Del Basso De Caro: “Nessuna ipotesi di accorpamento dei tribunali di Benevento e Avellino”

Del Basso De Caro: “Nessuna ipotesi di accorpamento dei tribunali di Benevento e Avellino”

Politica

“Con estrema soddisfazione posso affermare che non c’è sul tavolo nessuna ipotesi di accorpamento dei tribunali di Benevento ed Avellino”: è quanto dichiara Umberto Del Basso De Caro, deputato del Partito Democratico, in riferimento all’esito dell’interrogazione presentata il 6 luglio in Commissione Giustizia, di concerto con Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.

Fortunatamente ho potuto in prima persona sincerarmi dell’infondatezza della notizia di un possibile accorpamento, che a questo punto assume i connotati di una fake news.

Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia, ha negato inequivocabilmente l’intenzione del Governo di rivedere la geografia giudiziaria nelle due Province campane, le quali hanno già pagato in passato un prezzo troppo alto con la soppressione dei Tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi e di Ariano Irpino.

E’ comunque mio preciso intento continuare a vigilare affinché sia rispettato quel principio di giustizia di prossimità che consente a operatori e cittadini un corretto esercizio dei loro diritti anche in territori vasti come quelli delle Province sannita ed irpina”, ha concluso Del Basso De Caro.

Magistratura a trazione “rosa” ma le donne che occupano ruoli apicali sono poche

Magistratura a trazione “rosa” ma le donne che occupano ruoli apicali sono poche

AttualitàDall'Italia

Sono la maggioranza in magistratura, eppure solo il 32% fa il presidente di un tribunale o di una corte d’appello, mentre un risicato 22% è alla guida di una procura.

Gli ultimi dati sulle donne in toga confermano quanto sia lunga ancora la strada da percorrere per la parità.

Li ha diffusi il ministero della Giustizia, in occasione dell’anniversario della legge che ha aperto loro le porte dell’ordine giudiziario.
    Su un totale di 9.624 magistrati in servizio le donne sono il 55%: 5.308 a fronte di 4.316 uomini. Le note dolenti riguardano gli incarichi di vertice. Nei ruoli giudicanti di comando solo il 32% ricopre posizioni apicali contro il 68% degli uomini: tradotto in numeri 78 contro 169. Va un po’ meglio nei ruoli semidirettivi con il 48% occupati da donne a fronte del 52% ricoperti da uomini. I procuratori donna sono ancora troppo pochi: 39 (22%) a fronte di 137 uomini (78%). Eppure anche nelle procure le toghe “rosa” sono la maggioranza, il 51% dei pm.