Scuola Torre e Sala, l’opposizione: “Registriamo una totale chiusura dell’Amministrazione”

Scuola Torre e Sala, l’opposizione: “Registriamo una totale chiusura dell’Amministrazione”

Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dei Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio: “Registriamo, come sempre, una totale chiusura da parte dell’Amministrazione rispetto alle proposte che, non certo da oggi, ma da subito avevamo avanzato in commissione, da quando è stato annunciato il progetto di abbattimento dell’Istituto Sala – Torre.

L’assessore Pasquariello, intervenuto su nostra richiesta in commissione congiunta lavori pubblici e istruzione, ha assunto un atteggiamento decisamente diverso da quello che lo stesso Sindaco almeno formalmente mostra proprio oggi in una dichiarazione a mezzo stampa. Il Sindaco, in risposta alle ferventi proteste del quartiere, si dichiara disponibile a vagliare proposte per “limitare al minimo i disagi e trovare le migliori soluzioni”, peccato che poi torni ad agitare i doppi turni… In ogni caso, nessuno spiraglio e nessuna disponibilità alle diverse proposte che avevamo avanzato (locazione di scuole paritarie chiuse o sottoutilizzate che sono in zona, adeguamento di spazi della scuola di Capodimonte, ecc.).

Nulla di fatto, né ci sono state indicate le alternative vagliate dall’Amministrazione (non vorremmo credere che siano i minacciati doppi turni) né perché non si è pensato di sfruttare, come hanno fatto diversi comuni, i soldi messi a disposizioni dal Ministero per la locazione. Ci è stato riferito che le lamentele sarebbero limitate a pochi docenti, mentre ci sarebbe piena soddisfazione della maggioranza di famiglie e docenti, così come del dirigente. Ce lo auguriamo, così come pretendiamo che sin da subito si discuta in modo partecipato del piano per il trasferimento degli alunni del Nicola Sala.

Dispiace registrare ancora una volta la consueta arroganza di questa amministrazione che nell’ intervenire in luoghi simbolo e nevralgici della nostra Città, rifiuta anche minimamente di instaurare un dialogo partecipativo con chi tali luoghi li vive quotidianamente. Incapace è questa amministrazione, non solo sul piano della realizzazione di soluzioni urbane tendenti a minimizzare i più che preventivabili disagi di un cantiere, ma anche sul più importante fronte della partecipazione condivisa delle scelte strategiche connesse all’ idea di sviluppo della nostra Città. I Consiglieri Megna, Miceli, Farese, Perifano, Piccaluga, Sguera, Varricchio”.

Perifano: “Antenna telefonica su Casa di Jonas: decisione inopportuna”

Perifano: “Antenna telefonica su Casa di Jonas: decisione inopportuna”

Politica
“Va garantito il massimo rispetto del principio di precauzione e del diritto alla salute di tutti i cittadini e in particolare modo dei minori”.

Di seguito la nota a firma di Luigi Diego Perifano, consigliere comunale di Città Aperta.

“Ho letto un manifesto, affisso dalla lista che il Sindaco Mastella sostiene alle europee, nel quale si criticano le spregevoli dichiarazioni del generale Vannacci sui disabili (più che giusto), e si ricorda che l’Amministrazione in carica ha “ideato” il progetto denominato la “Casa di Jonas” (vero), finalizzato al recupero di un immobile comunale da destinare proprio ad attività di assistenza socio-sanitaria (intento lodevole e condivisibile).

Peccato che nell’ultimo Consiglio Comunale, con il voto contrario mio e degli altri consiglieri di opposizione, si è deciso di autorizzare il posizionamento sull’immobile in questione di una potente antenna telefonica. Ma come, proprio sul tetto della “Casa di Jonas”?

Sul tetto di una struttura socio-sanitaria che dovrà accogliere, secondo l’accordo con l’Asl, bambini con disturbi del neuro sviluppo e l’Unità Materno Infantile con presidio vaccinale e ambulatorio pediatrico?
Mi è stato risposto che l’antenna già c’era: già, ma su un edificio che era disabitato, mentre ora sarà adibito a funzioni di assistenza sanitaria. Possibile che non si faccia la differenza?

Ora, senza fare terrorismo psicologico, è bene ricordare come sia tuttora in corso un acceso dibattito riguardante l’installazione di antenne telefoniche, certamente sconsigliatissima su edifici adibiti a funzioni socio-sanitarie: ciò perché vanno considerati attentamente i potenziali rischi dell’esposizione a campi elettromagnetici per personale medico e pazienti vulnerabili, a maggior ragione nel nostro caso trattandosi di bambini. Ed è noto che gli studi scientifici in materia non hanno raggiunto un consenso definitivo: tuttavia non occorre un elevato grado di competenza specifica per comprendere che, se nel punto più lontano da un sito l’onda elettromagnetica sarà meno intensa a causa dell’attenuazione del segnale, nelle immediate vicinanze l’elettromagnetismo sarà più forte. E nel caso di specie l’antenna è installata proprio sul tetto dell’edificio!

Che queste considerazioni abbiano un fondamento lo dimostra anche la legge n. 36 del 22 febbraio 2001, non per caso regolante le misure di “protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”: questa legge statale conferisce ai Comuni il potere di regolamentare “il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. Due concetti chiave: corretto insediamento degli impianti, e minimizzazione dell’esposizione della cittadinanza alle onde elettromagnetiche.

Ebbene, non c’è Comune, grande o piccolo, che non abbia adottato questo regolamento, escludendo l’installazione di antenne quanto meno in prossimità di scuole e luoghi di cura. Benevento fa eccezione? Evidentemente sì.

In conclusione, considerando che la Casa di Jonas sarà frequentata da piccoli utenti in età pediatrica, è del tutto inopportuna -e mi auguro che venga rivista- la decisione assunta dalla maggioranza consiliare, occorrendo piuttosto garantire, con il corretto impiego dei rimedi previsti dalle vigenti leggi, il massimo rispetto del principio di precauzione e del diritto alla salute di tutti i cittadini e in particolare modo dei minori”.

Perifano e Miceli: “Dov’è finita la stele in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ’43?”

Perifano e Miceli: “Dov’è finita la stele in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ’43?”

Politica

“Dov’è finita la stele in ricordo delle vittime dei bombardamenti del ’43?”.

E’ quanto chiedono Luigi Diego Perifano e Angelo Miceli, consiglieri del Gruppo “Città Aperta”, in merito alla targa che era stata posta nei giardini dell’Arco di Traiano nel 2015, rimossa dopo i lavori per realizzare il “lapidarium”.

Nel merito i consiglieri hanno protocollato un’interrogazione, indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Benevento, al Sindaco Mastella, agli assessori con delega ai Pics e alla Cultura e al segretario Generale, per conoscere i motivi della rimozione della targa, il luogo dove è attualmente custodita e se si intende ricollocarla nella stessa area.

Perifano: “Strade e marciapiedi in condizioni disastrose: creano difficoltà quotidiano soprattutto a disabili”

Perifano: “Strade e marciapiedi in condizioni disastrose: creano difficoltà quotidiano soprattutto a disabili”

Politica

Strade e marciapiedi in condizioni disastrose, tra dossi, buche e pavimentazioni sconnesse. Una situazione che crea quotidiane difficoltà specie a disabili e portatori di handicap su cui si è espresso il portavoce di Alternativa per Benevento, Luigi Diego Perifano.

“Ricorre spesso, e a ragion veduta, – afferma Perifano – la polemica sulle condizioni disastrose di diverse strade e marciapiedi cittadini. C’è tuttavia un aspetto di questa problematica a cui si presta ancora poca attenzione: i pericoli che ne derivano per disabili e portatori di handicap in generale. Il cattivo stato di molte strade e marciapiedi, con la presenza di buche e dossi non segnalati, pavimentazione sconnessa e quant’altro, rappresenta una minaccia silenziosa che compromette la sicurezza e la mobilità di chi già affronta impegnative sfide quotidiane.

Le persone con disabilità dipendono spesso da mezzi di trasporto alternativi, come scooter elettrici , minicar, ovvero da altri dispositivi per la deambulazione o ausili per la mobilità: ebbene, il dissesto di strade e marciapiedi crea loro talvolta ostacoli insormontabili, mettendone a rischio l’incolumità e limitandone l’accesso ai servizi essenziali.

Si crea così una barriera invisibile che finisce col limitare anche le opportunità di partecipazione sociale.
Aggiungasi che garantire a tutti la sicurezza e l’accessibilità dei percorsi urbani è per giunta un obbligo legale, giacché ogni individuo ha il diritto fondamentale di muoversi liberamente e in sicurezza all’interno della propria comunità.

L’auspicio è che l’Amministrazione Comunale, al di là dei proclami sulle grandi opere, badi anche, e più concretamente, alle esigenze di vita quotidiana della cittadinanza, potenziando decisamente gli interventi di manutenzione e di monitoraggio della condizione di strade e marciapiedi , presupposto necessario per la fruizione di un ambiente urbano inclusivo e sicuro per tutti”.

Hortus, Perifano: “La pezza è peggiore del buco”

Hortus, Perifano: “La pezza è peggiore del buco”

Politica

“Custodia dell’Hortus Conclusus. Quando la pezza è peggiore del buco. Alle mie perplessità così replica l’Amministrazione: “La Cooperativa che ha ricevuto l’incarico dal Comune impiega, con contratto a tempo indeterminato due giovani della città”

Scrive Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento.

“Mi fa piacere per i due giovani – prosegue Perifano -, ma come fate a saperlo? La Coop barese è stata contattata sul mercato elettronico. A meno che- ma non voglio crederlo, perché la legge non lo prevede- la trattativa diretta non includesse anche il pacchetto assunzioni.

Sempre l’Amministrazione: “E’ stato eseguito uno screening tra le aziende del territorio con esiti non particolarmente entusiasmanti, soprattutto per l’esiguità dell’affidamento, 37.000 euro”.

Prendo atto che a Benevento, grazie ai miracoli della Giunta in carica, è stata azzerata la disoccupazione, in tutti i settori produttivi si pagano stipendioni molto alti, i giovani sono subissati da offerte di lavoro per cui fanno gli schizzinosi, insomma la condizione di benessere è ormai tale che i nostri operatori economici non si “entusiasmano” per un contratto da 5000 euro mensili per aprire e chiudere l’hortus conclusus.

Chiamate il generale Vannacci che troverà l’ispirazione per scrivere un altro capitolo del suo capo d’opera: “Il mondo al contrario“.

Benevento, la minoranza richiede la convocazione del Consiglio Comunale per l’annullamento della delibera Sannio Acque

Benevento, la minoranza richiede la convocazione del Consiglio Comunale per l’annullamento della delibera Sannio Acque

Politica

“Abbiamo presentato una richiesta di convocazione urgente di Consiglio Comunale con la proposta per l’annullamento in autotutela della delibera relativa alla costituzione della società Sannio Acque srl”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di Benevento Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Rosetta De Stasio, Francesco Farese , Floriana Fioretti , Gerardo Giorgione , Giovanna Megna , Angelo Miceli , Angelo Moretti, Luigi Diego Perifano, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Marialetizia Varricchio . 

“Il parere negativo espresso dalla Corte dei Conti sulla delibera del Consiglio Comunale di Paduli, esattamente identica alla delibera adottata a luglio dal Consiglio Comunale di Benevento, impone la necessità di intervenire sugli atti relativi alla costituzione della società per la gestione del servizio idrico integrato, Sannio Acque srl. 

I rilievi della magistratura contabile sono infatti particolarmente significativi, sia in ordine alla procedura che in termini contabili. La Corte dei Conti ha evidenziato la carenza dell’onere motivazionale da parte del Comune, l’assenza di un’asseverazione del piano economico finanziario, la mancata consultazione pubblica sull’atto. Ed ancora incongruenze sullo Statuto, tra cui violazione dell’obbligo per la società di prestare l’attività esclusivamente verso gli enti del distretto idrico. Sul piano contabile poi il parere negativo della Corte dei Conti evidenzia che il socio pubblico, quindi i Comuni aderenti, secondo l’attuale formulazione dello Statuto, sarebbero chiamati a coprire le perdite con conferimenti a fondo perduto. Il rischio invece non sarebbe distribuito al socio privato il quale, al termine della concessione, indipendentemente dall’andamento della società, recupererebbe il capitale sociale. Per la magistratura contabile ciò rappresenterebbe un consistente rischio finanziario per il socio pubblico e ci appare anche politicamente il passaggio più rilevante.

Anche al fine di evitare danni erariali futuri per il Comune di Benevento, abbiamo depositato la proposta di delibera di Consiglio Comunale con cui chiediamo l’annullamento degli atti precedenti. 

La gestione del servizio idrico integrato è materia fondamentale per il futuro della comunità e richiede la massima attenzione da chi è chiamato a governare, i pesanti rilievi della Corte dei Conti non possono essere ignorati. Per questo motivo chiediamo che la questione torni con urgenza all’attenzione del Consiglio Comunale”.

Perifano a Mastella: “Parla di 2000 posti di lavoro, dove sono?”

Perifano a Mastella: “Parla di 2000 posti di lavoro, dove sono?”

Politica

Di seguito nota stampa di Luigi Diego Perifano, portavoce di “Alternativa per Benevento”.

“Non è un paesone per giovani. Nel messaggio di fine anno il Sindaco Mastella ha illustrato i più recenti risultati della sua gestione amministrativa.

Ora, non sarebbe corretto disconoscere quanto di positivo è in cantiere per migliorare l’aspetto della città, al netto, ovviamente, di sconsiderati interventi in aree di alto valore storico-monumentale (vedi Arco Traiano e Piazza S.Maria). Io stesso ho già avuto occasione di dire che il Sindaco- e ci mancherebbe- si muove nell’ottica di lasciare un segno positivo della sua esperienza di governo.

Ciò che non convince, tuttavia, è la retorica della “nuova era”, delle realizzazioni “storiche”, dell’ascesa alla “dimensione europea”, condita dalla rivendicazione di fantasiosi primati. Mi ha molto colpito, ad esempio, la contabilità dei presunti posti di lavoro creati negli ultimi tempi: ben 2000!!!

Fino a qualche settimana fa erano 1000. Ora in uno slancio ottimistico sono raddoppiati. Dove stanno questi 2000 posti? Quali profili professionali sono coinvolti? In quali settori produttivi? Con quali prospettive di stabilità occupazionali? Passi il riferimento alla fabbrica lituana di pannelli solari, anche se sappiamo tutti che se ne parla tra due anni, ma che senso ha sparare numeri a casaccio, creare aspettative, disegnare una realtà immaginaria, allorquando proprio in questi giorni la stazione centrale è tornata a popolarsi di centinaia e centinaia di giovani che fanno ritorno al nord per riprendere a lavorare? Si dirà che questa è la triste realtà di tante aree interne del meridione.

Vero, ma è anche vero che l’occasione irripetibile costituita dai finanziamenti del PNRR non è stata affatto sfruttata per invertire la condizione del disagio giovanile nella nostra città:come ho più volte evidenziato, gli investimenti programmati si risolveranno in un piano straordinario di edilizia pubblica, ma non porteranno neanche un nuovo posto di lavoro.

Lo spirito del Next Generation-UE, ovvero ricostruire dopo la pandemia una prospettiva di occupazione di qualità per le nuove generazioni, è stato dunque tradito: è mancata la capacità dell’Amministrazione di puntare su soluzioni che favorissero il miglioramento delle condizioni strutturali dell’economia cittadina.E’ mancato un disegno organico, un filo conduttore.

Tuttavia mai arrendersi al pessimismo: l’auspicio è che gli “esuberanti” annunci possano trasformarsi, almeno in parte, in fatti concreti.

Nel frattempo c’è di certo spazio per qualche buona iniziativa a misura delle esigenze dei più giovani. Mi riservo, nei prossimi giorni, di mettere a punto, insieme agli altri consiglieri di opposizione, due proposte di delibere : la prima, che prevede, per ogni nucleo familiare, e a prescindere dal reddito, la gratuità dell’asilo nido per il secondo figlio; la seconda per destinare esclusivamente alle giovani coppie gli alloggi da realizzare nell’ex scuola di S.Modesto e nell’ex immobile delle suore Orsoline”

Fondazione Città Spettacolo, ApB: “Auspicio è che Comitato sia messo nelle migliori condizioni”

Fondazione Città Spettacolo, ApB: “Auspicio è che Comitato sia messo nelle migliori condizioni”

Politica

Di seguito nota stampa a firma dei consiglieri comunali di ‘Alternativa per Benevento’.

“Auguri di buon lavoro ai neo componenti del Comitato di indirizzo della Fondazione Città Spettacolo. Un mix di qualificate personalità del mondo dell’arte, della letteratura contemporanea, dell’imprenditoria e della ricerca culturale legata al territorio.

L’auspicio è che il Comitato sia messo nelle migliori condizioni per rilanciare le attività della Fondazione e archiviare una lunga stagione di anonimato e precarietà. Sempre che le scelte lungimiranti di oggi non siano poi compromesse dalla nomina di un Consiglio d’Amministrazione lottizzato, in cui competenze e saperi cedono il passo a profili selezionati col bilancino della fedeltà politica. In tal caso il Comitato di indirizzo rischierebbe di essere ridotto ad un mero orpello, prezioso ma pur sempre orpello.

Tuttavia siamo sicuri che il Sindaco e l’assessore al ramo sapranno dare continuità alla svolta, affidandosi, anche per il CdA, a personalità di riconosciuta caratura culturale. Ciò detto, restano ferme le nostre riserve su alcuni indirizzi in campo culturale, a cominciare dalla preoccupante involuzione della Rassegna Città Spettacolo che, negli ultimi anni, ha decisamente perso le caratteristiche di evento teatrale di rilevanza nazionale per privilegiare l’intrattenimento e la musica leggera.

Toccherà al Comitato di indirizzo indicare strade nuove e promuovere una intelligente programmazione delle iniziative che possano definire, sempre più e sempre meglio, l’identità di Benevento città-cultura, con un’attenzione particolare alle tante vivaci esperienze che a livello locale si sono imposte per originalità e creatività”.

Dimissioni primario P.S. San Pio, Perifano: “Si agisca prima che sia troppo tardi”

Dimissioni primario P.S. San Pio, Perifano: “Si agisca prima che sia troppo tardi”

Politica

Di seguito nota stampa di Luigi Diego Perifano, consigliere comunale di ‘Città Aperta”.

“Le dimissioni del primario di Pronto Soccorso dell’ospedale San Pio giungono inaspettate e non sono una buona notizia.

La rinuncia all’incarico, a poco più di tre mesi dal relativo conferimento, non può derubricarsi a vicenda di ordinaria amministrazione: conferma, piuttosto, che nel principale nosocomio cittadino permangono aree di criticità che vanno affrontate con decisione e risolte al più presto.

Il management ospedaliero deve intensificare gli sforzi per creare il clima giusto, in termini di capacità di ascolto e interazione, che serve a fare squadra con le tante eccellenti professionalità che lavorano nel San Pio e hanno a cuore la qualità dei servizi di diagnosi e cura.

Fermo restando che, oltre i buoni propositi emersi in Consiglio Comunale, occorre – come dico da tempo- una mobilitazione generale delle istituzioni locali, delle categorie professionali, del sindacato, dei parlamentari nazionali e regionali e delle forze politiche, per porre con forza- e sottolineo con forza- alla Regione Campania il tema della difesa e della valorizzazione della sanità pubblica nel Sannio.

Non iniziative isolate, non superflui rigurgiti di protagonismo politico-che, nell’un caso come nell’altro, sin qui non hanno portato a niente- ma un’azione corale e inclusiva per compattare il territorio e aprire una vertenza con la Regione incentrata sull’indicazione dei problemi e delle possibili soluzioni. Prima che sia troppo tardi”.

Perifano: “Mastella non denunci Comitato centro storico, sembra una ritorsione politica”

Perifano: “Mastella non denunci Comitato centro storico, sembra una ritorsione politica”

Politica

Non condivido minimamente l’annuncio di Mastella di voler querelare, a nome del Comune, il Presidente del Comitato di Quartiere centro-storico“, lo dichiara Luigi Diego Perifano, portavoce di Alternativa per Benevento.

Mi auguro che ci rifletta su e non lo faccia – prosegue -, giacché sembra un atto di ritorsione politica contro una voce ritenuta scomoda. Non si discute la legittimazione dell’amministrazione a tutelare il proprio operato e rendere chiarimenti.

Nel caso di specie lo ha già fatto l’assessore Ambrosone con una nota, in verità, sin troppo aggressiva, considerato che, al di là dell’episodio singolo, è notorio che in altre occasioni le autoambulanze hanno trovato difficoltà a prestare assistenza ai residenti del centro storico.

Né si tratta di difendere “a prescindere” le prese di posizione del Comitato, rispetto alle quali anche a me capita di dissentire. Il problema è che scegliere di trasferire il confronto con associazioni e comitati civici nelle aule di Tribunale è cosa grave. Ho sempre ritenuto che il conflitto sulle tematiche amministrative dovesse svolgersi con gli strumenti della dialettica democratica, anche quando le opinioni sono molto distanti o nettamente collidono, avendo ben chiari i confini del terreno di gioco.

Prendo atto che il Sindaco ha la querela facile, e che intende percorrere la via giudiziaria come alternativa al dibattito pubblico. Vorrà dire che, all’occorrenza, ci adegueremo. Gli spunti non mancano”. Conclude Perifano.