Unifortunato, inaugurato l’Anno Accademico 2023-24

Unifortunato, inaugurato l’Anno Accademico 2023-24

AttualitàBenevento Città
Con questa cerimonia ci avviamo verso i venti anni di attività dell’UniFortunato; stiamo, dunque, parlando di una realtà ormai consolidata e non più sperimentale“, ha dichiarato il Magnifico Rettore Giuseppe Acocella

E’ stata la prolusione “La cultura e la conoscenza per la salvaguardia delle democrazia nell’era cognitive war”, affidata al Prof. Vincenzo Loia – Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno , ad inaugurare l’anno accademico 2023/2024 dell’Università Giustino Fortunato nel 18esimo dalla fondazione.

Con questa cerimonia ci avviamo verso i venti anni di attività dell’UniFortunato; stiamo, dunque, parlando di una realtà ormai consolidata e non più sperimentale, da sempre il nostro obiettivo è quello di garantire la qualità agli studenti – ha dichiarato nel suo intervento introduttivo il Magnifico Rettore Giuseppe Acocella al quale, sempre oggi, è stata dedicata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo telematico anche una Giornata di Studi coordinata dal Prof. Paolo Palumbo – straordinario Diritto Ecclesiastico e Canonico dell’UniFortunato alla presenza di illustri relatori che hanno voluto testimoniare stima ed affetto al Prof.Giuseppe Acocella.

Grande apprezzamento al lavoro dell’UniFortunato è stato espresso dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di SalernoProf. Vincenzo Loia che contribuisce fattivamente al sistema universitario campano, uno dei più importanti d’Italia. Siamo la terza regione nel nostro Paese per la formazione di laureati da proiettare nel mondo delle imprese e della pubblica amministrazione. In pochi anni l’ateneo telematico sannita ha realizzato tappe importanti, frutto di un grande lavoro svolto seriamente fatto di intelligenze e di programmazione che ha portato alla nascita anche di altre sedi in Italia. Grazie a queste competenze l’UniFortunato raggiungerà nei prossimi anni ulteriori ed importanti traguardi – ha concluso il Rettore dell’UniSalerno Prof. Vincenzo Loia.

Presente anche il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha formulato gli auguri al Magnifico Rettore ed al corpo Accademico in questa giornata importante sottolineando come l’Unifortunato sia ormai un punto di riferimento importante per la formazione delle future classi dirigenti.

A Benevento la presentazione del nuovo libro di Emanuele Fiano

A Benevento la presentazione del nuovo libro di Emanuele Fiano

AttualitàBenevento Città

In occasione delle attività della Giornata della Memoria 2024 e all’interno del Laboratorio accademico sulla Shoah, l’Università Giustino Fortunato organizza un incontro in presenza e online con Emanuele Fiano per la presentazione del suo ultimo libro: “Sempre con me. Le lezioni della Shoah” (Piemme, 2023). 

L’incontro si terrà giovedì 25 Gennaio dalle ore 10.30 presso l’Auditorium del Seminario Arcivescovile di Benevento (Viale Atlantici).

Dopo i saluti del Rettore, Prof. Giuseppe Acocella, introdurrà i lavori il Prof. Paolo Palumbo, Associato di Diritto ecclesiastico e canonico e coordinatore del Laboratorio sulla Shoah. La partecipazione è aperta a tutti.

VIDEO – “Memoria è Umanità”, Massimo Cacciari al San Marco di Benevento

VIDEO – “Memoria è Umanità”, Massimo Cacciari al San Marco di Benevento

Cultura

Presso il Teatro San Marco di Benevento, all’interno delle attività previste dal Laboratorio su “Shoah: memoria, didattica e diritti” dell’Università Giustino Fortunato, si è tenuta, nella mattinata del 6 dicembre, la lectio magistralis del filosofo, saggista, politico e opinionista italiano Massimo Cacciari.

Affollato il teatro di studenti di vari istituzioni superiori della città e della provincia, tutti in attesa della dotta lettura del tema dell’olocausto da parte del pensatore/filosofo.

Hanno accompagnato Cacciari sul palco Paolo Palumbo, professore associato della Giustino Fortunato nonché coordinatore del laboratorio in parola e Fiorenzo Masetti, Direttore Amministrativo della stessa università.

Dopo i saluti di rito da parte del Palumbo, che ha ricordato il significato della memoria del genocidio ebraico per la storia della nostra umanità e dopo aver porto i saluti di Giuseppe Acocella, Rettore Unifortunato, assente per motivi familiari, la parola è stata data al Cacciari che ha subito premesso di voler articolare il suo intervento approfondendo il tema della memoria della shoah e soprattutto delle cause che l’hanno generata.  

Ricordare, dice, non è semplicemente un commemorare generico, ma è soprattutto riportare una cosa al proprio cuore, rimetterla al centro e renderla indimenticabile, infatti il ricordo è strettamente collegato all’oblio, che non potrebbe esistere se non avessimo qualcosa da ricordare. Ricordare però è possibile solo se ci rifacciamo a ciò che conosciamo e che, in qualche modo, è vivo nel nostro presente e può ancora influenzare la nostra vita attuale.  

Ricordiamo dunque, perché le conosciamo, le cause storiche che portarono alla nascita del nazismo, un processo che Aristotele definiva “scire per causas”, come la pace di Versailles,  la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale, la disoccupazione e la miseria da ciò generate, la debolezza della Repubblica di Weimar, una democrazia “senza scettro” perché non in grado di combattere i propri nemici, compreso il nascente Nazismo,  un antisemitismo diffuso, come del resto accadeva anche in altri paesi europei e la paura della rivoluzione dell’ottobre russo.

Il Nazismo aveva ben chiaro il suo programma fin dall’inizio, ideologia che ha attuato in modo tecnico preciso, un odio razionale che non è giustificabile secondo le cause storiche indicate, in un processo che vede una specie di salto da questioni storiche a pratica di annientamento, anzi di annichilimento di un popolo; gli ebrei non erano da asservire o conquistare, erano da far scomparire del tutto come esistenti, in un fine politico tecnicamente perseguito.

La ragione di tale fenomeno, ha affermato, è da ricercare in quel “male radicale” di cui ci parla E.Kant, in una chiave non più solo storica, ma filosofico/antropologica. Moltissimi si sono interrogati sul fenomeno nazista, come ha fatto anche Hanna Arendt che ha definito la crudeltà nazista una “banalità del male”, mentre ricordiamo che un intero popolo, quello tedesco, ha assecondato il fenomeno nazista secondo il criterio della “ordinalità” del male, in un passaggio dal comune bisogno di libertà ad un altrettanto naturale atteggiamento di servitù, di sicurezza, perchè gli uomini hanno bisogno di obbedire, contraddicendo in ciò la passione per la libertà quando hanno un pastore che li guida e che li libera da responsabilità.

In noi convive ragione e follia radicale, afferma Cacciari, quasi fossero due forze presenti, insieme a molte altre, in ciascuno di noi. Il Nazismo ha individuato negli ebrei il proprio nemico, antagonista da annichilire, non solo sconfiggere, emulo della concezione umana che possiamo cancellare, dunque annichilire tutto e tutti, che qualcosa che è, sia niente, estremo concepibile, che abbiamo in noi, della volontà di potenza, quasi che il nostro nemico non sia umano e dunque eliminabile.

Una mentalità che potrebbe ripetersi in ogni momento, per questo il male va estirpato alla radice, educando al fatto che la nostra potenza è solo plasmatrice, non distruttiva. Questo vuol dire ricordare e conoscere, ribadisce il filosofo.

S. Agostino, afferma, ci dice, che la nostra memoria ha la particolarità di ricordare che dimentichiamo, facoltà che nessuna intelligenza artificiale potrà mai avere, questa è l’umanità del ricordo, una memoria che ha in sé l’oblio, la macchina artificiale funziona senza la “dotta la ignoranza” di cui parla Cusano. Il nostro sapere è fatto di ciò che non sappiamo, per questo siamo sempre alla ricerca della conoscenza, ma se come diceva Nietzscheci vuole molta forza per dimenticare”, dobbiamo dare a questa dimenticanza un valore positivo perché la dimenticanza permette, in molti casi, di giungere con l’altro ad una pace.

“Dimenticare” ha però affinità semantica con “perdonare”, una vera concordia si può avere con il ricordare, ma soprattutto con il dimenticare, se infatti dimenticassimo/perdonassimo, forse si potrebbe arrivare, dove c’è stato un conflitto, ad una pace.

Un grande applauso ha accompagnato la lezione di Cacciari che non si è sottratto, in seguito, alle tante domande poste dagli allievi presenti, in un afflato di pensiero e di riflessione che si è spinto presto, come era naturale che accadesse, ben oltre l’importante tema della Shoah.

Benevento, Vigorito: “E’ stata un’estate difficile. Di mercato se ne parlerà almeno tra due settimane”

Benevento, Vigorito: “E’ stata un’estate difficile. Di mercato se ne parlerà almeno tra due settimane”

Benevento CalcioCalcio

Il Presidente del Benevento, intervenuto in qualità di Presidente di Confindustria Benevento al PMI Day svoltosi oggi all’Università Giustino Fortunato, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sul percorso della Strega nel campionato di Serie C 2023-24.

Se mi fossi aspettato qualcosa di più sarebbe voluto dire che dopo 18 anni non ho capito niente“, ha esordito Oreste Vigorito sull’inizio stagionale. “Dovreste avere una pallida idea di che cosa significa ricostruire un fabbricato dopo un terremoto: prima bisogna togliere le macerie, poi ripulire l’area e infine ricostruire. Abbiamo fatto un mercato molto difficile, dove non ci davano soldi e non ci davano calciatori. I nostri giocatori venivano da un’annata nella quale avevano persino tolto le loro figurine dall’album della Panini tanto era inguardabili. Abbiamo dovuto cercare di mandarli da qualche parte, pur avendo ceduto 13-14 persone ora ne abbiamo ancora 33 in organico, praticamente 3 squadre. Se pensavamo che avremmo potuto fare di più, allora vuol dire che qualcuno ha sognato Padre Pio“.

Mi fa piacere“, ha affermato il numero 1 giallorosso in merito al campionato di vertice delle squadre campane, “significa che prima o poi ci dobbiamo incontrare lo stesso. Se la nostra regione, almeno a livello calcistico, comincia una forma di rincorsa verso i traguardi che altre regioni già hanno, non può che fare piacere. Il calcio non è solo la partita la domenica, è occupazione e gioia di partecipazione, è socializzazione. Più i nostri centri si arricchiscono di sport in generale e di calcio in particolare e più significa che una terra, una regione, si è avviata verso una maggiore e migliore organizzazione“.

Non è mancato un riferimento alla sessione invernale di calciomercato: “Per sfoltire la rosa probabilmente si penserà a qualcuno che ha avuto poco spazio. Noi abbiamo tutti giocatori di proprietà, nessuno in prestito. Risolvere i contratti nel calcio è come trovare il bandolo della matassa nel labirinto del minotauro, è difficile. I nostri tecnici, il Dottor Carli e i suoi assistenti stanno guardando e facendo le loro esperienze, poi faremo una riunione e si vedrà se ci sono dei ruoli da ricoprire ma sostituendo. Carli qualche giorno fa ha detto ‘ci rafforziamo non cedendo nessuno’, è una frase bellissima. Stiamo lavorando per capire se e che cosa serve, ma ne parleremo credo non prima di un paio di settimane“.

Noi come società non abbiamo mai scelto di andare lontano dai tifosi“, ha concluso il Presidente con un messaggio ai supporters giallorossi. “Mancava un’informazione: quando vengono i calciatori di Serie A, di prima o di terza fascia, la maggior parte di loro sono legati da contratti d’esclusiva quindi non puoi dir loro di andare in un posto perché magari ti dicono di sì ma lo fanno senza voglia. Questo sarebbe più affascinante per il tifoso, ma più difficile per la società. Oggi alcuni calciatori che pure hanno qualche trascorso di Serie A hanno capito che il calcio senza tifosi non è poi così bello. Spero che i tifosi capiscano che il calcio senza la squadra è ancora peggio. Queste due componenti devono stare insieme, come i binari di un treno: camminano vicino ma non si devono incrociare, qualche scambio dobbiamo farlo e speriamo che quest’anno arriveremo insieme così come siamo partiti. I tifosi sono da ringraziare, il sostegno alla squadra c’è e i calciatori lo sentono. Finché resterà questo binomio credo che possiamo solo fare bene e meglio. Nel fare meglio siamo i migliori di tutti, anche l’anno scorso siamo arrivati ultimi e non era facile. E’ stato un anno difficile anche per me, era il primo anno dopo 17 in cui mi sono ritrovato in zona retrocessione: avrò fatto degli errori, ma sono stato comunque soddisfatto perché ero lì a fare qualcosa. Chi si allontana non ha mai ragione“.

VIDEO – Benevento, il D.T. Carli: “Il campionato è molto combattuto. Il mercato è un’opportunità, ma…”

VIDEO – Benevento, il D.T. Carli: “Il campionato è molto combattuto. Il mercato è un’opportunità, ma…”

Benevento CalcioCalcio

Il Direttore Tecnico del Benevento, a margine del PMI Day tenutosi presso l’Università Giustino Fortunato, ha parlato dell’attuale momento della Strega e non solo.

Queste, dunque, le parole del D.T. Marcello Carli:

SUL PAREGGIO CONTRO IL GIUGLIANO: “Ci avrebbe fatto piacere vincere, come faceva piacere vincere al Giugliano e a tutti coloro che fanno sport. Chi fa sport e non ha piacere di vincere ha un’idea sbagliata di quello che si sta facendo. Un pareggio non mi ha mai lasciato contento né soddisfatto, sono stati fatti degli errori ma anche tante cose buone“.

SULLA LOTTA AL VERTICE: “L’Avellino è una squadra forte, la Juve Stabia sta facendo un campionato importante e sta dimostrando di essere una squadra organizzata e con talento. Credo che ci siano altre 2-3 squadre forti. Ho trovato un campionato dove veramente dall’ultima alla prima sono tutte partite toste. Sarà un campionato combattutissimo, con 4-5 squadre magari più forti, ma ci potranno anche essere delle sorprese”.

SULL’AVVICINAMENTO ALLA SESSIONE INVERNALE DI CALCIOMERCATO: “Nell’immaginario collettivo il mercato è sempre la panacea di tutti i mali. Si pensa di prendere un giocatore per risolvere i problemi. Non credo sia così, il mercato è un’opportunità. In C specialmente, se uno ha problematiche prendendo due giocatori importanti una mano te la possono dare. Pensare ora al mercato è una follia, dobbiamo pensare a fare un allenamento serio oggi per preparaci alla prossima partita che è difficile e poi a quella dopo. Abbiamo 7-8 partite da qui al mercato, pensare al mercato sarebbe un autogol clamoroso“.

SUI POSSIBILI RINFORZI: “Credo che questo gruppo possa dare anche di più. Mi auguro che acquisti importanti per gennaio possano essere giocatori che sono già qui e che sapevamo di dover recuperare e aspettare. I nomi li sapete già. Spero che l’acquisto più importante sia Ciciretti, quando è arrivato era in condizione di essere un ex giocatore ma lo sapevamo. Abbiamo un mese e mezzo di grande lavoro e tranquillità, poi magari deciderà. Credo che all’interno ci possa essere qualcuno che dimostrerà che il vero grande acquisto lo abbiamo in casa”.

SU BERRA E TALIA: “Berra aveva già fatto il campionato di C ad alti livelli, con Bari e Sudtirol. E’ un ragazzo che abbiamo preso per fare il quarto di difesa, da braccetto sta facendo davvero bene. Al di là della mentalità, è un ragazzo applicatissimo che ci darà soddisfazioni. Talia l’anno scorso ha fatto un campionato da protagonista con il Potenza, viene dal nostro settore giovanile. Mi piacerebbe che si rimarcasse il fatto che abbiamo fatto un mercato diverso dal solito: abbiamo cercato in primis di recuperare e valorizzare quello che avevamo in casa. Avremmo potuto cancellare tutto dopo un’annata così difficile, ma abbiamo cercato di recuperare il materiale a disposizione. Da dirigente e professionista sono stato abituato a fare così. Cito anche Pastina, Improta che era in difficoltà ma aveva già il suo percorso, El Kaouakibi che veniva da mesi d’infortuni, Karic che piano piano sta dimostrando di essere un giocatore. E’ normale, tireremo le nostre somme e faremo le nostre considerazioni: poi si vedrà. La proprietà ci ha sempre sostenuto, se ci sarà da fare qualcosa per migliorare la squadra sicuramente lo faremo perché abbiamo tutti voglia di fare bene. Se pensiamo che il Benevento siccome si chiama Benevento debba vincerle tutte e vincere il campionato a gennaio credo sia una follia“.

VIDEO – Benevento, Vigorito: “Siamo ripartiti, l’anno infernale è servito: ora risaliamo”

VIDEO – Benevento, Vigorito: “Siamo ripartiti, l’anno infernale è servito: ora risaliamo”

Benevento CalcioCalcio

Si è legata al Benevento Calcio più gente adesso in C che in B. E non mi si dica che erano i risultati, perché già in partenza eravamo di meno“. Questa la prima considerazione del Presidente del Benevento a margine della conferenza di presentazione del “Progetto Play District“, tenutasi presso l’aula magna dell’Università Giustino Fortunato.

L’anno infernale forse serve ed è servito“, ha continuato Oreste Vigorito. “Io nei 16 anni precedenti non avevo mai vissuto un’esperienza del genere, ho fatto solo campionati nei play-off e li ho vinti. E’ come il contadino che sono anni che pianta grano che cresce, poi un anno arriva grandine e vento e non sa cosa fare. Io probabilmente ho subito la stessa sorte. La prima volta che mi sono ritrovato di fronte a una marea di problemi che riguardavano calciatori, strutture, allenatori, dottori e me stesso quindi ho dovuto fare una riflessione: azzero tutto o me ne vado. Amo il calcio ovunque venga fatto, per strada, all’Avellola o al Ciro Vigorito, quindi ho preferito ricominciare con il grosso rischio di fare degli errori. Qualcuno poco attento pensava stessimo rifacendo altri errori. Noi non abbiamo fatto un capolavoro, ma quando abbiamo deciso cosa fare siamo ripartiti, cercando di trovare quelle figure basandoci sul passato perché il futuro non lo conosciamo e sperando che lo possano ripeterlo“.

Non sono mancate, da parte del massimo dirigente della Strega, parole al miele per il Direttore Tecnico Marcello Carli e per i tifosi giallorossi: “Abbiamo preso un Direttore Sportivo che lavora 10 ore al giorno senza fare danni, è molto attento ed esperto. Ha portato avanti società con una filosofia che penso debba essere delle città, società e squadre provinciali, crescendo le radici per poi metterci i fiori sopra. Ho più gente appassionata, forte e vincente. Il tifo nello stadio, oltre al numero, è bellissimo e sentito“.

Evidentemente dovevamo cominciare daccapo, abbiamo tanti anni davanti, ma dobbiamo anche costruire qualcosa ogni volta che ricominciamo altrimenti andiamo solo più indietro. C’è solo la quarta serie, non possiamo permettercelo: ora risaliamo un’altra volta“, l’augurio finale di Oreste Vigorito.

Unifortunato, incontro interdisciplinare accademico sulla Shoah

Unifortunato, incontro interdisciplinare accademico sulla Shoah

Eventi
Giovedì 20 Aprile l’Aula Magna ospiterà P. Norbert Hofmann SDB, Segretario della Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Giovedì 20 aprile 2023 alle ore 15:30, presso l’Aula Magna dell’Università Giustino Fortunato in Via R. Delcogliano, 12, si terrà l’incontro del Laboratorio interdisciplinare accademico sulla Shoah dal titolo: “Ricordare l’Olocausto, combattere l’antisemitismo A 25 anni dal documento ‘Noi ricordiamo: Una riflessione sulla Shoah’ (1998-2023)”. 

Porteranno i saluti, il Prof. Giuseppe Acocella, Magnifico Rettore Università Giustino Fortunato, S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento ed il Prof. Paolo Martuccelli, Direttore ISSR San Giuseppe Moscati di Benevento. 

Introdurrà i lavori, il Prof. Paolo Palumbo, Straordinario di Diritto ecclesiastico e canonico Coordinatore del Laboratorio interdisciplinare sulla Shoah Università Giustino Fortunato.

Relazionerà sul tema P. Norbert Hofmann SDB, Segretario della Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani

Concluderà il Dott. Daniele Coppin, Consigliere della Comunità Ebraica di Napoli. 

La partecipazione è libera ed aperta a tutti. 

La Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo fu istituita da Papa Paolo VI il 22 ottobre 1974, ma già prima di tale data, durante il Concilio Vaticano Secondo, in occasione della preparazione del documento conosciuto oggi come Nostra aetate, era emerso il tema complesso e urgente delle relazioni con l’ebraismo. La Commissione ha una propria struttura. Ha prodotto quattro documenti (1974; 1985; 1998; 2015), dallo studio dei quali si possono individuare le linee di sviluppo delle relazioni ebraico cristiane.

L’Università Giustino Fortunato ospiterà la prima edizione dell’International Education Week

L’Università Giustino Fortunato ospiterà la prima edizione dell’International Education Week

Eventi

Nei giorni 18 – 19 e 20 aprile, l’Università Telematica Giustino Fortunato ospiterà la prima edizione dell’International Education Week. 

L’evento che vedrà la partecipazione degli studenti dell’UniFortunato e dell’Università degli Studi di Mondragon, affronterà il tema delle strategie di sviluppo delle imprese turistiche nell’implementazione del turismo sostenibile diventato, negli ultimi anni, fonte di attenzione in tutto il mondo, con un impatto significativo sia per le comunità locali sia per l’ambiente – ha dichiarato il Prof.Fabrizio Corona – Erasmus and International Commission Coordinator UniFortunato

Ciò dovrebbe rappresentare un aiuto per la sopravvivenza delle imprese a lungo termine di questo settore così importante, preservando allo stesso tempo le risorse naturali, culturali e sociali delle destinazioni turistiche.

L’International education week darà, dunque, l’opportunità agli studenti di valutare le diverse strategie che le imprese turistiche possono adottare per promuovere il turismo sostenibile.

La tre giorni si aprirà martedì 18 Aprile alle ore 9.00 con l’Institutional Greetings.

Interverranno il Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Acocella, il Sindaco di Benevento Clemente Mastella, il Presidente della Provincia di Benevento Dott. Nino Lombardi, l’Assessore al Turismo Dott. Attilio Cappa, il prof. Fabrizio Corona – Erasmus and International Commission Coordinator UniFortunato ed il Prof. Oinatz Aburuza Arambur – Momdragon Unibertsitatea.

Moderatore: Dott. Alfredo Salzano – giornalista.