ESCLUSIVA BN24 – Benevento, l’agente di Bolsius frena gli entusiasmi: “L’interesse della Strega fa piacere, ma per ora…”

ESCLUSIVA BN24 – Benevento, l’agente di Bolsius frena gli entusiasmi: “L’interesse della Strega fa piacere, ma per ora…”

Benevento CalcioCalcioSidebar intervista

Abbiamo raggiunto telefonicamente Giancarlo Tronchetti, agente di Don Bolsius. Il nome dell’esterno d’attacco olandese nelle ultime ore è stato accostato con insistenza al Benevento, tanto da affermare come l’affare fosse in via di definizione. L’agente del 24enne ormai ex Fidelis Andria, però, ha specificato come in questo momento ci sia solamente un interesse della Strega, come di altre società di Serie C e Serie B.

Salve Signor Tronchetti, a che punto è la trattativa tra il Benevento e Don Bolsius?

C’è stato un colloquio, una chiacchierata, ma per ora non c’è assolutamente nulla di certo. Ovviamente c’è un interesse, ma non c’è una chiusura. Sicuramente ci vedremo, ma per oggi non c’è nulla di certo. Il Benevento è interessato in modo evidente al giocatore e noi siamo interessati al Benevento, ma c’è stato solo un pourparler. Non abbiamo parlato né di cifre né di anni. Ho letto “tutto fatto” ma non è così, posso dire che l’interesse c’è e fa piacere ma non posso dire altro perché non c’è altro“.

Quante squadre sono attualmente interesse all’attaccante olandese e quale è il suo orientamento sul suo futuro?

Sono il partner italiano del procuratore, Stefan Jansen, mi occupo degli affari in Italia. Ha adescato l’interesse di tante squadre, non solo in Lega Pro ma anche in Serie B. A noi, comunque, interessa il progetto e non la categoria. Vogliamo che il ragazzo possa andare dove lo vogliono fortemente, che sia B o C. Prima di 5-6 giorni credo che non riuscirò nemmeno a fissare un incontro, sarò fuori“.

Come ci descriverebbe, a livello tecnico e umano, Don Bolsius?

Don Bolsius è un ragazzo giovane e serio, educato e rispettoso. Ha imparato benissimo l’italiano. Va dato merito al Direttore Sportivo della Fermana Conti, che ha avuto il coraggio di portarlo in Italia dopo che io glielo avevo mostrato in un video. E’ un giocatore forte a livello tecnico, fortissimo. Nell’1vs1 è micidiale, salta sempre l’uomo e ha i colpi. Come tutti gli olandesi tecnicamente è di un altro pianeta, è ambidestro ma gli piace più giocare a destra che a sinistra. Ha anche un buon motore, che ha sviluppato soprattutto qui in Italia. Il ragazzo è alto 1,84cm, oltre a essere tecnicamente virtuoso è forte anche fisicamente. A Benevento farebbe divertire il pubblico, l’ho visto saltare 4-5 uomini e andare in porta. Se trova ambiente e allenatore giusto può fare la differenza, è giovane e può crescere. L’unico difetto è che a volte nella partita si assenta per qualche minuto, poi si riaccende. Se migliora quell’aspetto diventa un giocatore veramente forte“.

Che rapporto ha con il D.T. del Benevento, Marcello Carli?

Conosco il Dottor Carli dai tempi dell’Empoli, è un professionista di un certo livello e non ha sposato per caso la causa Benevento. La società con lui farà un altro tipo di ragionamento, è abituato a prendere giocatori spendendo poco per poi rivendere a tanto“.

Glik, l’agente Giuffrida presenta un’istanza arbitrale contro il Benevento

Glik, l’agente Giuffrida presenta un’istanza arbitrale contro il Benevento

Benevento CalcioCalcio

Gabriele Giuffrida, agente del difensore giallorosso Kamil Glik, ha presentato un’istanza arbitrale al Collegio di Garanzia dello Sport in nome della sua società GG11 contro il Benevento Calcio.

Giuffrida, a suo dire, non avrebbe ricevuto il corrispettivo che la società di Oreste Vigorito avrebbe dovuto riconoscerli per il trasferimento del centrale polacco nel Sannio.

Il classe ’88, come noto, è arrivato in giallorosso nell’estate 2020, dopo i quattro anni trascorsi al Monaco, in Francia.

Ecco, di seguito, l’istanza arbitrale presentata al Collegio di Garanzia dello Sport dal procuratore di Glik nei confronti del Benevento Calcio:

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto una istanza arbitrale, ex art. 22, comma 2, del Regolamento Agenti Sportivi del CONI, presentata dalla GG11 S.r.l., in persona dell’Amministratore Unico, sig. Gabriele Giuffrida, contro il Benevento Calcio S.r.l., in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dott. Oreste Vigorito, in virtù del contratto di mandato, conferito, in data 9 agosto 2020, dalla Società intimata alla odierna istante, affinché quest’ultima prestasse la propria opera professionale nell’ambito delle trattative finalizzate al trasferimento, e al conseguente tesseramento, del calciatore Kamil Jacek Glik presso la suddetta società campana“.

Foto: LaPresse

Arbitri, procuratore capo arrestato: è bufera sull’Aia

Arbitri, procuratore capo arrestato: è bufera sull’Aia

Calcio

E’ bufera sull’Associazione arbitri dopo l’arresto del procuratore capo Aia, Rosario D’Onofrio, l’ex militare finito nella rete di un’operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico di droga.

Operazione portata a termine giovedì, ma i cui particolari, emersi nelle ore successive, hanno condotto alle dimissioni dall’incarico di D’Onofrio, al forte imbarazzo dell’Aia che si difende e si dichiara “tradita”, alle parole dure di Gabriele Gravina.

Il presidente della Federcalcio si dice “sconcertato” e chiede al presidente Aia, Trentalange, di chiarire come possa essere avvenuta come sia avvenuta la nomina, venti mesi fa, di D’Onofrio alla guida degli inquirenti del mondo arbitrale. L’Aia denuncia quello che definisce “un vero e proprio tradimento che ha creato un serio danno d’immagine a tutta l’Associazione che, è bene ricordarlo, non ha poteri istruttori per esercitare opera di verifica e controllo di quanto dichiarato dagli associati”.

L’inchiesta milanese ha fatto venire a galla la doppia vita di una persona che nel 2013, sotto la presidenza di Marcello Nicchi, era entrata nella commissione disciplinare Aia e che poi l’attuale presidente, Alfredo Trentalange, ha nominato a capo dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità degli arbitri.

Secondo la Guardia di Finanza, D’Onofrio, ribattezzato ‘Rambo’, era al centro di un traffico di droga tra Italia e Spagna, e durante il lockdown usava la mimetica dismessa per muoversi liberamente.

L’Associazione arbitri si trova esposta sulla delicata questione anche perchè prima dell’arresto di due giorni fa – coinvolto in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti anche con l’accusa di associazione per delinquere -, D’Onofrio era stato arrestato nel maggio 2020 in flagranza di reato mentre consegnava un carico di 40 chili di marijuana. Per oltre due anni, l’ex militare ha continuato ad esercitare la sua attività, prima da componente della Commissione di disciplina e quindi, con la nomina avvenuta nel marzo 2021 – un mese dopo il cambio delle guardia alla guida dell’Associazione tra Nicchi e Trentalange – quale Procuratore capo. Nel calcio, l’unico motivo di ‘sospetto’ nei suoi confronti, ma del tutto lontano da vicende legate al traffico di droga, era emerso di recente. La Procura della Figc, guidata da Giuseppe Chine’, lo scorso 28 ottobre lo aveva deferito per una vicenda riguardante il suo incarico, imputandogli la mancata apertura di un procedimento disciplinare e l’avvio di attività inquirenti “in assenza dell’instaurazione di un formale procedimento”. La commissione federale di garanzia esaminerà il caso in un’udienza già fissata per il 25 novembre.

Intanto Gravina è durissimo: “Ho subito chiesto riscontro al presidente Trentalange sulle modalità di selezione del Procuratore, in quanto la sua nomina è di esclusiva pertinenza del comitato nazionale su proposta del presidente dell’Aia. Una cosa è certa, la Figc assumerà tutte le decisioni necessarie a tutela della reputazione del mondo del calcio e della stessa classe arbitrale”. L’Aia ha espresso “sorpresa e sgomento” per la vicenda di D’Onofrio e sottolinea che “per assumere la qualifica di arbitro, l’interessato deve dichiarare l’assenza di procedimenti penali nonché di condanne superiori a un anno per reati dolosi” e che il regolamento impone anche “l’immediata comunicazione di avvisi di garanzia, pendenze di procedimenti penali e misure restrittive della libertà personale”.

“Questo – prosegue l’Assoarbitri – non è mai accaduto” nel caso di D’Onofrio, neanche dopo la nomina a procuratore e quindi l’Aia “è stata vittima ed indotta in errore con una gravissima e dolosa omissione. Un tradimento che ha creato un serio danno d’immagine a tutta l’Aia che non ha a disposizione poteri istruttori. Un aspetto questo – è la conclusione – che dovrà essere oggetto di un’attenta valutazione e di eventuali nuove misure operative per non ritrovarsi in futuro in situazioni simili”.

Intanto, la Procura federale ha chiesto alla Dda e alla procura di Milano di accedere agli atti dell’inchiesta in cui è coinvolto D’Onofrio per eventualmente procedere a sua volta. Insomma, il caso è aperto.

Mino Raiola è grave: ricoverato in terapia intensiva

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Calcio

Non arrivano notizie positive sulle condizioni di salute di Mino Raiola, da diversi giorni ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Il quadro clinico del popolare agente di calciatori appare estremamente critico.

Stando a quanto riferito dalla Bild l’agente sarebbe stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. Le sua situazione sarebbe delicata e viene costantemente monitorata dai medici.