Italia, prezzo benzina e diesel in aumento

Italia, prezzo benzina e diesel in aumento

AttualitàDall'Italia

Il prezzo di benzina e diesel oggi in aumento nei distributori di carburanti in Italia. Da Milano a Roma, da Paermo a Torino è durato poche ore il beneficio totale del taglio delle accise scattato martedì, visto che il giorno dopo il varo della misura i prezzi per gli automobilisti sono tornati a salire. Staffetta Quotidiana parla così di una “beffa” segnalando che “sulla scia di fortissimi rialzi delle quotazioni petrolifere internazionali (il barile di Brent supera i 120 dollari), già questa mattina i prezzi consigliati tornano a salire, ‘mangiandosi’ circa un quinto dello sconto sull’accisa”.

E se le quotazioni internazionali di benzina e gasolio sono salite ieri di circa tre e sei centesimi al litro, tornando poco sotto il record storico dello scorso 8 marzo, oggi stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di sei centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio.

Le medie dei prezzi praticati ieri dai gestori e rilevati dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico vedono così la benzina self service a 1,836 euro/litro (-269 millesimi, compagnie 1,828, pompe bianche 1,858), il diesel a 1,817 euro/litro (-269, compagnie 1,806, pompe bianche 1,846). Il Gpl servito si attesta a 0,856 euro/litro (-34, compagnie 0,853, pompe bianche 0,859), metano servito a 2,249 euro/kg (+25, compagnie 2,316, pompe bianche 2,187), Gnl 2,119 euro/kg (+30, compagnie 2,153 euro/kg, pompe bianche 2,087 euro/kg). (Adnkronos)

Carburanti, scattata la riduzione del prezzo

Carburanti, scattata la riduzione del prezzo

AttualitàDall'Italia

E’ scattata oggi la riduzione delle accise sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita. Sono infatti stati pubblicati la scorsa notte sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” contenenti le norme che ne riducono il prezzo, che entrano in vigore da oggi.

La riduzione delle accise, e quindi del prezzo dei carburanti, avrà la durata di 30 giorni. Ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest’anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate senza dover ricorrere ad un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.

Il decreto prevede anche una norma finalizzata ad aiutare i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro: i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro daranno ai propri dipendenti non concorreranno al reddito, quindi non saranno tassati. 

Primi effetti della riduzione del costo del carburante anche nel Sannio, dove presso diverse stazioni di servizio è stata registrata una maggiore affluenza di automobilisti accorsi per fare rifornimento e approfittare del prezzo calmierato.

Caro carburanti, Cingolani (Ministro Transizione Ecologica): “Una truffa ai cittadini”

Caro carburanti, Cingolani (Ministro Transizione Ecologica): “Una truffa ai cittadini”

AttualitàDall'Italia
L’aumento vertiginoso del prezzo dei carburanti che negli ultimi giorni è stato registrato in Italia è “ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi” che vengono addebitati alla situazione in Ucraina.

E’ quanto sostiene il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per il quale la crescita dei prezzi “non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi“; si tratta secondo il ministro di “una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini“.

Chiunque esporta gas non può fare i conti senza l’Europa: serve un tetto massimo per il prezzo del gas, un costo appetibile da non affossare il mercato; si può discutere intorno a una cifra di 80 euro megawatt/ora che è già il doppio di quanto pagavamo un anno fa“, ha aggiunto il ministro della Transizione energetica, parlando a Sky Tg24.

L’Italia sta pagando per non aver diversificato la produzione energetica – ha spiegato Cingolani -. I nostri compagni Ue non si sono fermati come noi a gas e a poche rinnovabili. Anche con una spinta ambientalista falsa abbiamo ridotto la produzione di gas nazionale ma abbiamo continuato a consumarne. Ora dobbiamo diversificare e recuperare rapidamente il terreno perduto. Dopodiché serve una misura drastica“.

Se anche volessimo cambiare il nostro dosaggio energetico sarebbe tardi, ci vorrebbero anni, quello che possiamo fare è andare al massimo sul nostro gas che possiamo vendere alle piccole e medie imprese energivore a un prezzo controllato. Per lo stesso motivo adesso non avrebbe senso costruire centrali nucleari. Quello che non dobbiamo fare è perdere il treno delle nuove tecnologie. Dobbiamo accelerare le sorgenti rinnovabili“, ha concluso il ministro.

Caro carburanti, Codacons presenta esposto in Procura: “Si apra indagine per aggiotaggio e truffa”

Caro carburanti, Codacons presenta esposto in Procura: “Si apra indagine per aggiotaggio e truffa”

AttualitàBenevento Città

Anche in Campania la magistratura dovrà intervenire sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti. Il Codacons, unica associazione italiana a scendere in campo con denunce penali contro il caro-benzina, presenta infatti un esposto alle Procure della Repubblica di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento e all’Antitrust chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Campania.

In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%”,  spiega il presidente Carlo Rienzi.

 “Aumenti che, come segnalato oggi anche dal Ministro Cingolani, non apparirebbero giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori. Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – prosegue Rienzi – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a alle Procure della Repubblica della Campania, chiedendo di aprire indagini con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci”.