San Pio, i ringraziamenti di un medico-paziente

San Pio, i ringraziamenti di un medico-paziente

AttualitàBenevento Città

Da medico a paziente: vivere in prima persona le cure contro il tumore. Il medico indossa gli abiti del malato, si affida alle cure della UOC di Oncologia Medica diretta dal Dr. Antonio Maria Grimaldi e decide di ringraziare con una lettera l’intera azienda ospedaliera.

“Mi sono trovato mio malgrado da medico ad essere paziente del DH Oncologico dell’Ospedale “San Pio” di Benevento. Eccomi a scrivere perché sento di volere\dovere complimentarmi con il Direttore del Reparto dott. Antonio Grimaldi  e con tutto il personale medico, infermieristico e sociosanitario per la cura e l’attenzione che rivolgono quotidianamente a tutti i pazienti.

La gentilezza nell’accoglienza durante le lunghe ore di terapia sono veramente encomiabili e di grande conforto e sostegno. “Ho potuto constatare personalmente parlando anche con altri pazienti di come la scelta di curarsi a Benevento sia nata dopo aver spesso vagato in altri reparti di oncologia per la competenza, la sensazione di sicurezza che il DH Oncologico del San Pio offrono”- conclude il medico

“Nel rapporto tra medico e paziente c’è un patto tacito che si basa sulla fiducia che oggi si alimenta della qualità percepita delle cure. Ed è proprio la fiducia la condizione preliminare, indispensabile, per condividere un percorso di cure : la testimonianza del medico che in prima persona diventa paziente è preziosa per il personale sanitario che si prodiga ogni giorno per i pazienti, diventa un incoraggiamento per chi sta combattendo la Sua battaglia con la malattia, per i cittadini che possono rivolgersi con fiducia ai nostri medici. Ringrazio i medici ed il personale paramedico del Reparto di Oncologia che operano con competenza, dedizione e professionalità “ – afferma Maria Morgante Direttore Generale Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento.

Scappa dalla guerra in Ucraina e scopre di avere un grave tumore: operato e curato al Fatebenefratelli di Benevento

Scappa dalla guerra in Ucraina e scopre di avere un grave tumore: operato e curato al Fatebenefratelli di Benevento

BeneventoCronaca

Quanto vale l’abbraccio di un bambino che ringrazia i medici che hanno salvato la vita al suo papà? Sicuramente più di qualsiasi prezzo possa raggiungere il gas o un barile di petrolio.

Lo scenario è quello della terribile tragedia umana rappresentata dalla guerra in Ucraina che impazza dal febbraio 2022. Y.B. è un uomo di 43 anni che nel giro di pochi giorni vede cadere tutte le certezze che caratterizzavano la sua famiglia, la sua terra e la sua vita. Con l’arrivo dell’invasore russo, infatti, decide di raccogliere poche cose, i suoi tre bambini, e con la moglie, attraverso mille sotterfugi rocamboleschi, partire con il cuore pieno di speranza verso l’Italia.

A Piano di Sorrento c’è infatti da anni sua sorella A. che si rende disponibile ad ospitarli. Lui non potrebbe lasciare il paese, visto l’obbligo di leva per tutti gli uomini sotto i sessant’anni imposto dal governo di Kiev, ma il suo amore per la patria non può superare quello per i suoi tre figli, tutti in età scolare. Davanti a sé un esercito di incertezza, un viaggio epico; alle spalle solo le bombe, ma con coraggio e fortuna YB e la sua famiglia raggiungono l’Italia. 

Proprio quando il peggio sembrava passato YB, trascurando da tempo i suoi problemi di salute per cause di forza maggiore, scopre di avere un grave tumore del glande in fase avanzata. Una patologia rara, importante, devastante, che se non curata in tempo porta a morte certa.

YB però non parla inglese, non parla l’italiano, e quando per puro caso viene visitato prima dal dottor Aniello Russo (responsabile dell’UOS di urologia del Fatebenefratelli di Benevento) e poi dal Dottor  Dante Di Domenico (urologo Fatebenefratelli Bn), la difficoltà nel comunicare al papà che scappa dalla guerra la terribile notizia è enorme. S’innesca così la macchina dell’umanità che distingue da sempre i Fatebenefratelli come insegnato dal suo fondatore San Giovanni di Dio.

Un protocollo non scritto che coinvolge Fra Lorenzo Gamos – Superiore dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù di Benevento, il dottor Giovanni Carozza (Direttore Amministrativo), il personale amministrativo ed il CUP, che si adoperano per semplificare la burocrazia ed affrontare fattivamente un caso medico umano unico e terribile.

YB viene sottoposto ad un intervento di penectomia che coinvolge oltre ai dottori Russo e Di Domenico, anche il prof.  Zito (Primario dell’Urologia dell’Ospedale del Mare), il dottore Castelluzzo, la dottoressa Cusano primario di anestesiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù, gli infermieri e tutto il personale sanitario che, emotivamente coinvolti dalla storia incredibile di YB, non mancano di fornirgli, oltre alle cure del caso, anche amorevole assistenza, per lenire non solo i dolori fisici ma anche quelli dell’anima, già provata dall’ingiusto conflitto bellico.

Y.B. Viene dimesso, le cure sortiscono l’effetto desiderato, Y.B. può definirsi guarito.

L’emozione più grande difficile da descrivere è quella di Y.B. che con la sua famiglia ha voluto incontrare gli angeli del Fatebenefratelli (come piace chiamarli ad A. la sorella di Y.B.) per abbracciarli e ringraziarli per la professionalità e la grande umanità dimostrate.

San Pio, lettera di gratitudine di una paziente oncologica: “A Benevento seguita con dolcezza, serietà e amore”

San Pio, lettera di gratitudine di una paziente oncologica: “A Benevento seguita con dolcezza, serietà e amore”

AttualitàBenevento Città

La malasanità è uno dei cavalli di battaglia dei disfattisti di mestiere.

Certo, non tutto ed ovunque funziona come dovrebbe o quantomeno secondo le aspettative e le necessità di chi soffre.

È questa la ragione che ha indotto una paziente oncologica a <<cambiare struttura>> e ad indirizzarsi speranzosa al <<Rummo>> di Benevento.

Quivi, racconta in un’appassionata lettera, ha trovato quella medicina, che, come dice la stessa etimologia del termine, si prende cura dei malati con competenza, passione e dedizione .

In questo il motivo che entusiasticamente la porta a <<lodare … apprezzare … gridare al mondo la serietà e la professionalità>> del personale del nosocomio pubblico del capoluogo sannita.

<<A Bn – prosegue la missiva – sono seguita dalla splendida dott.ssa Bareschino, dall’eccellente chirurgo Annecchiarico e dal bravissimo e paziente dott. Palmieri che con tutta la sua equipe mi ha sempre aiutato e sostenuto […] ad ogni telefonata il signor Lello e la signora Antonietta mi hanno accolto e risolto i problemi>> che man mano si presentavano.

La paziente, forte della sua bella cultura classica, accenna, poi, all’importanza della cosiddetta “terapia del sorriso”, come premessa <<per ringraziare Dio e tutti questi meravigliosi professionisti, che con dolcezza, serietà e amore mi seguono ogni giorno>>, infondendo linfa vitale per sconfiggere il temuto nemico.

Riparte da Capodimonte la campagna di prevenzione oncologica dell’Asl Benevento

Riparte da Capodimonte la campagna di prevenzione oncologica dell’Asl Benevento

AttualitàBenevento Città

E’ ripartita questa mattina, da Capodimonte, la campagna per la prevenzione oncologica organizzata dall’Asl Benevento in collaborazione con la Regione Campania. Gli screening, gratuiti, hanno ad oggetto il tumore dell’utero, quello del colon retto e quello della mammella.

La campagna di prevenzione è rivolta a specifiche fasce di età: per quanto concerne lo screening del tumore del collo dell’utero è riferito alle donne di età compresa tra 25 e 64 anni che potranno effettuare il pap test; per la prevenzione del tumore della mammella potranno sottoporsi all’esame mammografico le donne che rientrano nella fascia d’età 50-69 anni; infine, il percorso di prevenzione del tumore del colon-retto è rivolto agli uomini e alle donne di età 50 – 74 che potranno ritirare il kit per il test del sangue occulto nelle feci.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Comunedi BENEVENTO REGIONECAMPNI AMPANIA LOGALE BENEVENTO CAMPAGNA DI PREVENZIONE ONCOLOGICA GRATUITA dalle ore 09.00 alle ore 18.00 04 Piazza BENEVENTO Aurelio APR Pulla (Rione Capodimonte) 05 Contrada BENEVENTO APR San Chirico 06 APR 07 APR BENEVENTO Piazzale Valentino Ferrara Ferrovia) BENEVENTO Addolorata (Rione Libertà) 03 BENEVENTO MAG Piazza Castello 1 PAP TEST da 25 64 anni 2 da MAMMOGRAFIA 69 anni 3 COLON RETTO KIT da 74 anni PRENOTAZIONE E INFO PRESSO IL COMUNE MI VOGLIO BENE"

Sono ben 17 le piazze dove le persone, che posseggono i requisiti di età anzidetti, possono effettuare gli esami e chiedere informazioni.

“La prevenzione è fondamentale – ha sottolineato il direttore generale, Gennaro Volpe –. Nella prima fase di questo screening, il 10% delle persone che hanno effettuato gli esami sono risultate a rischio e abbiamo dovuto monitorarle e sottoporre ad ulteriori accertamenti”.  

Di seguito tutte le prossime tappe:

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San Pio intervento da record: asportato tumore uterino da oltre 5kg

San Pio intervento da record: asportato tumore uterino da oltre 5kg

AttualitàBenevento Città

Nella giornata di lunedì 10 gennaio 2022, presso la U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento, è stato eseguito un intervento di isterectomia radicale per l’asportazione di un tumore uterino del peso “record” di 5 chili e 400 grammi. 

L’equipe operatoria, costituita dai ginecologi Francesco Paolo Improda, Michele Vassallo e Marialuisa Di  Petrillo, dall’anestesista Carmen Di Maria, dalla strumentista Gina Zampelli e dagli infermieri Pasqualina Di Pietro e Pasqualina Zotti, ha eseguito questo delicato intervento senza complicanze nell’immediato postoperatorio. 

In menopausa un utero normale ha un peso medio di poche centinaia di grammi. Tumori uterini di queste dimensioni sono fortunatamente abbastanza rari, ma possono comportare problematiche di tipo respiratorio, circolatorio ed intestinale, se non adeguatamente trattati. Gli interventi chirurgici su uteri così grandi presentano inoltre grossi rischi intraoperatori e postoperatori e rappresentano una notevole sfida chirurgica”, fanno sapere i ginecologi del nosocomio sannita.  

Il direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante, nell’esprimere felicitazioni agli operatori sanitari che hanno eseguito con successo il delicato intervento chirurgico, ha affermato che “ancora una volta l’A.O.R.N. San Pio dimostra di essere sempre maggiormente un’eccellenza ed un punto di riferimento, non solo per il Sannio, ma anche a livello regionale e nazionale”.

Il dramma dell’ex Benevento Mancosu: “Il 26 marzo mi sono operato di tumore”

Il dramma dell’ex Benevento Mancosu: “Il 26 marzo mi sono operato di tumore”

Benevento CalcioCalcio

Ha spiazzato un po’ tutti Marco Mancosu, ex calciatore del Benevento, oggi al Lecce, con il messaggio social con cui rivela di aver avuto un tumore. Lontano dai campi da calcio da qualche settimana, il trequartista sardo non aveva voluto rendere noto il motivo della propria assenza, almeno sino ad oggi. Questo il messaggio integrale:

Mi sono operato il 26 Marzo. Di tumore.
Ho visto un mondo che non avrei mai pensato di conoscere, ho visto il terrore negli occhi delle persone che amo, ho visto il terrore e la preoccupazione di mia moglie che per lo stesso motivo ha perso il padre quest’estate, ho avuto la paura di non poter crescere mia figlia, ho fatto esami nei migliori centri italiani, con affianco gente che ad oggi non so nemmeno se sia viva, se sia riuscita a superare la propria malattia. Là, in quella sala d’aspetto non ci sono ragioni sociali, non conta se sei un avvocato, un calciatore, un presidente o un normalissimo impiegato, là siamo tutti uguali, tutti alle prese con qualcosa che non possiamo controllare.
I medici mi hanno detto che la mia stagione era finita e che dovevo pensare all’anno prossimo, dopo due settimane ero in campo a correre. Dopo un mese sarei dovuto tornare a Milano per sapere se dovessi fare la chemio o meno, non ci sono ancora andato perché voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio, poi si vedrà a fine campionato. Io ho già vinto.
La vita può non essere sempre giusta perché non penso che né io né nessun altro a questo mondo meriti di avere un tumore ma penso anche che non debba mai mancare il coraggio, il coraggio di affrontare ogni tipo di avversità che la vita ci mette davanti, il coraggio di prendersi responsabilità, il coraggio di mostrarsi deboli ed essere più forti di quanto si creda. Questo per me significa essere UOMO e sinceramente, credetemi, di tutti gli errori che faccio, di un rigore alto o di un errore davanti al portiere, di queste cose non me ne frega un cazzo perché sono cose che succedono solo a chi si prende la responsabilità di fare, di avere coraggio, di provare, di sbagliare e riprovare ancora.
Ho deciso di parlarne solo ora perché prima non mi sentivo pronto, avevo bisogno di viverla in riservatezza con le persone che amo e per questo mi voglio scusare con chi ho mentito per nascondere il reale motivo del mio problema.
Mi sono operato il 26 Marzo e da quel giorno sono ancora più orgoglioso di me stesso e di chi ho affianco
“.

Foto: Getty Images