare il più grande campo da Golf del Mezzogiorno (18 buche) nel secondo anno rispetto ai quattro previsti per completare l’intero intervento e si impegna a che le strutture ricettive siano eseguite contestualmente alla realizzazione del campo da golf “senza il quale le stesse opere ed impianti non saranno realizzabili in via autonoma”.

Ebbene, per “ragioni tecniche”, si è deciso in autonomia, senza neppure rimettere cautelativamente la decisione al Consiglio Comunale, che Benevento non deve avere un campo da Golf a 18 buche tra due anni, ma che il privato deve realizzare la Villa Eventi “Tierra Domus” all’anno 1, anziché al completamento del campo da Golf, all’anno 2 si possono fare 9 delle 18 buche, per poi completare le altre 9 buche solo all’anno 3. 

La seduta è stata interessata da una serie di ulteriori rilievi che saranno oggetto di più approfondito dibattito in sede di consiglio, oggi ci limitiamo a commentare la risposta, anche se parziale, alla nostra interrogazione relativa proprio alle modifiche improvvisamente comparse nell’Accordo di Programma, di cui non si riscontrava alcun aggancio con il procedimento. 

Ci chiediamo però – concludono i consiglieri di opposizione Megna, Miceli, Farese, De Lorenzo e De Stasio –  cosa ne pensano di tutto questo i consiglieri di maggioranza che hanno votato l’interesse pubblico sulla scorta di quell’accordo di programma e ipotizzando anche di poter vedere già tra due anni, finalmente, la città polo attrattivo per golfisti provenienti da tutto il mondo.

Farese, Megna e De Longis sui lavori alla scuola di Cretarossa: “L’amministrazione faccia chiarezza”

Farese, Megna e De Longis sui lavori alla scuola di Cretarossa: “L’amministrazione faccia chiarezza”

Politica

“L’Amministrazione Comunale faccia chiarezza sui lavori alla scuola di Cretarossa il cui termine era previsto per dicembre scorso, poi prorogato a gennaio, dopo annunciato a febbraio, da ultimo a metà marzo mentre ora resta un mistero…”.

Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di Benevento Francesco Farese, Giovanna Megna e Raffaele De Longis.

“Trasparenza e rispetto istituzionale imporrebbero una comunicazione chiara ai cittadini, alle 200 famiglie dei bambini trasferiti a settembre, al personale scolastico. Assistiamo invece – proseguono i consiglieri di minoranza – a continui rinvii senza indicazioni certe sulla riapertura del plesso.

Lo scorso 7 febbraio si è tenuta, a seguito di richiesta della minoranza prontamente accolta dal presidente Scarinzi, una seduta di commissione consiliare Lavori Pubblici sul tema. In quella seduta è pervenuta comunicazione da parte del Settore sulla fine dei lavori prevista per metà marzo. Avevamo proposto pertanto di effettuare il trasferimento durante i giorni di chiusura per Pasqua, evitando così sospensioni della didattica.

Anche questo termine purtroppo è decorso ma lo stato di avanzamento dei lavori, come può notare chiunque passi per via Kolbe, appare ancora fermo al palo.

L’Amministrazione nei mesi scorsi ha motivato il ritardo con la necessità di una variante per la riparazione di perdite dal tetto emerse in corso d’opera. Di questa variante tuttavia agli atti del Comune non vi è traccia. Per questo motivo a febbraio il consigliere Farese ha presentato una richiesta di accesso agli atti per ottenere l’approvazione della variante, gli elaborati tecnici e progettuali e la copertura economica, trattandosi di opere non coperte dal finanziamento Pnrr.

A distanza di oltre un mese anche a questa richiesta l’Amministrazione non ha dato alcuna risposta. Qualcuno a Palazzo Mosti batta un colpo e racconti la verità sullo stato dei lavori al plesso di Cretarossa – concludono De Longis, Megna e Farese – è un dovere non verso i consiglieri di minoranza ma verso 200 famiglie, decine di docenti e personale scolastico che attendono risposte certe”

Emergenza scuola, Megna: “Non è più il tempo dei faremo-diremo…”

Emergenza scuola, Megna: “Non è più il tempo dei faremo-diremo…”

Politica

“Sono mesi anzi anni che chiediamo la massima attenzione sulle scuole e sull’urgenza di un piano operativo dettagliato in vista dei tanti interventi che contemporaneamente interessano gli Istituti.

Che le scuole siano viste più come un ricco bottino da non farsi sfuggire che come un servizio essenziale da preservare, soprattutto nel disastro educativo che viviamo, è cosa nota.

Chiudere ad ogni colpo di vento, avere il primato per le chiusure nel periodo Covid, quando nel resto d’Italia le scuole riaprivano i cancelli, parlare con tale leggerezza di doppi turni, significa non rendersi conto di cosa le famiglie e le scuole vivono, oltre ad ignorare che c’è un calendario scolastico da rispettare, pena la perdita dell’anno.

Mentre ancora attendiamo gli interventi sui ragazzi a rischio dispersione e le scuole rischiano di assomigliare sempre più ad una trincea, quando non si riesce neppure a tenere i termosifoni accesi a Gennaio e la manutenzione ordinaria è sempre una nota dolente, sono i mega investimenti l’unico argomento sul tavoli, costi quel che costi.

E qui la domanda nasce spontanea: era proprio necessario un intervento così radicale di abbattimento sul Nicola Sala – Torre? Se la scuola è così pericolosa da non poter essere ammodernata con interventi meno drastici perché è aperta?

Abbiamo chiesto da subito di conoscere il piano di ricollocamento per il Nicola – Sala, sentendoci rispondere “a tempo debito”, quando dovrebbe essere invece obbligatorio che sia già predisposto al momento della richiesta del finanziamento. Evidentemente si procede a vista anche per un istituto così popoloso, preferendo tacciare l’opposizione di polemica strumentale o addirittura dare del Masaniello ad un Dirigente.

È bene ricordare che ad agosto 2023 chiedemmo rassicurazioni e ci fu garantito, nella seduta di commissione appositamente convocata, che i lavori al Nicola Sala – Torre non sarebbero iniziati prima di giugno 2024 (evidentemente era stata data la stessa rassicurazione alla scuola).

Fummo anche in quella sede rassicurati sui doppi turni: per dicembre gli alunni della Pietà sarebbero ritornati nel loro plesso, lasciando libero quello provvisorio in centro storico, e lo stesso sarebbe avvenuto per Cretarossa, ospitato dall’edificio di Capodimonte. Invece, siamo a Gennaio e né la Pietà, né Cretarossa sono rientrati nelle loro sedi, per vicende più o meno note.

Ma come è possibile che il Comune scopra a gennaio 2024 che i lavori non possono più iniziare a Giugno, ma devono iniziare il 31 Marzo pena la perdita del finanziamento?

Non è più il tempo dei “faremo…diremo”, tanto più in pieno periodo di iscrizioni, dove queste amare sorprese rischiano di essere penalizzanti”.

Così la nota della consigliera Civico22, Giovanna Megna, sull’emergenza che interessa le scuole territoriali. 

Benevento, la minoranza richiede la convocazione del Consiglio Comunale per l’annullamento della delibera Sannio Acque

Benevento, la minoranza richiede la convocazione del Consiglio Comunale per l’annullamento della delibera Sannio Acque

Politica

“Abbiamo presentato una richiesta di convocazione urgente di Consiglio Comunale con la proposta per l’annullamento in autotutela della delibera relativa alla costituzione della società Sannio Acque srl”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di Benevento Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosetta De Stasio, Francesco Farese , Floriana Fioretti , Gerardo Giorgione , Giovanna Megna , Angelo Miceli , Angelo Moretti, Luigi Diego Perifano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio . 

“Il parere negativo espresso dalla Corte dei Conti sulla delibera del Consiglio Comunale di Paduli, esattamente identica alla delibera adottata a luglio dal Consiglio Comunale di Benevento, impone la necessità di intervenire sugli atti relativi alla costituzione della società per la gestione del servizio idrico integrato, Sannio Acque srl. 

I rilievi della magistratura contabile sono infatti particolarmente significativi, sia in ordine alla procedura che in termini contabili. La Corte dei Conti ha evidenziato la carenza dell’onere motivazionale da parte del Comune, l’assenza di un’asseverazione del piano economico finanziario, la mancata consultazione pubblica sull’atto. Ed ancora incongruenze sullo Statuto, tra cui violazione dell’obbligo per la società di prestare l’attività esclusivamente verso gli enti del distretto idrico. Sul piano contabile poi il parere negativo della Corte dei Conti evidenzia che il socio pubblico, quindi i Comuni aderenti, secondo l’attuale formulazione dello Statuto, sarebbero chiamati a coprire le perdite con conferimenti a fondo perduto. Il rischio invece non sarebbe distribuito al socio privato il quale, al termine della concessione, indipendentemente dall’andamento della società, recupererebbe il capitale sociale. Per la magistratura contabile ciò rappresenterebbe un consistente rischio finanziario per il socio pubblico e ci appare anche politicamente il passaggio più rilevante.

Anche al fine di evitare danni erariali futuri per il Comune di Benevento, abbiamo depositato la proposta di delibera di Consiglio Comunale con cui chiediamo l’annullamento degli atti precedenti. 

La gestione del servizio idrico integrato è materia fondamentale per il futuro della comunità e richiede la massima attenzione da chi è chiamato a governare, i pesanti rilievi della Corte dei Conti non possono essere ignorati. Per questo motivo chiediamo che la questione torni con urgenza all’attenzione del Consiglio Comunale”.

Fondazione Città Spettacolo, De Lorenzo e Megna: “Fare chiarezza su tutti gli aspetti dell’Avviso per la nomina del Cda”

Fondazione Città Spettacolo, De Lorenzo e Megna: “Fare chiarezza su tutti gli aspetti dell’Avviso per la nomina del Cda”

Politica

Con una interrogazione indirizzata al sindaco e all’assessore alla Cultura i consiglieri comunali Giovanni De Lorenzo (Partito Democratico) e Giovanna Megna (Civico 22) chiedono di fare luce su tutti gli aspetti relativi all’Avviso Pubblico diramato dal Comune per acquisire le candidature per la nomina di 5 componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Benevento Città Spettacolo”. 

Emanato lo scorso 17 ottobre, l’Avviso fissava al 3 novembre il termine per presentare le candidature. Scadenza poi prorogata al 10 novembre con un nuovo atto datato proprio 3 novembre e con cui si annullava anche una rettifica intervenuta lo stesso giorno dell’emanazione dell’Avviso.

Il tutto, in forza di un parere del Segretario Generale (protocollato sempre il 3 novembre) non allegato alla pubblicazione sull’albo pretorio online del Comune dell’atto di proroga.

Da qui le richieste dei consiglieri De Lorenzo e Megna, volte a conoscere:

– quante domande di partecipazione sono pervenute entro la data del 3.11.2023;

– quante domande di partecipazione sono pervenute in totale al termine della proroga fissata al 10.11.2023; 

– i motivi per i quali è stato prorogato il termine previsto nell’avviso pubblico del 17.10.2023 per la presentazione delle candidature;

– il contenuto del parere del Segretario Generale prot. n.118747 del 3.11.2023;

– in presenza dei requisiti di onorabilità e compatibilità, nonché dei requisiti soggettivi e professionali richiamati nell’avviso, quali sono le modalità ed i criteri da utilizzare per la scelta dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Benevento Città Spettacolo in base alle candidature pervenute.

Duomo, Megna: “Evitata una tragedia, fondi andavano spesi lì e non in zona Arco di Traiano”

Duomo, Megna: “Evitata una tragedia, fondi andavano spesi lì e non in zona Arco di Traiano”

Politica

“La fortuna ha evitato una tragedia, ma altrettanta non ne ha avuta l’edificio incompiuto di Piazza Duomo, che si è meritato un nomignolo ormai acquisito dalla popolazione”. Esordisce così, in una nota stampa, la consigliera di Civico 22, Giovanna Megna, che commenta l’episodio avvenuto ieri sera in zona Duomo (leggi QUI).

“L’accaduto – spiega – evidenzia ciò che diciamo da mesi, si è preferito spendere i cospicui fondi a disposizione in zone che davvero non ne avevano bisogno, come l’Arco di Traiano, e non mettere mano a completare qualcosa di già avviato, come se dare continuità al passato fosse una diminutio o che contribuisca a incrinare lo scudo di “quelli di prima…” dietro cui celare ogni mancanza”.

“Va ricordato – continua Megna – che l’edificio Gabetti – Isola, frutto di un concorso internazionale di progettazione, fu voluto fin dall’origine come piazza coperta, per realizzare un “pieno” edilizio che riempisse il “vuoto” lasciato dai bombardamenti e restituisse all’area del Duomo la sua storica conformazione urbanistico-edilizia. Si è immaginato sin dall’inizio che lo spazio di uso pubblico dovesse corrispondere al porticato e alla terrazza con affaccio sul Duomo.

Benissimo, quindi, il ricorso al project financing considerando che i volumi edilizi non sono stati progettati per assolvere necessariamente a funzioni pubblicistiche. Se però si sceglie questa strada, sempre salvaguardando l’uso pubblico della piazza coperta e terrazzo, perché avere destinazioni così specifiche come quelle riportate dalla stampa anche oggi e non puntare ad un bando aperto, magari scegliendo il concessionario anche in funzione della proposta?

A margine, sarebbe necessaria una riflessione più ampia sulla situazione del centro storico, che ha un bisogno disperato di essere rivitalizzato da funzioni che assicurino una frequentazione diurna, progressivamente in declino. Ormai la funzione è sempre più esclusivamente residenziale o ludico-serale e questo penalizza il commercio, innescando una spirale perversa che aggrava la desertificazione e finisce col danneggiare anche il turismo”.

“Per questo ci si augura che l’edificio possa essere completato non solo in tempi rapidi, ma che sia funzionale a dare nuovo ossigeno al cuore della città”, conclude.

Benevento| De Pierro: “Polemiche senza senso, si cerca di screditare la figura istituzionale del sindaco Mastella”

Benevento| De Pierro: “Polemiche senza senso, si cerca di screditare la figura istituzionale del sindaco Mastella”

Politica
Il vice sindaco di Benevento replica alle critiche mosse dai consiglieri Moretti e Megna in merito all’utilizzo dell’auto istituzionale per le attività politiche svolte dal sindaco.

“Fermi i chiarimenti resi nella sede ufficiale del consiglio comunale attraverso i quali è stata fornita esaustiva risposta all’interrogazione dei consiglieri comunali Moretti e Megna, dispiace, invero, constatare che una materia tanto delicata, concernente la organizzazione dei dispositivi di sicurezza in favore di personalità esposte, diventi motivo di una stancante polemica politica pur di attaccare vanamente il primo cittadino.

La tutela accordata al Sindaco direttamente dagli organismi ministeriali prescinde – come è noto – dalla volontà dello stesso destinatario, il quale è tenuto a rispettare tale dispositivo sempre e comunque, senza che possa distinguersi, ai fini dell’applicazione una attività istituzionale oppure una attività meramente politica, in quanto la tutela assegnata è finalizzata a salvaguardare la persona in quanto tale. In particolare il livello 4 di protezione prevede che l’autista abbia la qualifica di agente di pubblica sicurezza, sicché è del tutto intuitivo che l’autista comunale, avendo ricevuto tale qualifica proprio in funzione della persona del Sindaco non possa che utilizzare l’autovettura del comune per tutti gli spostamenti della persona tutelata indipendentemente dalla attività svolta dalla medesima.

Quanto al resto, le polemiche prive di senso e di propositi costruttivi è bene lasciarle ai soliti parolai che cercano unicamente di gettare discredito sulla figura istituzionale del Sindaco Mastella; non senza tuttavia ricordare che giammai il primo cittadino ha approfittato di risorse pubbliche per proprie esigenze personali avendo sempre pagato di tasca propria ogni pernottamento, pasto e quant’altro nel corso del proprio Sindacato con l’unica ed isolata eccezione della partecipazione all’assemblea dell’ANCI tenutasi nella città di Parma”. Lo dichiara, in una nota, il vicesindaco Francesco De Pierro.