Nusco| Furto di energia: denunciato 70enne

Nusco| Furto di energia: denunciato 70enne

CronacaRegione

I Carabinieri della Stazione di Nusco hanno denunciato un 70enne del posto, ritenuto responsabile di furto di energia elettrica.

All’esito di specifiche verifiche, eseguite unitamente a personale della società erogatrice del servizio, è stato accertato che presso l’abitazione in uso al predetto era stato artatamente effettuato un allaccio abusivo, bypassando il contatore e collegando l’impianto domestico direttamente alla rete elettrica, eludendo così il pagamento delle bollette.

In considerazione delle evidenze emerse, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per il reato di “Furto aggravato”.

Truffa e riciclaggio, nei guai imprenditore: sequestrati oltre 300 mila euro

Truffa e riciclaggio, nei guai imprenditore: sequestrati oltre 300 mila euro

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In data odierna, a seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Guardia di Finanza – Compagnia di Ariano Irpino (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di Ariano Irpino nonché di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato anche alla confisca, di oltre 300 mila euro, emessi dal GIP presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura, nei confronti di un cinquantunenne, gravemente indiziato -nella sua qualità di promotore finanziario al momento dei fatti- di vari ipotesi di truffa aggravata, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta, tentata violenza privata e auto-riciclaggio.

Le investigazioni venivano avviate sulla base di numerose denunce presentate da persone che, grazie al rapporto di fiducia instaurato con il promotore-indagato, avevano affidato al predetto la gestione dei loro rapporti bancari, compresi i codici di accesso alla relativa sezione home banking, con la promessa di investimenti remunerativi.

Attraverso lo strumento delle indagini bancarie si acquisivano gravi indizi di colpevolezza in ordine alla circostanza che in realtà il consulente, sfruttando il suo mandato, si appropriava indebitamente degli importi, trasferendoli su conti correnti a lui intestati o a lui riconducibili, ovvero ancora su conti correnti di ulteriori persone che gli avevano affidato la gestione dei loro risparmi, senza mai destinarli a finalità di investimento e talvolta approfittando della poca dimestichezza nell’utilizzo del computer da parte dei clienti più anziani.

Inoltre, facendo leva sul rapporto di profonda amicizia che aveva con altre persone, otteneva da questi ultimi ingenti prestiti dissimulando il proprio stato di insolvenza e, per tranquillizzarli dell’adempimento della sua obbligazione, forniva loro documentazione falsa attestante l’avvenuta restituzione degli importi richiesti.

In base a tutti i reati provvisoriamente addebitati è stato disposto nei confronti della persona sottoposta ad indagini il sequestro preventivo di somme di denaro fino alla concorrenza di € 303.126,94, pari alla somma ritenuta allo stato oggetto delle condotte illecite contestate.

I provvedimenti oggi eseguiti sono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed il destinatario delle stesse è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.