Ampia partecipazione all’incontro con il conduttore di Report, che ha presentato il suo ultimo libro La Scelta e riflettuto sui pericoli sempre più concreti per la libertà di stampa.
Pomeriggio di grande coinvolgimento all’Università Giustino Fortunato di Benevento, dove ieri il giornalista e conduttore televisivo Sigfrido Ranucci, volto noto del programma firmato Rai3, Report, ha presentato il suo ultimo libro La Scelta (Bompiani). L’evento, introdotto da Gabriele Corona – fondatore e presidente del movimento “Altra Benevento è possibile” – ha attirato una platea numerosa ed estremamente composita, dimostrando quanto il giornalismo d’inchiesta sia ancora capace di generare dibattito e partecipazione.
Accolto con calore dal pubblico, Ranucci ha iniziato la giornata incontrando i lettori per il firmacopie. A seguire, ha tenuto un intervento denso di contenuti, in cui ha intrecciato ricordi personali, testimonianze di vita professionale e riflessioni civili, dando voce a un mestiere sempre più complesso, esposto e – spesso – pericoloso.
Le querele bavaglio e l’assedio alla stampa
Uno dei temi centrali affrontati durante l’incontro è stato quello delle querele temerarie, le cosiddette SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Participation) ovvero quelle azioni legali che vengono utilizzate per cercare di intimidire o far tacere i giornalisti impegnati in inchieste scomode.
“In Italia abbiamo il record mondiale di politici che denunciano giornalisti”, ha spiegato Ranucci. “Secondo l’ultimo rapporto ufficiale di Ossigeno per l’Informazione, sono 516 i giornalisti minacciati nel nostro Paese. Di questi, 270 sono sotto tutela e 22 vivono sotto scorta. Noi di Report deteniamo il record storico mondiale.”
Parole gravi, pronunciate con l’ironia di chi è abituato a convivere con la pressione, ma anche con la consapevolezza di una situazione che non può più essere considerata normale. Una condizione – ha sottolineato – che riguarda non solo l’Italia ma l’intero continente europeo.
Ranucci ha infatti ricordato i casi, ancora irrisolti, di cinque giornalisti uccisi negli ultimi anni in Europa mentre indagavano su rapporti tra criminalità organizzata e politica. Delitti che scuotono l’idea stessa di un’Europa garante dei diritti e delle libertà civili.
A ciò si sommano, secondo il giornalista, proposte legislative restrittive come quella che vorrebbe impedire la pubblicazione dei nomi degli indagati prima del rinvio a giudizio. Una misura che – ha affermato con sarcasmo – “potrebbe tranquillamente chiamarsi ‘legge Maria Teresa’, in onore di mia madre, che mi raccomandava sempre: ‘Stasera, quando vai i onda, non fare nomi, altrimenti ti denunciano’”.
Un racconto personale tra dolore e determinazione
Nel racconto di Ranucci, emerge una dimensione profondamente personale che attraversa tutta la sua carriera. Il giornalista non ha mai nascosto il peso umano delle minacce ricevute, delle pressioni che ha dovuto sopportare e dei momenti di crisi che lo hanno segnato. Il periodo più buio della sua carriera, infatti, è coinciso con l’accusa infondata di aver manipolato dossier per danneggiare esponenti politici, un’accusa che, sebbene poi smentita, lo portò a un punto di disperazione tale da spingerlo a pensare al suicidio. Un’esperienza che ha messo a dura prova la sua resistenza, ma che, allo stesso tempo, ha rafforzato la sua determinazione.
Ma al centro di questa tempesta c’è sempre stata una figura fondamentale: quella del padre, il suo faro, la sua “stella polare“. Ranucci ricorda con grande emozione come il padre sapesse già che sarebbe diventato il conduttore di Report, ma non ha mai avuto la possibilità di vedere quella che sarebbe diventata la sua nuova vita: “Non ha mai potuto vedere una puntata insieme a me: è morto prima.”
In questo percorso segnato da sfide personali e professionali, il conduttore ha voluto mettere in risalto l’aspetto umano che permea il mestiere giornalistico. La vita sotto scorta e le difficoltà quotidiane legate alla sicurezza gli hanno sottratto non solo la libertà di movimento, ma anche la possibilità di confrontarsi direttamente con il pubblico, di coglierne le emozioni più autentiche, gli sguardi e le reazioni in tempo reale. Per lui, il giornalismo non è solo informazione, ma un vero e proprio dialogo, un contatto sincero con chi lo segue. Nonostante le barriere che la sua condizione impone,Ranucci confessa di non lasciarsi sfuggire nessuna occasione che gli consenta di ristabilire quel legame umano che per lui rappresenta il cuore pulsante della sua professione, il valore più autentico del suo mestiere. Un rapporto che, purtroppo, le circostanze – le difficoltà imposte dalla vita sotto scorta – gli impediscono spesso di vivere appieno, ma che continua a cercare con determinazione ogni volta che ne ha la possibilità.
La Scelta: un libro che è anche un manifesto
La Scelta è più di un semplice libro autobiografico. È un manifesto civile, un viaggio tra inchieste, rischi, coscienza professionale e desiderio di non voltarsi dall’altra parte. È la testimonianza di chi ha deciso di restare scomodo, anche quando tutto spingerebbe a rinunciare, come ha dichiarato ai nostri microfoni.
L’incontro si è chiuso con un lungo applauso e un secondo momento di firmacopie, dopo che nella prima parte dell’evento i volumi erano andati esauriti. Un segnale chiaro: il bisogno di verità è vivo, così come l’attenzione verso chi sceglie di raccontare ciò che molti vorrebbero restasse nascosto.
Benevento, Donato Zoppo presenta il suo ultimo libro “Eroi nel vento: Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba”
L’evento è in programma per il 3 aprile alle ore 19:00 presso il club Reset, in Via Manciotti 11 a Benevento.
Giovedì 3 aprile alle 19.00 primo appuntamento per il nuovissimo club Reset: la presentazione di Eroi nel vento: Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba, il nuovo libro di Donato Zoppo pubblicato da Aliberti Compagnia Editoriale. Con lo scrittore, alla sua prima presentazione campana del nuovo lavoro, ci sarà in veste di moderatore il giornalista Ernesto Razzano, firma di magazine come L’Isola della Musica Italiana e L’Indipendente. Con la partecipazione della libreria Casa Naima.
La guerra, il potere, le dittature, l’antimilitarismo, il rifiuto dei conflitti. Il disco più importante della new wave italiana, uno degli album di culto dei nostri anni ’80, affronta proprio questi argomenti. E lo fa con una musicalità nuova per l’Italia dell’epoca, ribattezzata “etnowave”: quella dei Litfiba, che pubblicarono l’attesissimo album d’esordio Desaparecido nel marzo del 1985. A quarant’anni di distanza da un’opera che cambiò il volto della musica italiana, Aliberti ha pubblica Eroi nel vento – Quarant’anni di Desaparecido dei Litfiba. Dopo il successo del testo su Ko de Mondo dei CSI, uscito nel 2024 con Aliberti, Donato Zoppo è tornato con un approfondimento sui Litfiba, da tanti considerata la rock band italiana per eccellenza. Eroi nel vento affronta la nascita e i contenuti di Desaparecido, il primo capitolo della Trilogia del Potere, tre dischi che caratterizzeranno gli anni ’80 per la loro originale combinazione di new wave, post punk, melodie mediterranee e temi politici e visionari.
Per l’occasione Zoppo ha intervistato i protagonisti di quell’esperienza: Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, il produttore Alberto Pirelli, il manager Bruno Casini, l’arrangiatore e tastierista Francesco Magnelli, ma anche il giornalista Federico Guglielmi, Federico Fiumani dei Diaframma, Sergio Salaorni del Larione 10, Alessandro Querci dei Los Quatro Gatos. Tutti partecipi nella ricostruzione non solo di un album nato nella celebre cantina di Via de’ Bardi 32, ma di uno spaccato irripetibile nella Firenze creativa e inarrestabile degli anni ’80, tra musica, arte, moda, teatro, nightclubbing e concerti. La prefazione è del discografico Roberto Mancinelli.
Ernesto Maria Ruffini a Benevento per presentare il suo libro: “Più uno. La politica dell’uguaglianza”
Il Laboratorio per la felicità pubblica – in partnership con Base Benevento, Argomenti2000 Associazione di amicizia politica e Cesvolab – promuove sabato 5 aprile alle ore 16.30, presso il Centro Servizi per il Volontariato di Benevento (Viale Mellusi, 68), la presentazione del libro di Ernesto Maria Ruffini, avvocato e scrittore, dal titolo: “Più uno. La politica dell’uguaglianza” (Feltrinelli Editore).
Dialogano con l’autore: Ettore Rossi Coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica e Don Matteo Prodi Direttore della Scuola di Impegno socio-politico della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata De’ Goti.
La presentazione del libro e l’intervento di Ernesto Maria Ruffini rappresentano l’occasione per riflettere su come il cittadino può tornare protagonista della politica. “È arrivato il momento – scrive l’autore – di superare l’individualismo e riscoprire i legami e la responsabilità verso la nostra comunità”.
Venerdì 28 marzo, la scrittrice Lucia Caruso alla Libreria Guida per presentare i suoi nuovi romanzi gialli
Venerdì 28 marzo 2025, alle ore 18:30, la Libreria Guida di Benevento, in via Francesco Flora 13, sarà teatro di un’emozionante serata letteraria. Il dottor Quirino Tirelli introdurrà al pubblico i nuovi romanzi gialli di Lucia Caruso: La nuova Elsa, dopo dieci anni e La nuova Elsa, Mond Lader.
Questi libri offrono trame avvincenti e ricche di suspense, pronte a coinvolgere gli appassionati del genere. L’evento – aperto al pubblico – sarà reso ancora più speciale da un aperitivo conviviale.
Sarà un’occasione per dialogare con l’autrice e immergersi nei misteri narrativi, un’opportunità per partecipare a una serata all’insegna del mistero e della narrativa contemporanea.
Rinviata al 2 aprile la presentazione del libro “Il poeta giovane – Vincenzo Russo”
La presentazione del libro “Il poeta giovane – Vincenzo Russo” di Edoardo Giglio, in programma oggi alle ore 17:30 nell’ambito della rassegna “Benevento LibrAria” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento, è rinviata a mercoledì 2 aprile alle ore 17:30 sempre presso la sala dell’antico teatro di Palazzo Paolo V.
Resta immutato il programma che, dopo il saluto dell’assessore alla Cultura Antonella Tartaglia Polcini, prevede il dialogo di Maria Cristina Donnarumma e Gennaro Del Piano con Edoardo Giglio.
Nel libro l’autore traccia la vita di Vincenzo Russo nei minimi particolari. Cresciuto senza padre, primo di sei figli – un fratello e quattro sorelle – con una madre malata che in breve morirà lasciandolo solo a badare a tutta la famiglia, Vincenzo lavora e lotta duramente contro la povertà, contro l’ignoranza, cercando in ogni modo di costruirsi un futuro migliore. Lotta costantemente, ma senza armi e senza una formazione adeguata, soltanto con la sua vocazione ossessiva per la poesia di cui possiede il dono per la capacità di guardare dentro ai sogni e ai desideri. Con uno stile vivido e un linguaggio che, come musica, sa far risuonare gli accenti dialettali di un mondo passato, Giglio riallaccia i fili di una Napoli lontana ma assolutamente vera, proprio come il protagonista che l’attraversa e la vive.
L’autore
Edoardo Giglio nasce il 14 settembre 1994 a Napoli, dove attualmente risiede. Diplomato in Informatica all’istituto “Giustino Fortunato”, è attivo nella scrittura tra letteratura, poesia e musica. Coltiva la passione per la storia, l’antologia e l’epica. Interessato alla cultura e alle indagini antropologiche, è un osservatore attento e minuzioso dell’evoluzione dell’epoca contemporanea. Scrive testi musicali e poesie in italiano e in napoletano ambientate in vari
contesti ed epoche. Alla ricerca dell’amore perduto, edito da Graus Edizioni (2023), è il suo primo romanzo.
FOTO E VIDEO – Salvatore Esposito: dal mito di Gomorra al successo letterario: trionfo alla rassegna “Janara”
Dal set alla scrittura: il talento poliedrico di Esposito conquista Benevento.
La rassegna culturaleJanara – Le streghe di Benevento, ideata da Antonio Frascadore e Nico Girolamo, inaugurata il 21 marzo, si è ufficialmente conclusa oggi, dopo aver guidato il pubblico in un viaggio affascinante fatto di storia, mito e tradizione. Tra convegni, mostre d’arte, rievocazioni del passato e presentazioni letterarie, uno degli eventi più attesi è stato l’incontro con Salvatore Esposito, noto per il ruolo di Genny Savastano in Gomorra e ormai affermatosi anche come scrittore di successo.
Dalla recitazione alla scrittura: il percorso di Salvatore Esposito
Nato a Napoli nel 1986, Esposito ha costruito una carriera solida e articolata, ottenendo ruoli di rilievo a livello internazionale, tra cui la partecipazione alla quarta stagione della serie americana Fargo. Negli ultimi anni, tuttavia, ha intrapreso un nuovo percorso artistico, affermandosi anche come autore di thriller, genere nel quale ha saputo conquistare il pubblico con trame avvincenti e cariche di tensione. Con le sue storie ha dimostrato di saper coinvolgere i lettori tanto quanto gli spettatori, riuscendo a smentire lo scetticismo di chi – come lui stesso ammette – sostiene che un attore debba limitarsi alla propria professione e non possa eccellere in altri ambiti, come la scrittura.
Esposito esordisce nel 2016 con Non volevo diventare un boss: Come ho realizzato i miei sogni grazie a Gomorra (Rizzoli), ma il vero successo arriva nel 2021 con Lo Sciamano (Sperling & Kupfer), che ne consacra il talento narrativo. Il romanzo introduce il personaggio di Christian Costa, un profiler sulle tracce di un serial killer che uccide le sue vittime attraverso rituali esoterici e macabri. L’opera ha riscosso un grande consenso, confermando il talento narrativo di Esposito e la sua abilità nel costruire storie avvincenti.
Durante l’incontro, svoltosi nella suggestiva cornice di Palazzo Paolo V, l’autore, intervistato da Manuela De Noia e Cristina Ciancio, ha raccontato la genesi del suo percorso. L’idea del primo romanzo – ha rivelato – è nata a Chicago durante le riprese di Fargo, come modo per impiegare le lunghe attese tra un ciak e l’altro. Ciò che inizialmente sembrava un semplice passatempo si è trasformato, però, in un progetto strutturato, alimentato dal desiderio di interpretare un personaggio come Costa, ruolo che l’attore sogna di portare sullo schermo.
Il legame con Benevento
Un aspetto che ha particolarmente sorpreso il pubblico è stata la rivelazione di Esposito sulle origini del suo protagonista. L’autore ha infatti confessato che Christian Costa ha radici beneventane e che, sebbene la città non venga mai esplicitamente menzionata, il suo spirito aleggia tra le pagine del romanzo attraverso riferimenti ai vicoli storici, all’atmosfera suggestiva e al suo fascino arcano.
Nel 2022, il successo del primo libro ha portato alla pubblicazione di Eclissi di Sangue, secondo capitolo della trilogia, consolidando lo stile narrativo dell’autore. Con il recente Le streghe di Lourdes, Esposito conclude la saga di Christian Costa, trascinando il lettore in un’indagine densa di tensione, tra storia, superstizioni e credenze popolari. Lourdes, da sempre simbolo di religiosità, diventa qui lo scenario di eventi inquietanti, in un contrasto che amplifica il mistero e la suspense, intrecciando sacro e profano. La narrazione, dal ritmo fluido e dallo stile cinematografico, mantiene alta la tensione e trascina il lettore in un’indagine che supera i confini del semplice thriller investigativo.
Un incontro ricco di spunti di riflessione
L’evento è stato anche un’importante occasione di confronto su tematiche più ampie. Esposito ha affrontato il tema della persecuzione storica delle streghe da parte della Chiesa, evidenziando come spesso le donne di grande intelligenza e cultura siano state bollate come complici del demonio. Ha evidenziato come la figura della strega, lungi dall’essere solo un elemento del folklore, sia stata nei secoli una rappresentazione della paura del diverso e del bisogno di controllo sociale. Spesso, le donne accusate di stregoneria erano figure eccentriche, sapienti o semplicemente indipendenti, caratteristiche che le rendevano scomode in una società patriarcale fondata su rigide strutture di potere. La caccia alle streghe, pertanto, non era solo un fenomeno superstizioso, ma un vero e proprio strumento di repressione della conoscenza femminile, che spaziava dalla medicina popolare alla filosofia eretica. Esposito ha sottolineato come questa dinamica abbia avuto ripercussioni anche in epoche più recenti, trovando nuove forme di persecuzione nelle discriminazioni di genere e nei tentativi di soffocare il libero pensiero.
Durante l’incontro, l’autore ha discusso inoltre della percezione della serie Gomorra in Italia e all’estero. Ha evidenziato come in Italia la serie sia stata spesso interpretata come una rappresentazione del male legato a un territorio specifico, mentre all’estero sia stata letta come una metafora delle dinamiche criminali universali, non circoscritte al solo contesto italiano. Il suo intervento ha stimolato una riflessione sul ruolo del cinema e della letteratura nel raccontare la realtà, evitando semplificazioni e stigmatizzazioni.
Esposito ha poi rivolto un appello alle istituzioni, criticando la tendenza a incolpare la cultura popolare – serie TV, musica rap – per la devianza giovanile, senza affrontare le vere cause del problema. “Fa più comodo dare la colpa a qualcosa di immateriale – ha dichiarato – piuttosto che evidenziare le varie lacune delle famiglie, delle istituzioni e di chi dovrebbe occuparsi di questi ragazzi. Molti di loro non credono nel futuro, si concentrano su ciò che non hanno e smettono di sognare. Invece, bisogna aiutarli a immaginare un domani migliore, attraverso la cultura e l’educazione”.
L’attore e scrittore ha poi condiviso la sua esperienza personale, sottolineando come la sua carriera sia il frutto di determinazione e sacrifici e come la cultura abbia rappresentato per lui uno strumento di emancipazione. Ha incoraggiato i giovani a credere nelle proprie capacità e a investire nel proprio talento, senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà.
Le sue parole, dense di significato, hanno suscitato un lungo applauso, suggellando il successo di un evento che ha saputo coniugare letteratura, impegno sociale e riflessione critica. Con la chiusura ufficiale della rassegna, si conclude un’edizione che ha stimolato il dibattito culturale e rafforzato il legame tra mito e contemporaneità.
A chiusura dell’incontro, le intervistatrici hanno pronunciato una frase emblematica che ha riscosso l’approvazione del pubblico: “Salvatore Esposito ci piace!“, un’affermazione che sintetizza il riconoscimento di un talento che, dal set alla pagina scritta, continua a conquistare e sorprendere.
Benevento, Antonella Fusco presenta il suo ultimo libro “Trasparenza dello sguardo”
Venerdì 21 marzo alle 16.30, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, presso l’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento, sarà presentato il libro di Antonella Fusco, docente di Lettere presso il Liceo Statale “G. Guacci”, “Trasparenza dello sguardo” (Kinetès Edizioni).
Introdurrà l’incontro la giornalista Lella Preziosi, dialogheranno con l’autrice: Marisinda Cirnelli, docente di Lettere presso il Liceo Statale “G. Guacci” e Ferdinando Creta, già direttore dell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento. Le letture saranno a cura di Mariarosaria Preziosi, regista del Gruppo Teatro “Casa di Giuseppe” di Benevento, mentre l’intermezzo musicale sarà affidato a Luigi Abate, docente di violino al Liceo Statale “G. Guacci”.
“Trasparenza dello sguardo” è la nuova raccolta di poesie di Antonella Fusco (Kinetès edizioni). Ancora una volta sorprende e affascina il suo stile unico e avvolgente.
“È luce che colora, riscalda – afferma l’autrice – come trasparenza di un sentire interiorizzato, che si compie nel momento in cui si dischiude alla profondità dell’esistenza”. Il libro vede la prefazione a cura di Felice Casucci, professore ordinario di diritto privato comparato presso l’Università degli Studi del Sannio e assessore alla semplificazione amministrativa e al turismo della Regione Campania. Casucci si sofferma sulla compiutezza spirituale del testo “a immagine e somiglianza dell’autrice, che allo stile personale affida il seguito delle parole, come se volesse offrire alle medesime una dissezione simbolica che si origina dalle più segrete passioni”.
Nella raccolta si trovano anche due opere dell’artista Mario Lanzione che realizzano visivamente l’essenza delle parole dell’autrice. Come i versi “ci scopriamo due esseri consonanti sulla soglia dell’infinito” la Fusco volge lo sguardo verso un altrove superiore e luminoso che viene espresso meravigliosamente anche nel quadro in copertina “La soglia dell’infinito” (1985).
FOTO E VIDEO – San Lorenzo Maggiore, grande affluenza per l’incontro con Trapanese
Una Sala Polifunzionale con record di presenze per il secondo incontro di ‘’Frammenti di Speranza’’ con lo scrittore Luca Trapanese.
San Lorenzo Maggiore continua, senza sosta, ad ospitare personaggi di caratura nazionale intervistati dall’autore televisivo Gabriele Di Marzo. Dopo l’attore Mirko Frezza, che a Gennaio aveva aperto le danze delle interviste, è stata la volta di Luca Trapanese che invece ha presentato il suo libro ‘’Nata per te. Storie di Alba raccontata fra noi’’.
Una intervista che è stata un viaggio tra aneddoti, video emozionali, stralci del libro e tanti applausi. Trapanese non si è risparmiato, ha tenuto alta l’attenzione del pubblico per un’ora e mezza. Ed ha raccontato di Alba, del suo impegno nel sociale, di una vera e propria missione che per lui è solo normalità. Ha ripercorso i tratti salienti dell’affidamento prima e dell’adozione poi della piccola Alba. Una storia che, in poche settimane, salì all’attenzione delle cronache nazionali. Trapanese, però, non ha lesinato bacchettate ad un sistema istituzionale che oggi, in tema di disabilità, diritti e possibilità concrete, ha ancora tanto e troppo da fare.
Soddisfazione per la serata è stata espressa dal parroco Don Leucio Cutillo e da tutte le associazioni del territorio che, in maniera sinergica, stanno portando avanti il ciclo di incontri. La seconda serata è stata curata, nello specifico, dalla ‘’Associazione Lamparelli’’ e da ‘’Il sogno e il sorriso di Valentino Ferrara’’ che hanno portato i saluti con i presidenti Maria Di Libero e Nicola Ferrara.
San Giorgio del Sannio| LAV presenta ‘La politica degli animali’, il nuovo libro di Gianluca Felicetti
Cosa c’entrano gli animali con la politica? E i grandi temi della loro protezione, dei loro diritti, le battaglie contro i maltrattamenti, gli allevamenti, la sperimentazione, l’uso negli spettacoli, le pellicce, sono “fare politica”? Come hanno risposto a questo fino a oggi i partiti e le istituzioni? Hanno subìto o cavalcato queste battaglie?
“Insieme all’autore, attraverso la moderazione dello scrittore Nicola Sguera, ci confronteremo anche per capire perché giustizia, immigrazione, sicurezza, lavoro, sanità, questione sociale, economia, pandemie, cambiamenti climatici c’entrano (e tanto) con gli animali. E perché, quindi, stare “dalla loro parte” è oggi più importante che mai”, dichiara in una nota LAV Benevento.
Appuntamento presso la Libreria Casa Naima, via Barone Nisco 35 (San Giorgio del Sannio, Benevento) alle ore 18.30.
“Tutti gli indirizzi perduti” è il titolo del libro di Laura Imai Messina che verrà presentato lunedì 27 gennaio alle ore 17:00, presso Casa Pisani – Museo Iconografico Beneventano, nell’ambito della rassegna “Benevento LibrAria” promossa dal Comune di Benevento.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura, Antonella Tartaglia Polcini, dialogheranno con l’autrice Maria Cristina Donnarumma e Francesco Morante.
Martedì 28, inoltre, Laura Imai Messina incontrerà gli studenti lettori del liceo classico Pietro Giannone di Benevento in due turni successivi, dalle 9:30 alle 13:30, nella Sala dell’antico teatro di Palazzo Paolo V.
Laura Imai Messina
Nata a Roma, a ventitrè anni si è trasferita a Tōkyō, dove ha conseguito un dottorato in Letteratura. Attualmente insegna italiano presso alcune tra le piú prestigiose università della capitale giapponese. È autrice di romanzi, saggi e storie per ragazzi. Nel 2020 è uscito Quel che affidiamo al vento (Piemme), caso editoriale tradotto in oltre venti lingue. Sempre per Piemme, è uscito nel 2022 il romanzo L’isola dei battiti del cuore. Per Einaudi ha pubblicato Tokyo tutto l’anno. Viaggio sentimentale nella grande metropoli (2020 e 2022), Le vite nascoste dei colori (2021 e 2022), Il Giappone a colori (2023 e 2024) e Tutti gli indirizzi perduti (2024). Collabora con numerosi inserti culturali italiani, e con la radio-televisione giapponese NHK. Vive tra Kamakura e Tokyo con il marito Ryosuke e i figli, Claudio Sosuke ed Emilio Kosuke. Il suo sito è www.lauraimaimessina.com.
“Tutti gli indirizzi perduti” (Giulio Enaudi Editore–2024)
C’è una piccola isola, nel mare interno di Seto, che ha la forma di un’elica e non piú di centocinquanta abitanti. Proprio lí, nell’ufficio postale di Awashima, vengono conservate tutte le lettere spedite a un destinatario irraggiungibile: un amore perduto eppure ancora presente, la ragazza che leggeva Kawabata su un autobus a Roma, l’inventore del fon, il giocattolo preferito d’infanzia, il primo bacio che tarda ad arrivare. Come messaggi in bottiglia, sono parole lasciate andare alla deriva che non aspettano una risposta. Perché scrivere può curare, tenere compagnia, aiutarci a decifrare il mondo, o la nostra stessa anima. «Tutto il senso dello scrivere queste lettere è, precisamente, scriverle».
Un romanzo felice, pieno d’incanto, sulla potenza della scrittura e sulla meraviglia che può nascere dalla fiducia nelle relazioni, anche quelle con gli sconosciuti.
beneventonews24.it utilizza cookie e tecnologie simili per gestire, migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione del sito; per maggiori informazioni, consulta la nostra Informativa sulla PrivacyCookie settingsAccetto
Manage consent
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
Cookie
Durata
Descrizione
cookielawinfo-checbox-analytics
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checbox-functional
11 months
The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checbox-others
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-necessary
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-performance
11 months
This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy
11 months
The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.