Cerreto Sannita | “Sinfonie Cromatiche”: mostra omaggio per il centenario della nascita di Pasolini

Cerreto Sannita | “Sinfonie Cromatiche”: mostra omaggio per il centenario della nascita di Pasolini

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Tra gli incontri celebrativi per il centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini (avvenuta il 5marzo 1922), anche Cerreto Sannita omaggerà il famoso poeta, scrittore e regista, assassinato nel 1975 e considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento, con “La Mostra nella Mostra”, una vetrina pittorica intitolata “Sinfonie cromatiche” patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Benevento, da 4 comuni campani “Città della Ceramica” (Ariano Irpino, Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e San Lorenzello) e da altri ben 9 organismi statali e privati, tra l’IIS Carafa-Giustiniani di Cerreto.

La mostra, che sarà inaugurata sabato 8 ottobre alle ore 17 presso il Palazzo del Genio, sarà visitabile fino a domenica 6 novembre (martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 9:30 alle 12:30 e il mercoledì e il venerdì dalle 9:30 alle 12:30).

Si tratta di una libera interpretazione degli artisti Gillo Dorfles e Cesare Serafino del testo della poesia “Alba” di Pasolini, in collaborazione con gli alunni della scuola primaria di Pordenone.

Il testo in mostra è di Doris Brollo. Interverranno all’inaugurazione, dopo l’introduzione del vicepresidente dell’Associazione Italiana delle Città della Ceramica Lucio Rubano (che modererà anche l’incontro), il sindaco di Cerreto Giovanni Parente, l’artista Lucio Afeltra e il Conservatore del Museo della Ceramica di Cerreto Giuseppe Zoschg. Al termine degli interventi seguirà un momento musicale a cura del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.

Guardia Sanframondi| Dario Pontuale presenta il libro “La Roma di Pasolini”

Guardia Sanframondi| Dario Pontuale presenta il libro “La Roma di Pasolini”

Eventi

Domenica 4 settembre, a Guardia Sanframondi, Dario Pontuale presenta il suo libro “La Roma di Pasolini” per l’ultimo appuntamento della Rassegna “Pasolini 100: l’attualità di un messaggio sempre vivo”, per ricordare l’autore di “Ragazzi di vita“.

La presentazione del libro di Dario Pontuale “La Roma di Pasolini” e la proiezione del film “Mamma Roma” chiudono la rassegna che dal 14 agosto ha caratterizzato le domeniche Guardiesi.

Rassegna pensata e organizzata in occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini dall’APS Nuovo Laboratorio Teatrale insieme alla Pro Loco e con il patrocinio morale dell’amministrazione comunale. Quattro giornate per commemorare il personaggio poliedrico dell’intellettuale, che con i suoi interventi in tutti gli ambiti della cultura ha rivoluzionato il pensiero del ‘900.

Distopico e pioniere della lettura critica della società contemporanea ha compiuto “con la grazia e la buffoneria degli spossessati del mondo” il salto qualitativo per una visione completa di quello che ci circonda.

La rassegna diretta da Sara Gambuti insieme a Silvio Capocefalo soci dell’ APS Nuovo Teatrale Guardia Sanframondi è stata una retrospettiva consapevole sulla vita e sulla morte di uno dei più grandi pensatori del secolo scorso.

Ultimo tassello, quello del 4 settembre, che ci guida alla scoperta della Roma di Pasolini con il dizionario urbano di Dario Pontuale.

Questo prezioso volume rivela immagini conosciute e inconsuete dell’esperienza romana di Pier Paolo Pasolini. Una Roma rivisitata nei suoi aspetti culturali, sociali, geografici, storici e intellettuali; il libro, infatti, si presenta come una specie di breve corso sulla geografia umana del rapporto intrinseco tra Pasolini e Roma.

Il mondo romano che accoglie Pasolini è profondamente differente dalle sue precedenti esperienze: gli ambienti mutano, si modificano, la cultura è fortemente influenzata, le strutture e i sistemi politici non piacciono a Pasolini, le trasformazioni spaziali, temporali lo devastano a tratti.

È una geografia urbana con al centro il ruolo svolto dallo scenario fisico nell’ evoluzione della città.

Un altro nesso è costituito dalla prospettiva spaziale con cui lo stesso Pasolini guarda alla configurazione di quello che lui considera il “sottomondo”.

Di semplice consultazione alfabetica, il lettore può apprezzare i luoghi simbolo dell’esperienza romana del Pasolini scrittore, attore, ma soprattutto dell’intellettuale inquieto. I luoghi simbolo della tormentata vita pasoliniana.

Interessanti sono soprattutto i legami forti con gli scrittori più amati dall’ autore: Attilio Bertolucci, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Giorgio Caproni, Carlo Emilio Gadda, Dacia Maraini, Elsa Morante, Sandro Penna ed Enzo Siciliano.

Il titolo Dizionario urbano rinvia alla città di vita e alla comunità cittadina di riferimento nonché ai rapporti umani e sociali intrattenuti da Pasolini dal 1950 fino alla sua tragica scomparsa.
Un legame destinato a influenzare notevolmente la sua formazione e la produzione letteraria assieme all’attività cinematografica, saggistica e culturale.

Un autore raccontato con dovizia di dettagli significativi abbracciando (in modo alfabetico) tutti i campi che compongono la geografia urbana di Roma, privilegiando la dicotomia tra poesia, cinema e letteratura,
tra diseguaglianza e cambiamento, tra contesti sociali e relazioni private.

Dario Pontuale, nato a Roma nel 1978, è scrittore e critico letterario. Ha collaborato alla redazione di Storia della Letteratura Italiana di P. Manfredi e P. Di Sacco, edita da Pearson nel 2021.

Ha pubblicato i romanzi “La biblioteca delle idee morte” (2007), “L’irreversibilità dell’uovo sodo” (2009), “Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno” (2012), “Certi ricordi non tornano” (2018); il racconto “I dannati della Saint George” (2015); la favola “Per fare un albero ci vuole un dente” (2021).

È autore delle raccolte di saggi “Ciak si legge” (2016), “Una tranquilla repubblica libresca” (2017), della biografia critica “Il baule di Conrad” (2015), tradotto anche in Francia, e della monografia critica “La Roma di Pasolini” (2017), tradotto anche in Spagna, e “La scoperta dell’America“.

Saggi di Cesare Pavese, con prefazione di Ernesto Ferrero (2020). Ha curato edizioni di Flaubert, de Maupassant, Zola, Musil, Stevenson, Melville, Conrad, Svevo, Salgari, Tolstoj, Puškin, Cechov. Codirige la rivista salgariana “Il corsaro nero”.

La serata si completa con la visione del film “Mamma Roma”. Seconda opera della filmografìa pasoliniana, la pellicola è dedicata a Roberto Longhi, storico dell’arte di cui Pasolini fu devoto allievo.

Girata tra aprile e giugno del 1962 e proiettata per la prima volta nell’agosto dello stesso anno alla XXIII Mostra internazionale di Venezia, trova ispirazione in un fatto di cronaca occorso al giovane Marcello Elisei, detenuto nel carcere di Regina Coeli, morto legato a un letto di contenzione.

Pasolini, autore del soggetto, della sceneggiatura e della regia, ricrea la storia di Roma Garofolo in arte “Mamma Roma”, una prostituta decisa a cambiare vita, interpretata da Anna Magnani (una popolana con
aspirazioni piccolo-borghesi).

Il suo lascivo protettore, intenzionato ad abbandonare il mestiere per sposarsi, è impersonato da Franco Cittì, mentre lo sfortunato figlio di Mamma Roma è Ettore Garofolo, un giovane conosciuto poco tempo prima da Pasolini in un ristorante di Trastevere: “l’ho visto una sera, andando a cena in un ristorante dove faceva il cameriere, da Meo Patacca. Scrissi la sceneggiatura modellandogliela addosso, senza dirgli niente,
e quando fu terminata andai da lui e gli chiesi se voleva fare il film
”.

Dario pontuale, sarà disponibile anche dopo la proiezione del film per un approfondimento ed eventuale dibattito sulle impressioni e riflessioni scaturite da tutto ciò a cui si è assistito durante la durata dell’appuntamento. L’appuntamento sarà tenuto negli ambienti della Ave Gratia Plena.

Info : www.nuovoteatroguardia.it  www.prolocoguardia.it
+39 377 379 2627 (Sara)

“Pier Paolo Pasolini, ho raccontato per il solo piacere di raccontare”, la mostra bibliografica sarà prorogata fino al 31 agosto

“Pier Paolo Pasolini, ho raccontato per il solo piacere di raccontare”, la mostra bibliografica sarà prorogata fino al 31 agosto

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Alla luce dello straordinario successo riscosso dalla mostra bibliografica ‘Pier Paolo Pasolini, ho raccontato per il solo piacere di raccontare’, Sannio Europa, società in house che gestisce e promuove la Rete museale della Provincia di Benevento, comunica che l’esposizione alla Biblioteca ‘Antonio Mellusi’ è prorogata fino al 31 agosto, ad esclusione della pausa estiva, come spiega il presidente Giuseppe Sauchella:

La mostra sta raccogliendo molto interesse e abbiamo accolto alla Biblioteca provinciale con molto piacere la visita dei magistrati Alfonso Bosco, già presidente del Tribunale di Benevento, Simonetta Rotili, presidente del Collegio penale a Benevento e di Antonio Clemente, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma.

Furono proprio i magistrati di Benevento, con una sentenza che negli anni Settanta segnò uno spartiacque giuridico e sancì l’inviolabilità dell’arte e della libera espressione del genio, ad assolvere Pier Paolo Pasolini dalle accuse che gli erano state contestate e proprio questo versante è inquadrato dalla mostra con un’ampia raccolta delle cronache giornalistiche che si occuparono del caso”.

Benevento| Il 21 aprile a Palazzo Paolo V un incontro e l’inaugurazione di una mostra in onore di Pier Paolo Pasolini

Benevento| Il 21 aprile a Palazzo Paolo V un incontro e l’inaugurazione di una mostra in onore di Pier Paolo Pasolini

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Giovedì 21 aprile alle ore 17, in occasione del Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, presso la Sala Antico Teatro di Palazzo Paolo V si terrà l’incontro dal titolo “Il processo Pasolini” e, a seguire, l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea “Introspezioni”.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e il patrocinio morale della Fondazione Gerardino Romano, è stata ideata da Alessandro Rillo e nasce con l’intento di celebrare la figura di uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento e di ricordare, a cinquant’anni dalla sentenza emessa dal Tribunale di Benevento, il rapporto di Pier Paolo Pasolini con la città di Benevento.

Il 20 ottobre 1972, infatti, il Tribunale di Benevento, nelle persone dei giudici Daniele Cusani, Bruno Rotili ed Alfonso Bosco, emise una sentenza di assoluzione nei confronti di Pasolini, imputato per il reato di “spettacolo osceno”, a seguito della proiezione in anteprima nazionale, il 2 settembre, presso il Cinema Comunale di Benevento del film “I racconti di Canterbury”, ispirato all’opera letteraria di Chaucer. Insieme a Pasolini furono processati il produttore Alberto Grimaldi e il beneventano Salvatore Iannella, gestore del Cinema Comunale e amico personale del regista, tutti assolti con la motivazione “il fatto non costituisce reato”.

“La sentenza, che catturò l’attenzione della stampa nazionale, nel conferire al film il valore di opera d’arte, rappresentò un inno alla libertà di espressione artistica e, ancora oggi, merita di essere ricordata perché a Benevento, per tradizione storica caratterizzata da un diffuso sentimento religioso, venne scritta una pagina fondamentale, sia sotto il profilo del diritto, ma ancor più sotto l’aspetto sociale, politico e morale” spiega l’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini.

All’incontro, dopo i saluti dello stesso assessore Tartaglia Polcini e del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, Stefania Pavone, interverranno: il magistrato Simonetta Rotili; Alessandro Viola, autore del libro “Il fascismo secondo Pasolini” e lo storico dell’arte Francesco Morante.  Modererà la scrittrice Tullia Bartolini.

Al termine dell’incontro, si terrà l’inaugurazione della mostra di Alessandro Rillo dal titolo “Introspezioni”. Nel percorso espositivo, una selezione di carte, pitto-sculture e installazioni trovano ispirazione dai concetti pasoliniani, in una continua analisi dell’uomo nei suoi più profondi aspetti psicologici e sociali. Alcune delle opere su carta, inoltre, sono state realizzate sulla copia del frontespizio del fascicolo del processo a carico di Pasolini, con il proposito di ricordare sia la figura del grande maestro, sia la vicenda giudiziaria e gli altri protagonisti della storica sentenza. La mostra sarà visitabile fino all’8 maggio, tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 13:30 e il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle ore  15:30 alle 17:30