Benevento, stalking ai danni di una ragazza: divieto di avvicinamento per un 75enne

Benevento, stalking ai danni di una ragazza: divieto di avvicinamento per un 75enne

Benevento CittàCronaca

Nella giornata di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Benevento, del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla stessa, con braccialetto elettronico, nei confronti di un 75enne di Benevento.

In particolare, l’attività d’indagine nasce dalla denuncia sporta dalla persona offesa, giovanissima, che riferiva con preoccupazione di essere da un po’ di tempo pedinata da un uomo sconosciuto: l’uomo, a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata, in diverse occasioni e anche nelle ore notturne, l’aveva seguita, sia all’uscita della propria abitazione sia lungo i percorsi per giungere al lavoro o da amici ed era convinta che fosse stato proprio quello sconosciuto ad averle forato anche un pneumatico.

Le successive indagini condotte dai Carabinieri del NOR di Benevento hanno corroborato il quadro indiziario, confermando le accuse mosse dalla denunciante: l’uomo che la seguiva era effettivamente uno sconosciuto, la cui identità è stata accertata partendo dalle verifiche sulla targa dell’autovettura utilizzata per i pedinamenti, risultata di proprietà di un’amica dell’indagato che, sentita a sommarie informazioni testimoniali, ha confermato di avergliela prestata in più occasioni (dato confermato anche dall’analisi dei controlli di polizia sul territorio). Ha fatto seguito l’escussione a sommarie informazioni testimoniali dei familiari ed amici della ragazza; quest’ultima, infine, sottoposta ad individuazione fotografica, ha riconosciuto senza ombra di dubbio la persona che lei indicava come il molestatore.

Il provvedimento oggi eseguito -avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Maltrattamenti, stalking e furto ai danni dell’ex fidanzata: divieto di avvicinamento per un 31enne sannita

Maltrattamenti, stalking e furto ai danni dell’ex fidanzata: divieto di avvicinamento per un 31enne sannita

CronacaProvincia

Nel pomeriggio dell’altro ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Stazione Carabinieri di San Giorgio del Sannio, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente dalla stessa frequentati, casa e luogo di lavoro, con le modalità di controllo di cui all’art. 275 bis c.p.p. (braccialetto elettronico) e con l’ulteriore  prescrizione di non comunicare in alcun modo con la stessa, disposta dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un 31 enne, abitante in un Comune limitrofo al capoluogo di Provincia, perché indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, furto e violazione di domicilio ai danni della ex fidanzata.

In particolare, l’attività d’indagine traeva origine dalla denuncia querela formalizzata lo scorso mese di aprile con la quale denunciava condotte ritenute maltrattanti e persecutorie poste in essere, in suo danno, dall’ex fidanzato. Dopo diversi mesi dal termine della relazione sentimentale con l’indagato nel corso dei quali il giovane non aveva mai cessato di cercarla e pressarla psicologicamente con qualsiasi mezzo a sua disposizione, si era determinata a sporgere querela raccontando l’insieme di condotte morbose cui veniva sottoposta da tempo da parte dell’indagato che, non rassegnato al termine della relazione affettiva, aveva iniziato a tempestarla di messaggi intimidatori e molesti, telefonate, email e si era in numerose occasioni appostato sotto la di lei abitazione nel tentativo di riavvicinarla.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa, nell’escussione delle persone informate dei fatti presenti a diversi episodi subiti dalla persona offesa, nell’acquisizione di files immagine e “screeenshot” relativi alle conversazioni tra l’indagato e la giovane, consentiva così di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico del 31enne , e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della citata misura cautelare, misura ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagato che ha tenuto a partire dal termine della relazione sentimentale con la persona offesa comportamenti sistematicamente volti ad assediare la ragazza, generando nella stessa forti timori per l’incolumità propria.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Calvi| E’ troppo gelosa e lui la lascia, inizia a perseguitarlo: nei guai 42enne

Calvi| E’ troppo gelosa e lui la lascia, inizia a perseguitarlo: nei guai 42enne

CronacaProvincia

Nel corso del pomeriggio di ieri, all’esito dell’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento,  Ufficiali e Agenti della Aliquota di P.G in forza alla Procura- sezione Polizia di Stato hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Calvi (BN) e del divieto di avvicinamento alla persona offesa con prescrizione di non comunicare con la stessa emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di una 42enne abitante nella provincia di Benevento e gravemente indiziata del delitto di atti persecutori a carico di un uomo al quale era stata legata da relazione affettiva, residente nel territorio di Calvi.

Le indagini venivano avviate in seguito alla presentazione della querela da parte della persona offesa che riferiva le condotte subite dall’indagata, la quale da partner gelosa era divenuta sempre più insistente nelle sue forme di controllo al punto da far maturare all’uomo la decisione di interrompere la relazione.

In seguito all’interruzione del legame, l’indagata però poneva in essere un vero e proprio assedio della persona offesa, tempestandolo di chiamate a qualsiasi ora, effettuando appostamenti e inseguimenti dell’uomo, aggredendolo fisicamente e minacciando di far del male ai suoi affetti più cari.

Le condotte dell’indagata, caratterizzate da invasività crescente determinavano un forte stato di stress nell’uomo che, temendo per l’incolumità propria e del suo nucleo familiare si determinava a sporgere querela.

L’attività di indagine, dunque, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni della persona offesa; nell’assunzione di informazioni da diversi soggetti presenti ad alcuni episodi di natura molesta e aggressiva, nonché nell’analisi dei dati del traffico telefonico dell’utenza intestata alla persona offesa consentiva di raccogliere celermente gravi indizi di reato a carico della 42enne, e il GIP presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, emetteva il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Calvi (BN) e del divieto di avvicinamento alla persona offesa e divieto di comunicare con la stessa, misura ritenuta proporzionata alla gravità della condotta nonché idonea a prevenire il rischio di reiterazione della stessa a carico dell’indagatache ha dimostrato crescente pervasività e scarsa capacità di controllare le sue emozioni.

La misura eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e la destinataria della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Stalking e minacce al sindaco, arrestato 49enne

Stalking e minacce al sindaco, arrestato 49enne

CronacaRegione

Per quattro mesi avrebbe ripetutamente minacciato il sindaco al quale si rivolgeva per avere sostegno economico.

In una occasione avrebbe anche chiamato i carabinieri ai quali aveva detto: “Gli spacco la testa con un’accetta e poi mi costituisco”.

Un 49enne di Pietradefusi, in provincia di Avellino, è stato arrestato dai carabinieri per stalking, minacce a pubblico ufficiale e porto illegale di un coltello.

Le indagini, scattate dopo la denuncia di Gaetano Musto, sindaco del piccolo centro irpino, hanno accertato che l’uomo pretendeva denaro per i motivi più svariati, dalla ristrutturazione della abitazione a quello che serviva per pagare il passaggio di proprietà della sua auto. “Ti do fuoco, ti lascio a terra”, avrebbe detto al sindaco che si rifiutava di aderire alle sue richieste.

È stato anche trovato in possesso di un coltello di genere proibito che custodiva nei pantaloni. Il pm della procura di Benevento ha chiesto e ottenuto la misura cautelare agli arresti domiciliari. (

“Sono pronto a farmi anche 30 anni di galera ma la uccido”, confessione choc di un 52enne ai Carabinieri

“Sono pronto a farmi anche 30 anni di galera ma la uccido”, confessione choc di un 52enne ai Carabinieri

CronacaRegione

Nella giornata odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Mirabella Eclano hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento a carico di un 52enne albanese, già sottoposto agli arresti domiciliari appena tre giorni fa.

La più restrittiva misura cautelare della custodia in carcere – disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento su richiesta della Procura – è stata emessa alla luce delle risultanze investigative fatte emergere dai militari dell’Arma.

A carico dell’indagato, infatti, sono stati raccolti ulteriori e più gravi indizi di colpevolezza in ordine ai già contestati reati di  stalking  e  lesioni personali aggravate, che hanno visto quale vittima designata l’ex moglie dell’arrestato.

E’ infatti emerso che l’uomo, già gravato da numerosi precedenti penali, aveva pedinato l’ex coniuge fino in Albania, senza mai perderla di vista anche durante il viaggio di ritorno. 

Durante l’esecuzione della misura degli arresti domiciliari di qualche giorno fa, inoltre, l’uomo non aveva avuto remore ad affermare agli stessi Carabinieri di essere disposto anche a scontare 20 o 30 anni di carcere, ma che in un modo o nell’altro avrebbe ucciso la donna.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Stalking, minacce e danni all’auto: scatta la misura cautelare

Stalking, minacce e danni all’auto: scatta la misura cautelare

CronacaRegione

Nella giornata odierna, in seguito ad indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Stazione Carabinieri di Bonito hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un uomo residente in Salerno ed a carico del quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di stalking, consumato nei confronti di una donna residente a Bonito (AV).

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento su richiesta della Procura, scaturisce da accurate indagini svolte dalla Stazione Carabinieri di Bonito, che hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine ad una serie di condotte persecutorie nei confronti della donna con la quale l’indagato aveva avuto una relazione sentimentale.

Nel corso degli ultimi mesi la vittima aveva più volte ricevuto minacce attraverso lettere anonime, accompagnate da reiterati danneggiamenti della propria autovettura.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

Mercogliano| Stalking: arrestato un 23enne

Mercogliano| Stalking: arrestato un 23enne

CronacaRegione

I Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno tratto in arresto un 23enne di origini romene e domiciliato nel capoluogo irpino, ritenuto responsabile di “Atti persecutori” e “Porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere”.

I fatti sono accaduti ieri sera a Mercogliano. A seguito di una segnalazione giunta al “112”, l’operatore ha disposto l’immediato intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile presso l’abitazione ove si era verificata una lite tra un uomo e una donna.

Poco dopo i militari hanno notato il predetto nuovamente nei pressi dell’abitazione della malcapitata: alla vista dei Carabinieri il giovane ha messo in atto un maldestro tentativo di fuga, venendo rincorso e bloccato dagli operanti.

Lo stesso, all’esito di perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello, di un cacciavite e di una
forbice.

Condotto in Caserma, il giovane è stato dichiarato in arresto per “stalking” e, d’intesa con la Procura della Repubblica di Avellino, tradotto alla Casa Circondariale di Avellino.

Questa grave tipologia di violenza ha assunto nel corso degli anni una valenza sempre maggiore.

L’invito del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino è sempre quello di trovare il coraggio di denunciare e segnalare: la comunicazione e la sensibilizzazione sul problema rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza.

Proprio in tal senso la prevenzione e il contrasto di questo particolare fenomeno sono al centro dell’azione dell’Arma dei Carabinieri che in Irpinia può contare sulle 7 Compagnie e 67 Stazioni.

Presso la Caserma “Litto”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, è attiva l’“Aula protetta”, dove le vittime di violenza di genere vengono aiutate a riconquistare la dignità e la serenità perdute, denunciando i loro aguzzini: uno spazio accogliente e riservato, nel quale si possono raccontare gli abusi, le violenze e le vessazioni subite.

Tutto ciò, al fine di raccogliere, in un ambiente non promiscuo rispetto ai normali uffici di ricezione del pubblico, le denunce di minori e/o di donne vittime di reati violenti o contro la famiglia.

Minacce e intimidazioni all’ex moglie: rinviato a giudizio un 52enne per il reato di stalking

Minacce e intimidazioni all’ex moglie: rinviato a giudizio un 52enne per il reato di stalking

CronacaProvincia

Al termine dell’udienza preliminare, su istanza avanzata dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro, il GUP Maria Di Carlo ha disposto il rinvio a giudizio di un 52enne per il reato di stalking, con udienza fissata per il 13 novembre dell’anno venturo, davanti al magistrato monocratico Roberto Nuzzo.

In base a quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino”, recante data odierna, i fatti relativi al provvedimento in oggetto, risalirebbero al mese di marzo 2019.

Secondo l’accusa, l’imputato, difeso dagli avvocati Mario Izzo e Antonio Castiello, non avendo accettato la fine della relazione con la sua ex moglie, avrebbe posto in essere una serie di atti persecutori ed intimidatori in danno all’ ex coniuge ed al nuovo compagno della stessa, provocando in loro un grave e perdurante stato di ansia che avrebbe condotto entrambi a temere per la propria incolumità e, pertanto, a trasferirsi da Sant’Agata de’ Goti.

Sembra che proprio a partire dal suddetto trasferimento abbiano avuto inizio i comportamenti vessatori del 52enne, dapprima, rivolti alla donna e, successivamente, anche nei confronti dei familiari che l’avevano aiutata a cambiare abitazione.

In particolare, nell’aprile del 2019, dopo aver appreso della nuova relazione sentimentale della donna, l’ex marito aveva scattato una serie di foto, successivamente, inviate via web a molti conoscenti, all’unico scopo di conoscere l’identità del nuovo compagno della sua ex e dopo aver acquisito le prime informazioni, il 52enne si era recato sul posto di lavoro dell’uomo, minacciando un collega al fine di estorcere ulteriori informazioni.

Successivamente, sempre in virtù di quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino”, il 52enne, munito di due bottiglie di alcol si è poi introdotto nell’abitazione della sua ex moglie, tranciando con una tenaglia una rete metallica, posta a protezione dell’immobile e, minacciando la donna di darle fuoco, le inveiva contro urlando “ti devo purificare”.

Inoltre, sembra che il 52enne abbia reiterato la propria condotta intimadatoria nei confronti della sua ex moglie, allorquando, nel gennaio del 2020 in occasione di un’udienza per la cessazione degli effetti civili del matrimonio, offendendo non solo la donna ma anche la figlia presente all’evento, aveva mimato il gesto di volerle tagliare la gola.

Infine, ultimamente, sebbene archiviata dalla Procura, pare che la donna abbia presentato una nuova denuncia nei confronti del suo ex marito.

Benevento| Schiaffi e pugni all’ex compagna: 34enne rinviato a giudizio

Benevento| Schiaffi e pugni all’ex compagna: 34enne rinviato a giudizio

BeneventoCronaca

Maltrattamenti con pugni e schiaffi, offese, insinuazioni su presunti tradimenti, minacce di diffondere a mezzo social contenuti intimi di lei: questi solo alcuni dei comportamenti di cui dovrà rispondere un 34enne di Benevento, rinviato oggi a giudizio per stalking ai danni dell’ex compagna.

Stando alla rappresentazione dell’accusa e alla versione della donna, una 51enne beneventana, fatti risalirebbero al febbraio 2019 e si sarebbero protratti sino al marzo del 2020.

Una condotta quella dell’uomo che avrebbe causato all’ex compagna uno stato di ansia, sofferenza morale e psichica.

Oggi, come detto precedentemente, il Gup del Tribunale di Benevento, dott.ssa Di Carlo ha disposto per l’uomo il rinvio a giudizio. La prima udienza è fissata per ottobre 2022.  

Stalking ai danni di una coppia di coniugi: condanna a 8 mesi di reclusione per 56enne

Stalking ai danni di una coppia di coniugi: condanna a 8 mesi di reclusione per 56enne

CronacaRegione

Si è tenuta innanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Avellino, dott. Pierpaolo Calabrese, il processo a carico di una donna, D.D., di 56 anni, di Rotondi, imputata di stalking ai danni di una coppia di coniugi, P.A. e P.A., anch’essi di Rotondi, assistiti dagli Avvocati Vittorio Fucci e Antonella Mazzone. I fatti di reato risalgono agli anni 2015, 2016 e 2017.

All’esito dell’udienza, il Giudice, accogliendo le tersi degli Avvocati Vittorio Fucci e Antonella Mazzone, difensori delle parti civili, nonché quella del Pubblico Ministero, ha condannato l’imputata D.D. , a 8 mesi di reclusione, con pena sospesa, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni in favore delle parti civili.