
“Sono non udente e aspetto una protesi da un anno”: la rabbia di Pompea
AttualitàBenevento CittàRiceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice che, in seguito al nostro articolo di ieri sul fenomeno dell’emigrazione sanitaria, ha voluto raccontare a noi di BeneventoNews24.it la propria esperienza.
“Gentile Redazione di BeneventoNews24.it, mi chiamo Pompea, sono una cittadina non udente e, dopo aver letto il vostro articolo sui tanti pazienti sanniti che scelgono di curarsi fuori provincia (leggi QUI), desidero segnalare una situazione che sta diventando per me, come per altri nella mia condizione, non solo difficile, ma anche profondamente ingiusta.
Da oltre un anno sto cercando di effettuare una visita otorinolaringoiatrica necessaria per ottenere le protesi acustiche. Tuttavia, mi è stato riferito dal mio centro acustico che a Benevento non è più possibile effettuare questa visita, e che le prestazioni sarebbero state spostate a Morcone. Una decisione assurda, che costringe chi – come me – ha difficoltà motorie e comunicative a organizzare spostamenti lunghi e complicati, dipendendo completamente dalla disponibilità di un familiare per essere accompagnata.
Eppure si tratta di un diritto essenziale, e non di un “servizio accessorio”.
Nel frattempo, ho anche prenotato una visita cardiologica presso l’ospedale Fatebenefratelli di Benevento, e mi è stata fissata… per novembre. La richiesta è stata fatta in questi giorni. Anche in questo caso, i tempi d’attesa sono infiniti.
Inoltre, per quanto riguarda le analisi di laboratorio presso i centri diagnostici, ci si deve scontrare con il fatto che è possibile usufruire del ticket solo nei primi 15 giorni del mese: il resto del tempo, tutto è a pagamento. È questa la sanità pubblica a cui abbiamo diritto?
Vorrei anche sottolineare che tutto questo è iniziato da quando è stato chiuso il presidio ASL di via 24 Maggio. Si era parlato di una ristrutturazione temporanea, ma da allora non si è saputo più nulla. L’impressione è che si sia preferito spostare i problemi altrove, rendendo tutto più difficile per noi cittadini.
Ad oggi, io non so nemmeno dove verrà effettuata la visita otorino: potrebbe essere Morcone, ma potrebbe anche essere Avellino. Nessuno lo sa con certezza, neanche il centro acustico che ha effettuato la prenotazione. E tutto questo dopo più di un anno di attesa.
Mi chiedo se tutto ciò possa essere definito normale, e mi rivolgo a voi perché questa voce – la mia voce, quella di una cittadina non udente – venga ascoltata. Non con compassione, ma con giustizia.
Con viva speranza di un vostro interessamento,
Pompea”