“Con l’adesione a Fratelli d’Italia dell’ex segretario provinciale di Noi di Centro, Carmine Agostinelli, non c’è più la maggioranza nel Consiglio Provinciale di Benevento”, scrivono in una nota Giuseppe Ruggiero e Raffaele De Longis del Gruppo PD in Consiglio Provinciale.
“In effetti, l’ultima assise della Rocca dei Rettori – un consesso i cui rapporti sono largamente falsati dal meccanismo dell’elezione indiretta – ha solo formalizzato ciò che era noto da tempo: Mastella e il suo partito locale rappresentano una esigua minoranza dell’elettorato Sannita, ad essere buoni un elettore su dieci.
È pertanto risultato evidente che non ci sono più i numeri per garantire la stabilità dell’Ente Provincia. Nella Consiglio provinciale del 29 ottobre, ad esempio, sarebbe bastato che i consiglieri di Fratelli d’Italia (2) e di Forza Italia (2) si fossero assentati dal voto per bloccarne le decisioni e respingere le proposte della ormai ex maggioranza. Invece, hanno preferito procedere altrimenti a differenza del Partito Democratico che non sarà mai stampella di nessuno.
Ci auguriamo, quindi, che questa ‘vacua cerimonia’ possa cessare al più presto ritornando all’elezione diretta, sempre che l’attuale maggioranza di destra-centro decida di varare la riforma delle Province riattribuendo ai Cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti. Ad oggi, purtroppo, la maggioranza di governo, costituita da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, si è dedicata a tutt’altro, dall’approvazione della ‘schiforma’ sull’Autonomia differenziata, volta ad ammazzare il Meridione d’Italia e le nostre Aree interne, al tentativo di trasferire a suon di milioni di euro qualche decina di immigrati in Albania”.
Provincia, Forza Italia all’attacco: le perplessità di Fuschini e Iachetta
Fuschini: “Sannio Europa e Samte, pesi morti. Indagine per individuare sprechi”. E Iachetta aggiunge: “Risorse concentrate solo sul capoluogo”.
Nel corso della seduta odierna del Consiglio provinciale, il capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Fuschini, ha espresso forti perplessità sulla gestione delle società partecipate, in particolare Samte e SannioEuropa, richiedendo un’indagine approfondita sulla loro sostenibilità economica. “È doveroso fare chiarezza sui conti e sulle finalità delle Società Partecipate della Provincia, a partire da Samte e Sannio Europa. Samte registra un attivo di appena 16 mila euro, ma con un debito di oltre 2 milioni di euro verso la Provincia,” ha dichiarato Fuschini.
“L’amministratore unico della società – continua –, Domenico Mauro, percepisce un compenso annuo di 64 mila euro, una cifra che consideriamo elevata in rapporto ai risultati. Chiediamo all’avvocato Mauro di dimostrare di essere all’altezza della sfida, oppure di valutare una rinuncia alla propria indennità considerato il debito di oltre 2 milioni di euro. La Provincia e i cittadini meritano un impegno concreto per ridurre il peso economico della società.”
Fuschini ha poi posto l’attenzione su Sannio Europa, responsabile della gestione della Rete museale provinciale: “Sannio Europa chiude il bilancio con un disavanzo di un milione di euro, che, sebbene coperto da successivi trasferimenti regionali, appare eccessivo. Ci chiediamo infatti come questa società possa accumulare un debito così significativo senza raggiungere i previsti obiettivi di promozione del patrimonio culturale , considerata la scarsa capacità attrattiva della Rete museale che continua a registrare un basso tasso di visitatori. È necessario interrogarsi sulla competenza di chi la gestisce e sull’efficacia delle strategie adottate. Se ci fossero risultati, potremmo anche spingerci a tollerare una passività di questa portata, ma così è evidente che Sannio Europa rappresenti più un fardello che un’opportunità”, ha aggiunto Fuschini. “Come gruppo consiliare di Forza Italia, chiediamo un intervento del presidente Lombardi affinché si apra un’indagine approfondita su queste partecipate con debiti considerevoli. La realtà dimostra una gestione poco trasparente e inefficace”, ha concluso.
Il gruppo di Forza Italia, con il voto contrario alla variazione d’urgenza di bilancio sul punto 2 dell’ordine del giorno, ha anche ribadito il proprio dissenso sulla scelta dell’Ente di destinare ingenti somme per l’acquisto del complesso immobiliare del Calandra. “Questa spesa poteva e doveva essere utilizzata per valorizzare e migliorare le strutture scolastiche esistenti su tutto il territorio provinciale,” ha dichiarato Anna Iachetta, consigliere provinciale FI. “Forza Italia ritiene che tali risorse potevano essere investite in maniera più produttiva, potenziando le infrastrutture scolastiche nelle varie aree della provincia, molte delle quali soffrono di carenze croniche di aule e spazi idonei per garantire un servizio educativo di qualità,” ha aggiunto. “La concentrazione di risorse su Benevento non fa altro che aumentare la dispersione scolastica e i disagi per le famiglie lontane dal capoluogo, contribuendo allo spopolamento dei centri urbani e impoverendo le aree interne”, ha concluso Iachetta.
Bando Piccoli Comuni, Rubano (FI): “Circa 17 milioni di euro per Benevento: una straordinaria opportunità per i piccoli centri”
Il deputato di Forza Italia, Francesco Maria Rubano, annuncia che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha destinato 16.544.912 euro alla provincia di Benevento attraverso il “Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il Piano Nazionale per la Riqualificazione dei Piccoli Comuni“. “Questo intervento, approvato con il dPCM del 2 agosto 2024, rappresenta una straordinaria opportunità per lo sviluppo e la valorizzazione dei piccoli centri della nostra provincia”, ha dichiarato Rubano.
Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede finanziamenti per una serie di progetti presentati da piccoli Comuni. Nella provincia di Benevento, i progetti immediatamente finanziati riguardano i Comuni di Paduli capofila con Buonalbergo e Sant’Arcangelo Trimonte: importo ammesso al finanziamento 2.100.000 €, San Lupo: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, Casalduni: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, Cusano Mutri: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, Cautano: importo ammesso al finanziamento 675.000 €.
Saranno invece finanziati successivamente: Ponte: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, San Giorgio la Molara: importo ammesso al finanziamento 1.398.814,94€, Foglianise: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, Castelvenere: importo ammesso al finanziamento 700.000 €, San Martino Sannita: importo ammesso a finanziamento 700.000 €, Pietraroja: importo ammesso a finanziamento 699.961 €, Castelfranco in Miscano: importo ammesso a finanziamento 700.000 €, Puglianello: importo ammesso a finanziamento 3.496.137 €, San Marco dei Cavoti: importo ammesso a finanziamento 700.000 €, Castelvetere Valfortore: importo ammesso a finanziamento 700.000 €, San Lorenzo Maggiore: importo ammesso a finanziamento 700.000 €, Pannarano: importo ammesso a finanziamento 475.000 €, San Nazzaro: importo ammesso a finanziamento 700.000 €.
“Sono particolarmente soddisfatto per l’importante contributo che la nostra provincia riceverà attraverso questo bando. – ha aggiunto Rubano -. Questi fondi rappresentano un’opportunità concreta per potenziare i nostri piccoli Comuni, migliorare le infrastrutture e sostenere progetti che arricchiranno la qualità della vita dei cittadini. E’ un’altra evidente testimonianza dell’impegno del Governo di Centro Destra a favore del Sannio, dopo lo stanziamento recente dei 90 milioni di fondi Cipess”.
Completamento Fondovalle Vitulanese, assegnati i primi 4.516.716 di euro
Assegnati alla Provincia di Benevento dalla Regione Campania i primi 4.516.716 di Euro per l’avvio dei lavori di completamento della strada a scorrimento Fondo Valle Vitulanese.
Lo comunica il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi che ha ricevuto il relativo Decreto Dirigenziale regionale: il Dirigente del Settore Infrastrutture della Provincia Angelo Carmine Giordano può ora di fatto consegnare il cantiere alla Ditta affidataria dei lavori.
Il Presidente Lombardi ha espresso la sua soddisfazione per la notizia che dà il via ad una delle più importanti opere pubbliche stradali che la Provincia sannita ha in agenda insieme al completamento di un’altra strada a scorrimento veloce, la Fondo Valle Isclero, e ad un tronco della Strada Fortorina tra Foiano Valfortore. e Montefalcone Valfortore., mentre si stanno realizzando anche nuovi edifici a servizio degli Istituti della Secondaria Superiore.
Lombardi ha commentato così l’evento: «la Fondo Valle Vitulanese è un’opera stradale destinata ad avere ricadute positive formidabili per i numerosi Comuni della Vallata e per le interrelazioni tra i comprensori del Sannio realizzando migliori e più efficienti relazioni economiche e commerciali». Il Presidente ha quindi aggiunto: «Sono lieto di poter dire finalmente che si chiude nei fatti con oggi la invero complessa e tormentata fase decisionale e tecnica di un’opera che è attesa da molti anni, almeno da quando il Cipe finanziò nel 2016 il completamento dell’asse stradale di penetrazione nella Vallata.
Il fine è rompere l’isolamento in cui ancora oggi si trovano numerosi Comuni, numerose attività produttive, imprenditoriali e commerciali. Il completamento dell’asse stradale della Fondo Valle Vitulanese mobilita complessivamente oltre 46 milioni di Euro e per giungere al Decreto odierno è stato necessario un impegnativo lavoro di raccordo e di dialogo di questa Presidenza con la Regione Campania, la Società regionale di mobilità aCAMIR, le Istituzioni locali, ed in particolare con il Comune di Vitulano e gli stessi cittadini, affinché le risorse finanziarie non fossero dirottate per altri scopi ed in altri territori. Ancora una volta ringrazio tutti questi Soggetti che hanno collaborato con spirito costruttivo alla risoluzione delle numerose difficoltà ed al superamento dei notevoli ostacoli che si erano presentati su questo fronte.
Il Sannio ha uno straordinario bisogno di vedere finalmente realizzata una completa rete infrastrutturale materiale adeguata ai bisogni della collettività per superare una condizione di marginalità intollerabile. Siamo mobilitati per cogliere ulteriori tasselli diu un mosaico infrastrutturale che è costituisce la garanzia per un futuro do sviluppo».
Benevento, la Provincia acquista il Polo Didattico Calandra: prosegue la collaborazione con UniSannio
Si è svolta presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori la Conferenza Stampa congiunta Provincia di Benevento – Università degli Studi del Sannio per l’acquisto del Complesso Immobiliare di Via Calandra n. 4, denominato “Polo Didattico Calandra”, il cui contratto di era stato sottoscritto nelle ore precedenti presso il Notaio Ambrogio Romano.
Sono intervenuti all’incontro con la Stampa: per l’UniSannio: il Rettore Gerardo Canfora, il Direttore generale Gianluca Basile, il docente delegato all’Edilizia Giuseppe Maddaloni, la dirigente Simona Fontana; per la Provincia: il Presidente Nino Lombardi, il Vice Presidente Alfonso Ciervo, il Dirigente del Settore Amministrativo e del Pnrr Nicola Boccalone, il Dirigente del Settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica Salvatore Minicozzi.
La compravendita del complesso rientra nel contesto di una collaborazione istituzionale tra Provincia e Università del Sannio che, come è stato sottolineato sia dal Rettore Canfora che dal Presidente Lombardi, non si esaurisce certamente con il rogito notarile odierno.
Infatti, perseguendo Provincia ed Università il comune interesse ad implementare e migliorare le infrastrutture logistiche a servizio della didattica e della ricerca, i due Enti continueranno a lavorare, come già fanno da tempo (vedi il Laboratorio di Ingegneria civile dell’Ateneo in piazza Risorgimento), per mettere a disposizione delle rispettive platee studentesche immobili per Aule e Laboratori e renderle attrattive, efficienti e confortevoli. L’Università, inoltre, sta puntando a realizzare un verso e proprio Campus per gli studenti.
In particolare, l’Università offrirà know-how e collaborazione per intercettare fonti di finanziamento nazionali ed europee per la logistica.
In questo contesto, l’acquisto del complesso immobiliare di Via Calandra n. 4, denominato “Polo Didattico Calandra”, rientra nel programma di ricostruzione, ristrutturazione, miglioramento ed efficientamento energetico dei 52 edifici scolastici di proprietà della Provincia di Benevento che, allo stato, mobilita complessivamente risorse finanziarie per circa 60 milioni di Euro.
Poiché nella Città capoluogo, nel cui territorio insistono 20 immobili scolastici di proprietà della Provincia, è prevista anche la demolizione e la ricostruzione degli Istituti “Alberti” e “Galilei”, nonché l’efficientamento energetico del Liceo “Giannone”, tutti in piazza Risorgimento, la Provincia ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Università del Sannio per reperire idonee strutture da inserire nell’offerta scolastica in modo da garantire la regolare continuità delle attività didattiche, mentre si dava attuazione agli interventi straordinari.
Nel quadro di questa sinergia istituzionale veniva stipulato nel febbraio 2023 un contratto di locazione per il complesso immobiliare denominato “Polo didattico Calandra” che insiste nella omonima via al civico n. 4, su cui insiste, in un’altra ala del medesimo complesso, anche il Liceo “Guacci”, per ospitare almeno alcune delle Classi degli Istituti da demolire e ricostruire. Il Polo consta degli edifici denominati corpi A e B – Aule/multipiano, l’Aula Magna, il Corpo C – Auditorium ed il Corpo D – Sala Mensa e Uffici, le aree esterne, con con verde attrezzato prospiciente via Nicola Sala: successivamente, l’Università manifestava la volontà di vendere il complesso immobiliare ed avviava una procedura ad evidenza pubblica per individuare un Soggetto interessato all’acquisto.
La Provincia ha ritenuto opportuno manifestare il proprio interesse rispondendo positivamente all’invito per acquisire i predetti questi beni da aggiungersi all’altra ala, ovvero il Liceo “Guacci”. Veniva avviata dunque la procedura per individuare le fonti di finanziamento dell’operazione (un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti) e per portarla all’approvazione del Consiglio Provinciale, competente in materia di beni patrimoniali, che la concedeva nello scorso mese di aprile.
Stamani, innanzi al Notaio, è stato stipulato l’Atto di compravendita.
L’operazione si motiva con questi argomenti principali:
-il reperimento di idonee strutture immobiliari per l’offerta scolastica ha riguardato esclusivamente Soggetti pubblici;
-l’investimento finanziario verrà reinvestito dall’Università degli Studi del Sannio sul territorio locale implementando ulteriore la dotazione logistica ed infrastrutturale dell’Ateneo;
-il soddisfacimento, in una programmazione a medio-lungo termine, delle esigenze logistiche degli Istituti della Secondaria Superiore (che non si esaurirà con la ricostruzione dell’”Alberti” e del “Galilei”), nell’ambito del programma di messa in sicurezza, ammodernamento e sviluppo del patrimonio di edilizia scolastica;
-la risposta alla crescita della popolazione scolastica che afferisce sul capoluogo;
-la messa a disposizione della Città, grazie anche alla cooperazione del Comune di Benevento, di ulteriori strutture, servizi e spazi per la collettività: l’Auditorium o Centro Congressi per centinaia di posti per spettacoli musicali, teatrali, Convegni-Dibattiti; una nuova, ampia piazza; la possibilità di realizzare ulteriori ambienti nell’edificio a due piani già adibito a Mensa; in definitiva la possibilità di realizzare un vero e proprio Campus.
Asea, previsti corsi di aggiornamento per tutti gli operatori del settore
L’Azienda Speciale ASEA, organismo di controllo della Provincia di Benevento, rende noto che, in coerenza con le nuove Linee Guida Regionali, di cui al D.R. n. 100 del 29/02/2024, attuative della Legge n. 39/2018 «norma in materia di impianti termici e di certificazione energetica degli edifici», organizza dei corsi di aggiornamento per tutti gli operatori del settore che, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, siano abilitati all’utilizzo della piattaforma provinciale del catasto termico – AseaEnergy Platform.
L’iniziativa, condivisa con le associazioni di categoria resesi disponibili (CNA NORD – CLAAI BN – CONFARTIGIANATO BN), nasce dalla necessità di informare ed aggiornare gli installatori e i manutentori di impianti di climatizzazione, estiva ed invernale, sulle novità riguardanti l’attività di manutenzione e controllo definite dalle recenti Linee Guida attuative dalla predetta legge regionale 39/2018, con particole riferimento agli apparecchi alimentati a biomassa solida (ammessa dal d.lgs. 152/06 legna, pelletts, brichette, cippato, granulare ect.).
Il corso è altresì utile affinché gli operatori del settore possano a loro volta divulgare agli utenti interessati gli obblighi e gli aggiornamenti previsti dalla normativa.
Infine, sono previsti importanti aggiornamenti sui percorsi procedurali correlati alla gestione dei dati «tecnico/amministrativi» da parte degli Operatori accreditati sulla piattaformaAsea Energy Platform, con particolare riferimento all’acquisizione telematica del contributo CIT (Contributo Impianti Termici).
Lombardi e Agostinelli (NdC): “Rispettiamo la loro decisione, ora cercheremo di ricomporre il quadro politico e amministrativo”.
Il Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, e il Segretario Provinciale di “noi Di Centro” e Consigliere Provinciale, Carmine Agostinelli, commentano l’atto con il quale i Consiglieri Provinciali Iannace, Capuano e Panunzio rimettono le deleghe loro conferite dal Presidente.
«Abbiamo profondo rispetto per le decisioni di tutti e, a stretto giro, cercheremo di comprendere, chi sul piano politico, chi su quello amministrativo, come ricomporre il quadro, valorizzando il quotidiano impegno dei tre colleghi, i quali, come noto, non hanno mai messo in dubbio l’appartenenza o il sostegno, bensì le oggettive difficoltà relative all’esercizio delle deleghe conferite.
E questo per una molteplicità di questioni relative all’organizzazione della macchina amministrativa.
L’ultimo periodo nel quale eravamo impegnati chi più sul piano delle elezioni europee, chi per quelle amministrative, resistendo ad una coalizzata aggressione di tutte le altre forze politiche, non ha certamente favorito il dovuto e giusto dialogo sulle dinamiche amministrative provinciali.
Nel rispetto dei tre consiglieri, concludono Agostinelli e Lombardi, siamo convinti che gli stessi presto troveranno le condizioni migliori per poter esercitare il mandato e le deleghe conferite».
Museo Egizio: firmato l’Accordo tra Comune, Ministero, Regione e Provincia
“Oggi abbiamo compiuto un altro passo importante verso quel fondamentale obiettivo che è la nascita del Museo Egizio a Benevento. Dopo il passaggio in Giunta comunale, ho firmato stamane l’Accordo con Ministero della Cultura, Regione Campania e Provincia di Benevento avente ad oggetto la valorizzazione del Museo del Sannio.
Questa valorizzazione, attraverso un esemplare forma di cooperazione tra istituzioni dello Stato, porterà alla nascita di una Fondazione e soprattutto farà di Benevento, grazie alla nascita del Museo Egizio, la capitale del turismo nilotico nel Mezzogiorno continentale”, lo spiega in una nota il sindaco di Benevento Clemente Mastella.
“Ho sentito negli scorsi giorni il direttore dell’Egyptian Museum Cairo che a sua volta mi ha assicurato un’autorevole forma di collaborazione scientifico-culturale lungo tutto il percorso che porterà alla nascita del Museo Egizio di Benevento. L’obiettivo è quello di canalizzare il nascente Museo Egizio di Benevento nel circuito internazionale del turismo legato a questa affascinante e straordinaria civiltà che è una delle più grandi attrazioni turistiche a livello planetario.
Il patrimonio in possesso della città giustifica pienamente quest’ambizione. Ringrazio anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi: c’è stato su questa vicenda e continuerà ad esservi, a prescindere dalle appartenenze, uno splendido spirito di collaborazione istituzionale”, conclude Mastella.
Edilizia scolastica, il Galileo Vetrone critico con la Provincia: “Scelte inaccettabili, vogliamo restare a casa nostra”
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a firma del Prof. Giovanni MARRO, Dirigente Scolastico dell’Istituto “Galilei” di Benevento.
“Il parziale abbattimento della sede centrale dell’Istituto ”Galilei” di p.zza Risorgimento a Benevento, e il conseguente problema legato ad una allocazione degli indirizzi presenti nella sede del “Galilei” stesso, è stato oggetto di numerose riunioni tra l’Istituto e i vertici della Provincia di Benevento, Ente proprietario dell’Immobile”. Così interviene il Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto.
“La Provincia, lo scorso otto maggio, previa convocazione, insieme alle altre scuole interessate da lavori di ristrutturazione e abbattimenti (IIS “Alberti” e “Galilei” e Liceo Classico “Giannone”), ha formulato, nel corso di una riunione presso la sede provinciale, una proposta che, sebbene non espressa compiutamente, ha cambiato notevolmente le intese raggiunte in precedenza, anche se non definitive.
In particolare, nei mesi scorsi non c’è stata, da parte dell’Ente Provincia, la formulazione di criteri e indirizzi attorno ai quali concretizzare successivamente modalità e tempi dei trasferimenti. Ciò ha fatto detonare problematiche, e anche polemiche, dovendo, la Provincia, provvedere a ben tre trasferimenti di scuole superiori di media grandezza.
Criteri che, oggettivamente, avrebbero dovuto riguardare, per tutti gli Istituti interessati, i seguenti punti:
la durata dei lavori;
l’incidenza della presenza di laboratori rispetto alla tipologia di scuola;
la mobilità degli studenti. La proposta palesata dall’Ente Provincia si concretizzerebbe nel seguente modo:
Trasloco dell’Istituto “Galilei” presso il nuovo Istituto di Piano Cappelle (circa 400 studenti);
trasferimento di parte dell’Istituto “Alberti” presso la struttura del “Galilei” e parte presso l’edificio di via delle Poste;
trasferimento del Liceo “Giannone” presso via Calandra (ex Università). Questi trasferimenti, tuttavia, nell’arco di 6 mesi, (da settembre 2024 a marzo 2025), andrebbero di nuovo riprogrammati in ragione della conclusone dei lavori presso il Liceo “Giannone”, riconsiderando, presumibilmente, il ritorno del Liceo Scientifico “Galilei” a p.zza Risorgimento e la ri-allocazione dell’”Alberti” a via Calandra.
La decisione, al di là di apparire macchinosa, per alcuni aspetti inutile e maggiormente dispendiosa rispetto ad una razionale visione dell’intera problematica, tuttavia non affronta e risolve le numerose criticità insite.
Prima tra tutte è la dislocazione del nuovo Istituto quasi completato a Piano Cappelle. Soluzione poco funzionale, per l’intero plesso del “Galilei”, per l’oggettiva difficoltà di raggiungere, da parte degli studenti (circa 400), la località di Piano Cappelle. Trasferire una delle tre sedi di piazza Risorgimento (Galilei, Alberti o Giannone), significherebbe prevedere una mobilità che oscilla tra i 400 e gli oltre 800 studenti circa. L’ipotesi di trasferire 400 studenti da piazza Risorgimento a Piano cappelle, come mero esempio, prevederebbe l’utilizzo di almeno 7 pullman che dovrebbero portare gli studenti a scuola per le ore 8.00 e farli defluire intorno alle ore 13.00. Studenti, dei quali circa l’80%, proveniente dai vari paesi della Provincia.
Questa soluzione necessiterebbe di una armonizzazione degli orari dei trasporti dalla provincia sul capoluogo, per permettere, poi, agli studenti di raggiungere Piano cappelle. Oggi non succede perché il terminal si trova alle spalle dell’Istituto “Galilei”.
Stesso discorso per la fine della giornata scolastica con una previsione aggiuntiva di classi e corsi con rientro pomeridiano (il corso di Liceo Quadriennale prevede due rientri settimanali).
Decisione dispendiosa che prevede un costo eccessivo per anno scolastico con incremento del traffico cittadino e relativo inquinamento ambientale. Tuttavia nel nuovo plesso di Piano Cappelle non vi sono spazi sufficienti ed è impossibile dividere le aule per un particolare sistema a convezione forzata, che rende estremamente complesso, se non impossibile, l’eventuale frazionamento degli ambienti.
Inoltre il nuovo plesso nasce come nuova sede dell’Istituto Tecnico Agrario “M. Vetrone”, la cui struttura attuale necessita da anni di una significativa ristrutturazione. E dunque il trasferimento di 10 classi dell’Istituto Agrario e 27 classi di p.zza Risorgimento non avrebbe capienza nel nuovo plesso, che dispone massimo di 22 ambienti tra aule e laboratori. La soluzione cervellotica della Provincia prevede un’alternanza di assegnazioni e riassegnazioni dei due Istituti (Galilei e Alberti). I lavori che interessano il Liceo Giannone sono di ristrutturazione e hanno come scadenza il mese di marzo 2025, significa sei mesi (da settembre 2024), nei quali la sede del Liceo non è praticabile. I lavori previsti per gli Istituti “Galilei” e “Alberti” riguardano abbattimenti parziali e hanno una scadenza spostata in avanti di almeno due anni scolastici (2024/25 e 2025/26).
È importante trovare una stabile sistemazione agli Istituti interessati dagli abbattimenti che è prioritaria rispetto ai sei mesi di lavori di ristrutturazione. Va evidenziato che, in linea di principio, vanno trasferiti gli alunni che frequentano le scuole dove ci sono corpi di fabbrica da demolire e non “sfrattati da casa loro” gli studenti che occupano strutture per le quali non è prevista alcuna ristrutturazione. Noi abbiamo operato delle scelte dolorose e importanti prevedendo il trasferimento del C.A.T. (cinque classi con tre laboratori), la Presidenza e tutta la Segreteria dell’Istituto nel nuovo plesso di Piano Cappelle.
Non occupiamo spazi altrui e vogliamo restare a casa nostra. Alcuni mesi fa (settembre/ottobre 2023) è stata formulata una proposta dal nostro Istituto per continuare ad ospitare le 22 classi di Liceo Scientifico nella parte non interessata all’abbattimento dell’immobile del “Galilei” di piazza Risorgimento. Proposta vagliata e valutata per la sua fattibilità con i tecnici della provincia, dopo vari sopralluoghi concordati ed eseguiti con i docenti professionisti dell’istituto. Le varie progettualità sono state corredate anche da un dettagliato piano costi presentato all’ente Provincia.
Pertanto l’Istituto ha dimostrato l’assoluta disponibilità rispetto a lavori pur necessari. In data 8 maggio è stata presentata dall’ente provincia una proposta mai accennata né formulata nei precedenti incontri avuti con un intervallo quasi mensile.
L’Istituto, nel corso del presente anno scolastico, nell’ordinaria comunicazione con le famiglie, le ha rassicurate circa la possibilità di non spostare, almeno i percorsi liceali, da p.zza Risorgimento.La percezione avuta dalle famiglie degli studenti ci porta a pensare, con una certa sicurezza, che lo spostamento presso la sede di Piano Cappelle sarebbe assolutamente dannoso per l’utenza dell’Istituto e ne minerebbe la sopravvivenza. I nostri ragazzi hanno già subito abbastanza disagio, quest’anno, per la realizzazione del nuovo laboratorio di costruzioni dell’Unisannio (demolizione di un campo sportivo e inagibilità di un altro).
Lo stesso è vissuto anche da tutto il personale del “Galilei” a fronte di un parcheggio più che dimezzato e riduzione degli spazi per i punti di raccolta in caso di emergenza. Scelte verticistiche dell’ultimo momento ci vogliono addirittura fuori dalla nostra scuola. È una soluzione inaccettabile. Con la presente, gli OOCC dell’Istituto e il Dirigente Scolastico chiedono alle superiori autorità in indirizzo un intervento presso gli Uffici competenti per trovare una soluzione trasparente, equa e funzionale per l’Istituto”.
Confindustria Benevento e Provincia insieme per il comparto estrattivo
Avviata la richiesta ufficiale per aggiornare il fabbisogno provinciale del litotipo calcare.
Ha prodotto i suoi primi effetti il momento di confronto promosso e organizzato da Confindustria Benevento lo scorso 29 febbraio “Cave e Gestione Rifiuti: da criticità è risorsa”.
La Provincia di Benevento con il presidente Nino Lombardi ha trasmesso agli organi regionali competenti la richiesta di aggiornamento del fabbisogno di litotipo calcare.
Una nota che fa seguito ad una serie di incontri tecnici a cui hanno preso parte ANCE, Confindustria e Provincia di Benevento.
Le aziende del comparto estrattivo ed edilizio hanno più volte evidenziato la cronica carenza di materiale calcareo, che costringe l’approvvigionamento fuori regione con conseguenze importanti sia sul profilo ambientale che su quello economico.
Si tratta di una condizione dovuta anche ad un mancato aggiornamento del reale fabbisogno territoriale, che in questo particolare frangente, potrebbe generare dei rallentamenti per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali che coinvolgono il territorio.
La fattiva collaborazione tra la Provincia e le Associazioni di Categoria ha consentito di censire la quantità di calcare attualmente prodotta a livello locale che risulta essere pari a 90mila mc annui a fronte di un fabbisogno stimato pari a 1.700.000 mc annui.
“Il comparto estrattivo rappresenta una vera e propria risorsa per il territorio. Spiega Giuseppe Pancione Presidente della Sezione di riferimento. Lo abbiamo evidenziato in più occasioni, anche grazie all’interessamento attivo del presidente Oreste Vigorito, e finalmente le nostre istanze sono state condivise dalla Provincia e portate all’attenzione della Regione Campania. Siamo convinti che con i dati alla mano sarà più facile procedere con le azioni successive.”
“Sono particolarmente soddisfatto della fattiva e produttiva collaborazione tra la Provincia, Confindustria Benevento guidata da Oreste Vigorito e Ance Benevento con il Presidente Mario Ferraro. Spiega Nino Lombardi Presidente della Provincia di Benevento. Abbiamo lavorato sinergicamente per valorizzare le potenzialità che il territorio è in grado di esprime partendo dal fabbisogno di materia calcarea necessaria per far fronte ai grandi interventi infrastrutturali che stanno interessando il Sannio. Interventi che offrono immense opportunità di sviluppo che siamo pronti a cogliere mettendo anche a sistema le risorse che la natura ci offre sempre nel rispetto dell’ambiente. Nell’immediato contiamo sulla possibilità di fruire di inerti derivanti dalla pulizia di letti dei fiumi. Abbiamo sperimentato un modello di lavoro che replicheremo su tanti altri fronti comuni.”
Tra le esigenze segnalate nella missiva si chiede di valutare con tempestività la fattibilità di aprire nuovi comparti estrattivi nelle zone circostanti i grandi cantieri dell’alta velocità. Tale richiesta è frutto di esigenze manifestate dalle associazioni di categoria coinvolte che dai consorzi responsabili dell’appalto delle opere.
In attesa di interventi strutturali appare quale alternativa immediata l’utilizzo di inerti derivanti dalla pulizia di letti dei fiumi che potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile e vantaggiosa.
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