Violenza di genere e domestica: 1920 studenti rispondono al questionario realizzato insieme alla Procura

Violenza di genere e domestica: 1920 studenti rispondono al questionario realizzato insieme alla Procura

AttualitàBenevento Città

I risultati del Questionario sulla violenza di genere e domestica, realizzato e compilato dagli studenti beneventani nell’ambito dei Laboratori con  gli istituti scolatici che hanno aderito e partecipano al percorso formativo del  “Corso di Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili”, meritano l’attenzione e la riflessione di tutti coloro che sono interessati alla prevenzione e alla repressione della violenza di genere e domestica.

Il questionario, realizzato da studenti, docenti e gruppo di lavoro della Procura che si occupa dello Spazio Ascolto, composto da 26 domande, è stato somministrato agli studenti degli istituti scolatici Liceo Statale G. Guacci di Benevento, ITI Lucarelli di Benevento, Liceo Classico De La Salle di Benevento,  Istituto di istruzione superiore “Fragola” Faicchio-Castelvenere, IIS Alfonso Maria de Liguori di Sant’Agata dei Goti, IIS Medi-Livatino di San Bartolomeo in Galdo e San Marco dei Cavoti e La Tecnica. Hanno risposto 1920 studenti, un campione significativo del totale degli studenti beneventani.

La ricerca, pur artigianalmente realizzata, senza pretese di scientificità, consente ugualmente di comprendere il punto di vista degli studenti. Se ne ricava un quadro complessivamente positivo con profili di criticità che andranno approfonditi e affrontati.

Ancora alto, seppur minoritaria, per esempio, è la percentuale di giovani vittime dirette di violenza o che hanno assistito ad essa, così come significativa è la discrepanza tra la alta percentuale di chi ritiene che è necessario denunciare e quella di chi nutre fiducia nella risposta istituzionale, differenza che andrà colmata con l’impegno di tutti.

Molte altre riflessioni sono possibili, alcune sono state già offerte nel corso dell’incontro che si è tenuto al De La Salle il 15 u.s., ma molte altre se ne possono fare ed è opportuno che questo patrimonio di conoscenza sia messo  a disposizione di chi voglia utilizzarlo, trasmettendo i risultati stessi e il conseguente report elaborato dallo Spazio ascolto della Procura.

Benevento, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata: divieto di avvicinamento per un 23enne

Benevento, maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata: divieto di avvicinamento per un 23enne

BeneventoCronaca

A seguito dell’attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Benevento, nel pomeriggio di ieri, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, con braccialetto elettronico, emessa dal GIP del locale Tribunale, nei confronti di un 23enne residente in provincia di Benevento, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta il mese scorso dalle parti offese, madre e sorella dell’indagato, le quali hanno raccontato delle angherie che erano corrette a subire dal 2015, anche quando la sorella era ancora minorenne.

In particolare, entrambe hanno rivelato di essere state più volte picchiate e minacciate dall’ indagato, anche con cadenza quotidiana, soprattutto nei momenti in cui questi abusava di sostanze alcoliche, ma, per amore del congiunto, avevano sempre evitato di denunziarlo.

Negli ultimi tempi, tuttavia, gli episodi violenti si erano intensificati, costringendole a chiedere aiuto gli agenti della Polizia di Stato.

In particolare, l’episodio scatenante si era verificato pochi giorni fa, quando il destinatario dell’odierna misura aveva tentato di costringere la madre a consegnargli monili in oro, dapprima stringendole con entrambe le mani il collo e poi puntandole una pistola scacciacani, del tutto simile ad un’arma vera, alla nuca.

L’attività di indagine, rapida e meticolosa, ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’autore delle condotte denunziate. Infatti, a seguito di perquisizione domiciliare è stata anche rinvenuta e sequestrata la pistola in argomento. Pertanto, il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, con previsione di braccialetto elettronico, ritenuta necessaria per frenare le gravi condotte realizzate dall’indagato.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Lunedì 15 il 5^ incontro del “Corso di Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili”

Lunedì 15 il 5^ incontro del “Corso di Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili”

Eventi
Si terrà presso l’Auditorium dell’Università Giustino Fortunato di Benevento.

Nel pomeriggio di lunedì 15 aprile, ore 15-18, presso l’Auditorium dell’Università Giustino Fortunato di  Benevento, si terrà il quinto incontro formativo del “Corso di Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili”  promosso dalla Procura della Repubblica di Benevento e dagli enti del “Tavolo interistituzionale per la tutela delle vittime vulnerabili e di violenza di genere” in collaborazione con il progetto “Luana. Prevenzione della violenza e Empowerment”, coordinato dalla Coop EVA.

L’incontro formativo verterà sugli aspetti legislativi in ambito civile, gli strumenti a disposizione, procedimenti e riforme; la donna come protagonista del suo percorso legale civile e le strategie per accompagnarla, processo civile, vittimizzazione secondaria e legge Cartabia,  le novità più  significative. Le tematiche  affrontate nel corso dell’evento si incentreranno,  prevalentemente, sulle tecniche civilistiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere contro le donne. All’interno di questa cornice si affronteranno le questioni relative alla relazione professionale tra avvocato e donna che subisce violenza domestica e l’accompagnamento della stessa nei procedimenti civili e minorili, aspetti di attenzione e strumenti di sostegno. Ci si soffermerà sulla vittimizzazione secondaria nell’ambito dei processi civili con allegazione di violenza e si analizzeranno la relazione della commissione di inchiesta sul femminicidio, le proposte di legge con cenni alla cd. sindrome di alienazione parentale. Sarà ricostruito anche il ruolo  del pubblico ministero nei procedimenti civili in caso di allegazioni di violenza di genere nonché a tutela dei minorenni  e la partecipazione del PM al procedimento civile prima e dopo la riforma Cartabia.  I relatori si interrogheranno su quali siano gli strumenti  processuali e ordinamentali nei conflitti endofamiliari afferenti i casi di violenza di genere, sul nuovo tribunale della famiglia, l’accompagnamento della persona offesa, il sostegno dei servizi sociali in favore delle vittime e dei minori e i profili di attenzione agli uomini maltrattanti.  

L’incontro verrà introdotto e coordinato dall’avv. Ilaria Iammarino, Cpo Ordine avvocati di Benevento, le relazioni saranno tenutedal dottor Ennio Ricci, presidente prima sez. Trib. di Benevento; avv. Giovanna Megna, Ordine degli Avvocati di Benevento; prof.ssa Silvia De Marco, ricercatrice Unifortunato; dott.ssa Stefania Bianco, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, Assistente sociale Marcella Mongillo, Ambito B01 Comune di Benevento.

Saranno proiettati video e utilizzati materiali multimediali a supporto degli interventi.

La metodologia formativa adottata prevede momenti di confronto in plenaria e di laboratori con il coinvolgimento diretto delle/dei partecipanti.

Sono in corso di svolgimento, infine, i previsti Laboratori con  gli istituti scolatici partner (Liceo Statale G. Guacci di Benevento, ITI Lucarelli di Benevento, Liceo Classico De La Salle di Benevento,  Istituto di istruzione superiore “Fragola” Faicchio-Castelvenere, IIS Alfonso Maria de Liguori di Sant’Agata dei Goti, IIS Medi-Livatino di San Bartolomeo in Galdo e San Marco dei Cavoti) con la realizzazione anche di un Questionario sulla violenza di genere e domestica che in questi giorni viene compilato dagli studenti. I risultati saranno pubblicati e saranno oggetto di una riflessione pubblica con docenti, studenti ed esperti che si terrà in un istituto scolastico beneventano nel  prossimo mese di maggio.

Corso di Alta formazione sulla violenza domestica: domani il quarto incontro

Corso di Alta formazione sulla violenza domestica: domani il quarto incontro

Eventi

Nella mattinata di domani, venerdì 16 febbraio, ore 10-13, presso l’Auditorium Sant’Agostino dell’Università del Sannio,  Vico I Trescene, Benevento, si terrà il quarto incontro formativo del “Corso di Alta formazione sulla violenza domestica, di genere e contro le vittime vulnerabili”  promosso dalla Procura della Repubblica di Benevento e dagli enti del “Tavolo interistituzionale per la tutela delle vittime vulnerabili e di violenza di genere” in collaborazione con il progetto “Luana. Prevenzione della violenza e Empowerment”, coordinato dalla Coop EVA.

L’incontro formativo verterà sugli strumenti a disposizione delle vittime e degli operatori in ambito penale per il contrasto alla violenza di genere e domestica, con particolare riferimento alla conduzione delle indagini e dei dibattimenti e alle riforme intervenute in una auspicabile prospettiva della donna come protagonista del suo percorso e delle migliori strategie per accompagnarla, senza mai dismettere l’attenzione ai diritti della difesa dell’indagato e/o imputato. All’interno di questa cornice si affronteranno le problematiche relative all’esame della persona offesa e alla valutazione del suo narrato con particolare attenzione alla incidenza di pregiudizi di genere e radicati stereotipi sui ruoli spettanti a uomini e donne, specie in ambito familiare, nel percorso valutativo delle decisioni giudiziarie. Le stesse fonti sovranazionali li danno per scontati e mettono in guardia le istituzioni dall’esserne inconsapevolmente avvinte. Questa la ragione per cui, da ultimo, il Parlamento Europeo ha espresso “preoccupazione per l’impatto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere che spesso portano a una risposta inadeguata alla violenza di genere contro le donne e a una mancanza di fiducia nei loro confronti”. I relatori si interrogheranno su  quali siano gli strumenti più adeguati  per sentire la persona offesa e sul valore della sua testimonianza e  su come valutare eventuali ritrattazioni e come si può far fronte alle stesse nella fase dibattimentale.

L’incontro verrà introdotto e coordinato dal prof. Flavio Agirò, docente Università del Sannio, le relazioni saranno tenutedalla dottoressa Paola Di Nicola Travaglini, Giudice Corte di Cassazione, dalla dottoressa Simonetta  Rotili, presidente del primo collegio penale del Tribunale di Benevento, dal professore Mario Griffo docente dell’Università del Sannio e dalla dottoressa Valentina Maisto, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

Saranno proiettati video e utilizzati materiali multimediali a supporto degli interventi.

La metodologia formativa adottata prevede momenti di confronto in plenaria e di laboratori con il coinvolgimento diretto delle/dei partecipanti.

Sono stati attivati, infine, i previsti Laboratori con  gli istituti scolatici partner (Liceo Statale G. Guacci di Benevento, ITI Lucarelli di Benevento, Liceo Classico De La Salle di Benevento,  Istituto di istruzione superiore “Fragola” Faicchio-Castelvenere, IIS Alfonso Maria de Liguori di Sant’Agata dei Goti, IIS Medi-Livatino di San Bartolomeo in Galdo e San Marco dei Cavoti)  e il primo di essi si svolgerà presso il liceo Guacci di Benevento  il 29 febbraio p.v.

Procura di Benevento, incontro di formazione per gli organi inquirenti in materia di indagini informatiche

Procura di Benevento, incontro di formazione per gli organi inquirenti in materia di indagini informatiche

AttualitàBenevento Città

Nel pomeriggio odierno, nell’ambito del programma di attività formative messo a punto dalla Procura  della Repubblica di Benevento, presso la Sala riunioni della medesima Procura della Repubblica, hanno preso avvio gli Incontri di formazione per gli organi inquirenti in materia di indagini informatiche”.

Gli incontri, raggruppati in tre moduli di due ore ciascuno, hanno l’obiettivo di fornire conoscenze e strumenti di indagine in materia informatica, in particolare in occasione di accertamenti investigativi, nei casi in cui essa sia strumento per la commissione del reato o per l’acquisizione della prova della sussistenza del reato e dei profili di colpevolezza. In questo contesto gli incontri, di tipo seminariale ed eminentemente pratici, avranno l’obbiettivo di trasmettere una metodologia operativa specifica agli organi inquirenti, magistrati e operatori di polizia giudiziaria, relativamente agli scenari che si possono presentare, assai comuni, in occasione degli accertamenti preliminari o nell’esecuzione di atti delegati afferenti tutti i casi di reati caratterizzati dall’utilizzo di dispositivi tecnologici.

Il Coordinamento scientifico degli incontri è affidato al dottor Gianfranco Scarfò, procuratore aggiunto, con la collaborazione del M.O. della GdF di Benevento Emiliano Batori, che ne cura anche l’organizzazione, e dei dottori Alessandro Grimaldi e Odorisio Gallo, consulenti informatici.

I tre moduli:

Modulo 1: a cura del dottor Gianfranco Scarfò, Procuratore Aggiunto,

panoramica sui principali reati informatici e sui reati comunque commessi a mezzo internet e social network e sulla giurisprudenza più recente, anche relativa alla tematica dell’acquisizione della prova.

Modulo 2: a cura del M.O. GdF Emiliano Batori, del dottor Alessandro Grimaldi e del dottor Odorisio Gallo,

tutele minime, in termini di scelte configurative dei pc che gli operatori possono osservare nell’esecuzione delle proprie attività nonché alcuni strumenti o risorse informatiche, tra cui i possibili impieghi dell’Intelligenza Artificiale, di possibile ausilio per i primi accertamenti tecnici;

Modulo 3: a cura del dottor Alessandro Grimaldi, del dottor Odorisio Gallo e del M.O. GdF Emiliano Batori,

metodologia allineata alla normativa in vigore (sia in termini di tutele difensive sia di utile esecuzione), da osservare durante l’esecuzione di perquisizioni informatiche e sequestri, finalizzata alla più efficace acquisizione delle fonti di prova nonché alla tutela delle stesse anche al fine di supportare le contestuali o successive attività dei consulenti. Si esporranno le modalità con cui affrontare le più frequenti casistiche di interazioni con i dispositivi (smartphone, personal computer/notebook, …) nonché la gestione dei relativi contenuti digitali ( chat, video, portafogli di cripto-valute …).

Benevento| Aggredisce e tempesta di telefonate l’ex minorenne: nei guai 24enne

Benevento| Aggredisce e tempesta di telefonate l’ex minorenne: nei guai 24enne

BeneventoCronaca

Nel pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, Ufficiali e Agenti del Commissariato di P.S di Ariano Irpino hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con prescrizione di non comunicare con la stessa emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 24enne abitante in Montecalvo Irpino e  gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e lesioni aggravate nei confronti della ex fidanzata minore di anni diciotto.

Le indagini venivano avviate in seguito dell’intervento delle Forze dell’Ordine presso un esercizio commerciale ritrovo dei ragazzi del luogo e ove veniva richiesto il loro intervento da parte di alcune amiche della minore, poco prima aggredita fisicamente dal suo ex fidanzato.

Nelle ore immediatamente successive la persona offesa si determinava a presentare querela e a raccontare il sistema di condotte morbose e intimidatorie cui veniva sottoposta da tempo da parte dell’indagato che, non rassegnato al termine della relazione affettiva, aveva iniziato a tempestarla di messaggi intimidatori e molesti, arrivando in due occasioni ad aggredirla fisicamente.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, nell’escussione delle persone informate dei fatti, nell’acquisizione di files immagine e “screeenshot” relativi alle conversazioni tra l’indagato e la minore, nell’acquisizione dei referti ospedalieri relativi alle lesioni patite dalla giovane, consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 24enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e divieto di comunicare con la stessa, misura ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagato che ha tenuto nel corso della relazione e al termine della stessa comportamenti sistematicamente volti ad assediare la persona offesa, intimidendola e generando nella stessa sensi di colpa per impedirle di cessare la loro relazione.

La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Villa Margherita, deceduta 55enne: è giallo, si indaga

Villa Margherita, deceduta 55enne: è giallo, si indaga

BeneventoCronaca

E’ stata ritrovata senza vita nella sua camera della clinica Margherita, dove era ricoverata, la donna di 55 anni che era ospite della struttura beneventana dallo scorso mese di gennaio, quando era rimasta ustionata.

La donna, di San Leucio del Sannio, era stata trasferita presso Villa Margherita, dopo il ricovero presso il Cardarelli di Napoli.

Sull’accaduto sono in corso le indagini da parte della Procura della Repubblica di Benevento: atto dovuto in seguito alla denuncia sporta da parte dei familiari della donna.

Presso Villa Margherita sono giunti anche i Carabinieri che hanno acquisito la documentazione medica relativa alla donna.

Sul corpo della donna sarà effettuato l’esame autoptico, il quale potrà fornire elementi utili per ricostruire tutta la vicenda ma soprattutto per individuare le cause del decesso delle 55enne.

“La verità illumina la giustizia” Benevento ricorda le vittime della strage di Capaci

“La verità illumina la giustizia” Benevento ricorda le vittime della strage di Capaci

AttualitàBenevento Città

Nel giorno del trentunesimo anniversario della strage di Capaci, il coordinamento di Libera Benevento, insieme alla presidenza del Tribunale di Benevento e alla Procura della Repubblica, ha voluto ricordare Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta vittime dell’atroce attentato di stampo mafioso del 23 maggio del 1992.

Il piazzale del Tribunale cittadino ha fatto da scenario all’iniziativa, dal titolo “La verità illumina la giustizia”, cui hanno preso parte diverse rappresentanze degli istituti scolastici del capoluogo e della provincia. Agli studenti del Liceo musicale “Guacci” il compito di dare il proprio contributo canoro.

Di seguito, ai microfoni di BeneventoNews24.It, Michele Martino di Libera Benevento, e il Procuratore della Repubblica di Benevento, dott. Aldo Policastro, nell’intervista realizzata dal direttore, Gerardo De Ioanni.

Benevento, il Procuratore Policastro: “Nessuna violazione diritto di difesa”

Benevento, il Procuratore Policastro: “Nessuna violazione diritto di difesa”

AttualitàBenevento Città
Il Procuratore risponde, attraverso il seguente comunicato stampa, agli avvocati sanniti della Camera Penale.

In riferimento alla delibera della Camera Penale di Benevento, con cui si annunciano tre giorni di astensione dalle udienze a causa di una ritenuta violazione del diritto di difesa da parte di un magistrato di questo Ufficio, che aveva delegato l’assunzione di sommarie informazioni da un avvocato del Foro di Benevento, dopo l’incontro avvenuto con la camera penale il giorno 27 aprile u.s, ritengo utile, atteso l’interesse pubblico connesso, di precisare che è assolutamente estranea alla prassi e agli orientamenti di tutto gli appartenenti all’ufficio, compreso il magistrato titolare della delicata e peculiare indagine preliminare, qualsiasi violazione del diritto di difesa dell’indagato e dell’imputato, diritto costituzionalmente tutelato dall’art. 24 della Costituzione, che al comma 2 ne sancisce l’inviolabilità in ogni stato e grado del procedimento, a cui lo scrivente e l’ufficio tutto ha prestato e presterà sempre pieno ossequio.

Fatti e circostanze, oggetto di una comunicazione di notizia di reato a questo ufficio, hanno reso doverosi gli accertamenti in corso. La riservatezza, che si deve osservare nella fase delle indagini preliminari, impedisce di affrontare in questa sede i risvolti dell’attività di indagine, essendo quella processuale la sede propria, ma non può non richiamarsi che è dovere del pubblico ministero svolgere, sempre nel rispetto del diritto di difesa, tutte le indagini necessarie all’accertamento dei reati e delle responsabilità personali e che in tale attività tutti i magistrati di questo Ufficio svolgono anche accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini e dell’imputato. Né, nella indagine citata, è stata disposta alcuna attività invasiva nei confronti dell’avvocato le cui prerogative previste dalla legge non sono state in alcun modo violate; lo stesso pubblico ministero, nell’inviare la delega ad assumere informazioni dall’avvocato, per scrupolo, richiamava l’attenzione della Polizia giudiziaria sul diritto dello stesso ad avvalersi della facoltà di opporre il segreto di ufficio e tale facoltà è stata esercitata dall’avvocato, a cui era rimessa la scelta.

Suscita rammarico, pertanto, che la Camera penale nutra dei dubbi sul reale atteggiamento di stima e rispetto da sempre mostrato da tutti i magistrati della Procura di Benevento nei confronti dell’Avvocatura. La valutazione dell’atto di indagine fatta dalla camera penale è, con ogni probabilità, conseguenza di un mero equivoco che, attesa la fase coperta dal segreto investigativo, oggettivamente, per le sue modalità ma al di là dell’intenzione del pubblico ministero titolare dell’indagine, l’atto poteva ingenerare con una conseguente errata interpretazione dell’operato del magistrato nell’esercizio del suo dovere di ricerca della prova.

Convenendo pienamente, per la mia naturale sensibilità ai temi della tutela piena ed effettiva del diritto di difesa, imprescindibile baluardo di un giusto processo, sulla necessità di un “rapporto proficuo e leale tra Magistratura e Avvocatura” a cui si richiama la Camera penale, auspico che la Camera penale voglia, alla luce anche di quanto fin qui detto, rimeditare la sua decisione.

Lo scrivente continuerà, in ogni caso, a garantire il suo pieno impegno per la tutela del diritto di difesa in tutte le fasi e sarà sempre disponibile a dialogare con la Camera penale e l’Avvocatura tutta per trovare ulteriori strumenti per il raggiungimento dell’obiettivo, comune alla magistratura e all’avvocatura, di un giusto processo.

Benevento, riapre lo ‘Spazio ascolto’ per le vittime di violenza di genere

Benevento, riapre lo ‘Spazio ascolto’ per le vittime di violenza di genere

AttualitàBenevento Città

Il 9 gennaio, dopo il periodo di attività a distanza per l’emergenza Covid, lo Spazio ascolto, in collaborazione con la Cooperativa E.V.A. e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, ha ripreso l’apertura al pubblico.

Accorciamo le distanze” il motto dello spazio ascolto che offre una prima accoglienza, informazioni circa i propri diritti, informazioni e accompagnamento all’accesso ai Centri antiviolenza e agli altri servizi del territorio; lo spazio offre inoltre supporto alla presentazione della denuncia/querela, secondo la scelta di ogni singola persona, e garantisce la privacy.

Lo Spazio ascolto, ubicato al II piano della Procura della Repubblica di Benevento, stanza n. 736 bis, sarà aperto nelle giornate di LUNEDÌ dalle 15.00 alle 18.00 e il MERCOLEDÌ dalle 10.00 alle 13.00 e risponde allo 0824/1955736 nei giorni di apertura, e al 3287870406 h/24.