San Leucio del Sannio, domenica 23 gennaio Open-Day vaccinale per la fascia 5-11 anni

San Leucio del Sannio, domenica 23 gennaio Open-Day vaccinale per la fascia 5-11 anni

AttualitàDalla Provincia

SAN LEUCIO DEL SANNIO. Continua l’impegno dell’amministrazione comunale di San Leucio del Sannio al contrasto dell’epidemia da Covid – 19.
In quest’ottica domenica prossima, 23 gennaio dalle ore 9.00 alle ore 14.00, presso la scuola “Luigi Settembrini” in piazza Zamparelli, avrà luogo un Open Day vaccinale specificatamente dedicato ai bambini compresi nella fascia che va dai 5 agli 11 anni. L’appuntamento sarà aperto a tutti i bambini ricadenti in tale fascia di età, anche non residenti nel territorio di San Leucio del Sannio.

Si tratta di un’opportunità importante messa a disposizione dall’amministrazione comunale, in sinergia con l’Azienda Sanitaria Locale, per contribuire alla crescita del tasso di vaccinati, soprattutto tra i più piccoli.

In questa fase di forte riproposizione del contagio da Covid-19 vaccinarsi resta l’arma più utile per ridurre la diffusione del virus e per abbatterne le conseguenze, per tali ragioni l’appello è di continuare la campagna vaccinale e di approfittare dell’Open Day previsto domenica, dedicato ai bambini.

Ema, Pfizer è il vaccino più sicuro: un segnalazione di evento avverso ogni mille dosi somministrate

Ema, Pfizer è il vaccino più sicuro: un segnalazione di evento avverso ogni mille dosi somministrate

AttualitàDall'Italia

Quanto sono sicuri i vaccini contro il Covid-19? Su oltre 735 milioni di dosi somministrate ai cittadini dell’Unione europea (Ue) e nello Spazio economico europeo (See) all’inizio di gennaio, il vaccino Covid-19 più sicuro risulta essere il Comirnaty di BioNTech Pfizer, con quasi una segnalazione di eventi avversi ogni 1.000 dosi somministrate (0.10%). Nella lista dei più sicuri si trova al secondo posto Spikevax di Moderna, con poco più di una segnalazione di sospetti effetti collaterali su 1.000 dosi effettuate (0.12%); al terzo posto c’è il Janssen di Johnson&Johnson con quasi una segnalazione ogni 500 dosi effettuate (0.19%); e, infine, al quarto ed ultimo posto c’è il Vaxzevira di AstraZeneca con una segnalazione ogni 300 dosi somministrate (0.34%).

Questi sono i risultati degli aggiornamenti mensili sulla sicurezza forniti dal Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza e resi pubblici oggi dall’Ema. L’autorità regolatrice dei medicinali dell’Ue garantisce che “la stragrande maggioranza degli effetti collaterali noti dei vaccini Covid-19 sono lievi e di breve durata. I gravi problemi di sicurezza sono estremamente rari”. Questi “sospetti effetti collaterali sono stati segnalati da individui e operatori sanitari dopo aver utilizzato un vaccino Covid-19 nell’Ue e nel See”.

Per eventi avversi l’Ema intende quegli “eventi medici osservati dopo la vaccinazione, non necessariamente correlati o causati dal vaccino. Il problema potrebbe essersi verificato comunque, ad esempio, a causa di un problema di salute non correlato. La natura della segnalazione spontanea – precisa ancora l’autorità europea – significa anche che alcune persone potrebbero non aver segnalato i loro effetti collaterali, in particolare se erano lievi“.

Nel dettaglio, al 2 gennaio, il vaccino Pfizer ha visto su 545.000.000 di dosi somministrate a persone nell’Ue/See 522.530 segnalazioni di sospetti effetti collaterali (vedi www.adrreports.eu); il vaccino AstraZeneca su 69.000.000 di dosi ha ricevuto 231.363 segnalazioni di sospetti effetti collaterali; Moderna su 103.000.000 di dosi somministrate ha contato 124.410 segnalazioni di sospetti effetti collaterali; e, infine, Janssen su 18.700.000 di dosi somministrate ha ricevuto 35.027 segnalazioni.

 Agenzia DiRE – www.dire.it

Covid, nuova stretta del Governo: si va verso obbligo di mascherina all’aperto, durata ridotta GreenPass e divieto eventi

Covid, nuova stretta del Governo: si va verso obbligo di mascherina all’aperto, durata ridotta GreenPass e divieto eventi

AttualitàDall'Italia

Divieto di eventi all’aperto fino al 31 dicembre, durata ridotta a 6 mesi del Green Pass e l’obbligo in tutta Italia delle mascherine all’aperto e dell’uso di Ffp2 ad eventi, spettacoli e sui mezzi di trasporto.

Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune delle misure esaminate nella Cabina di regia sulle nuove misure di contrasto al Covid alla luce della variante Omicron che si è svolta a Palazzo Chigi.

Per consentire il ritorno in classe in sicurezza alla fine delle vacanze di Natale potrebbe esserci uno screening straordinario degli studenti.

E’ una delle ipotesi, secondo diverse fonti, che sarebbe emersa nel corso della cabina di regia sul Covid e che dovrà essere decisa dal Consiglio dei ministri dopo che nella conferenza stampa di fine anno il presidente del Consiglio Mario Draghi ha escluso il prolungamento delle vacanze e ribadito che si farà di tutto per evitare la Dad. Ad occuparsi dello screening, dicono sempre le fonti, dovrebbe essere il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo.

Inoltre il governo starebbe valutando l’introduzione dell’obbligo di vaccini per tutta la Pubblica amministrazione (ma una  decisione sarà presa anche alla luce del confronto con le Regioni), l’ipotesi di calmierare i prezzi delle Ffp2 e la riduzione a 4 mesi dei tempi per la terza dose

Si valuta l’estensione del Green pass rafforzato a piscine, palestre, centri termali e benessere, ma anche per le sale da bingo

Una nuova discussione sulle misure di contrasto al Covid, in vista del Consiglio dei ministri, dovrebbe essere fatta in cabina di regia alle 15. Lo si apprende da fonti di governo, secondo le quali diverse misure sarebbero ancora aperte perciò la cabina di regia di stamane si è chiusa con l’intesa di riparlarne nel pomeriggio. 

Questi in dettaglio alcuni delle misure affrontate

  • Green pass durerà sei mesi dal 1 febbraio – Il Green pass dovrebbe durare sei mesi dal primo febbraio. Il tempo di durata del Green pass dunque passerà dagli attuali nove ai sei mesi.
  • Mascherina Ffp2 in cinema, eventi sport, mezzi trasporto – Viene previsto l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca e viene introdotto l’obbligo di FFP2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto, anche TPL.
  • Fino a 31/1 Super Green pass ristoranti anche al banco – Fino al 31.01 si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato (2G solo per vaccinati e guariti) alla ristorazione al chiuso anche al banco. Inoltre, si vieta il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi.
  • Riduzione tempi per terza dose da 5 a 4 mesi – Con ordinanza del ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Si attende però sul punto un approfondimento tecnico, che coinvolgerebbe anche l’Aifa. Lo si apprende da fonti di governo al termine della cabina di regia sul Covid.
  • Feste all’aperto vietate fino al 31 gennaio – Fino al 31 gennaio sono vietati eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. E’ uno dei punti sui quali si sarebbe trovato un accordo nella cabina di regia anche con l’obiettivo di uniformare le misure in tutta Italia visto che alcune regioni e sindaci si erano già mossi in questa direzione
  • Prezzi calmierati per mascherine Fpp2 – Il governo valuta l’introduzione di prezzi calmierati per la mascherine Fpp2, dopo l’introduzione dell’obbligo nei cinema, teatri, eventi sportivi e mezzi di trasporto. A quanto si apprende, la proposta sarebbe stata sostenuta da Fi e Iv, che avrebbe chiesto di calmierare i prezzi in particolare per gli studenti.
  • Obbligo vaccini per la Pa – Il governo valuta l’introduzione dell’obbligo di vaccini per tutta la Pubblica amministrazione. Lo si apprende da diverse fonti dell’esecutivo al termine della cabina di regia sul Covid. La valutazione sarebbe ancora in corso e una decisione sarà presa anche alla luce del confronto con le Regioni.
  • Per feste e discoteche a Capodanno 3/a dose o tampone – Per poter partecipare ad una festa in un locale o per andare a ballare in discoteca tra il 28 e il 31 dicembre bisognerà aver fatto la terza dose del vaccino oppure avere l’esito negativo di un tampone se si è ancora in attesa del booster. Sarebbe questo l’orientamento emerso dalla cabina di regia sulla questione dei tamponi per i vaccinati anche se una decisione definitiva, spiegano diverse fonti, sarà presa in Cdm.
Draghi: “Grazie ai vaccini ci avviciniamo al Natale più preparati e sicuri”

Draghi: “Grazie ai vaccini ci avviciniamo al Natale più preparati e sicuri”

Politica

ITALIA. “Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri. Questo miglioramento è dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso dell’informativa alla Camera in vista del Consiglio Europeo.

Nell’arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone – e oltre 300 milioni in tutta l’Unione Europea. E’ una mobilitazione imponente, per cui voglio ringraziare il Servizio Sanitario Nazionale, la Struttura del Commissario per l’Emergenza Covid-19, la Protezione Civile, tutti i cittadini”, ha proseguito.
“Oggi in Italia più dell’85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto – e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile”, ha spiegato Draghi.

Come dimostra un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose. Vaccinarsi – ha proseguito – è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora”.
“Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela e a continuare a rispettare le regole che ci siamo dati
”, ha poi chiarito il presidente del Consiglio.

I dati di oggi descrivono però un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Il numero totale di persone attualmente positive al virus in Italia è 297 mila. Dodici mesi fa erano 675 mila, nonostante un livello di restrizioni molto maggiore. Le persone ricoverate sono 8.026. Il 14 dicembre 2020 erano 30.860. Negli ultimi sette giorni ci sono stati in media 95 decessi al giorno. Nello stesso periodo di un anno fa erano stati 629”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).

De Luca: “Rischiamo di dover chiudere tutto. No vax? Non ho più voglia di…”

De Luca: “Rischiamo di dover chiudere tutto. No vax? Non ho più voglia di…”

AttualitàDalla Regione

Dobbiamo stare attenti. Gli ultimi dati che abbiamo per quanto riguarda il contagio vedono la triplicazione nella fascia d’età sotto i 15 anni, in modo particolare fra gli 11 e i 13 anni. Sappiamo che su questa fascia di età, c’è un problema delicato e qui davvero dobbiamo lavorare con grande sensibilità per avere una campagna di vaccinazione, quando sarà autorizzata. Ma è evidente che se non stiamo attenti, noi rischiamo di dover richiudere tutto. Quello che possiamo e dobbiamo fare nell’immediato è completare la terza dose per tutta la popolazione scolastica. Dico con grande sincerità che non ho più alcuna voglia di parlare con chi non vuol vaccinarsi”. Così in una nota stampa, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Il Covid in Campania 365 giorni dopo: calo vertiginoso per t.i., decessi e percentuale di positività

Il Covid in Campania 365 giorni dopo: calo vertiginoso per t.i., decessi e percentuale di positività

Attualità

Nel periodo di riferimento, ben 331 morti in meno rispetto all’anno precedente. In calo anche le terapie intensive e la percentuale di positività.

Il Coronavirus torna a far paura in Italia. Un po’ la stagione estiva, un po’ la campagna di vaccinazione hanno contribuito a concedere qualche mese di tregua all’intero Paese e, di conseguenza, anche alla Campania e alla nostra Benevento. E’ già da qualche settimana, però, che il Governo e gli scienziati si interrogano sull’andamento dei contagi e sulle eventuali misure da assumere per contrastare la pandemia.

Tra disquisizioni sulla durata da assegnare al Green Pass, sulla necessità di introdurre un obbligo vaccinale, su un possibile lockdown per soli non vaccinati le ipotesi al vaglio sono diverse. Intanto, come emerso dal rapporto settimanale Gimbe (leggi QUI) il virus, favorito dal fattore climatico, ha ripreso a correre.

La Campania, difatti, in soli sette giorni ha registrato un aumento del 26,2% di nuovi casi. Numeri che se al momento non preoccupano particolarmente, in virtù di una saturazione degli ospedali ancora sopportabile e al di sotto del livello di guardia indicato nel 10% per le terapie intensive e del 15% per l’area non critica (ad oggi rispettivamente al 3,8% per le t.i. e al 8,6% per l’area non critica) devono essere comunque attenzionati.

Ma qual era la situazione in Campania 365 giorni fa?

Il 17 novembre 2020 in Campania vennero accertati 3019 positivi su 16178 tamponi analizzati per una percentuale di positività pari al 18,6%. Un anno dopo, il 17 novembre 2021 (cioè, ieri) il bollettino emesso dall’Unità di Crisi della Regione Campania riportava 871 casi Covid a fronte di 30.583 test effettuati. E’ facilmente intuibile come la percentuale di positività – data dal rapporto tra casi e tamponi – abbia subito un fortissimo decremento, attestandosi ieri al 2,84%.

Quello appena riportato è un andamento che è confermato per tutto il periodo preso ad esame. Nell’arco temporale di 15 giorni, dal 2 al 17 novembre, nel 2020 in Campania la percentuale di positività variava da un minimo del 15,1% del 15.11.2020 a un massimo del 21% accertato il 3.11.2020. Diversamente, nello stesso periodo ma 365 giorni dopo, la percentuale di contagio oscilla dal 4,4% calcolata il 15,11,2021 al 1,6% del 9.11.2021.

Le differenze sono ancora più nette se si paragonano i dati delle terapie intensive e dei decessi (sempre nel periodo che va dal 2.11 al 17.11). L’anno scorso le persone che si ammalavano gravemente, tanto da necessitare le cure della terapia intensiva, erano molte di più di oggi: ad esempio, il 3 novembre 2020 erano ben 227 i pazienti costretti in t.i.; un anno dopo 21. Così come ventuno erano ieri (17.11.2021), quando, invece, 365 giorni prima il dato era evidentemente più alto e pari a 201.

Per non parlare dei decessi: nel 2020 -sempre nel periodo di riferimento – si viaggiava sempre in doppia cifra, arrivando anche a contare 40 vittime in un solo giorno (il 13.11.2020); per un totale di 385 (mortalità al 0,6%) persone morte a causa del virus in soli 15 giorni (in Campania). I dati, anche in questo caso, evidenziano un netto calo di mortalità nel 2021, quando nello stesso periodo non si è mai arrivati alla doppia cifra in quanto a decessi, toccando un massimo di 7 il 2 e il 15 novembre 2021. Chiaramente, anche la curva dei decessi ha subito un calo vertiginoso (per fortuna), essendo in totale (sempre nell’arco temporale dal 2 al 17 novembre e sempre solo in Campania) “solo” 54 (mortalità allo 0,4%). Ben 331 morti in meno rispetto all’anno precedente.

Ora, pur non volendo essere questo necessariamente uno spot per la campagna di vaccinazione, una motivazione plausibile, credibile e riferibile a dati certi pur bisogna trovarla per “giustificare” delle differenze così profonde ed evidenti tra il 2020 e il 2021. A ciò va aggiunto, per un’analisi quanto più completa e aderente al contesto cui sono riferiti i vari numeri, che nel 2020 la prima arma utilizzata per prevenire il contagio era quella delle chiusure. La situazione, da questo punto di vista, oggi è agli antipodi visto che non sono stati adottati simili provvedimenti.

Che il vaccino e la campagna vaccinale, che in Campania ha portato a immunizzare 4.305.797 persone con prima dose, 3.840.669 con seconda dose e 306.407 con terza dose, per un totale di 8.452.873. vaccinazioni, abbia svolto un ruolo (sia dal punto di vista del diminuire la carica virale facendo decrescere la curva dei contagi e sia dal punto di vista dell’abbassare la mortalità), dunque, appena innegabile.

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Mastella: “I contagi stanno aumentando. Ho dato disposizione di intensificare i controlli”

Mastella: “I contagi stanno aumentando. Ho dato disposizione di intensificare i controlli”

AttualitàBenevento Città

Ho il dovere morale -scrive il sindaco Mastella su Facebook- di avvertire tutti che i contagi stanno aumentando in modo aritmeticamente notevole: oggi 23 (i nuovi positivi n.d.r.)”.

Bisogna -prosegue – provvedere ad essere tutti più responsabili e severi con se stessi, altrimenti il Natale sarà buio. I comportamenti tornino ad essere quelli di quando avevamo paura, e perciò in linea con quanto ci veniva suggerito dagli scienziati e fai nostri medici. Ora ci stiamo lasciando andare. Mi spiace dire che il virus avanza spedito. Ho dato disposizione alla polizia locale di bloccare, per ora, con moral suasion quanti non portano la mascherina, obbligatoria a Benevento. Di controllare che la green card dove è egualmente obbligatoria sia esibita agli ingressi. Poi si procederà con sanzioni amministrative se il mio appello dovesse essere ignorato. Nessuno resista per arroganza al buon senso ed al rispetto per se stessi e per gli altri“.

Covid, De Luca: “Niente distrazioni altrimenti sarà un’ecatombe. Natale? Dipende da…”

Covid, De Luca: “Niente distrazioni altrimenti sarà un’ecatombe. Natale? Dipende da…”

AttualitàDalla Regione

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del giuramento di Ippocrate dei nuovi laureati in Medicina tenutosi questa mattina a Napoli, ha fatto il punto della situazione per quanto concerne l’emergenza Covid nella nostra Regione.

Dobbiamo completare la vaccinazione“, sottolinea il Governatore, che prosegue: “E’ tutto nelle nostre mani. Se vogliamo richiudere l’Italia mettiamoci a giocare con il Covid, se vogliamo portare l’Italia fuori dal tunnel dobbiamo completare la campagna di vaccinazione“. “La cosa è delicata – ha aggiunto – perché tra dicembre e gennaio noi avremo anche il picco dell’influenza. Se abbiamo un’ondata di influenzati noi avremo gli ospedali ingolfati, il che significa ovviamente che non potremo dare assistenza ad altri nostri concittadini che hanno altre patologie. Dunque il momento delicato, ma io sono fiducioso sinceramente. Non abbiamo avuto grandissime emergenze a Napoli e in Campania ma dobbiamo completare il ciclo di vaccinazioni“.

Sul prossimo Natale e sulle modalità con le quali potrà e/o dovrà essere festeggiato il Governatore precisa: “Se sarà un Natale ‘libero’ dipende dai nostri concittadini. Dobbiamo preoccuparci, ieri eravamo a 8.500 positivi
Dobbiamo ricordare che, quando parliamo di Covid, -prosegue De Luca, così come riportato da Adnkronos – non bisogna banalizzare. Ho la sensazione che molti guardino al Covid come a un’influenza e non è così. Abbiamo un’aggressione per le fasce più giovani, sotto i 15 anni. Credo sia un dovere di civiltà completare la campagna di vaccinazione. Non possiamo consentirci distrazioni perché altrimenti è un’ecatombe“.

Dobbiamo essere più rigorosi che in altre regioni – ha concluso De Luca – non a caso siamo l’unica regione che ha mantenuto l’obbligo della mascherina sempre. Sento alcuni che guardano a chi non si vaccina e dicono che bisogna fare un lavoro di persuasione. Una bella espressione, ma chi deve decidere nelle istituzioni questo non ce l’ha. Due mesi prima o dopo significano la differenza fra la salvezza di una regione e l’ecatombe“.

Covid, Pfizer e Astrazeneca proteggono anche contro variante Delta anche se con una riduzione di efficacia

Covid, Pfizer e Astrazeneca proteggono anche contro variante Delta anche se con una riduzione di efficacia

AttualitàDall'Italia

Due dosi di vaccino Pfizer o Astrazeneca proteggono anche dalla variante Delta del Sars-Cov-2, con solo una piccola diminuzione di efficacia rispetto alle altre. Lo dimostrano i dati raccolti da Public Health England, e pubblicati sul New England Journal of Medicine.

Per lo studio sono stati utilizzati i dati dei positivi in Inghilterra di cui era stato sequenziato il virus, per un totale di circa 20mila casi di variante Delta, elaborati in due modi diversi.Due dosi di vaccino Pfizer sono risultate efficaci all’88% nel prevenire la malattia sintomatica, contro il 93,7% della Alfa. Per quanto riguarda l’efficacia dell’AstraZeneca, con due dosi è risultata del 67%, più alta quindi del 60% riportato da altri studi, rispetto al 74,5% della Alfa.

L’analisi ha confermato anche che una sola dose non basta: per entrambi i vaccini l’efficacia dell’immunizzazione parziale di ferma intorno al 30%. “Sono state notate solo differenze modeste nell’efficacia del vaccino con la variante delta rispetto alla alfa dopo le due dosi – scrivono

Le differenze sono molto più marcate dopo aver ricevuto una dose singola. Questi dati supportano gli sforzi per massimizzare la diffusione della vaccinazione completa tra le popolazioni vulnerabili”.

Campania, vaccinazioni: boom di adesioni per la fascia 50-59 anni

Campania, vaccinazioni: boom di adesioni per la fascia 50-59 anni

AttualitàDalla Regione

Nelle prime ore della giornata sono 72.000 i cittadini campani che hanno già fatto l’adesione per la vaccinazione della fascia 50-59 anni che è stata aperta oggi. In tutto, dai dati Istat, in Campania ci sono 868.000 cittadini di
quella fascia d’età. Le convocazioni si attiveranno con l’arrivo di nuovi quantitativi di vaccini.
Resta intanto ancora aperta l’adesione dei cittadini della fascia do età 60-69 anni che sono in Campania 670.000. Di questa categoria hanno aderito sinora 202.000 cittadini a cui va aggiunta una larga fetta di cittadini che hanno aderito nell’abito delle categorie professionali che venivano usate nei mesi precedenti come docenti universitari, dirigenti e docenti scolastici, personale ATA, forze dell’ordine. In tutto, si stima da fonti dell’Unità di Crisi della Campania circa 200.000 cittadini di quella fascia d’età non hanno ancora aderito. Le autorità sanitarie regionali continueranno a stimolarne l’adesione anche attraverso i medici di base o con iniziative come quella messa in campo domenica dall’Asl Napoli2 che ha fatto una giornata di vaccinazioni libere ai 60-69, senza convocazioni, che ha avuto buoni risultati.