Il Governatore: “Investiti 15 milioni per autonomia idirca del Sannio”. Mastella: “Opera fondamentale, grazie al Presidente De Luca”.
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inaugurato questa mattina 8 degli 11 pozzi realizzati a San Salvatore Telesino. Presente, ovviamente, il sindaco Fabio Romano, il presidente della Provincia Nino Lombardi, il sindaco di Benevento Clemente Mastella nonché il Presente dell’Eic Campano Luca Mascolo. Un investimento di 15 milioni di euro che – sottolinea De Luca – garantirà alla città di Benevento una piena autonomia idrica.
Un’opera fondamentale – evidenzia il sindaco di Benevento, Clemente Mastella – il quale esprime tutta la propria gratitudine nei confronti della Regione e del Governatore De Luca.
Di seguito il servizio video con le interviste al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e al sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
Pozzi in Valle Telesina, NdC: “Critiche strumentali da chi per il Sannio non ha mai fatto nulla”
“L’inaugurazione dei pozzi in Valle Telesina è un fatto storico per la città e la provincia di Benevento che compiono un passo fondamentale verso l’autosufficienza idrica. Un fatto serio, di grande importanza per i cittadini a cui il nostro leader Mastella ha dato un contributo politico notevole, anche attraverso una moral suasion continua su Ente idrico e Regione: a fronte di ciò sono un atto di puro infantilismo politico uscite mediatiche polemiche e totalmente fuori luogo e contesto”.
Lo scrive in una nota la segreteria provinciale di NDC, che prosegue:
“Il parlamentare di FI continua a segnalarsi solo per alimentare una conflittualità mediatica sgrammaticata: sugli ospedali eviti il populismo e faccia piuttosto la sua parte, con il Ministro che sostiene, per risolvere i grandi problemi di ordine nazionale che attanagliano la sanità, a cominciare dalla fuga dei medici dai pronto soccorso che ha effetti devastanti per i nosocomi delle aree interne”.
“Cominci a battere un colpo su questo e altri temi, perché altrimenti finisce per svilire il ruolo stesso di parlamentare che deve risolvere i problemi per il territorio non giocare a fare il polemista più o meno brillante. Finora per il Sannio non ha fatto nulla!”, conclude la segretaria NdC.
Campo pozzi di Solopaca, via ai lavori: conclusione in 22 giorni
La Regione Campania ha comunicato ufficialmente al Sindaco che i lavori al campo pozzi di Solopaca (captazione integrativa) saranno consegnati all’impresa esecutrice nella giornata odierna, 18 settembre e verranno ultimati entro 22 giorni dalla data di consegna. Si tratta di un intervento finalizzato a mitigare gli effetti delle potenziali crisi idriche nel distretto di Benevento.
Nella missiva inviata al Sindaco, la Direzione generale delle Acque della Regione scrive ancora: “Si precisa che i lavori consistono nella messa in esercizio prioritaria di due pozzi nel cosiddetto campo pozzi di Solopaca, attualmente dismessi o, comunque, non in esercizio.
Tali pozzi verranno attivati, in collaborazione con Alto Calore S.p.A. qualora la portata delle sorgenti del Biferno scenda sotto i 430 l/s circa. In questo modo, alla luce degli scenari previsti nel tavolo tecnico ‘Sorgenti Biferno’ con la Regione Molise, l’ASR Molise Acque e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale, che prevedono che, fino alla prima decade di ottobre, le portate erogate dal Molise verso l’Acquedotto Campano non scenderanno al di sotto dei 525 l/s, possiamo affermare che non sarà necessario attivare i pozzi prima della fine di ottobre. Questo è quanto prevedibile ad oggi”, conclude la missiva della Regione al Sindaco.
Questione acqua, Mastella: “Diga di Campolattaro unica soluzione concreta per fare a meno dei pozzi”
“Credo sia opportuno, dati alla mano, fare chiarezza rispetto alle fantasiose ipotesi circolate negli ultimi giorni sulla questione dell’approvvigionamento idrico della città di Benevento”.
A dichiararlo è il sindaco Clemente Mastella, che aggiunge:
“In premessa va evidenziato che nel mese di novembre la portata d’acqua proveniente dal Biferno è stata di circa 207 litri al secondo, quella proveniente da Pietrafitta è stata di 6 litri al secondo, mentre quella proveniente da Pezzapiana è stata di circa 84 litri al secondo per un totale di 297 litri al secondo.
Dato nettamente inferiore a quella di 330 litri al secondo del mese di maggio del 2021 per effetto dell’efficace riduzione delle perdite idriche messa in campo da GESESA d’intesa con il Comune.
Va, inoltre, chiarito che l’acqua del Biferno viene distribuita in due aree principali di distribuzione: la prima è suddivisa in distretti ed è servita esclusivamente da risorsa del Biferno al 100% (contrade Nord; Capodimonte, Pacevecchia, viale degli Atlantici, via Avellino, viale Mellusi ecc.).
La seconda (rione Ferrovia, rione Libertà, Pezzapiana, zona Duomo ed alcune contrade) è suddivisa in distretti serviti da risorsa con contributo misto, ovvero Pezzapiana e Biferno.
La percentuale di miscelazione è aumentata grazie al maggiore apporto del partitore di San Vitale.
La miscelazione si attesta, quindi, intorno al 50%. Va altresì evidenziato che, nonostante il ridotto apporto dal Biferno, la centrale di Pezzapiana è passata da un funzionamento di 24h/24 (sempre a maggio del 2021) ad un funzionamento attuale di 16h/24.
Detto ciò, quindi, appare evidente che, nonostante tutte le attività di efficientamento messe in atto da GESESA d’intesa con il Comune, non è assolutamente possibile sopperire con l’acqua del Biferno alla risorsa idrica prelevata dai pozzi di Pezzapiana sia per l’indisponibilità della risorsa proveniente dal Biferno (di cui, tra l’altro, si registra una progressiva riduzione con il minimo afflusso raggiunto alla fine di ottobre) e sia per la vetustà della condotta regionale, che non consentirebbe, qualora fosse possibile l’incremento della portata, la tenuta idraulica con conseguenti fuori servizio che interesserebbero tutta la città.
In conclusione, al di là delle strumentali e fantasiose ricette circolate in questi giorni, l’unica soluzione concreta e fattibile per fare a meno dei pozzi di Pezzapiana resta quella di utilizzare l’acqua proveniente dalla Diga di Campolattaro in quanto, oltre ad avere una portata adeguata, è prevista anche la realizzazione di una condotta ex-novo e di diametro maggiorato. Tutto il resto, ripeto, è solo fumosa propaganda da parte di chi continua e mestare nel torbido”.
Crisi idrica, Perifano: “Vicenda gestita in maniera confusionaria. Ritardo su piano caratterizzazione è ingiustificabile”
“Il Sindaco ha comunicato – scrive Luigi Diego Perifano su Facebook – che l’acqua di Pezzapiana è tornata “potabilissima”, anzi a suo dire lo è sempre stata. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa, non mancando di attaccare i cittadini che lo hanno contestato, e, come al solito, l’opposizione, colpevole di aver chiesto, in un’emergenza che ha messo sottosopra la Città, nientemeno che la convocazione del Consiglio Comunale per fare chiarezza sull’accaduto”.
“Lasciamo perdere le polemiche – prosegue il portavoce di ApB- , l’argomento è serio e i pesanti interrogativi restano, anche perché la vicenda è stata gestita in maniera confusionaria, con informazioni e decisioni altalenanti e contraddittorie.
È possibile, però, stabilire alcuni punti fermi. L’Arpac, in un comunicato di data odierna, nell’annunciare il ritorno sotto soglia del tetracloroetilene, ha confermato la validità dei metodi scientifici applicati nelle proprie analisi di laboratorio, e quindi la validità dei dati diffusi nei giorni scorsi. Pertanto, fino a prova contraria (ovvero una rettifica da parte della stessa Arpac), il picco anomalo di contaminazione dell’acqua si è comunque verificato, e nessuno può escludere che possa verificarsi ancora”.
“Ciò stante – sottolinea Perifano -, è davvero molto grave che, dopo un anno e mezzo dalla relativa approvazione regionale, il Comune non abbia provveduto al piano di caratterizzazione per accertare cause e grado di inquinamento della falda acquifera di Pezzapiana. È un ritardo ingiustificabile. Fino a quando non sarà completato l’accertamento, sappiamo di sicuro solo che nella falda si riscontra la presenza di tetracloroetilene, ma non conosceremo né la causa dell’inquinamento, né le eventuali misure per porvi rimedio”.
“È evidente, in ogni caso – conclude – , che non è più rinviabile la soluzione per cui debba essere garantita a tutta la città acqua buona di fonte. Niente più cittadini di serie A e serie B. Se ci sono problemi tecnici, che si risolvano. Se occorre trovare finanziamenti, che si trovino: le abbondanti risorse del PNRR servono soprattutto a potenziare reti e infrastrutture”.
Pozzi inquinati, Mastella: “C’è discrepanza tra le varie analisi: vogliamo capire. Attendiamo il monitoraggio”
“Innanzitutto è emerso che siamo tutti solleciti, come Comune in modo particolare, nonostante alcuni atteggiamenti di sciacallaggio inopportuni perché si tratta della salute dei cittadini a cui siamo interessati come gli altri e più degli altri”. Esordisce così il sindaco Mastella, che dopo la riunione con il Prefetto, l’Asl, l’Arpac e la Gesesa ha cercato di tranquillizzare, per quanto possibile, i cittadini colpiti dall’emergenza idrica che sta impazzando nelle ultime ore, in seguito all’elevato livello di tetracloroetilene riscontrato nelle falde.
“Abbiamo stabilito – prosegue il sindaco – che l’acqua viene erogata dai pozzi che si trovano in quella località ma al momento, in attesa di altri riscontri che devono esser fatti, soltanto per la non-potabilità. Vedremo poi il dato. Ho ringraziato il Prefetto per aver indetto una riunione per operare ai fini dell’incolumità della salute dei cittadini e della loro sicurezza sanitaria. Ci sono tre riscontri di tre agenzie che dicono che l’acqua che esce di là è normale pari a livello dieci, dall’altro lato c’è il riscontro dell’ARPAC che dice che è 250. Ho fatto anche un’altra cosa: ho chiamato un’agenzia neutra per fare un altro riscontro e capire chi ha ragione e chi ha torto. Io come faccio a decidere sotto questo punto di vista? Mi sto dando da fare per chiarire le incomprensioni che ci sono”.
“In questi anni – sottolinea Mastella – non abbiamo bevuto acqua avvelenata, come qualcuno ha detto: abbiamo bevuto acqua buona, pulita, senza problemi. Io come Sindaco ho dovuto ottemperare a una condizione: se l’ASL mi dice chiudi ho chiuso. Poi ho indetto una riunione con i dirigenti dell’ARPAC, della GESESA e dell’ASL e domani c’è una riunione che ho fatto indire dal vice-presidente Bonavitacola con tutti noi dirigenti locali di Benevento e le varie istituzioni per il da farsi su altri problemi che sono maturati. Alle due c’era stata una lettera da parte dell’ASL di chiudere la falda, e io ho chiuso immediatamente. E’ singolare che arrivano le analisi di tutti tranne che il documento ufficiale dell’ARPAC. Tutti ci siamo attivati e il risultato è stato il comunicato del Prefetto. Il problema potrà esistere, dobbiamo continuare a monitorare”.
“Abbiamo chiesto alla Regione – conclude – di venirci incontro, qualora succeda qualcosa di grave, secondo i piani istituzionali. Siamo in attesa del monitoraggio. Domani mattina avremmo un video-collegamento con il vice-presidente Bonavitacola”.
Rischio contaminazione pozzi Pezzapiana e Campo Mazzoni, Petrone: “Necessarie maggiori risorse finanziarie”
“La relazione scritta inviata dal dirigente Maurizio Perlingieri e letta integralmente durante la seduta di ieri, è stata estremamente preziosa perché ha permesso ai componenti della commissione di conoscere lo stato dell’arte in merito alle esecuzioni delle indagini previste nel piano di caratterizzazione dei siti, potenzialmente contaminati, dove insistono i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni”. Così in una nota la presidente della Commissione Ambiente Luisa Petrone.
“Il dirigente ha testimoniato, carte alla mano, che c’è la massima attenzione dell’amministrazione sul tema delle indagini sui due pozzi per l’attingimento di acqua potabile. Ha illustrato le attività messe in campo in concerto con la ditta e con l’Arpac e gli esiti dei numerosi tavoli tecnici. Infine ha evidenziato come per concludere l’attività di caratterizzazione sia necessaria una maggiore dotazione finanziaria.
Per ottenere le risorse necessarie a completare i test è stata chiamata in causa, con una nota ufficiale, la Direzione generale per la Difesa del suolo e l’Ecosistema della Regione Campania”, conclude la presidente della commissione Ambiente Petrone.
Pozzi Campo Mazzoni e Pezzapiana, Fioretti (Capogruppo Pd): “Completare piano caratterizzazione”
Floriana Fioretti, capogruppo del Partito Democratico a palazzo Mosti, torna sulla vicenda del Piano di caratterizzazione dei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana.
Sulla questione, si ricorderà, l’esponente Dem era già intervenuta con una interrogazione poi discussa nel ‘question time’ del 14 dicembre scorso. “Ma la risposta dell’amministrazione fu insoddisfacente tanto che a tutt’oggi il procedimento di caratterizzazione ambientale ancora non è completato” – spiega Floriana Fioretti.
Da qui la richiesta alla presidente della Commissione Ambiente di convocare con urgenza una seduta della stessa commissione affinché vengano forniti aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle procedure in atto e sulle iniziative e le decisioni che l’amministrazione intende adottare per giungere il prima possibile a una risoluzione della problematica.
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